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Crossover Village, la cultura Geek nella meravigliosa cornice silana

Una due giorni all’insegna del puro divertimento.

Quest’anno Lorica si prepara ad accogliere il Crossover Village, appuntamento decisamente imperdibile per gli appassionati della cultura geek e non solo.

Il 25 e 26 agosto numerosissime saranno le attività previste dalla manifestazione organizzata da Piano B e Cosenza Comics, in collaborazione a Transumanze Sila Festival. Il ricco cartellone prevede naturalmente cosplayer per tutti i gusti ma non mancheranno spettacoli, conferenze, musica, sport e grandi ospiti così da coinvolgere un pubblico trasversale e di ogni età. Tra i diversi momenti in programma anche lo sport , per vivere al meglio il rapporto con la natura: il trekking naturalistico e il canottaggio (in collaborazione con Cammina Sila), le escursioni in bike (in collaborazione con il Chiosco Rosso), lo yoga e il Tai Chi Chuan con il saluto al sole (a cura del Maestro Giovanni Mille). Non solo  corpore sano: variegata risulta anche la sezione artistica che punta sulle lezioni di spada giapponese e sui giochi di ruolo e LARP a cura della Community Trivium. Non mancherà, inoltre, la possibilità di cimentarsi nel disegno naturalistico grazie alla collaborazione della scuola di arti visive “Nero su Bianco” e, per i più romantici, la possibilità di partecipare all’osservatorio delle stelle, con la guida del Gruppo Astrofili Menkalin, la traghettata sul lago al tramonto, i giochi di luce sull’acqua, le spade laser alla sera in stile “guerre stellari”, i concerti celtici e i balli nell’incantevole cornice dell’Arvo, situato nel cuore pulsante del Parco Nazionale della Sila. Tra gli ospiti, Willy Guasti del canale YouTube di divulgazione scientifica a tema animali, evoluzione e paleontologia “Zoosparkle”; l’attore Alessandro Cosentini che darà voce ai racconti dell’intellettuale Nicola Misasi; Maiden of the forest, duo sonoro pronto ad omaggiare la musica irlandese creando un sound avvolgente in una atmosfera fiabesca e, ancora, dal cantautorato al rock e al bluegrass, diversi musicisti come Carella-Curcio duo, Roberto Cherillo trio, Bruno & the Souldiers, Mr. Peach, Muleskinner Boys, Twist Contest, Massimo Garritano. Nell’altopiano più grande d’Europa, ricco di storia e storie da raccontare, grande attenzione verrà posta, non a caso, sugli itinerari gastronomici con la presenza della Maccaroni Chef Academy. Si tratterà, infatti, di un week-end pronto a deliziare anche i palati con l’allestimento degli showcooking, di apposite aree food e laboratori dedicati ai prodotti tipici silani. Dalla pasta e patate “ara tijella”, con l’uso di sua maestà la patata IGP, alle verdure di stagione, all’analisi organolettica e olfattiva dell’olio extravergine d’oliva e ai fusilli al ferretto, la tradizione incontrerà l’innovazione: il grand tour tra le specialità regionali prevedrà pure la preparazione dei “moderni aperitivi”, ma rigorosamente a chilometro zero. Per maggiori informazioni su servizio navette, alberghi convenzionati e dettagli sugli appuntamenti, che partiranno sia sabato sia domenica dal Centro di Canottaggio di Lorica, si possono consultare le pagine social di Piano B e Cosenza Comics; mentre per prenotare il pernottamento presso il limitrofo Camping basta inviare una mail all’indirizzo infoeprenotazionicov@gmail.com. Non rimane, dunque, che partecipare all’evento che già si preannuncia unico.

[#Games] L’apocalisse tecnologica arriva su Hearthstone

PER LA SCIENZA!

