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Il Presidente di GOEL presenta CANGIARI, il primo marchio italiano di moda eco-etica

RENDE (CS) – Si è svolto nel pomeriggio di Lunedì 3 Novembre, presso l’Hotel Executive di Rende (CS), un incontro tra tessitori calabresi, stilisti ed esperti del settore finalizzato alla presentazione del primo marchio di moda eco-etica di fascia alta in Italia, CANGIARI.

Il dott. Vincenzo Linarello, Presidente del gruppo cooperativo GOEL, ha presentato il fashion brand etico e sociale nato dalla mission di responsabilità sociale del Consorzio Sociale GOEL, con la collaborazione e il coordinamento del Project Manager di Moda Movie Paola Orrico.

L’incontro si è svolto in due fasi: la prima dedicata alla presentazione del Gruppo Cooperativo GOEL, filiera di produzione totalmente made in Italy del brand CANGIARI; la seconda fase, più specificatamente diretta ai tessitori e agli stilisti calabresi interessati alla nuova esperienza eco-etica.

Che cos’è GOEL e quando nasce?

Il Presidente Vincenzo Linarello ha raccontato dettagliatamente la storia della nascita della Cooperativa, soffermandosi principalmente sulle motivazioni che hanno dato vita a questa realtà. GOEL nasce undici anni fa nella Locride, grazie alla spinta di Monsignor Bregantini allora Vescovo di Locri-Gerace. La sua preoccupazione più grande era che ogni cittadino avesse un lavoro, creare nuove imprese e quindi nuove opportunità. “Facile a dirsi ma difficile a farsi”, sottolinea Linarello. Nonostante il muro dell’ineluttabilità che caratterizza noi calabresi, nascono tre cooperative sociali: per disabili, donne ed ex carcerati. Tre esperienze difficili e significative che, tuttavia, hanno dato la spinta alla nascita di nuove cooperative. “Decidiamo di metter su un incubatore d’impresa, un posto dove aiutare la gente, gente comune, operai, casalinghe, gente di buona volontà. Iniziamo a creare le imprese e ad usare i problemi come stimolatori formativi. Fu un miracolo…”

GOEL nasce nel 2003 da una riflessione. Queste iniziative di cooperatività sociale sarebbero state semplici fiori nel deserto, o avrebbero potuto cambiare qualcosa? Ma soprattutto, perchè la nostra terra non cambia?

Vincenzo Linarello e Monsignor Bregantini, guidati dalla Parola del Vangelo e dalla loro esperienza quotidiana sono giunti ad una conclusione: il vero problema è la ‘Ndrangheta. Più precisamente la ‘Ndrangheta d’elite, che trentacinque anni fa ha creato una riforma organizzativa che controllava e teneva bloccata la Calabria. Era necessaria una Cooperativa, “perchè alla ‘Ndrangheta non si risponde col silenzio, ma urlando a gran voce.” La scelta del nome cade su Goel, nella Bibbia il “riscattatore”, colui che liberava gli uomini dalla loro condizione di schiavitù. Non c’è nome più azzeccato oserei dire.

Oggi GOEL conta 12 imprese sociali (comunità di accoglienza per minori, comunità sanitarie in ambito psichiatrico, progetti per migranti tra cui la realizzazione di un Ristorante calabro-africano, progetti per disoccupati) e circa 20 attività imprenditoriali (agenzia di comunicazione, turismo responsabile, GOEL BIO che aggrega varie aziende agricole).

 

 

 

Ma soffermiamoci finalmente sul vero protagonista dell’incontro: CANGIARI.

Nasce ufficialmente nel 2009 dalla voglia di alcune donne di salvare la tradizione della tessitura a mano calabrese. Una volta c’erano le “maghistre”, le nonne della Locride che sapevano usare il telaio magistralmente, e tramandavano alle proprie figlie delle nenie inedite che nascondevano al loro interno i segreti della tessitura. Oggi sono sempre di meno le ragazze che vogliono dedicarsi a questa bellissima arte, perciò le “maghistre” hanno raccontato a GOEL le loro nenie che sono state tradotte fedelmente e utilizzate sul telaio.

