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Anziano picchiato e segregato. Arrestata la badante

COSENZA – E’ accusata di avere messo in atto soprusi e maltrattamenti nei confronti di un ottantaduenne, con problemi di salute, che avrebbe dovuto assistere e che invece era tenuto segregato in un appartamento. Una badante romena di 52 anni è stata arrestata e posta ai domiciliari dai carabinieri, a Cosenza, con l’accusa di lesioni personali, sequestro di persona, minaccia, furto, tentata estorsione e maltrattamenti. 

L’arresto è stato emesso in esecuzione di un’ordinanza emessa dal gip di Cosenza su richiesta della Procura. Dalle indagini dei militari, che sono intervenuti in seguito ad una segnalazione, è emerso che la donna aveva minacciato di morte l’anziano e lo aveva sottoposto ad angherie e violenze con pugni e schiaffi provocandogli anche delle lesioni e perdite di sangue. Si era impossessata, inoltre, del suo bancomat prelevando circa 3500 euro e pretendendo la consegna di altri 5 mila euro. L’uomo era stato segregato con pochissimo cibo. L’anziano è stato affidato alle cure di una famiglia.
   

Tenta di uccidere la badante della moglie, arrestato 70enne

SANTA MARIA DEL CEDRO (Cs) – I Carabinieri della Stazione di Santa Maria del Cedro, isieme a quelli di Scalea, alle prime luci dell’alba di questa mattina, hanno tratto in arresto un 70enne del luogo con l’accusa di tentato omicidio in danno di una donna rumena che era ospitata nella propria abitazione quale badante della moglie invalida.       

L’arrestato, al culmine di un diverbio con la badante, i cui motivi sono ancora oggetto di indagini da parte degli investigatori, si è scagliato, armato di un coltello da cucina, contro la donna che è stata colpita in più parti del corpo intaccando anche organi vitali riuscendo, nonostante le ferite, a rifugiarsi presso un’abitazione dei vicini.

L’immediato intervento dei militari ha reso l’uomo inoffensivo e ha permesso di soccorrere la malcapitata che, all’arrivo del 118, è stata trasportata, in elisoccorso, presso l’Ospedale Civile di Cetraro (CS) dov’è stata immediatamente sottoposta ad intervento chirurgico.

L’uomo è stato arrestato e tradotto presso la Casa Circondariale di Paola a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. (Foto d’archivio)

Addormenta e rapina anziano, arrestata badante rumena

LUZZI (CS) – I carabinieri di Luzzi hanno arrestato, per “rapina Impropria” una badante di nazionalità rumena domiciliata in Luzzi (CS). I militari, su segnalazione dei familiari della vittima, hanno rintracciato e bloccato la donna, la quale, poco prima, dopo aver aspettato che il suo assistito, un 87enne di Luzzi, si addormentasse per sottrargli le chiavi della cassaforte e rubargli  15.750,00 € e vari monili in oro. La donna, prima di darsi alla fuga, ha poi chiuso a chiave la vittima all’interno della camera da letto portando con sé le chiavi.

I carabinieri, a seguito di perquisizione personale, l’hanno poi trovata in possesso delle chiavi di casa, della cassaforte e della refurtiva che è stata immediatamente recuperata e restituita all’anziano. L’arrestata, al termine delle formalità di rito, è stata trattenuta presso le camera di sicurezza della Compagnia Carabinieri di Rende, in attesa del rito direttissimo di questa mattina.

 

Badante uccisa ad Acri, fermato l’anziano che accudiva

ACRI (CS) – E’ vicino alla conclusione il caso della badante 58enne, T.N., di nazionalità bulgara, uccisa nella notte a coltellate in un’abitazione alla periferia di Acri, in contrada Scuva. I carabinieri hanno infatti fermato Angelo Brogno, l’uomo di 78 anni che la vittima accudiva, con l’accusa di omicidio. Il decreto di fermo è stato emesso dal sostituto procuratore della Repubblica di Cosenza Donatella Donato che ha condotto le indagini sull’omicidio, coordinate dal Procuratore della Repubblica Mario Spagnuolo. Almeno cinque o forse sei i fendenti che l’assassino ha sferrato al basso addome della donna e che le hanno leso parti vitali. E’ stato lo stesso pensionato, apparso sanguinante per evidenti ferite da arma da taglio, a dare l’allarme, nel cuore della notte, chiamando i sanitari del Suem 118 di Acri. E gli operatori, giunti sul posto, hanno poi allertato i carabinieri ai quali l’uomo aveva riferito di un’aggressione subita nei confronti suoi e dalla donna da parte di un gruppo di sconosciuti.

L’uomo attualmente si trova in ospedale ad Acri dove è stato ricoverato in seguito delle ferite da arma da taglio riportate.