Lo scorso 10 luglio è stata annunciata la nuova espansione di Hearthstone “Operazione Apocalisse”, che ha come tema appunto la scienza. Il protagonista è l’amato Dottor Boom e reintroduce i servitori di tipo “robot”.

hearthstone espansione

Con Boscotetro abbiamo praticamente visto solo l’introduzione di mazzi pari e mazzi dispari, questa volta la Blizzard ha voluto strafare aggiungendo parecchie novità:

Una nuova meccanica, magnetismo

Giocando un servitore con magnetismo alla sinistra di un robot, permetterà di fonderli, unendone statistiche ed effetti.

Carte Omega

Sono carte normali, che ottengono effetti aggiuntivi se giocati quando si hanno 10 cristalli di mana.

Nuove magie leggendarie

Oltre alle “vecchie” quest di Un’Goro, ogni classe avrà una nuova magia leggendaria.

Nuovo aspetto per lo stregone

Acquistando il pre-order si otterrà l’aspetto “Mecha Jaraxxus”.

Carte progetto

Sono magie che aiutano entrambi i giocatori.

Una nuova carta eroe per il guerriero

Mostrata per metà nel video di presentazione dell’espansione, il Dott Boom il genio folle, leggendaria dal randomico potere eroe.

Tra carte Omega e le magie leggendarie non proprio economiche (in termini di mana), si prospetta un meta che possa abusare dei rantoli di morte e più orientato verso il late game.

L’espansione sarà disponibile dal 7 agosto, ma dal 21 anche in questa espansione verrà rilasciata una modalità single player, la “Puzzle lab” in cui saremo messi davanti a 4 minigiochi:

Letale

Dovremo sconfiggere il nemico in un turno.

Riflesso

Dovremo far in modo che il nostro lato del campo sia identico a quello nemico.

Piazza pulita

Si vince eliminando tutti i servitori dal campo.

Sopravvivenza

Lo scopo sarà curarsi il più possibile per resistere al nemico.

araldo celestiale hearthstone

Come sempre sono partite le fantacombo per i mazzi, ma vi lasciamo con una domanda: secondo voi quale sarà il “Millhouse” di questa espansione?

Io punterei su “Araldo Celestia”, anche se “Robo’Thun” non scherza.

Giulio Ciambrone

[#JapanTime] Il sistema lavorativo in Giappone

Finalmente ci siamo. Ci troviamo in quel periodo dell’anno in cui si ferma tutto, in cui si va lontano, in cui si cambia vita, almeno per qualche giorno.

In Italia sappiamo bene come funzionano le vacanze estive, ma in Giappone la mentalità è molto diversa. Vediamo in questo nuovo Japan Time la giornata tipo di un lavoratore nipponico, per capire perché in tutto il mondo i giapponesi sono definiti come gli stakanovisti per eccellenza.

E’ risaputo che nel Paese del Sol Levante le persone lavorano, lavorano e ancora lavorano, ed è così, ma non come pensiamo noi. Esiste l’etichetta secondo cui i giapponesi lavorano fino allo stremo, ma che cosa si intende?
E’ facile ritrovare, anche in qualsiasi anime, le scene di massa in cui vengono rappresentate le metropolitane affollate e le fermate dei mezzi pubblici strapiene.

Quella che ci viene mostrata è la classica mattina nipponica, che ha inizio fra le 8 e le 9.30, momento in cui tutti si recano al lavoro.

lavoro giappone metro

La stessa scena si ripropone all’imbrunire, tra le 17 e le 18 circa. Passano così le giornate, con inframezzi su treni e autobus di circa due o tre ore. Le persone lavorano 8 o 9 ore massimo, quindi un orario normale che in Italia molti sono abituati a sostenere. Ovviamente c’è chi lavora 60 ore a settimana, ma è un ritmo lavorativo presente anche qui a chiazze.

E allora, perché i giapponesi sono visti come instancabili lavoratori?