Sorge un problema. Come introdurre questi preziosi tessuti sul mercato? La manodopera ha un costo giustamente molto alto ma non facilmente accessibile. Quindi, tessuti preziosi avrebbero dovuto rivolgersi ad ambienti preziosi: l’alta moda. CANGIARI, in dialetto calabrese “cambiare” vuole ostentare l’appartenenza al territorio, perchè tutti devono sapere che quest’eccellenza appartiene alla Calabria. In Italia non c’era nessun marchio etico di fascia alta, e la scelta del biologico rispecchia perfettamente l’ideologia di GOEL.

La prima uscita commerciale avvenne nel 2010, ma non ebbe successo poichè i tessuti non erano ancora pronti per l’abbigliamento. Dopo nuove tecniche e sperimentazioni CANGIARI è pronto per il vero esordio nella Primavera del 2011.

Paulo Melim Andersson è l’attuale direttore creativo, grazie al quale l’esperienza di CANGIARI sta avendo molto successo all’estero (Cina, Libano…). Attualmente si dedica anche al lavoro di confezionamento industriale in Calabria, producendo per grosse firme della moda come Versace.

Un’esclusiva: in questo mese di Novembre, CANGIARI, presenterà per la prima volta una linea di abiti da sposa a Milano.

La dettagliatissima presentazione di Linarello si conclude così, con un verso del Vangelo di Matteo che accompagna l’esperienza del Gruppo GOEL e di CANGIARI, realtà che attingono al vecchio per realizzare qualcosa di nuovo.

“Per questo, ogni scriba che diventa un discepolo del regno dei cieli è simile a un padrone di casa il quale tira fuori dal suo tesoro cose nuove e cose vecchie” (Vangelo di Matteo cap.13 v.52).

Tra i tessili che hanno preso parte alla seconda fase dell’incontro, il Cav. Mario Celestino, Nina Gonzalez, Pasquale Filippelli, Domenico Caruso, le sorelle Antonella, Paola e Angela Bevilacqua e numerose esperte di tessitura della ginestra. Presenti esponenti di istituti d’arte quali l’Accademia Moda di Napoli sez. di Cosenza, Accademia New Style, l’Istituto Professionale Industria e Artigianato. Molte stiliste tra cui Marina Vespa, Ambra Mazzuca e la stilista e imprenditrice Elisa De Bonis. Tanti ospiti del mondo della cultura e della moda calabrese.

Silvia Rio

My Mom’s Clothes: tre giovanissime fashion designers e il loro brand

COSENZA – Elisabetta Mazzuca, Alessandra Petramala e Samantha Di Modica sono tre fashion designers che, nel 2008, hanno deciso di mettersi in proprio creando il brand “My mom’s clothes”.

Tre giovanissime “parche” della moda che progettano, cuciono e tessono non per definire la fine, come tradizione vuole, ma per delineare la nascita di una nuova creazione, di un nuovo capo destinato a fare tendenza. Samantha è la mano che disegna, Elisabetta la mano che cuce, Alessandra la mano che incolla, è così che amano definirsi e raccontare il proprio ruolo in un’azienda che mette al centro i giovani e le loro esigenze di stile.

Le loro creazioni sono fresche, colorate, inimitabili e personalizzate; il loro stile è inconfondibile grazie a volti stilizzati, piume di pavone, stampe handmade, dettagli che diventano protagonisti assoluti e impreziosiscono con semplicità l’outfit di coloro che desiderano essere sempre alla moda.

My Mom’s Clothes è arte che cammina, è arte fatta per essere indossata e mostrata.

Siete tre giovanissime ragazze legate dall’amore per la moda. Ma com’è nata questa vostra passione?

I ricordi sui giornali delle nostre mamme, la prima sfilata vista in TV a Piazza di Spagna, i colori di Versace, il romanticismo di Valentino, il sogno di far parte del mondo della moda, tutto questo è stato l’humus sul quale è cresciuta la nostra passiona per la moda.

Nel 2008 avete deciso di mettervi in proprio fondando la MyMom’s Clothes. Come si è sviluppato questo progetto e, soprattutto, chi vi ha aiutato a realizzarlo?

