Archivi tag: attualità

Blackoutindanza, a Cosenza formazione con le stelle della danza

Blackoutindanza stage/concorso nazionale di danza torna anche quest’anno dal 25 al 28 aprile a Cosenza.

L’evento Blackoutindanza, ormai alla nona edizione, prevede una sezione formativa ricca. Infatti, lezioni di modern, teatro danza, passo a due e laboratori coreografici si alterneranno tra il 25 e il 27 aprile. Nutrito il gruppo dei docenti che terranno le lezioni: Andrè De La Roche, Silvia Marti, Marianna Giorgi, Lindo Nudo, Filippo Stabile, Antonio Sicilia e Natascia Cucunato.

A concludere i quattro giorni di formazione, il concorso coreografico del 28 aprile che si svolgerà nella cornice del Teatro Morelli di Cosenza. In palio tante borse di studio per i più prestigiosi enti ed eventi nazionali. Tra queste, una borsa di studio di un anno per il “Corso di Perfezionamento Professionale di Danza” (offerta dall’AID – Associazione Italiana Danzatori), borse di studio per 10 lezione gratuite presso il MAC (Molinari Art Center) a Roma, un contratto di lavoro per la quinta edizione di Eolie Dance Festival, riservato al miglior coreografo della sezione “composizione coreografica” in concorso.

La manifestazione, sotto la direzione artistica della coreografa e danzatrice Natascia Cucunato, è prodotta dalla Tersicore danza e spettacolo. Negli anni si sono susseguiti sul palco docenti di grande fama, offrendo percorsi formativi di alto livello. Tra gli altri, ricordiamo con Raffaele Paganini, Luciano Cannito, Steve La Chance, Marco Garofalo, Veronica Peparini.

Qui la pagina con informazioni sull’evento e le modalità di partecipazione.

 

 

Scienziato meridionale scopre grotta sotto ghiacciaio dell’Antartide. L’INTERVISTA

COSENZA – Arriva dal Sud Italia una grande scoperta scientifica di richiamo internazionale. E’ infatti il team guidato dal 29enne Pietro Milillo ad aver scoperto l’esistenza di un’imponente cavità – grande quasi quanto Manhattan- situata al di sotto del ghiacciaio Thwaites, nell’Antartide Occidentale. Milillo, pugliese di nascita, è di fatto calabrese d’adozione, per via delle vacanze estive trascorse ogni anno ai Laghi di Sibari, dove ha casa e ancora oggi molti amici.

A provocare la formazione della vasta grotta sarebbe stato lo scioglimento di un imponente ghiacciaio che potrebbe avere quindi conseguenze per l’intero ecosistema. 

Alla base della scoperta l’accurato lavoro di ricerca di un team di glaciologi provenienti da tutto il mondo, realizzato soprattutto grazie ai satelliti radar in orbita “Cosmo – SkyMed dell’Agenzia Spaziale Italiana e di quelli tedeschi. La speranza degli studiosi è che non si sciolga del tutto il ghiaccio che compone il Thwaites, perchè potrebbe provocare un allarmante innalzamento del livello dei mari.

L’INTERVISTA a Pietro Milillo 

Si sarebbe aspettato un risultato così sconcertante dallo studio condotto?

No! Sostanzialmente avevo un’idea che quella zona fosse caratterizzata da un certo tipo di fenomeni. Ci aspettavamo un arretramento del ghiacciaio ma non così veloce e soprattutto non  con questa rigorosità che poi è stata registrata dai satelliti. Ci aspettavamo un cambiamento, ma non così drastico.

Quanto tempo ha investito insieme a team di lavoro per giungere a questo grandioso se pur preoccupante risultato?

Questo lavoro e’ iniziato tre anni fa, sostanzialmente alla fine del mio dottorato di ricerca per poi continuare con il mio post-dottorato. Ha coinvolto diverse fasi di analisi: la prima sicuramente la più importante, è stata l’elaborazione dei dati. La scrittura in sè delle ricerche ha impiegato quasi un anno, quindi direi tre anni di ricerche”.

Quale consiglio si sente di dare agli osservatori per evitare una catastrofe naturale e a noi cittadini?