La differenza fra loro e gli “altri” è che durante il lavoro esiste solamente il lavoro. Non ci sono troppe pause caffè, non ci sono distrazioni, non si parla fra colleghi durante l’orario di servizio. Lo stacanovismo nipponico consiste in questo, una instancabile dedizione al lavoro che ha favorito e favorisce tutt’ora una produttività senza eguali. A sostenere questa linea è anche il grande attaccamento all’azienda: i nipponici sono infatti legati con l’anima all’attività che gli dà lo stipendio e spesso molti di loro rimangono anche oltre l’orario di lavoro per finire ciò che avevano iniziato. E qui si pone però un problema molto serio del sistema lavorativo giapponese: molti straordinari non vengono pagati. E’ una cosa comune, che accade in molte parti del mondo, ma in Giappone è quasi prassi che ciò avvenga.

giapponese lavora notte


A fine giornata, molti si fermano oltre l’orario di lavoro con i propri colleghi per bere qualcosa. Per i lavoratori è molto importante fraternizzare con le persone che si hanno a fianco per tutte quelle ore al giorno, ma questo ovviamente toglie tempo alla famiglia. Molto spesso è normale che si ritorni a casa alle 23 passate.


Durante i fine settimana, le aziende organizzano incontri fra i lavoratori insieme alle loro famiglie.

Si tratta di piccole gite facoltative, ma a cui partecipano tutti quanti malvolentieri, per senso del dovere e perché viene sentito come un obbligo morale verso l’azienda.
Per legge, ai dipendenti sono concesse delle ferie, ma questi raramente ne usufruiscono, rimanendo a svolgere i propri compiti. Se decidono di andare in vacanza, si parla di quattro o cinque giorni al massimo.
Tutto questo stress porta alla morte prematura di molti dipendenti che, non fermandosi mai, alla fine cedono. E’ uno dei tanti lati negativi della società giapponese.


Dunque, un sistema lavorativo non repressivo, ma responsabile quello del Paese del Sol Levante, che non si caratterizza con lunghe giornate di lavoro, ma da forte stacanovismo da parte dei dipendenti, che sono pronti a dare anima e corpo per il proprio lavoro.
Grande senso di responsabilità o esagerazione?

                                                                                                                         Paolo Gabriele De Luca

[#NerdCuriosity] Momo, ultima creepypasta e “giappo-bufala” del web

È da un qualche settimana che impazza sui social il fenomeno “Momo”.

Un numero sconosciuto contatta gli utenti, nell’avatar la foto di un’orribile donna con il viso deformato, occhi fuori dalle orbite e ghigno malefico, degna di un film di Tim Burton, che costringe i malcapitati a passare foto inquietanti di chat in chat per sfuggire ad una tremenda maledizione.

Ma niente paura

Non è nessuno spirito maligno pronto a prendervi l’anima, quanto piuttosto è interessata al vostro portafogli: ebbene si, probabilmente si tratta di un modo “simpatico” dell’utente che l’ha immesso sui social di prosciugare il vostro credito, quindi è assolutamente da evitare, chattare e rispondere al numero in quanto non sicuro e potrebbe portarvi anche virus e commettere crimini informatici, come furto di dati sensibili.

Ma da dove ha origine “Momo”? Chi/cosa è realmente? La risposta ci viene direttamente dal pazzo Giappone.

“Momo” non è altro che una scultura esposta alla Vanilla Gallery di Tokyo con origini sconosciute, cosa che ha scatenato subito storie orribili e spaventose. Se si fa un giro sui canali video di storie paranormali, vedremo già gente che tratta il caso come un nuovo “Slenderman”, altra bufala popolarissima e che ha dato vita a moltissimi videogiochi horror. Una delle storie legate a “Momo”, infatti, è che sarebbe possibile chattare con lei a una certa ora della notte e l’utente che la contatta non deve farle scrivere più messaggi uno dopo l’altro. Se la sfida viene vinta, all’utente aspetta una ricompensa (di cui nessuno sa nulla), ma se la sfida viene persa, si scompare senza lasciare traccia. Tutto questo, ovviamente, è falso.