Un po’ per gioco, nascono i primi “volti” su T-shirt di My Mom’s che si contraddistinguono per i disegni fatti a mano e per i colori vivaci. Amici e parenti entusiasti iniziano a scegliere il volto che più gli rappresenta e inizia così la nostra avventura fuori dalle porte di casa. Oggi abbiamo arricchito i nostri disegni e i prodotti allargando la famiglia My Mom’s a chi come noi ha voglia di mettersi in gioco ma non prendendosi mai troppo sul serio, in fondo rimarremmo sempre un po’ sognatrici e sempre pronte a “rubare” dall’armadio della mamma i suoi vestiti. Dobbiamo ringraziare chi ha davvero creduto in noi  da sempre: le nostre famiglie che ci sostengono nel nostro sogno.

 A chi vi ispirate durante la realizzazione dei capi?

Una foglia, un colore o una frase di un vecchio libro, un sorriso, il sole e il suo calore, un grande artista o un grande stilista, sono tante le fonti di ispirazioni che ci circondano ma la più importante forma d’ispirazione che ci unisce è la voglia di unione e condivisione tra noi.

Quest’estate avete dato avvio alla collaborazione con il maestro del vetro Silvio Vigliaturo. In che cosa consiste e quali sono i progetti su cui state lavorando insieme?

Il progetto Vigliaturo for MyMom’sClothes è nato da un incontro e da un “amore” a prima vista con l’ artista che, con nostra grande emozione, ha subito creduto in noi e in quello che facciamo.

Arte da indossare che si fa promotrice di cultura e conoscenza, è questa l’essenza dell’incontro tra due mondi distinti ma complementari: l’arte e la moda.
Un progetto che mira ad attirare il grande pubblico e a fargli conoscere, sensibilizzandolo, l’arte e l’artigianalità.

E così la generosità del maestro crea tre diverse opere dedicate unicamente al progetto. I disegni sono stati realizzati a mano su T-shirts, maxi T-shirts e Abitini, e hanno una tiratura limitata di 25 pz per opera, una collezione unica come unico è il canale di vendita utilizzato, l’unico aperto 24 ore su 24 e 7 giorni su 7, ovvero l’e-commerce www.mymomsclothes.it.

 Ogni brand racconta la storia e il pensiero di chi lo fonda. MyMom’s Clothes che messaggio veicola?

Il progetto My Mom’s Clothes è arte che cammina, è arte da indossare. Le nostre stampe handmade e i nostri colori sono sempre diversi tra loro. Ogni capo prodotto nel nostro laboratorio è unico e nasce dalla creatività e dalla fantasia di chi vuole far parte della nostra “famiglia”. Chi sceglie My Mom’s entra a far parte del nostro mondo fatto di sogni, arte, moda, creatività e il giusto tocco di follia, condividendo con noi idee ed emozioni. My Mom’s Clothes è Made to Order, ogni capo prodotto viene creato appositamente per voi, pezzi unici ed inimitabili per creare look sempre diversi.

Potete parlarci un po’ della nuova collezione autunno/inverno 2014-2015?

Le nostre creazioni sono sempre state caratterizzate da un elemento fondamentale: il colore. Per questo autunno/inverno 2014-2015 abbiamo dato libero sfogo ai colori e le forme d’ispirazione africana. La piuma di pavone, il volto di una giovane e forte donna africana sono alcuni dei pezzi 100% handmade della collezione W love Africa.

 Nell’ambito della moda si viaggia sempre a velocità doppia. Le collezioni vengono presentate mentre si lavora già per la prossima stagione. Voi quali progetti avete in cantiere?

Metterci in carreggiata con i ritmi serrati dell’industria della moda, con gli appuntamenti importanti come le fiere di settore, non è stato semplice, soprattutto per noi che, produciamo tutto da sole. Adesso, per esempio, stiamo preparando la collezione autunno/inverno 2015-2016.

Qualche consiglio alle nostre lettrici per migliorare l’outfit?

Noi puntiamo sempre sulla semplicità degli outfit impreziositi da un dettaglio che possa fare la differenza. Noi mischiamo brand e stili diversi e, naturalmente non manca mai un capo My Mom’s!!!

