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Confindustria Cosenza, Amarelli lancia l’allarme: “area urbana in difficoltà”

COSENZA – “L’area urbana è molto di più della somma delle sue istituzioni, municipalità e quartieri. Il suo sviluppo futuro non passa attraverso l’assemblaggio di punti di vista, preferenze e progetti; la questione centrale è la capacità di riuscire a prefigurare e sviluppare un efficiente ed efficace sistema di governance che sia in grado di articolare, coordinare e gestire il tessuto istituzionale per conseguire traguardi superiori di benessere collettivo”. È quanto dichiara il presidente di Confindustria Cosenza Fortunato Amarelli.

A parere degli industriali, una visione di area urbana presuppone una condivisione minima di almeno quattro macro-filiere di intervento da assumere come strategiche: rigenerazione urbana; sostenibilità; conoscenza e risorse culturali; risorse relazionali e di governo. “Allo stato attuale e dal punto di vista fisico e funzionale – aggiunge Fortunato Amarelli – l’area urbana risulta fittamente conurbata e costituita, oltre che da Cosenza, comune capoluogo di provincia, da Rende, Montalto Uffugo, Castrolibero, Zumpano e Castiglione Cosentino. Un’area che supera di poco i 135 mila residenti, non più attrattiva di abitanti e da qualche anno in preoccupante decrescita demografica. Come risulta evidente, la contrazione demografica trascina inesorabilmente verso il basso redditi, servizi pubblici, imprese, consumi individuali e collettivi, attrattività economiche, aspettative di futuro”.

Per affrontare con efficacia queste pesanti problematiche, a parere del presidente di Confindustria Cosenza, le Amministrazioni comunali interessate, insieme all’Università della Calabria e alle altre Istituzioni, Organizzazioni e Associazioni del territorio, dovrebbero impegnarsi per fare diventare il sistema dell’area urbana un nodo di qualità della rete urbana meridionale e nazionale. “Un’area multicentrica connotata da elevata qualità della vita – precisa Amarelli – con maggiori opportunità di sviluppo economico e imprenditoriale, migliori servizi ed una densa dotazione di beni pubblici. Un’area pronta a sperimentare politiche urbane innovative e nuovi meccanismi di partecipazione alle scelte pubbliche da parte degli stakeholder che risultino adeguati a governare le sfide e le complessità crescenti”. 

All’evidenza dei fatti, per il numero uno di Confindustria per la provincia di Cosenza, “il localismo amministrativo e regolativo risulta inefficiente e inefficace. La vita sociale e i flussi dei residenti si svolgono da tempo su una scala sovracomunale, che diventata di conseguenza la dimensione di riferimento per tentare di governarne in modo adeguato i problemi. Mobilità, acqua, qualità dell’aria, servizi ricreativi e culturali, trasporto pubblico locale, servizi socio-sanitari, scuola, energia, rifiuti urbani e l’insieme dei servizi a rete – aggiunge Fortunato Amarelli – sono problemi che domandano politiche e interventi d’area vasta: per conseguire economie di scala, per evitare asimmetrie, duplicazioni e sprechi, per integrare e ottimizzare la gestione delle filiere dei servizi, per fare ricorso alle migliori competenze tecniche. Il futuro di quest’area è strettamente connesso alle capacità delle classi dirigenti di riuscire a costruire consenso politico su obiettivi di sviluppo e di benessere sociale di lungo periodo, ovvero di indirizzare le azioni del presente verso futuri auspicati, superando la logica degli interventi puntuali, particolaristici e finalizzati al mero consenso elettorale più immediato”.

“Il futuro è per definizione plurale” chiosa Amarelli che aggiunge “provare ad immaginarlo consente di guardare con la giusta luce il presente e ad individuare progetti e percorsi virtuosi da perseguire nel breve periodo, ma offre anche un’occasione formidabile per orientare sensibilità, sistemi di valore e consapevolezze diffuse sulla coerenza delle azioni di oggi con le prospettive future”.