Curioso è come una sola foto possa “viralizzarsi” così a macchia d’olio tra l’utenza dei social; tuttavia, è anche curioso come i giapponesi sappiano creare ogni volta creature che non ci fanno dormire la notte.

Vittoria Aiello

[#Anime] TOP5 Anime Primavera 2018 by SaiTony

La stagione primaverile degli anime si è ufficialmente conclusa.

A seguire verrà stilata una classifica dei 5 migliori anime proposti in questa stagione. Voglio puntualizzare che si tratta di serie che non proseguiranno nella programmazione estiva, quindi anime conclusi al momento(anche se iniziati in stagioni precedenti) o che probabilmente avranno un seguito in futuro.
Ovviamente si tratta di una classifica personale, in Giappone escono circa 50 anime per ogni stagione, nessuno sarebbe in grado di seguirli tutti.

 

5. Shokugeki No Soma: Toutsuki Ressha-hen

food wars anime

Quinta posizione per la seconda parte della terza stagione di Food Wars. L’adattamento dell’omonimo manga di Yūto Tsukuda prosegue il suo corso con delle interessanti sfide culinarie. Il pregio della serie è sicuramente quello di riuscire a intrattenere e a divertire, oltre a far venire l’acquolina in bocca in ogni episodio, nonostante abbia perso un po’ di mordente rispetto alle serie precedenti. L’intera terza stagione è disponibile su Crunchyroll.

4. Darling in the Franxx

Darling in the Franxx anime

Ebbene si. Quarta posizione per l’anime più discusso in questo periodo sul web, amato e odiato dai fan. Per il sottoscritto si tratta di una buona serie, che riesce a trattare discretamente temi quali i legami, l’adolescenza e l’umanità. I personaggi mostrano una discreta crescita nell’arco dei 24 episodi, nonostante una leggera perdita di coerenza generale nella seconda parte. Interessanti le citazioni a serie dello stesso genere. L’anime, prodotto da Trigger e A-1 Pictures, può vantare un buon comparto tecnico, nonostante un visibile calo negli episodi finali. Disponibile su Crunchyroll.

https://youtu.be/qWhTQ_eF8Z4

3. Ginga Eiyuu Densetsu: Die Neue These – Kaikou

Ginga-Eiyuu-Densetsu-Die-Neue-These-Kaikou anime

Terza posizione per il nuovo adattamento animato della serie di romanzi di Yoshiki Tanaka (dopo l’apprezzatissima serie OAV in 110 episodi prodotta tra il 1988 e il 1997). Legend of the galactic heroes è un ottimo anime fantascientifico di stampo strategico e fantapolitico, che tratta in maniera interessante la tematica della guerra. Realizzata da Production I.G. (Ghost in the shell), la serie conta 12 episodi con un buon livello tecnico, in particolare una discreta computer grafica per animare le navi spaziali, oltre a un interessante character design. Disponibile su VVVVID.

2. Hinamatsuri

hinamatsuri anime

Seconda posizione per Hinamatsuri, adattamento dell’omonimo manga seinen di Masao Ōtake. 12 episodi divertentissimi, con un gruppo di personaggi veramente ben caratterizzato, che regala delle gag esilaranti. Tecnicamente la serie prodotta da studio feel mostra delle buone intuizioni, una regia interessante e delle animazioni di buon livello. Disponibile su Crunchyroll.

1. Megalo Box

Megalo Box anime

Alla prima posizione il fantastico Megalo Box, serie realizzata per festeggiare i 50 anni del capolavoro di Asao Takamori e Tetsuya Chiba: “Rocky Joe”. L’opera, diretta da Yō Moriyama e prodotta da TMS Entertainment, non sbaglia un colpo, regalandoci 13 episodi di grande intensità per uno degli anime sportivi più interessanti degli ultimi anni. Tecnicamente la serie mostra dei connotati abbastanza vecchio stampo, con una colorazione riconducibile a serie degli anni ‘80. Animazioni molto buone e una discreta regia negli scontri. Disponibile su VVVVID.