Annabella Muraca

Life is a Journey: Il nuovo “viaggio” di Calzedonia

Non solo uno spot ma un vero e proprio film quello che sembra di guardare quando passa in tv una pubblicità di Calzedonia. Emozione, calore, tranquillità, valori. Non sbaglia un colpo, il brand di intimo più amato dalle donne, quando si tratta di sentimenti. Nemmeno quando per raccontarli sceglie una star di fama mondiale come Julia Roberts, attrice protagonista di Mangia, Prega, Ama il film che racconta il viaggio alla scoperta di sé stessi e che coinvolge la protagonista in un susseguirsi di sensazioni e scoperte. Ed è proprio sulla scia di quel film che gli autori del brand hanno voluto dare vita a “Life is a journey”, il nuovo coinvolgente spot per la tv  autunno/inverno 2014.  La vita è un viaggio e di viaggi, in questo spot, ce ne sono almeno tre. Quello di Julia Roberts, eroina moderna, rassicurante e solare, la cui bellezza non aggredisce né spaventa, ma fa sentire a casa. La sua naturalezza e semplicità è quella che accompagna ogni donna della porta accanto e nella quale, ciascuna, può ritrovare un po’ di sé stessa. Un viaggio, quello di Calzedonia, da sempre al primo posto nel raccontare i sentimenti e nell’esprimere il valore di un prodotto che non vuole colpire o catturare, ma avvolgere e segnare ogni istante della vita di una donna. Un viaggio, in cui trova posto anche un inno all’ Italia, terra di bellezze e di storia nonché patria del brand, che si configura, all’interno dello spot, come la vera “casa”. E il viaggio che ispira ogni creatura femminile, che in un semplice paio di calze non trova solo un accessorio da indossare, ma una vera e propria compagna di vita.

Cinematografia e arte, insomma, si fondono in un piccolo trailer realizzato dall’ agenzia creativa Saatchi and Saatchi e diretto da Panini che partendo dalla natura incontaminata della Scozia, silenziosa e disarmante, approda tra i magici angoli di Parigi, nota per le sue atmosfere surreali, i suoi libri e le sue romantiche storie fino ad arrivare a Firenze, terra di storia, di concretezza e di magia autentica, quella che ogni donna, al di là dei propri sogni, cerca nella vita. Un viaggio tra terre lontane, tra sentimenti inesplorati che tracciano il cammino di ogni persona e aiutano a guardarsi dentro. Il bisogno di silenzio e di solitudine, la voglia di sognare, la certezza del futuro e la gioia  della concretezza conquistata negli anni. Ad accompagnare, durante tutto il viaggio, questa conquista, una valigia stracolma di capi adatti ad ogni occasione: dal collant in cashmere che regala calore, a quello velato espressione di sensualità, fino al leggins, simbolo di casa e di normalità.

Non importa da dove si parta o dove si arrivi, sembra voler dire il noto brand. L’importante è quello che accade durante il percorso o, per dirlo alla maniera di Calzedonia, ciò che indossi mentre affronti quel tragitto che inevitabilmente dovrai tracciare.

Ph: Calzedonia

Lia Giannini

 

 

Settimana della Moda Milanese:5 designers calabresi tra sfilate e miti del fashion

Quest’anno la fashion week Milanese ha visto la partecipazione di 5 giovani allievi dell’Accademia della Moda di Cosenza: Asia Capoccia, Sara Neglia, Elena Vommaro, Francesco Lorenti e Chiara Fondacaro. I giovani designers ,oltre ad assistere alle sfilate dei più importanti marchi internazionali, hanno avuto modo di entrare in contatto con alcune tra le più eminenti personalità del mondo della moda, tra cui Anna Wintour, Franca Sozzani e Anna dello Russo, e conoscere famosi fashion bloggers. Moschino, inoltre, ha coinvolto due delle designers in alcune riprese che verranno probabilmente usate per uno spot pubblicitario dello stesso brand. Un’esperienza formativa impagabile per i cinque creativi calabresi, che hanno avuto la possibilità di interfacciarsi con l’epigone della moda internazionale.

Milano e la fashion week: il futuro è davvero nella moda?