Alla base del delitto ci sarebbe la tentata violenza sessuale da parte dell’anziano alla quale la donna si è opposta.

Non c’e’ stata una confessione, ma gli elementi raccolti hanno consentito al sostituto procuratore della Repubblica di Cosenza di emettere il provvedimento di fermo per omicidio. Gli investigatori, nell’immediatezza, non hanno scartato nessuna ipotesi per poi orientarsi sul tentativo di violenza sessuale finito in tragedia. L’uomo nega, ma sono troppi gli elementi a suo carico. Nel corso dei sopralluoghi dei carabinieri, inoltre, e’ stata anche individuata l’arma del delitto, un coltello da cucina intriso di sangue che e’ stato sequestrato. Infine anche un precedente che non depone a suo carico: Angelo Brogno, ex forestale, è era già noto alle forze dell’ordine per una vicenda analoga del 2012 quando l’uomo era stato denunciato per tentata violenza sessuale ai danni della sua badante di allora, di 40 anni. Anche in quella circostanza, il presunto assassino, avrebbe tentato di costringere la donna ad avere un rapporto sessuale con lui senza riuscirci. La donna infatti era riuscita a divincolarsi e a scappare

Omicidio ad Acri, badante uccisa a coltellate. Si indaga su movente passionale

ACRI (CS)  – Una badante di nazionalità bulgara, T.N., di 58 anni è stata uccisa, nella notte, in un’abitazione di Acri, nel cosentino. La donna è stata accoltellata a morte.
In casa con la donna c’era l’anziano di 78 anni, Angelo Brogno, ex forestale, che lei accudiva e che presenta delle ferite da arma da taglio. L’omicidio è avvenuto nella notte in un’abitazione di contrada Scuva, in una zona montana piuttosto distante dal centro del comune presilano. Sull’omicidio indagano i carabinieri della Compagnia di Rende che hanno sentito l’anziano e, al momento, indagano senza escludere alcuna pista, anche se al momento quella più accreditata sarebbe quella passionale. Secondo le prime indiscrezioni infatti lo stesso Brogno sarebbe fortemente sospettato dagli inquirenti. Come riportato anche dal TgR, l’uomo è già noto alle forze dell’ordine per una vicenda analoga del 2012, che vide coinvolta la sua badante di allora che riportò delle ferite dopo l’ennesimo rifiuto ad avances.

Omicidio Caloiaro, assolto l’unico imputato del delitto

COSENZA – La Corte d’Assise di Cosenza ha assolto Gabriel Costantin Sercaianu, cittadino rumeno di 34 anni, finito sotto processo perché ritenuto responsabile dell’omicidio di Giuseppe Caloiaro, di Carlopoli, scomparso il 16 marzo 2005. Secondo quanto emerso dalle indagini dei carabinieri, sin da subito coordinate dal pm Bruno Antonio Tridico e dirette dal procuratore capo di Cosenza, Dario Granieri, Caloiaro sarebbe stato ucciso dopo una rapina. A dicembre del 2014 si arrivò a rintracciare Sercaianu ritenuto responsabile del delitto. Nell’immediatezza del fatto erano emersi elementi a carico di quattro romeni che vivevano nel centro di accoglienza dell’Oasi francescana, i quali, però, già la mattina del 17 marzo, quando ancora non era stata trovata l’auto della vittima, erano fuggiti verso il nord Italia, facendo perdere definitivamente le loro tracce. L’auto di Caloiaro era stata trovata il 18 marzo 2005 in località “Ganci” di Dipignano. La vettura, una Mercedes bianca, priva di targhe, era stata parzialmente incendiata, ma al suo interno erano presenti evidenti tracce di sangue. Il pm aveva chiesto la condanna dell’imputato a 14 anni di carcere. Ma il presidente della Corte, Giovanni Garofalo, dopo una camera di consiglio durata circa due ore ha assolto l’imputato per non aver commesso il fatto. Subito dopo il delitto, i carabinieri avevano accertato che Caloiaro, dopo avere accompagnato la madre all’ospedale civile dell’Annunziata, dove era ricoverato il cognato, si era recato nei pressi del ponte Mancini di Cosenza, dove aveva un appuntamento con i romeni i quali gli avrebbero dovuto procurare una badante.

Arrestata badante condannata a 25 anni di carcere in Romania

DIAMANTE (CS) – Una donna romena, Simona Elena Precop, di 28 anni, e’ stata arrestata dai carabinieri a Diamante perchè deve scontare una condanna a 25 anni di reclusione per l’omicidio della figlia. Nell’aprile 2011 la ventottenne strangolo’ la figlia subito dopo il parto. Dopo la sentenza di condanna, emessa nell’agosto dell’anno scorso, e’ stato emesso un mandato di cattura europeo. I carabinieri hanno rintracciato la donna a Diamante dove lavorava come badante.