Antonio Vaccaro

Wallace House, I sogni vanno maneggiati con cura

Che siano gli uffici della Green Moon o Pacific City questa frase è di casa; perché sfogliando il primo volume di Wallace house è di sogni che si parla.

Sceneggiato da Davide Mirabello, trasposto su carta dalla coppia Pietrangeli/Scarafia e realizzato tramite crowdfunding, Wallace House rappresenta il primo, solido ed entusiasmante capitolo di un’ambiziosa graphic novel divisa in tre parti made in Cosenza.

Le prime pagine del fumetto ci trasportano tra i ricordi di Joe Santana, per la precisione a 15 anni prima degli eventi narrati nel resto dell’opera, in un’epoca in cui Pacific City non era ancora attanagliata dal crimine e dal contrabbando di Smiley, una droga in pasticche. In questo frangente oltre a Santana conosciamo “Cath” Johnson, compagna e collega del nerboruto Joe. L’idilliaco momento tra i due viene presto interrotto da un grave incidente che sancisce insindacabilmente la fine della nostra presenza nel passato. Nemmeno il tempo di metter gli occhi sul primo balloon, che il lettore viene posto di fronte ad una delle peculiarità distintive del volume.

Narrazione e protagonista cambiano

Presentando cosi Akira e Minù, e con essi mutano anche i tratti della tavola. Per tutto l’arco narrativo Pietrangeli e Scarafia si daranno il cambio alle matite, enfatizzando con i loro stili differenti tratti e particolarità dei personaggi.

Digerito il repentino cambio stilistico, non resta altro da fare che addentrarsi tra le vicende narrate. In poco meno di 100 pagine, Mirabello getta le fondamenta di una Pacific City corrotta e malsana. I giovani di tale luogo non possono fare altro che adeguarsi a questo putrido sistema o rimanerne succubi. Unico faro di speranza in questo marasma sembra esser proprio la Wallace House, la bizzarra costruzione che fa da comune per i meno conformi alla società. Tale unica nota piacevole, calata in un altresì sgradevole contesto, basta a rinfrancare lo spirito di colui che legge, donando all’ambiente una tinta concorde con la cultura pop del momento, pregna di supereroi e bizzarri punitori.

Svariate sono le citazioni riscontrabili tra le pagine, un chiaro esempio è il villain Lullaby, chiaro omaggio alla nemesi dell’uomo pipistrello: Joker.

Tralasciando il resto della trama per non svelare troppi particolari, quanto mostrato in questo primo volume convince; tanto da lasciar sperare che nei successivi il trio abbia ancora più possibilità di dar profondità a tale cornice, ma soprattutto di fornire al lettore una sufficiente dose di spiegazioni per quanto mostrato nelle ultime frazioni del fumetto.

Noi di Nerd30 comprendiamo che attendere la stesura della seconda parte potrebbe risultare estenuante, ecco perché ci sembra giusto ricordare che è in corso una seconda campagna di crowdfunding su Indiegogo, per portare il primo scorcio di trilogia dal bianco e nero al colore.

Non ci rimane nient’altro da fare se non augurarvi buona lettura in compagnia di Joe, Akira e Minù.

 

Miriam Caruso

Fumetti: l’empatica follia dei racconti horror di Jioke

“In una notte buia e tempestosa, l’orrore attendeva dietro la porta, pronto con la sua mannaia a fare incetta di vite…”

Un racconto horror a volte inizia così, ma qui non stiamo parlando di un horror comune, stereotipi o cliché, quindi se è questo ciò che ti aspetti da questa recensione, caro lettore, chiudi l’articolo e passa al prossimo. Non c’è niente che ti possa interessare. Se invece sei in cerca di qualcosa che tocchi le corde del tuo animo più oscuro, sei nel posto giusto. Oggi parliamo della storia a fumetti “Racconti di Intima Follia”.