Dalla collezione “Barbie” di Moschino a quella floreale di Rimondi, passando per Armani, Prada e Missoni. Lo scorso 17 settembre Milano ha aperto le porte, come di consueto, alla settimana della moda che per questa edizione però, complice forse la recessione di cui è vittima l’Italia, si presenta assai diversa dalle precedenti. Era sembrato già abbastanza evidente durante la Vogue Fashion’s night, che, per tutti coloro i quali non ci fossero mai stati o non sapessero cos’è, non è altro che una lunga notte bianca della moda, durante la quali Milano sembra colorarsi, più del solito, di tipi dalle fogge improbabili che per dimostrare di essere all’avanguardia, sfoggiano “tendenze” assai discutibili. Normalmente abituati ad una marea di gente e di pacchetti girovaganti per le strade più “in” di Milano, quest’anno le prospettive si sono rivelate leggermente differenti. All’ammassata folla milanese e non, si è sostituita una calca di gente, più o meno ordinata, che sembrava aver voglia, più che di comprare, di “immortalare” l’evento cool. Del resto, in tempo di “selfie” la parola d’ordine continua ad essere APPARIRE. E così, lontani dal voler spendere quei pochi soldi nei negozi più griffati del quadrilatero milanese, ci si è consolati bevendo qualche drink, rigorosamente low cost, e ballando a ritmo di musica. Del resto non risulta ancora svelato il mistero secondo il quale, durante un evento istituito per aumentare la visibilità e il commercio, le principali griffe, mantengano inalterati gli elevatissimi costi dei loro capi. Non che uno possa pensare di vedere scontato del cinquanta per cento un capo  firmato Versace del modesto valore di 4.100 euro però, una parvenza di promozione potrebbe rivelarsi efficace. E così, beati di poter accedere indisturbati e lontani da vaghe forme di imbarazzo, agli atelier più famosi, come se per una notte la targa ” non me lo posso permettere” svanisse all’improvviso, ci si consola passeggiando allegramente per le strade e acquistando dai soliti noti che, per l’occasione, ribassano ancor di più i prezzi, in perfetta logica di marketing. Aperitivi, dj set e lunghe fila di giovani regalano un tocco di allegria e danno la percezione, avallata dalle iniziative “free” della fashion week ancora in corso, che la moda sia davvero rivolta a tutti e proprietà di tutti, non solo di coloro che guadagnano abbastanza da potersela permettere ma hanno comunque bisogno del personal shopper per acquistare due capi che si accostino bene l’uno con l’altro. Moda, musica, giovani e Milano, dunque. Basteranno all’Italia per superare la recessione e risalire la china? Ai posteri l’ardua sentenza.

Lia Giannini

ModaMare Cetraro 2014: il fascino di “Capri”

Se vi state chiedendo cosa c’è di più attrattivo di un concerto o di un avvenimento di cronaca per l’italiano medio, ancor meglio se di origine calabrese, la risposta è: un evento dedicato alla moda.

Lo sanno bene gli organizzatori di ModaMare Cetraro 2014, la manifestazione ambientata nel porto di Cetraro, condotta da Francesco Occhiuzzi che anche quest’anno ha intrattenuto più di duemila persone per quasi tre ore di spettacolo lo scorso venerdì 22 agosto. Moda, musica, spettacolo e turismo in una serata ispirata a Capri, tempio di eleganza e raffinatezza, meta privilegiata per il jet set e fonte di ideazione per la nascita delle tendenze più stravaganti ed originali. Tra le mini collezioni che hanno sfilato in passerella, impossibile non cogliere i riferimenti allo stile di Jackie Kennedy, Brigitte Bardot, Audrey hepburn. Costumi a vita alta, pois, gonne a palloncino, fantasie floreali si alternano a vistosi cappelli di paglia e pantaloni dalla lunghezza accorciata. Lo stile anni’ 50 e la moda di quella che ancora oggi si annovera tra le isole con maggiore disponibilità economica e rigogliosità, impazza e affascina la Calabria insieme alle collezioni eccentriche e un po’ barocche di Gerardo Sacco che con molta umiltà si dichiara fiero delle sue origini e porta in scena i suoi gioielli più rappresentativi e di un giovane orafo la cui collezione, interamente realizzata con materiali di riciclo, in memoria di uno sfruttamento minorile che non deve più essere promosso, colpisce ed emoziona perché unisce all’amore per il frivolo l’importanza e il rispetto per i valori.