Ai miei colleghi mi sento di dire che mi piacerebbe che utilizzassero questi dati per migliorare i modelli di predizione dei ghiacciai e dell’innalzamento del livello del  mare. Consigli per l’umanità? Beh, al di là carattere più o meno sensazionalista che le varie testate hanno potuto dare alla notizia, il consiglio che sento di dare a tutti è di cercare di essere più sensibili ai temi relativi all’ambiente nel quotidiano, dalla raccolta differenziata al risparmio dei combustibili fossili, fino al possibile utilizzo di mezzi elettrici o meccanici come la bicicletta.
Gaia Trombino

Strada Provinciale Maida-Girifalco chiusa per lavori. I percorsi alternativi

CATANZARO – La Strada Provinciale 89, arteria strategica che collega i comuni di Maida e Girifalco, è stata chiusa al traffico. La chiusura si è resa necessaria per importanti lavori di risanamento e completamento avviati dall’amministrazione provinciale guidata da Enzo Bruno. La nuova ordinanza del 22 agosto scorso va ad annullare la precedente che disponeva un senso unico alternato regolamentato da impianto semaforico. La dispozione ha lo scopo di tutelare la sicurezza del cantiere e dell’utenza veicolare, favorendo al contempo l’accelerazione dei lavori, urgenti per far fronte al peggioramento della sede stradale. Il costo dell’intervento è di 481 mila euro e ha l’obiettivo di consolidare il corpo stradale, superando i problemi legati al movimento franoso che ha determinato l’abbassamento continuo della corsia di destra con conseguente deformazione della strada. Il passaggio al nuovo tratto di strada, secondo quanto previsto, dovrebbe avvenire entro quattro settimane.

PERCORSI ALTERNATIVI

Perciò, per garantire una circolazione immediata e sicura dei mezzi, sono stati stabiliti dei percorsi alternativi. I mezzi pesanti e veicoli provenienti da Lamezia Terme con direzione Cortale-Girifalco dovranno proseguire sulla SS280 direzione Catanzaro svincolo Germaneto, innestandosi sulla SS 106 direzione Reggio Calabria uscita Borgia, per poi proseguire sulla Sp 171, oppure in alternativa proseguire sulla SS280 direzione Catanzaro uscita Caraffa-Sarrottino per proseguire sulla Sp 49 con direzione Girifalco-Cortale. I veicoli provenienti dalla viabilità locale con
direzione Cortale-Girifalco, potranno proseguire sulla Sp 162/1 – 162/2 con direzione per Maida-Iacurso-Cortale-Girifalco, oppure proseguire alla fine della Sp 162/1 incrocio Cortale sulla Sp 92 bivio sulla Sp 89 direzione Girifalco; i mezzi pesanti e i veicoli provenienti dalla SS 106 Reggio Calabria e Taranto con direzione Iacurso-Maida-Lamezia Terme dovranno immettersi sulla SS280 direzione Lamezia Terme uscita svincolo Lamezia Est Sp 87 per poi proseguire sulla viabilità ordinaria; i veicoli provenienti dalla viabilità locale Cortale-Girifalco potranno proseguire sulla Sp 162/2 per Cortale-Girifalco, potranno proseguire sulla Sp 162/2 per Cortale successivamente sulla Sp 162/1
Iacurso-Maida-Lamezia Terme.

ColoraRende, al via il progetto per ridare vita alle aree maltrattate della città