Giovanni Dell’Oro, questo il nome dell’autore che ha auto-prodotto l’opera in tiratura limitatissima di circa 60 copie. Il suo nome d’arte, Jioke, non ha ancora raggiunto la fama da milioni di utenti sui social, ma riscuote nei suoi seguaci un amore e odio che li conduce a continuare incessantemente la lettura delle sue tavole. Il suo marchio di fabbrica sono le linee, il bianco e nero e una naturale propensione al raggiungere lo spirito del lettore.

racconti di intima follia - fumetto - jioke

Lo schema di narrazione solito di questo disegnatore è quello della tavola autoconclusiva A4, che disegna completamente a mano. L’incipit è uno stralcio di realtà in cui tutti potremmo rispecchiarci: scene che abbiamo vissuto in prima persona, situazioni di cui abbiamo sentito parlare da amici o visto e che potremmo vedere al telegiornale della sera. Poi, una volta empatizzato con il protagonista, ci si abissa, vignetta dopo vignetta, in un orrore estremo, ma allo stesso tempo delicato.

Jioke non è per stomaci leggeri. 

Le sue storie e il suo tratto trasmettono un disagio che tocca i tasti più bassi della nostra psiche e ci indica con precisione come la follia possa creare dei mostri dall’aspetto umano.

Questo aspetto, quello della follia, rientra in molte delle sue storie, dando così un nome alla sua raccolta cartacea:

“Racconti di intima follia”.

racconti di intima follia - fumetto - jioke

Mai titolo fu più adatto. Le storie all’interno del volume brossurato di circa 134 pagine (che potrete trovare quasi tutte in formato digitale sulla pagina facebook) raccontano le storie di vittime e carnefici, di come questo ruolo a volte possa essere intercambiabile. Tutto è studiato dall’artista per trasmettere l’angoscia dei protagonisti al lettore, ma in modo delicato e preciso, come se ci fosse qualcuno sotto il cuscino che ci sussurrasse nel sonno l’oscurità della vita attraverso un canto malinconico.

Jioke nella sua antologia non parla quasi mai di “mostri” con il loro aspetto canonico, ma racconta di altri mostri, quelli della mente umana, rappresentandoli con il suo stile minimale e complesso allo stesso tempo. L’essermi riuscita ad accaparrare una copia del suo fumetto è stato sicuramente un colpo di fortuna, che brillerà d’oscurità nella mia libreria.  Si spera che l’autore possa, un giorno, decidere di esaudire le tante richieste perpetrate dai suoi fans e ristampare questa prima edizione.

Vi lascio qui il link alla pagina dell’artista in modo tale che, se vi piace il suo tratto, possiate seguirlo e sostenerlo: Jioke

 

Miriam Caruso

[#NerdInterview] Intervista con il saggista Mauro Biglino

Durante l’evento “Terra Opera Aliena” abbiamo avuto il piacere di intervistare Mauro Biglino, noto studioso e traduttore di ebraico biblico.

Ci ha parlato dei suoi lavori e delle teorie a cui è giunto nel corso degli anni, con qualche domanda speciale sugli alieni.

 

 

Intervista a cura di Miriam My Caruso
Riprese e Montaggio a cura di Daniel Ink Ferullo

[#Nerd30Consiglia] Noein: To Your Other Self, Recensione Anime

Torna la rubrica dei consigli anime di Nerd30, questa volta con un’opera di genere fantascientifico in 24 episodi, prodotta nel 2005 da studio Satelight.

Stiamo parlando di Noein, serie distribuita in Italia da Dynit per il reparto home-video (il cofanetto DVD si trova a meno di 20 euro su Amazon).

LA TRAMA

Nel futuro è scoppiata una terribile battaglia fra due linee temporali: Shangri-La, il cui obiettivo è l’annullamento di tutti gli universi, e La’cryma, l’ultimo baluardo dell’umanità. Pressato dalla sempre più consistente minaccia posta da Shangri-La, l’Ordine dei Cavalieri del Drago si mette in viaggio tra le infinite pieghe dello spaziotempo per trovare l’unica cosa in grado di assicurare la vittoria agli esseri umani: la misteriosa Catena del Drago.