 

Officine delle Idee e Amarelli, realtà calabresi unite per Matera capitale europea della cultura

COSENZA – Dal 12 marzo sarà on line il primo spot del progetto www.matera2019storytelling.it. Lo spot, ideato e prodotto da Officine delle Idee in collaborazione con l’azienda Amarelli, leader mondiale nel settore della liquirizia, è stato realizzato nel centro storico di Matera e fra i sassi del Parco della Murgia Materana coinvolgendo la popolazione locale e i tanti turisti presenti in città.

Nello spot, della durata di 50 secondi (visitabile anche su www.youtube.com/watch?v=QTN0LoxZgc4), si vedono in primo piano le parole chiave di Matera2019Storytelling: Identità, Narrazione, Comunità, Cultura e, soprattutto, Radici.

Infatti, è proprio una radice la protagonista, la radice di liquirizia, quella con cui una mano scrive queste parole ed è una radice di liquirizia quella che i protagonisti dello spot si passano fra loro.

Le radici non solo come elemento portante di ogni comunità, ma anche come mezzo di trasferimento del patrimonio identitario fra le generazioni e come punto di partenza per il confronto e la condivisione tra le diversità culturali.

Officine delle Idee e Amarelli, insieme con questo spot, per il grande evento che vede la città di Matera Capitale Europea della Cultura, per conservare e condividere l’eredità culturale, l’identità e quindi le radici.

Lo spot verrà proiettato, in anteprima, il 12 marzo nello Spazio Confindustria nell’Ipogeo San Francesco a Matera nel quale sarà esposta la mostra “Amarelli: le radici della nostra Storia”.

Www.matera2019storytelling.it è un meccanismo innovativo di promozione culturale circolare, ideato e realizzato dalla società cooperativa Officine delle Idee.

È il mezzo attraverso cui i turisti, i visitatori, i cittadini di Matera avranno l’opportunità di raccontare le proprie esperienze trasformandosi in narratori. Invogliando chi viene a conoscenza di questa esperienza a ripeterne il percorso e a documentarlo a sua volta, incentivando così il racconto collettivo e corale.

Un progetto utile per le istituzioni che avranno la possibilità di fare percorsi ancor più condivisi con la società civile, le imprese e tutti gli attori pubblici e privati coinvolti nella programmazione e gestione del patrimonio e dell’eredità culturale, ma anche un progetto che vuole promuovere sinergie tra Matera 2019 Capitale Europea della Cultura e le altre regioni del sud Italia, utilizzando la leva del viaggio e del suo racconto per incentivarne il coinvolgimento.

A tal proposito a breve verranno pubblicati sul sito i primi itinerari tematici individuati dalla redazione di www.leggoscrivo.com e dalla redazione di www.giornaledelviaggio.it insieme con il gruppo di lavoro di TEO (il turismo dell’esperienza e dell’ospitalità) che congiungeranno Matera con le altre regioni del sud Italia come offerta turistica di prossimità.

Partecipare al progetto “Matera 2019 Storytelling” è semplicissimo, basta andare sul sito www.matera2019storytelling.it, visionare il regolamento e inviare il proprio racconto.

Anche la Calabria tra le vetrine internazionali del Made in Italy a Matera 2019

MATERA – Una importante realtà industriale della Calabria rappresenterà il Made in Italy a Matera 2019. Spetterà infatti, da domani martedì 12 a venerdì 15 marzo 2019, all’azienda Amarelli di Rossano il compito di aprire la vetrina internazionale delle eccellenze italiane che per 50 settimane assurgeranno al ruolo di protagoniste nella Capitale Europea della Cultura.