RENDE (CS) – Al via il progetto ColoraRende. Nella mattinata di ieri alcuni studenti di una scuola della città si sono dati appuntamento al Museo del Presente, insieme al primo cittadino Marcello Manna per dare avvio a una importante iniziativa che mira a ricolorare le superfici cittadine. Accompagnati dalla docente Scalzo e dalla dirgente scolastica Borelli, gli studenti dell’istituto De Coubertine si sono armati di bombolette spray per dare colore a un pezzo della loro città. A dare avvio al progetto è stato proprio il sindaco Manna, insieme all’assessora alla cultura Marta Petrusewicz, all’assessore all’urbanistica Pasquale Costabile e all’assessore al commercio e al centro storico Domenico Ziccarelli.Il primo cittadino in persona ha voluto spiegare l’importanza dell’inziativa che porterà gli studenti a ridare colore e vita agli spazi maltrattati della città: «ColoraRende significa tanto. Rispetto per la città, arte, informazione, sensibilità, ma sopratutto la possibilità di riqualificare delle superfici che, nel tempo, sono state degradate e vandalizzate». Il progetto, domenica mattina, è partito con gli studenti della De Coubertine, ma, ha proseguito ancora il primo cittadino Manna, un ringraziamento doveroso è da destinare alla Street Art School di Cosenza e all’associazione Culturale Sottosuolo che, in sinergia con la giunta comunale e, in particolare modo, con l’assessorato alla cultura guidato da Marta Petrusewicz, «sono riusciti a concretizzare l’idea che contiene un messaggio di civiltà, bellezza, arte.  Gli occhi e l’entusiasmo dei ragazzi guidati da esperti “maestri” rappresenta la fotografia di questa giornata che è solo l’inizio di un lungo percorso».  Ci sarà, infatti,  un maggiore coinvolgimento degli studenti di tutte le altre scuole di Rende nelle iniziative che verranno poste in essere nella prossima primavera all’interno del progetto ColoraRende.

 

Insulti e minacce prima della partita, DASPO a sei ultras del Castrovillari

 COSENZA – DASPO per sei persone coinvolte in tafferugli in occasione dell’incontro di calcio valido per il campionato di eccellenza calabrese dello scorso 22 ottobre. In occasione del match tra il Castrovvilari e l’Acri, in programma al “Mimmo Rende” della città del Pollini, gruppi dei tifosi ultras del Castrovillari si sono radunati nell’area antistante lo stadio comunale, in attesa dell’arrivo dei dichiarati antagonisti storici, i tifosi dell’Acri. Prima dell’inizio della partita, gruppi ultras antagonisti della squadra di casa si erano posizionati, divisi in gruppi, lungo la strada antistante l’impianto sportivo. All’arrivo dell’autobus con a bordo i tifosi dell’Acri, dopo ripetuti scambi di insulti, minacce e verosimili provocazioni, si verificava un tentativo di rissa tra i tifosi appartenenti ai vari gruppi ultras del Castrovillari calcio. L’immediato intervento delle forze dell’ordine ha impedito che le minacce e gli insulti degenerassero nella violenza vera e propria. A seguito degli scontri, gli uomini della polizia di stato sono riusciti a risalire alle generalità degli ultras implicati negli scontri mediante riprese video-fotografiche. Sulla base dei riscontri, sei persone sono state soggette a DASPO (Divieto di accedere alle manifestazioni sportive), per aver preso parte attiva a un tentativo di rissa tra due gruppi di tifoseria organizzata e aver incitato, inneggiato o indotto alla violenza. Gli Ultras colpiti da provvedimento sono: A. (39 anni) per 3 con obbligo di firma; F. (39 anni), pluripregiudicato, per 3 anni; L.F. (27 anni) per un anno; M. (50 anni), pluripregiudicato, per 5 anni con obbligo di firma; V.A. (45 anni), per 7 anni con obbligo di firma; S. (34 anni) perun anno.

 

Fibrosi cistica, pazienti senza personale. L’appello dell’associazione “Respirando la Vita”