Ma non è stata la moda  l’unica protagonista della kermesse. Anzi, a dispetto del titolo, per molti versi, ne è stata meno protagonista di quanto non ci si aspettasse. Nel corso della serata sono stati consegnati numerosi premi (forse troppi), dal giornalismo al web, passando per la radio, che hanno voluto premiare l’impegno, la dedizione ma soprattutto la bravura di quanti, da bravi calabresi, pur con qualche difficoltà, ce l’hanno fatta. Ad interrompere, in alcuni casi fortunatamente, la lunga lista di premiazioni e riconoscimenti, tre momenti musicali molto differenti. Prima ad esibirsi Kelly Joice, che con la sua voce nera, calda e graffiante e il suo fisico mozzafiato, ha incantato la numerosa platea. A seguire la giovane Giorgia Mollo, frizzante ed energica a cui va riconosciuto un indubbio carisma. A chiudere la serata un’artista assai più complessa, Mariella Nava, ribattezzata in un qui pro quo del conduttore Marcella, le cui note nostalgiche e decisamente più impegnative, hanno fatto da colonna sonora verso l’uscita. Colpa del sonno? Per lei premio alla carriera e tanta emozione.

 

Ph: http://www.cetraroinrete.it/

Lia Giannini

 

 

Tendenza estate: Cosa porto in vacanza?

L’estate, nonostante le bizze metereologiche di queste ultime settimane, è ormai nel pieno delle sue attività. Anche quest’anno, seppur con qualche difficoltà, la maggior parte degli italiani si prepara alle vacanze scegliendo località balneari. Spiagge, mare, sole, relax e divertimento diventano un must da seguire dopo un anno di fatica e duro lavoro. E, alla scelta della meta, sussegue, soprattutto per le donne, quella più ardua: cosa mettere in valigia?

In preda alla confusione più totale ci ritroviamo a scegliere tra mille capi, più o meno glamour, che nel corso dei mesi ( o magari degli anni) abbiamo acquistato sognando di indossarli  nella spiaggia più cool o durante un party di tendenza. Spesso, finiamo così col portare molta roba destinata a rimanere in valigia visto che noi donne, neanche in vacanza, sappiamo rinunciare allo shopping.

Per prima cosa è importante focalizzare le intenzioni. Se abbiamo optato per una meta esotica, italiana o straniera che sia, la maggior parte del tempo la trascorreremo in spiaggia, in costume. Quest’anno la moda propone bikini dai colori intensi, a frange e in versione animalier, puntando soprattutto alle fasce, ultra comode per evitare segni imbarazzanti dell’abbronzatura, o modello trikini, perfetti per una serata in piscina o una festa in spiaggia. Tra i brand commerciali più noti una varietà di proposte punta al verde pavone, al blu oceano, alle fantasie floreali e per le più giovani al pizzo san gallo. E poiché lo stile, soprattutto in spiaggia, vive di libera interpretazione (purchè viga il buon gusto) altrettanto libero deve essere lo sfogo e la fantasia. 

E se per i costumi le regole da rispettare sono rigorosamente quelle del sentirsi a proprio agio adeguandosi alle forme del proprio corpo, per quanto riguarda l’outfit da giorno i limiti sono veramente pochi. Ciò che rende un look invidiabile, ricordate, non è l’elevatezza del costo o l’utilizzo della griffe, ma la capacità di indossare cose originali e allo stesso tempo economicamente accessibili. Per questo il consiglio della redazione di 8@30 style è quello di non rinunciare, almeno per questa estate 2014, a shorts, abiti lunghi da giorno fantasiosi e colorati da indossare con un sandalo capri o una sneakers, cappelli di paglia, possibilmente modello uomo, e occhiali da sole a specchio colorati, imprescindibili per la spiaggia e non solo.

E per la sera? Le vacanze al mare consentono ogni (o quasi) tipo di look. Elegante, pratico, easy, glamour, boy fit.  Sì agli abiti lunghi, abbinati a zeppe di ogni forma e colore, colorati, leggeri, eleganti e molto chic. Sì alle long skirt, ai pantaloni boy fit dal cavallo basso di qualsivoglia forma e tessuto e alle canotte larghe, svasate ed accecanti. Sì ai pantaloni pareo, floreali, pastello, in versione pois o zebra. Sì ai colori pastello, alle jumpsuit comode ma soprattutto fashion. Le vacanze non ci impongono nulla, non ci danno limite. L’unica regola da rispettare è la libertà.