Insieme ad altre 49 eccellenze innovative, tra imprese, associazioni e reti di imprese di tutta Italia, appartenenti a settori diversi ed eterogenei, l’azienda Amarelli è risultata tra i vincitori del bando promosso da Confindustria e Fondazione Matera Basilicata 2019, che hanno selezionato le realtà che meglio sapessero raccontare la capacità del fare impresa, i valori e le competenze diffuse che costituiscono un patrimonio importante per le aziende e la società, la qualità e la cultura del lavoro che caratterizza l’Italia, secondo paese manifatturiero d’Europa. Dalla cultura al turismo, passando dall’ICT al metalmeccanico, dall’arte al settore chimico-farmaceutico, ognuna di queste imprese avrà una settimana dedicata in un spazio espositivo di eccellenza spazio denominato “Open Future Imprese”, ospitato nell’ipogeo di Piazza San Francesco, in cui potrà valorizzare progetti e iniziative legate allo sviluppo, alla cultura e al territorio di riferimento.

Per il presidente di Unindustria Calabria Natale Mazzuca si tratta «di un evento di rilevanza internazionale e di pervasività diffusa per tutti i settori produttivi. Il fatto che una iniziativa così importante che si pone tra gli obiettivi quello di far conoscere, mettere a sistema e promuovere le eccellenze italiane inizierà parlando di Calabria non può che essere motivo d’orgoglio per tutti. Nello stesso tempo serve da stimolo a fare sempre di più e meglio e da traccia per un territorio come quello calabrese capace di dimostrare, così, di essere ricco di opportunità e pronto a concorrere da protagonista alla crescita ed allo sviluppo del Paese».

Immagini, video, oggetti e suggestioni sonore racconteranno al visitatore la storia millenaria della liquirizia, attraverso uno spaccato della storia economica del Mezzogiorno ed un focus sui tre secoli della storica e prestigiosa azienda calabrese.

L’Amministratore Delegato della Amarelli Fabbrica di Liquirizia Fortunato Amarelli ringrazia Confindustria ed esprime soddisfazione. «La scelta di inaugurare questo importante e qualificante progetto culturale delle imprese italiane nella Città dei Sassi ci carica di emozione ma anche di un senso di responsabilità e di orgoglio che vogliamo condividere con tutto il territorio e con tutta la rete imprenditoriale della regione».
«MATERA 2019 – aggiunge Pina Amarelli, presidente della prestigiosa Fabbrica di Liquirizia di Rossano – è destinata a rappresentare per l’Italia intera ma soprattutto per il Mezzogiorno un punto di non ritorno nella capacità di territori, istituzioni ed imprese, di sapersi reinventare attraverso un’attenzione finalmente strategica, perché manageriale, rispetto all’esigenza di valorizzare, comunicare e rendere fruibile il complessivo patrimonio identitario distintivo dei singoli luoghi. Essere co-protagonisti di questo evento storico rappresenta un impegno che cercheremo di interpretare rappresentando al meglio Corigliano, Rossano, la Calabria e l’Italia».

L’inaugurazione dello spazio “”Open Future Imprese” a Matera Capitale della Cultura 2019 si terrà giovedì 14 marzo alle ore 13 con il Presidente di Confindustria Vincenzo Boccia.

Carlo Cracco sceglie la liquirizia Amarelli per il “Disability Raid”