LAMEZIA TERME (CZ) – Nessuna risposta ancora per i pazienti calabresi affetti da fibrosi cistica circa il personale ad essi preposto. A renderlo nota l’associazione “Respirando la Vita – Fibrosi Cistica Calabria”. A tre anni dall’apertura del centro di fibrosi cistica a Lamezia Terme, tra l’altro l’unico centro regionale per i malati, tutti i medici al momento sono precari o mancano, a eccezione del dirigente responsabile e della psicologa. Una situazione delicata e insostenibile ai danni dei pazienti, affetti da na malattia cronica per la quale non c’è cura. Nel centro di cura regionale, infatti, da mesi manca il fisioterapista respiratorio, da circa un anno il pediatra, e le due pneumologhe, ancora precarie, a gennaio rischiano di andare via: ancora una volta, l’associazione è costretta a chiedere delle soluzioni definitive con personale esperto, per garantire il diritto alla salute e all’assistenza dei pazienti. Per render conto dell’incresciosa situazione venutasi a creare, a svantaggio dei pazienti e dei loro familiari, basti pensare che, da quando manca il fisioterapista, alcune famiglie hanno dovuto accompagnare neonati e bambini molto piccoli nel centro più vicino: quello di Messina. Secondo gli standard di cura europei, l’organico strutturato dovrebbe essere composto da due pediatri, due fisioterapisti respiratori e due pneumologi, esperti di fibrosi cistica. A febbraio di quest’anno, l’Asp di Catanzaro ha bandito la mobilità per un pediatra, un fisioterapista respiratorio e uno pneumologo, ma l’associazione non ha avuto riposte ufficiali sull’esito. Nel frattempo, i decreti n. 111 del 10.08.2017 e n. 113 del 11.08.2017 del Commissario ad acta per il piano di rientro dal debito sanitario, Massimo Scura, hanno annullato i precedenti provvedimenti facendo addirittura scomparire la previsione dello pneumologo che, al pari del pediatra e del fisioterapista, è di vitale importanza. Visto che non è stata ricevuta per gli impegni del commissario, l’associazione chiede il reintegro della figura. La medesima associazione, inoltre, ha incontrato i dirigenti della sanità, ha fatto un appello al ministro della salute e, anche prima come gruppo di pazienti e genitori, ha promosso iniziative per chiedere soluzioni strutturali. Da settembre 2016 a luglio 2017, ha garantito la presenza del fisioterapista respiratorio pagandolo con le poche risorse a disposizione ed esaurendole quasi del tutto. Per quanto riguarda l’aspetto economico, negli anni scorsi, il personale medico precario è stato formato con soldi pubblici, ma alcune figure hanno dovuto lasciare il centro regionale. L’auspicio è che l’ennesimo appello non rimanga inascoltato.

 

Terremoto, lieve scossa al largo delle coste di Scalea

SCALEA (CS) – Terremoto al largo delle coste calabresi. Stando a quanto riporta il sito internet dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, si è trattato di una scossa di magnitudo 3.7 della scala Richter, con epicentro la Costa Calabra nord-occidentale. La lieve scossa di terremoto, che non è stata avvertita, è stata registrata, dunque, nel mar Tirreno meridionale, al largo della Calabria occidentale. L’ipocentro è stato fissato a 281 chilometri di profondità, nelle acque al largo di Scalea. Trattandosi di un sisma di subduzione, vale a dire avvenuto a grande profondità, la scossa non è stata fisicamente avvertita dalle popolazioni, dal momento che, a causa della profondità, le onde sismiche non sono giunte in superficie con una intensità tale da essere avvertite.

 

Rossano, sospese domani le erogazioni d’acqua ed elettricità

ROSSANO (CS) – Ancora stop all’erogazione idrica a Rossano. L’amministrazione comunale ha fatto sapere che anche nella giornata di domani il servizio sarà sospeso nella parte bassa del centro storico per permettere agli operai di ultimare la riparazione del guasto a Santa Caterina. Oltre al servizio idrico, sarà sospeso nella giornata di domani, venerdì 6 ottobre, anche il servizio elettrico. I tecnici sono a lavoro sin da questa mattina sulla falla riscontrata nella notte tra il 29 e il 30 settembre. Nell’immediato erano intervenuti i tecnici comunali, i quali, per limitare i disagi, si erano limitati a tamponare il guasto. Questo fino a oggi, giorno in cui era prevista la riparazione, garantendo l’erogazione dell’acqua ai cittadini anche se in quantità ridotte. Per consentire i lavori, è stato necessario attendere il distacco programmato della corrente da parte dell’Enel.

 

