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Il presidente Mattarella oggi a Germaneto per l’inaugurazione della Cittadella Regionale

Germaneto ( Cz) – Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella sarà oggi in Calabria per fare visita alla nostra terra, in occasione dell’Inaugurazione della Cittadella Regionale di Germaneto. La cerimonia di apertura della nuova sede istituzionale, è prevista per le 15.30 , dove, ad accogliere il Capo della Stato, ci saranno il presidente della regione Mario Oliverio,  il sindaco di Catanzaro, Sergio Abramo  e il prefetto Luisa Latella. Dopo i saluti istituzionali è prevista una passeggiata lungo l’area di Germaneto e della Valle del Corace, dove sta prendendo piede il nuovo centro direzionale del capoluogo. Grande attesa per  il discorso di Mattarella, il quale ha da sempre posto un’attenzione particolare alla nostra terra e alle regioni maggiormente disagiate e critiche. Seguiranno i saluti del primo cittadino di Catanzaro e quelli del presidente Oliverio. ” La presenza di Mattarella in Calabria – rappresenta- ha detto in una nota il presidente della regione– non solo un motivo di grande orgoglio e soddisfazione, ma significa che il Capo dello Stato è vicino alla nostra realtà, della quale, siamo certi, ne apprezzerà le bellezze e le tante virtuosità. Grande attesa e grande soddisfazione per la visita di Mattarella anche da parte dei sindaci Occhiuto e Falcomatà. Per il primo cittadino di Cosenza, avere qui il presidente della Repubblica è sintomo di positività per tutte le istituzioni. Per il sindaco di Reggio Calabria, è un segnale forte e importante affinché si possa dare la giusta attenzione alle istituzioni sul territorio. Per Sergio Abramo, primo cittadino del capoluogo calabrese, quella di oggi è una data importante, “perché ha dichiarato- sappiamo quanto Mattarella sia da sempre attento  ai problemi che attanagliano il mezzogiorno”.

 

Raffaella Aquino

Incidenti sul lavoro. Due vittime ed un ferito grave

Un cantiere edileCATANZARO – Due morti ed un ferito grave rappresentano il bilancio di due incidenti sul lavoro accaduti a breve distanza l’uno dall’altro, uno a Caraffa di Catanzaro e l’altro in un centro della provincia, Girifalco. Nel primo incidente sono rimasti coinvolti due operai che stavano montando una grondaia in un edificio in costruzione utilizzando un’impalcatura dalla quale sono precipitati. L’altro incidente sul lavoro, in cui è morto un operaio, si è verificato in una marmeria di Girifalco. La persona morta nell’incidente sul lavoro accaduto a Caraffa di Catanzaro, Gregorio Muzzì, aveva 39 anni, mentre l’operaio rimasto ferito ha 25 anni ed è stato ricoverato con prognosi riservata nell’ospedale Pugliese-Ciaccio. Secondo quanto si è appreso Muzzì, dipendente di una ditta privata, è precipitato per cause in corso di accertamento dal carrello elevatore che stava utilizzando, insieme al collega rimasto ferito in modo grave, per collocare una grondaia in un palazzo in costruzione. La vittima dell’altro incidente si chiamava Leonardo Caruso ed aveva 40 anni. Caruso, dipendente della marmeria in cui si è verificato l’incidente, è precipitato in un pozzo utilizzato per la raccolta delle acque reflue della lavorazione dei marmi. Il pm di turno della Procura della Repubblica di Catanzaro ha disposto l’autopsia sui corpi di entrambe le vittime. Le indagini sui due incidenti sul lavoro vengono condotte dai carabinieri della Compagnia di Girifalco. 

Il sindaco di Catanzaro, Sergio Abramo, ha manifestato il proprio cordoglio “Una giornata funestata da due differenti e gravissimi incidenti sul posto di lavoro, in cui Sergio abramohanno perso la vita due persone e una terza, un giovane di 25 anni, si trova ricoverata all’ospedale Pugliese in condizioni critiche, non può che essere una giornata nera che deve fare riflettere, ancora una volta, tutti quanti. Siano esse istituzioni, imprese o semplici cittadini. Le tragedie accadute oggi sono la testimonianza che su questi temi l’attenzione non è mai abbastanza e che la sicurezza sul lavoro non può essere messa in discussione da nessuno. Il rispetto della vita dei lavoratori che operano all’interno un cantiere o di un’azienda, va tutelato al di sopra di ogni altra considerazione di tipo economico o produttivo”.

La Cgil di Catanzaro parla di “una tragedia che lascia attoniti. Per l’ennesima volta ci troviamo, nel nostro territorio, costretti a fare i conti con le vite spezzate violentemente sui luoghi di lavoro. Un venerdì nero, tragico, assurdo per chi nel lavoro cerca il riscatto alla propria condizione di vita e della propria famiglia, provando contemporaneamente a dare un contributo per la crescita dell’interno paese. Non è giusto morire di lavoro, morire per un pezzo di pane. Queste tragedie dimostrano purtroppo che l’attenzione alla prevenzione ed alla sicurezza sui luoghi di lavoro non è mai troppa e che bisognerebbe rafforzare i controlli anziché indebolirli come si è fatto in questi anni. La Cgil di Catanzaro si attiverà nelle prossime ore per organizzare una campagna straordinaria di assemblee nei luoghi di lavoro, che veda impegnati i lavoratori in una riflessione su quanto accaduto e sui temi della prevenzione e sicurezza”. 