ROSSANO (CS) – La liquirizia AMARELLI nel menù di Carlo CRACCO per la cena di gala a conclusione del DISABILITY RAID, l’evento di sensibilizzazione al mondo della disabilità, tenutosi nei giorni scorsi in Trentino. Lo Chef stellato ha proposto ai numerosi e speciali ospiti che vi hanno preso parte la Spezzata, la liquirizia pura più famosa al mondo ed i Sassolini, i confetti morbidi di liquirizia all’anice. Sfoglie di riso croccante; polpa di pomodoro fresco, mozzarella e semi di basilico; focaccia al vapore, ricotta e noci; scaglie di PARMIGIANO REGGIANO extra vecchio delle VACCHE ROSSE; prosciutto di cinta senese. Questo, il finger d’aperitivo al quale ha fatto seguito il  menu composto da capesante, pancetta, zucca, uva e melograno; dal fusillotto al burro affumicato e Parmigiano Reggiano; dal trancio di Wagyu, sedano rapa e bietola. Pera al cioccolato, i rombetti di liquirizia pura ed i Sassolini AMARELLI, la note dolce posta a conclusione. La cena di gala preparata dal giudice di MASTER CHEF e conduttore del reality show culinario HELL’S KITCHEN, su SKY, era il momento conviviale e finale della due giorni promossa da ACADEMY4X4 – Scuola Nazionale Guida Sicura Fuoristrada con l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica sulle necessità ed esigenze di mobilità per i portatori di diversa abilità. Il DIS-ABILITY RAID è partito da TRENTO per arrivare fino a GARDONE VAL TROMPIA (Brescia), sede di BERETTA, che ha ospitato la cena speciale curata dallo chef Carlo CRACCO. –  (FONTE: Lenin MONTESANTO – Comunicazione & Lobbying).

Prospettive e idee per il teatro amatoriale “Urge una regolamentazione regionale”

COSENZA – Anche il teatro amatoriale sarà regolamentato dalla nuova legge sul teatro calabrese, attualmente in via di definizione, e che presto sarà portata all’esame del consiglio regionale. Ne è stata data notizia in un convegno dal tema “La primavera del teatro amatoriale in Calabria: necessità di una legge di riconoscimento nazionale e regolamentazione regionale” che si è svolto nella Sala Nova dell’enoteca regionale nel palazzo della Provincia di Cosenza e che ha visto la presenza del sottosegretario alla Cultura e al Turismo on. Dorina Bianchi.
L’ideazione e l’organizzazione dell’evento sono state a cura dal Comitato provinciale della FITA (Federazione Italiana Teatro Amatoriale) di Cosenza.
Della nuova legge in cantiere ne hanno discusso Fabio Vincenzi, del Tau dell’Unical, e il tesoriere nazionale della Fita Giuseppe Minniti, entrambi presenti in una riunione svoltasi nei giorni scorsi alla cittadella regionale di Germaneto e convocata dal presidente della Regione Calabria Mario Oliverio proprio per ascoltare le esigenze delle compagnie professionistiche ed amatoriali. L’incontro è stato definito proficuo ed interessante e nelle prossime settimane se ne terrà un altro per definire meglio quello che sarà il testo finale. Per quanto riguarda il teatro amatoriale calabrese si tratterebbe di un risultato storico e che colmerebbe un ritardo notevole rispetto a un riconoscimento istituzionale già presente in diverse regioni italiane.
Al dibattito hanno portato la loro esperienza il direttore artistico del teatro di Cassano allo Jonio Andrea Solano e la regista e teatroterapeuta Imma Guarasci. L’on. Bianchi, in conclusione, ha auspicato il riconoscimento regionale come giusto merito per un movimento che diventa sempre più importante in Italia e che da sempre rappresenta un bacino fondamentale per l’intero teatro italiano. Da un punto di vista normativo, invece, se tutte le regioni si adeguassero, l’on. Bianchi ha dato ampia disponibilità per un impegno che coinvolga direttamente anche il Governo e il Mibact in particolare.
Nel corso della mattinata inoltre il presidente del Comitato Provinciale della Fita Cosenza Antonio D’Amico ha conferito la presidenza onoraria del Comitato all’imprenditrice Pina Amarelli la quale si è detta per questo onorata e molto emozionata. Amarelli (il museo della sua azienda è il secondo museo privato più visitato in Italia dopo quello della Ferrari) ha sottolineato quanto sia importante investire e impegnarsi nella cultura e nel teatro in particolare, portando l’esperienza del Teatro Stabile di Napoli (è componente del consiglio di amministrazione).
Alla manifestazione sono intervenuti portando il loro saluto istituzionale il presidente della Provincia di Cosenza Franco Iacucci, la delegata del Comune di Cosenza Eva Catizone, e i vice sindaci di Oriolo e San Giorgio Albanese Vincenzo Diego e Sergio Esposito.

