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Studenti calabresi a Scampia per discutere di antimafia sociale

ARCAVACATA DI RENDE (CS) – L’antimafia sociale come antidoto alla cultura della violenza criminale e l’istruzione come strumento di formazione delle coscienze libere. Sono questi alcuni dei temi oggetto dell’incontro che si terrà domani — giovedì 23 maggio alle 14.30 — a Scampia presso l’Officina delle Culture Gelsomina Verde al quale parteciperanno 80 studenti calabresi provenienti dalla Scuola Media “G. Troccoli” di Lauropoli e del Corso di laurea in Scienze dell’Educazione dell’Università della Calabria. All’iniziativa, organizzata nel giorno dell’anniversario della strage di Capaci in cui persero la vita il giudice Falcone e la moglie con la loro scorta, interverranno Ciro Corona, Presidente dell’Associazione (R)Esistenza Anticamorra di Scampia, e i docenti Claudio Dionesalvi e Giancarlo Costabile. Dopo il seminario, gli studenti calabresi della Troccoli e dell’Unical visiteranno insieme le Vele di Scampia e i presidi di resistenza civile che nel quartiere operano dal basso contro la camorra. L’iniziativa si inserisce nell’ambito delle attività antimafia del Campus estivo dell’associazione partenopea (R)Esistenza Anticamorra, che sta richiamando a Napoli studenti da tutto il Paese.

Antimafia sociale, studenti Unical domani a Scampia

ARCAVACATA DI RENDE (CS) – Sono 55 gli studenti del Laboratorio di Pedagogia dell’Antimafia dell’Unical che parteciperanno domani, sabato 1 dicembre, alla presentazione della Rete per la legalità sociale che si terrà a Scampia presso l’Officina delle Culture Gelsomina Verde alle ore 10.

L’iniziativa promossa da Resistenza Anticamorra, presieduta da Ciro Corona, ha come tema: Dopo le mafie, valorizzazione e gestione partecipata dei beni comuni e confiscati. Si discuterà nello specifico di economia sociale e dell’esperienza innovativa del crowdfunding nei beni confiscati che ha interessato nella sperimentazione proprio Scampia. Gli universitari di Arcavacata sono accompagnati da Giancarlo Costabile, docente del corso di Teoria e storia della Pedagogia dell’Antimafia dell’ateneo calabrese, e da Edoardo Martinelli, allievo di Don Lorenzo Milani e coautore della Lettera a una professoressa. All’iniziativa partenopea parteciperanno tra gli altri, Pino Aprile, giornalista e scrittore, i magistrati Giuseppe Borrelli, Procuratore Aggiunto della Direzione Distrettuale antimafia di Napoli, e Vincenzo Lomonte, Presidente Sezione Misure di Prevenzione presso il Tribunale di Napoli.

I ragazzi dell’Università della Calabria, infine, visiteranno il Fondo Rustico Amato Lamberti confiscato alla camorra in località Chiaiano e parteciperanno al laboratorio di cittadinanza attiva all’interno delle Vele insieme ai residenti del Quartiere.

«Stiamo lavorando, dichiara Giancarlo Costabile, alla costruzione di una rete virtuosa di Antimafia sociale, basata sul rifiuto del denaro pubblico e sulla presenza concreta nei territori e nei luoghi della formazione. Se liberiamo l’Antimafia dalla deriva commerciale e affaristica degli ultimi anni, conclude il docente di Arcavacata, allora potremo seriamente mettere in discussione la società del malaffare e della corruzione che sta strangolando il presente dei nostri ragazzi. Da Scampia continuiamo a fare massa critica e lotta sociale. E non intendiamo mollare».

Foto di repertorio

Incontri d’autore: Paolo De Chiara – Storia di Lea Garofalo‏

Cosenza – Venerdì 14 dicembre alle ore 18,00, presso la sala eventi Ubik, Paolo De Chiara presenta il libro “Il coraggio di dire no. Lea Garofalo, la donna che sfidò la ‘Ndrangheta”, Falco editore (prefazione di Enrico Fierro, introduzione di Giulio Cavalli).
Ne discutono con l’autore: l’on. Angela Napoli, componente della commissione parlamentare antimafia; Paolo Pollichieni, direttore del Corriere della Calabria; Michele Falco, editore. Modera Emanuele Giacoia, direttore responsabile de Il Quotidiano della Calabria.
Conlude Francesca Prestia, autrice de “La ballata di Lea”.

Paolo De Chiara è nato a Isernia nel 1979. Collabora con il quotidiano L’Indro. In Molise dirige un mensile di informazione, cultura e politica occupandosi delle infiltrazioni mafiose nel tessuto sociale della regione. Si dedica a diffondere la cultura della legalità nelle scuole molisane.