Infine il tocco più importante, quello più amato dalle donne: le scarpe. Non vi rinunciamo neanche quando la strada da percorrere non ce lo consente, potremmo piangere per ore di fronte ad un tacco spezzato anche se ci siamo appena fratturate una caviglia, non riusciamo (soprattutto d’estate) a trattenerci anche quando non sappiamo più dove metterle. La bella stagione, si sa, solletica ulteriormente il nostro vizio proponendo modelli di ogni fattezza e colore. Noi vi consigliamo, soprattutto in vacanza, di non rinunciare a delle infradito gioiello, comode ma raffinate e a delle zeppe alte ma comunque comode. Per il resto, quest’anno segna il ritorno della espadrillas che costano poco, sono simpatiche e accessibili a tutti ma nulla vieta di sfoggiare tacchi alti tutta la vita. Del resto è sempre il gusto e lo stile della persona a fare la differenza.

Buone vacanze da 8@30 style!

Lia Giannini

 

Miss Kreusa 2014: l’evento glamour dell’estate

CROSIA (Cs) – Fervono i preparativi per la terza edizione di Miss Kreusa-Miss Calabria nel Cuore, l’evento più glamour dell’estate crosiota, che sarà il lungomare Centofontane di Crosia ad ospitare.

Ovviamente entusiasta l’amministratrice di Gioielleria Kreusa Srl, Immacolata Salerno, promotrice della kermesse mondana, tra le più attese dell’estate ionica, che si terrà il prossimo Mercoledì 13 Agosto 2014, alle ore 21.00.

“Quest’anno – dichiara Immacolata Salerno – abbiamo voluto mettere in cantiere una serata dai toni superlativi, confezionando quello che sarà un vero e proprio spettacolo attorno alla moda e alle tendenze stilistiche del momento, considerate in ogni loro declinazione.”

A termine della serata finale del 13 Agosto saranno incoronate Miss Kreusa 2014 che vincerà un diamante confezionato in un gioiello, e Miss Calabria nel Cuore 2014. Inoltre, sono previsti premi e riconoscimenti alle prime tre classificate e saranno individuate dodici ragazze che saranno le modelle del calendario Kreusa 2015.

Al via dal 26 luglio le iscrizioni al concorso Miss Kreusa 2014. Le venti ragazze che parteciperanno alla serata finale saranno scelte nel corso del meeting di preselezione in programma per domenica 10 Agosto 2014, a partire dalle ore 18, presso il Bagdad Cafè di Mirto-Crosia.

Possono partecipare alle selezioni le aspiranti miss che al 13 Agosto 2014 abbiano compiuto il 17esimo anno di età e non oltrepassato il 30esimo e che non siano in stato di gravidanza. Per le minorenni è necessaria esplicita autorizzazione scritta di un genitore. Le domande di iscrizione al Concorso (Modello A – Modello B se minorenni – Modello C),  per accedere alle preselezioni, che possono essere ritirate presso Gioielleria Kreusa, Viale della Scienza Mirto Crosia (Cs) o scaricate dalla pagina facebook ufficiale di Kreusa Srl (https://www.facebook.com/kreusa1999?fref=ts), dovranno essere compilate, sottoscritte in ogni campo richiesto e inoltrate entro e non oltre Sabato 9 Agosto 2014 – Ore 12.00 via Fax allo 0983.480575, oppure via mail a kreusa.gioielleria@gmail.com.

L’ACCADEMIA DI MODA NEW STYLE di Cosenza, protagonista al concorso Nazionale

“IMBASTIRE UN SOGNO, CUCIRE UN IDEA”
organizzato dalla confartigianato di PRATO

Francesca Prostamo fa brillare Cosenza a Firenze, portando in alto il nome della Calabria  nella serata conclusiva del concorso Internazionale “Imbastire un sogno cucire un’idea”, vincendo il 1° posto nella Categoria Uomo, riconoscimento che gli regala una grande soddisfazione e la possibilità di fare uno stage presso lo stilista ROBERTO CAVALLI, un nome che non ha bisogno di presentazioni nell’ambito della moda Nazionale.

Imbastire un sogno, cucire un’idea è un’iniziativa nata sei anni fa grazie alla tenacia della Confartigianato Imprese Prato a cui si sono accostate per questa edizione Confartigianato nazionale e Confartigianato Firenze.

Luci, musica ed emozioni si sono successe in un turbinio di novità ed entusiasmo. Giovani meritevoli, provenienti da ogni parte del mondo, basti pensare che alla chiusura del bando la giuria specializzata composta da esperti del settore, nonché da due rappresentanti della Maison Cavalli  ha dovuto valutare oltre 540 modelli, e solo coloro che hanno superato le dure selezioni hanno visto sfilare le loro creazioni nella suggestiva cornice del Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio, in Piazza della Signoria a Firenze.