La VII edizione de “La città della musica” ospite di Amarelli

ROSSANO (RC) -Continua a suon di successi il cartellone concertistico della XII ed. de “La Città della Musica”. Anche per questo appuntamento sarà focalizzata l’attenzione ai luoghi di lavoro e creatività della città bizantna. Ad ospitare la kermesse musicale, infatti, sarà per l’occasione l’antica Fabbrica di Liquirizia Amarelli. Quello di sabato 10 dicembre, con inizio alle ore 19.00, sarà un concerto “speciale”: insieme al coro polifonico Fenice Ensemble diretto da Mario Aluigi, si alterneranno dei Tableaux vivants del Codex Purpureus Rossanensis a cura di un’altra eccellenza del territorio, l’Istituto Comprensivo Crosia-Mirto diretto da Rachele Anna Donnici. Un connubio, quello tra i due “brand” rossanesi più conosciuti al mondo, Amarelli e il Codex, che insieme alla musica e alle scene viventi realizzati dalle prof.sse Carmela e Maria Grazia Arcidiacone, faranno vivere suggestioni affascinanti e antiche al numeroso pubblico, proveniente da tutta la provincia, che da tempo segue i concerti de “La città della Musica”. Il Direttore della manifestazione G. Campana, sottolinea l’intreccio di più arti, in una cornice diversa dalla classica sala da concerto. L’importanza di portare una scuola media del territorio, il cui motto è <>.
La prestigiosa rassegna musicale è organizzata dal Centro Studi Musicali “G. Verdi” di Rossano, in collaborazione con la Pro Loco Rossano “La Bizantina”, con la partnership del Gruppo donatori Sangue “FRATRES” Rossano Francesca Zicarelli O.n.l.u.s., l’associazione White Castle, l’azienda agricola Gallo, Centro Ottico Pugliese, Mondadori Bookstore Rossano, il periodico “La Voce”.

Amarelli online, il brand rossanese in 26 paesi del mondo

ROSSANO (CS) – Da ben 300 anni, produce liquirizie nella fabbrica settecentesca di Rossano in provincia di Cosenza, l’Amarelli è diventata uno speciale testimonial della Calabria nel mondo. Così, non è stato un caso se Fortunato Amarelli è stato eletto nel consiglio direttivo dell’AIDAF, associazione italiana delle aziende familiari.

amarelliOggi, a capo dell’azienda, i fratelli Fortunato e Margherita Amarelli hanno imboccato la via dell’innovazione, per rinvigorire la propria identità e far crescere un marchio inconfondibile. In questa ottica, dal 2014 hanno puntato sull’e-commerce, che ha dato forte slancio alle vendite all’estero, principalmente in Europa.

«Nel primo anno – spiega Fortunato Amarelli – abbiamo avuto una crescita del 150%, che ci porterà a registrare, a fine 2016, un ulteriore incremento del 50%. Del resto, grazie al contatto online, avviamo operazioni, come quella di inserire un regalo in ogni spedizione, che non sarebbero state possibili tramite gli intermediari commerciali».

«Abbiamo puntato sull’innovazione – conclude – per rinvigorire la tradizione del nostro territorio. Attualmente siamo presenti in 26 Paesi e, tra questi, abbiamo consolidato il mercato giapponese e quello degli Emirati Arabi».