Inquinamento atmosferico in Calabria, i dati Arpacal non destano allarme

CATANZARO – L’Arpacal ha reso noti i dati relativi all’inquinamento atmosferico, dati che non sembrano destare al momento forti preoccupazioni. Stando al Report, sono il traffico veicolare, in particolare lungo l’asse autostradale dell’A2 e sulla Sila, e le sorgenti di riscaldamento, nelle aree urbane con più di 15 mila abitanti, i principali settori nei quali gli inquinanti atmosferici sono più presenti in Calabria. Tali conclusioni sono evidenziate nel report sugli inquinanti atmosferici, relativo al biennio 2015-2016, che l’Arpacal (Agenzia regionale per la Protezione dell’ambiente della Calabria) ha trasmesso alla Regione come contributo specialistico per l’Osservatorio regionale sulla Mobilità. Quest’ultimo organismo, infatti, previsto dalla legge regionale 35 del 2015 – Norme per i servizi di trasporto pubblico locale, ha il compito di migliorare l’organizzazione dei servizi di trasporto pubblico locale e l’informazione all’utenza, acquisendo i dati relativi al monitoraggio dei parametri di inquinamento atmosferico, che l’Arpacal (a ciò delegata dalla Regione) effettua con stazioni fisse almeno per i comuni con popolazione superiore a 15.000 abitanti. Il Report, la cui sintesi tecnica è consultabile sul sito dell’Arpacal (www.arpacal.it), è stato realizzato dai tecnici Emilio Centorrino e Pasquale Crea. I risultati ottenuti dall’elaborazione dei dati provenienti dalle Stazioni di Monitoraggio hanno evidenziato come l’apporto del traffico veicolare all’inquinamento atmosferico sia chiaramente riscontrabile nei dati osservati. Questi ultimi hanno evidenziato anche come, in zone tra loro simili, si registrino per gli inquinanti concentrazioni equivalenti, come conseguenza di una corretta strutturazione della rete di monitoraggio. Nel complesso, per tutti i comuni di interesse ai fini della L.R. 35/2015, non sono emersi stati di criticità. Ciò nonostante, l’Arpacal, ha fatto sapere il Commissario dell’Agenzia Maria Francesca Gatto, continuerà a operare per la tutela dell’ambiente e della salute pubblica in stretta sinergia con la Regione Calabria, alle attività più complesse condotte dalle altre Arpa italiane nel campo della qualità dell’aria.

Sacal, l’onorevole Magno chiede l’intervento della Commissione di Vigilanza

CATANZARO – «Si convochi la Commissione Regionale di Vigilanza per interrogare i vertici della Sacal S.p.A.»: questo quanto richiesto da Mario Magno, consigliere regionale, al presidente Ennio Morrone e ai componenti della stessa. «Il conferimento di piene deleghe, da parte dell’assemblea, al presidente Arturo De Felice, ha determinato – ha dichiarato l’onorevole Magno – una gestione eccessivamente verticistica della società e la conseguente impossibilità di instaurare un clima di partecipazione e confronto all’interno del cda della Sacal. Tale modo di operare non ha prodotto risultati apprezzabili ma solo l’accumularsi di ritardi e il sorgere di contrasti evidenti che hanno frenato i programmi di sviluppo della società di gestione degli aeroporti calabresi. È mancata un’adeguata programmazione dei servizi per i tre scali calabresi, la stesura dei piani industriali e del piano complessivo, la pianificazione di strategie di sviluppo e non si è avuta una sostanziale ripresa delle attività dell’aeroporto di Crotone e solo parzialmente di quelle di Reggio Calabria e non si è registrata un’attenzione degna di rilievo per l’aeroporto internazionale di Lamezia Terme. Con la nomina alla presidenza della Sacal S.p.A. del dott. Arturo De Felice, da parte del Presidente della Giunta Regionale Mario Oliverio, si era pensato che iniziasse una nuova stagione per la gestione degli aeroporti calabresi. Da subito, invece, è iniziato un forte contrasto tra soci pubblici e privati. Questi ultimi avendo effettuato significativi investimenti nell’acquisto di quote societarie, si aspettavano un maggiore coinvolgimento nella gestione societaria, fornendo il loro prezioso contributo per pianificare strategie di sviluppo e scelte oculate. Ma tutto ciò non è avvenuto. È arrivato il momento di voltare pagina e di fare chiarezza: non è possibile rischiare di produrre un ulteriore indebitamento in Sacal in quanto, come risulta dall’approvazione del bilancio per l’anno 2016, è stata riscontrata una ulteriore perdita di 1,5 milioni che si aggiunge a quelle precedenti. Per tali motivi – conclude Magno nella sua richiesta – ho chiesto al presidente della Commissione Regionale di Vigilanza, al quale fornirò tutta la documentazione necessaria, di interessarsi di quanto sta accadendo all’interno della Sacal. A questo punto, essendo la Regione Calabria socio di maggioranza in Sacal, urge un confronto sulle problematiche evidenziate al fine di poter verificare quali interventi immediati e non più rinviabili è necessario mettere in campo».