Regione Calabria: Dichiarazione del presidente Mario Oliverio

th (4)Sergio Abramo tenta di scatenare una tempesta in un bicchier d’acqua. Di solito il sorpasso si compie tra auto in corsa ed io ho, invece, ereditato la pratica dei nuovi ospedali completamente ferma al palo.Altro che sorpasso di Cosenza su Catanzaro! Per realizzare in tempi rapidi i nuovi ospedali hanno fatto ricorso addirittura ad una misura emergenziale sotto l’egida della Protezione civile. Invece, dopo quasi un decennio dell’ospedale di Catanzaro non c’è ancora traccia neanche del progetto preliminare. Dove è stato Abramo in questi anni? Finora  è stato silente di fronte a questo colposo o doloso ritardo accumulato. Evidentemente Abramo  pensa di salvarsi l’anima e coprire così  le responsabilità della sua Amministrazione e quelle  storiche di tutti i suoi amici che in questi anni hanno s-governato la Regione, a danno della Calabria ed in primis della città di Catanzaro. Ora ricorre persino al becero linguaggio della divisione e della contrapposizione campanilistica per cancellare dalla memoria dei catanzaresi quanto in tutti questi anni egli  è stato soccombente e subalterno ad una Regione che non ha mosso un dito per la realizzazione del nuovo ospedale del capoluogo e a tutti coloro che, nel contempo, hanno portato la Fondazione Campanella alla distruzione. La città di Catanzaro in questi anni è stata illusa e presa in giro e indebolita nella sua funzione direzionale. Mai più opportuno il vecchio detto proverbiale: Abramo ha perso i buoi e va cercando le corna. Noi  amiamo parlare il linguaggio della verità attraverso fatti e non promesse illusorie.Allora stiamo ai fatti. L’attuale Amministrazione regionale si sta assumendo responsabilità enormi per fronteggiare lo sfascio che abbiamo ereditato.  Abramo e i suoi amici in maniera ipocrita e farisaica hanno saputo solo fare il pianto del coccodrillo al capezzale della “Campanella”. In questi anni non hanno mosso un dito per salvarla e rilanciarla. In questi pochi mesi di governo stiamo operando per garantire l’occupazione ai dipendenti ed assicurare un servizio oncologico qualificato ai pazienti. Anche sul nuovo ospedale del capoluogo c’è poco da aggiungere a quanto Abramo stesso, contraddicendosi, ha dichiarato. Insieme all’Ufficio del Commissario stiamo programmando una rete ospedaliera regionale che fa di Germaneto un  Polo strategico di  eccellenza sanitaria. Anche Abramo ha prima concordato e poi  riconosciuto che stiamo lavorando alla integrazione tra Università e “Pugliese Ciaccio”. Le indicazioni del consiglio comunale della città capoluogo saranno, dunque, pienamente rispettate e in tempi rapidissimi perseguiamo l’obiettivo di realizzare, in quel sito, un  nuovo, moderno e avanzato  Polo Ospedaliero. Abramo parla come se fosse un marziano. Non dice una parola sul degrado che in questi anni ha investito anche gli HUB Ospedalieri di tutta la Calabria e fa finta di non vedere che, al contrario, noi ci stiamo adoperando per assicurare prima di tutto standards di  sicurezza e livelli minimi di assistenza e contestualmente  qualificare il sistema regionale, garantendo il maltolto ad ogni territorio della Calabria, a partire dalla città capoluogo. La strumentalità della polemica è, dunque, evidente. Il nuovo ospedale di Cosenza, anche nel passato,  è stato  riconosciuto universalmente come una necessità. E’ da anni un obiettivo annunciato e mai praticato. Intanto, noi ci proponiamo di programmarlo e progettarlo. Sarà fatto e non certo a danno di Catanzaro. Il principio su cui abbiamo incardinato la programmazione regionale sanitaria è quello della integrazione e della complementarietà. La previsione e la realizzazione del nuovo ospedale di Cosenza sono coerenti e non  in contrasto con questo principio. Esiste solo il  problema che  la realizzazione del nuovo presidio cosentino non deve essere  strumentalizzata per tentare di bloccare la riqualificazione dell’ospedale esistente, risalente agli inizi del secolo scorso. In questi anni, complice Abramo, è stato fatto anche questo: a Cosenza nel mentre veniva promesso il nuovo ospedale è stato ridotto a brandelli l ‘Annunziata da parte di chi alla Regione, invece di farsi portatore di una programmazione organica e unitaria ha concepito la gestione della sanità secondo interessi particolaristici. Noto che la sfida per la crescita della Calabria che abbiamo messo in campo, a partire dalla sanità, comincia a mettere a nudo e ad evidenziare le vere resistenze e gli ostacoli al cambiamento. Quando si è voluto contrastare  una visione unitaria e armoniosa del sistema territoriale calabrese storicamente si è sempre fatto  ricorso  al vecchio armamentario per  fomentare  risse fra territori. Tutto ciò a discapito degli interessi generali delle singole realtà territoriali e spesso a vantaggio di nicchie che sono state alimentate intorno alla Regione per garantire autoreferenziali rendite politiche o reti lobbistiche che hanno favorito pochi e penalizzato la stragrande maggioranza dei calabresi“.

 Mario Oliverio

Presidente Regione Calabria

 

 

 

 

Dimesso dall’ospedale il sindaco Abramo dopo un malore

CATANZARO, 2 LUG 2012 – Il sindaco di Catanzaro, Sergio Abramo, e’ stato dimesso stamani dall’ospedale “Pugliese” del capoluogo, dove era stato ricoverato ieri sera a causa di un malore. Dopo qualche ora di controlli ed esami, Abramo e’ stato dimesso e le sue condizioni sarebbero buone, dal momento che il malore sarebbe stato legato esclusivamente allo sforzo compiuto in una giornata di gran caldo come quella di ieri.