Le #invasionidigitali di Rossano partono dal museo della liquirizia Amarelli

Rossano (Cs) – 10 secoli di storia raccontati attraverso incisioni, fascinose corrispondenze scritte a mano, testi antichi e riviste più moderne; foto e preziosi abiti d’epoca indossati dalle donne e dagli uomini della famiglia le cui radici risalgono all’anno 1000 e le cui tracce si riscontrano nei secoli, fra Crociate, impegno intellettuale e responsabilità sociale d’impresa; dagli attrezzi agricoli manuali risalenti al 1731, l’anno zero dell’avvio dell’esperienza imprenditoriale intorno alla liquirizia più famosa al mondo, a quelli che hanno segnato il passaggio, prima all’energia elettrica e poi all’elettronica, fino all’era di internet che consente di acquistare oggi, la liquirizia più famosa del mondo anche da casa, a km di distanza; oggetti di vita quotidiana. – A caccia di suggestioni ed emozioni da condividere con la rete degli internauti, il Museo storico “Giorgio AMARELLI” torna ad ospitare #INVASIONIDIGITALI. L’appuntamento che inserisce la Città del Codex nell’evento nazionale è per DOMENICA 8 MAGGIO, alle ORE 16,30. L’invasione dei creativi e appassionati di fotografia e social network è organizzato da Startup Calabria. Rendere il patrimonio culturale fruibile e conoscibile è la finalità accolta con entusiasmo dalla Famiglia AMARELLI, il cui Museo, inaugurato nel 2001, festeggia nel 2016 i suoi primi 15 anni e che solo l’anno scorso ha contato più di 50mila visitatori. Di visite AMARELLI, ne riceve tantissime anche sul portale web. Ricorrendo ai motori di ricerca o collegandosi direttamente sul sito dedicato allo shop online. I risultati (il 16% del fatturato dell’e-commerce è relativo ad acquisti fatti fuori dall’Italia) fatti registrare dalla liquirizia rossanese superano del doppio quelli nazionali. Un termometro più che interessante, soprattutto per l’agroalimentare di cui questo marcatore identitario è riconosciuta eccellenza.Il complesso del museo d’impresa, il secondo più visitato d’Italia dopo quello della Ferrari, ospiterà esperti in web marketing e fotografi amatoriali, offrendo anche per il 2016 lo scenario ideale da “invadere” digitalmente secondo le modalità del progetto. Dalle ore 16,30 gli invaders potranno accedere al museo e fare il giro dei luoghi in cui è nata la famosissima liquirizia pura. Gli obiettivi di macchine fotografiche digitali e, più semplicemente, smartphone potranno cogliere scatti del patrimonio storico raccolto dalla famiglia AMARELLI: dagli antichi strumenti di lavoro ai documenti conservati. Le foto saranno poi condivise tramite l’hastag #invadiMuseoAmarelli, lanciato per l’occasione. Gli ospiti saranno accompagnati da Fortunato AMARELLI che nel guidare la tappa spiegherà agli speciali ospiti della storica tradizione familiare ed industriale. Invasioni digitali è un progetto, nato da diversi anni, con l’obiettivo di fare comunicazione multimediale dei beni culturali e del patrimonio museale pubblico e privato, in Italia ed all’estero. L’evento, che ha già interessato altri luoghi di alto prestigio, lega il Museo Amarelli e Rossano ad un percorso che tocca le eccellenze italiane. Per partecipare basterà: iscriversi alla pagina ufficiale dell’evento e presentarsi al museo muniti di macchina fotografica e voglia di conoscere.  http://www.invasionidigitali.it/invasione/invadimuseoamarelli/ – (Fonte/Lenin MONTESANTO– Comunicazione & Lobbying).