Francesca Prostamo ha venticinque anni, nata a Briatico (VV), vive a Cosenza dove frequenta l’Accademia New Style, ha inviato tre proposte di tre bozzetti inediti con la relativa scheda tecnica descrittiva, relazione e campionatura e ha aspettato l’esito del concorso che il 19 giugno scorso l’ha incoronata vincitrice. Una grande soddisfazione per lei che, con attenzione e dedizione non smette mai di studiare e perfezionarsi ed aggiornarsi sulle tendenze. Soddisfazione anche per la direttrice dell’Accademia New Style che vede la partecipazione di ben 5 stilisti della propria Accademia ( AIELLO SILVIA, COSTA SERENELLA , AMBROGGIO MARIA ,  PROSTAMO FRANCESCA E MARTINA ANASTASI) alla fase finale del concorso su sei  giovani creativi che hanno inviato i bozzetti, i partecipanti alla manifestazione erano in totale 40 provenienti da ogni parte d’Italia. Questa per noi è un ulteriore conferma al lavoro che facciamo con i nostri allievi e ci è da stimolo  a fare sempre di più affinché questi giovani creativi possano un domani avere la possibilità di entrare a far parte di un mondo così complesso come quello della Moda, ma, che io, definirei anche un po’ “magico” dove, appunto, a volte, i sogni diventano una meravigliosa realtà.

Gli altri vincitori della serata sono stati: Oleg Evdokimov, studente dell’Accademia delle Belle Arti di Brera a Milano, per la sezione donna; poi 2 premi per gli Under20, nella sezione uomo Gabriele Bedini della Scuola Angela Vaggi Tei di Prato; per la sezione donna Debora Giovannelli, del Liceo Artistico Brunelleschi.

 

Mario Costantino Triolo ad AltaRoma

ROMA – Sabato prossimo 12 Luglio, inserito all’interno del Calendario Eventi Collaterali di ALTAROMA,  a Palazzo Falletti, nella Sala del Trono, lo stilista Mario Costantino Triolo presenterà la sua Capsule “Following10For”.

I capi come anime illuminate  sfileranno sulle note di “ Casta Diva “ della Norma di Bellini, cantata dall’ospite d’onore la soprano Eleonora Buratto, che tra una tournee e l’altra, ha deciso di rendere omaggio al talento del giovane stilista. Un’anticipazione rispetto ad una collaborazione che si appresta a diventare un link sempre più stretto tra moda e musica lirica, espressioni dell’eccellenza italiana, visto che lo stilista vestirà la soprano anche in occasione del Falstaff di Verdi, diretto dal maestro Riccardo Muti a Chicago,  prossimamente in calendario, seguendola poi in giro per il mondo con il suo tour.
L’evento “NOTE FRUSCIANTI”  è inserito nel programma del “Le Salon de La Mode”, un’idea di Gabriella Chiarappa che in collaborazione con Emilio Sturla Furnò,  ha creato il format ispirato a quello nato nel ‘600 – di Catherine De Vivonne, Marchesa di Rambouillet – per raccontare la Moda e  le sue suggestioni in uno spazio d’eccellenza come Palazzo Falletti.
D’altro canto Mario Costantino Triolo non è nuovo a queste ambientazioni, visto che il suo debutto è avvenuto a Dicembre del 2013, a Palazzo Pepoli Campogrande a Bologna, come ospite d’onore per la serata evento dedicata alla raccolta fondi per la onlus  Save the Children, occasione durante la quale ha ricevuto  l’Onorificenza di “Maestro D’Arte” dalla Camera Regionale della Moda Calabria.

Un po’ futurista un po’ bohemien Triolo , la doppia anima espressa tra abiti sontuosi da galà e minidress da cocktail charmant, sempre e solo rigorosamente bianchi o neri…ma il vero lusso è poter scegliere e quindi il “fatto su misura” apre a nuove ed irripetibili variabili, perché ogni creatura è “per una volta sola !”…..
Nasce inoltre la collaborazione con il brand bolognese ALTIEBASSI , calzature raffinate e grintose, di manifattura italiana, scelto per completare i mood dello stilista.  Una sinergia che mette al centro qualità, stile e ricerca per portare l’essenza del vero Made in Italy nel mondo.