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Firmato a Roma presso il Ministero dello Sviluppo Economico l’Apq Antica Kroton

Crotone.La Vicepresidente della Regione Antonella Stasi e l’Assessore alle Politiche Ambientali Francesco Pugliano – informa una nota dell’ufficio stampa della Giunta – hanno sottoscritto a Roma, presso il Ministero dello Sviluppo Economico, l’accordo di programma quadro relativo al “Recupero e valorizzazione dell’area archeologica Antica Kroton”. All’incontro erano presenti, inoltre, Salvatore Mazzeo Dirigente Generale della Protezione Civile della Calabria e il Sindaco di Crotone Peppino Vallone. L’accordo sottoscritto dalla Regione Calabria, insieme con il Ministero Sviluppo Economico, Ministero dell’Ambiente, e Ministero dei Beni Culturali, con l’impegno del Comune  di Crotone, la Provincia di Crotone e della Sovrintendenza ai Beni Culturali, garantisce l’elenco degli interventi da realizzare e formalizza il cronoprogramma con una previsione per il completamento degli interventi entro dicembre 2017. Una precedente rimodulazione degli interventi, approvata nei giorni scorsi dalla Giunta regionale, ha previsto l’assegnazione di 4,7 milioni per la bonifica dei suoli, 36 milioni di euro per operazioni di scavo archeologico e restauro, 9.8 milioni di euro per la realizzazione del Parco Archeologico, 14,5 milioni di euro per la realizzazione del teatro virtuale e museo multi sensoriale, per un totale di 65 milioni. I restanti 35 milioni di euro saranno presto destinati, nella nuova programmazione 2014/2020 ad un intervento unico per il territorio finalizzato a creare stabile occupazione. Le operazione di scavo archeologico e il restauro, saranno realizzati dalla Soprintendenza regionale ai beni archeologici. Tutti gli altri interventi saranno eseguiti in coordinamento con il Comune e la Provincia di Crotone. È intenzione della Regione Calabria promuovere la realizzazione di alcuni interventi anche all’interno dei siti archeologici nell’abitato cittadino. “Tra gli obiettivi ambiziosi che il programma si prefigge – ha dichiarato la Vicepresidente Stasi – quello più importante è il recupero dei beni archeologici celati nel sito dell’Antica Kroton, ma anche la conseguente creazione rapida di una larga possibilità occupazionale specializzata, da impiegarsi nei lavori di recupero del patrimonio archeologico dell’Antica Kroton, la bonifica di un territorio a valore storico ed archeologico attualmente poco inquinato ma che rappresenta un rischio per la popolazione, e la creazione di nuove offerte per la fruizione dei beni archeologici recuperati. Vi è anche il recupero dell’ingente patrimonio storico di proprietà della Cittá di Crotone. Sarà possibile quindi la valorizzazione del retroterra culturale e storico di Crotone che assurgerà a nuovo polo di riferimento per l’ambiente archeologico, con una immediata ricaduta positiva occupazionale sul territorio sia per la realizzazione dei lavori, sia per la gestione e fruizione dei beni archeologici recuperati e dal potenziamento dell’offerta turistica esistente”. “L’impatto atteso è di alto valore – ha dichiarato l’Assessore alle politiche Ambientali Pugliano – anche sotto il profilo del recupero ambientale di un territorio chimicamente contaminato altrimenti lasciato all’abbandono. Il grande impegno del Presidente Scopelliti e della Giunta regionale ha consentito di recuperare le risorse necessarie per la realizzazione di questo vasto intervento garantendo al territorio di Crotone prospettive di sviluppo con una spiccata identità turistica”.