Made in Calabria: “Dobbiamo difendere la nostra terra”. A Cerisano un convegno su agricoltura e sviluppo

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Cerisano ( Cs) –  “Coltivare sviluppo”, ma anche idee e progetti imprenditoriali che abbiano a cuore il territorio e le ricchezze che un’economia agricola andrebbe a generare. Se ne è parlato oggi pomeriggio a Cerisano, nel corso di un’iniziativa promossa dal futuro candidato a primo cittadino Lucio Di Gioia , alla quale hanno preso parte importanti figure professionali impegnate da anni nel settore: Franco Laratta, membro dell’ ISMEA, l’organismo del governo preposto alla gestione delle risorse destinate ai giovani che vogliono impegnarsi in un settore come quello agricolo, Pietro Santo Molinaro, presidente della Coldiretti Calabria e Fortunato Amarelli, amministratore della Amarelli Fabbrica di Liquirizia. Ha moderato l’incontro il giornalista Francesco Mannarino.  Un’occasione  rilevante per la comunità cerisanese  perché per Di Gioia, il paese ha bisogno “non solo di idee per creare sviluppo, ma è fondamentale il ritorno alla terra, alle tradizione, ai profumi e sapori di un tempo, perché solo partendo da questi presupposti possiamo sperare in un rilancio sostenibile del territorio. Creare una filiera agricola è anche una grande opportunità per i giovani del nostro paese”.  Dello stesso parere anche Molinaro. “L’agricoltura è soprattutto cibo. Cibo significa produzione e commercializzazione. In questi otto anni – ha dichiarato il presidente di Coldiretti Calabria-  di profonda crisi economica, quello agricolo è stato l’unico settore a rimanere attivo e a portare sviluppo. La politica ha il compito quindi non solo di garantire il minimo consumo di suolo agricolo, ma anche e soprattutto difendere il cibo “made in Italy” diminuendo l’importazione di cibi poco sicuri e non controllati”. Un’economia, quella agricola, che deve generare anche servizi per i cittadini favorendo la creazione di nuove imprese e nuovi posti di lavoro. “E l’orgoglio di essere contadini- ha concluso Molinaro-  potrebbe rappresentare un buon punto di partenza”.  “La nostra regione – ha esordito Laratta- entro il 2020 dovrà spendere in agricoltura un miliardo di euro. E’ necessario fare progettualità e cercare di rendere il processo più snello possibile. Dobbiamo, prima di tutto vincere le sfide del mercato puntando sulla qualità dei prodotti della nostra terra perché abbiamo delle eccellenze straordinarie, come il vino e come l’olio. I cittadini devono essere informati e devono pretendere di poter difendere la propria salute scegliendo solo il meglio”.  E tra i prodotti migliori per il quale la Calabria è conosciuta in tutto il mondo c’è certamente la liquirizia Amarelli, diventata un marchio di pregevolezza. Per Fortunato Amarelli è importante che vi sia una forte sinergia tra vecchio e nuovo. “L’agricoltura – ha detto- rappresenta un settore molto delicato e radicato, ma non è facile determinarsi pienamente nel settore, perché, oggi, richiede modelli nuovi e innovativi. Dobbiamo riuscire a raccontare la storia di un prodotto e a creare valore sullo stesso perché la nostra regione ha un patrimonio inestimabile di cui andare fieri”. Un dibattito al quale ha dato anche il suo contributo il sindaco di Mendicino, Antonio Palermo e molti dei presenti.

 

Laratta, Molinaro e Amarelli a Cerisano per “Coltivare lo sviluppo”. Il convegno promosso da Di Gioia

coltivare sviluppo

Cerisano ( Cs) – Si terrà domenica prossima 03 aprile a Cerisano, nella sala Consiliare del Comune, a partire dalle ore 17.30, il convegno “Coltivare lo sviluppo”, ideato e promosso dal futuro candidato alla carica di primo cittadino Lucio Di Gioia. L’iniziativa si inquadra nell’ambito del prossimo programma elettorale del candidato a sindaco che vedrà il settore dell’agricoltura e dello sviluppo rurale tra quelli ai quali si darà ampio rilievo. All’incontro, moderato dal giornalista Francesco Mannarino, prenderanno parte, dopo i saluti di Di Gioia, Franco Laratta, sub commissario ISMEA, Pietro Santo Molinaro, presidente della Coldiretti Calabria e Fortunato Amarelli, amministratore della Amarelli Fabbrica di Liquirizia