Nel presente, l’apparizione di un misterioso Cavaliere del Drago di nome Karas sconvolge le vite di Haruka e del suo compagno di classe Yu: non solo il misterioso individuo identifica la ragazza come la Catena del Drago, ma afferma anche di essere uno Yu proveniente da un futuro lontano 15 anni. (fonte Wikipedia)

IL COMMENTO

nein

Noein è una serie che tratta il tema viaggio nel tempo in maniera parecchio interessante, utilizzando teorie scientificamente valide come “L’interpretazione dei molti mondi” di Everett, il paradosso del “gatto di Schrödinger” e in generale diversi temi legati alla meccanica quantistica. Per questo motivo risulta una serie parecchio complessa da seguire per chi non mastica determinati concetti scientifici.

gatto Schrödinger
Illustrazione sul paradosso del gatto di Schrödinger.

“In un lancio del dado avremo la stessa probabilità di ottenere il numero uno, o il numero sei, o uno qualsiasi degli altri numeri. In un universo quantistico c’è la possibilità che al momento del lancio l’universo si ramifichi in sei universi distinti, uno in cui è uscito il numero uno, uno in cui è uscito il numero due, ecc. L’unico modo per escludere 5 delle possibilità è l’osservazione del risultato.”

In Noein “osservare” un evento significa renderlo reale, dargli una concretezza che fino a quel momento non possedeva. Un concetto complesso ma semplice allo stesso tempo, del resto in questo momento state leggendo un articolo che fino a 2 minuti fa credevate non esistesse. L’osservazione dell’articolo concretizza la sua esistenza ai vostri occhi. Se immaginiamo che l’universo si ramifichi secondo infinite possibilità, abbiamo appena creato un universo in cui questo articolo esiste. In Noein funziona più o meno in questo modo.

noein

La serie ha dalla sua un cast di personaggi veramente solido, sia quelli principali che i comprimari. Inoltre il personaggio che da’ il nome alla serie si dimostra un villain di altissimo livello.

In ogni caso non si tratta di una serie esente da difetti, il punto debole sta proprio nel suo voler rendere scientificamente valido lo svolgersi della trama, cosa che non fa mai bene alla fantascienza. Ci sono veramente troppi spiegoni, quando sarebbe bastato lasciare più spazio all’interpretazione, come ci si aspetterebbe da un’opera di fantascienza. In ogni caso si tratta di una serie di ottimo livello.

COMPARTO TECNICO

Sul lato tecnico abbiamo un character design molto particolare, ad opera del grande Takahiro Kishida (Haikyuu, Welcome to the ballroom), dal quale si dipanano delle animazioni molto buone, soprattutto nelle scene d’azione, in cui si notano diversi stili d’animazione, quindi una serie abbastanza sperimentale in quel senso. La regia è notevole, riuscendo a valorizzare sia i dialoghi che i combattimenti. Il doppiaggio italiano è tra i migliori di casa Dynit.

IN CONCLUSIONE

Noein è una serie adatta a chi ama la fantascienza e i viaggi nel tempo, ma riesce a farsi apprezzare anche sul lato puramente slice of life. Consigliata soprattutto a chi ama le teorie scientifiche relative ai viaggi nel tempo.

Antonio SaiTony Vaccaro

[#NerdInterview] Intervista con i Pro Player Rondanini e Marotta

Durante l’evento “Esports Italy”, interamente dedicato al mondo degli esports, abbiamo avuto il piacere di intervistare due talentuosi pro player: Antonio Rondanini e Federico Marotta.

Ci hanno parlato della loro esperienza nel mondo del gaming e della vita da giocatori professionisti. Buona Visione 😉

Intervista a cura di Fabio Gianni Patanella
Montaggio a cura di Daniel MrInk Ferullo