Archivi tag: Bellomo

Reggina schiacciasassi: 2-1 al Monopoli

MONOPOLI – REGGINA 1-2

MONOPOLI (3-5-2): Menegatti; Ferrara (20′ st Cuppone), De Franco, Mercadante; Rota, Piccinni, Giorno (20′ st Triarico; 30′ st Salvemini), Carriero, Donnarumma (42′ st Moreo); Jefferson, Fella. In panchina: Antonino, Antonacci, Hadziosmanovic, Pecorini, Arena, Nina, Tuttisanti, Mariano. All.: Scienza.

REGGINA (3-4-1-2): Guarna; Loiacono, Blondett, Rossi; Garufo (41′ st Gasparetto), Bianchi (24′ st De Francesco), Sounas, Rolando; Bellomo (1′ st Rivas); Denis (9′ st Reginaldo), Corazza (69′ Doumbia). In panchina: Farroni, Bertoncini, Bresciani, Marchi, Rubin, Paolucci, Salandria. All.: Toscano.

ARBITRO: Tremolada di Monza

NOTE: Ammoniti: Bellomo (R), Blondett (R), De Francesco (R), Giorno (M), Fella (M). Espulso Sounas (R). Recupero: 5′ st

MARCATORI: 26′ pt Bellomo (R), 31′ pt Carriero (M), 3′ st Corazza (R)

 

MONOPOLI – Non si ferma più la Reggina di Toscano che sbanca anche Monopoli per 2-0.

Una delle favorite per la vittoria del campionato incontra una delle squadre più ostiche tra quelle di metà classifica. La partita non scorre veloce e le squadre, più che tiri in porta, generano calci d’angolo. A metà primo tempo però la Reggina passa. Corazza entra in area palla al piede e, proprio al momento del passaggio, viene atterrato. Dal dischetto si presenta Bellomo che non sbaglia. Il Monopoli non si intimorisce e rialza subito la testa, prima con un colpo di testa di Jefferson salvato da Guarna e poi col pari di Carriero, che infila un bolide sotto l’incrocio simile a quello di Nainggolan nello stesso pomeriggio a Cagliari. Il Monopoli allora cerca il vantaggio, prima con un gran tiro di Fella poi con una conclusione ciccata da Jefferson solo davanti al portiere. Si va così negli spogliatoi sul punteggio di 1-1.

A inizio ripresa arriva l’episodio che decide il match.

Ancora una volta Corazza si insinua in area; Giorno da dietro lo stende e l’arbitro non può che assegnare il penalty. Lo stesso Corazza stavolta si incarica della battuta e trasforma. Il Monopoli non produce molto e crea soprattutto grazie a Cuppone che sul finale arriva in corsa in area ma calcia addosso a Guarna. La Reggina invece colpisce una traversa su angolo con Gasparetto. Unica pecca, sul finale Sounas si fa espellere per doppia ammonizione a causa di qualche parola di troppo nei confronti dell’arbitro. Un’altra vittoria convincente per la Reggina di Toscano.

La Reggina riconquista momentaneamente i playoff: Casertana sconfitta 1-0

REGGINA-CASERTANA 1-0

REGGINA (3-4-2-1): Confente; Conson, Gasparetto, Solini (36′ st Pogliano); Kirwan, De Falco, Salandria, Franchini; Strambelli (45’+1′ st Marino), Bellomo (36′ st Baclet); Tulissi (17′ st Martiniello). In panchina: Farroni, Seminara, Sandomenico, Ciavattini, Procopio, Redolfi, Ungaro, Doumbia. All.: Cevoli

CASERTANA (3-5-2): Adamonis; Lorenzini, Rainone, Pascali; Blondett (36′ st Cigliano), De Marco (10′ st Pinna), Vacca (30′ st Santoro), D’Angelo, Zito; Padovan, Castaldo. In panchina: Zivkovic, Ciriello, Matese, Gonzalez, Genoese, Moccia, Leonetti. All.: Pochesci

ARBITRO: Marini di Trieste

NOTE: Ammoniti: Rainone (C), Zito (C), D’Angelo (C), Salandria (R), Strambelli (R). Recupero: 2′ pt, 5′ st

MARCATORI: 30′ st Kirwan (R)

 

REGGIO CALABRIA – Più incerta che mai la corsa ai playoff. Il Rende cade col Trapani e la Reggina non si lascia sfuggire il sorpasso. Basta la vittoria con la Casertana, risucchiata anch’essa nella lotta per le ultime piazze valide per il post-season.

Parte davvero forte la Reggina che, incredibilmente, non riesce a passare in vantaggio dopo appena un minuto: la difesa campana si addormenta su una rimessa dalla sinistra che imbecca Bellomo. L’ex Bari guadagna il fondo e mette in mezzo per Tulissi che a mezzo metro dalla porta si calcia sullo stinco e spreca un gol già fatto. Al 13′ gli amaranto confezionano un’occasione altrettanto clamorosa. Strambelli conduce la ripartenza sulla sinistra; la Casertana è scopertissima sul lato debole e, al momento del cross basso, nessuno contrasta Bellomo. Il trequartista ha il tempo di sistemarsi il pallone col controllo e di calciare dal cuore dell’area. Incredibilmente il tiro è centrale, seppur potente, e Adamonis si salva. La Reggina evidentemente fiuta l’occasione e sembra più convinta rispetto alle ultime uscite. La porta però è stregata. Ci si mette anche la traversa, quando Kirwan di testa raccoglie l’angolo di Strambelli. De Falco cerca l’eurogol al 40′ con un tiro al volo da fuori area, ma Adamonis vola e la toglie dal sette.

Insomma, è solo una casualità che la Reggina non sia già in vantaggio al termine della prima frazione. Dato inusuale per una squadra con persistenti problemi offensivi. Anche nel secondo tempo, dopo un quarto d’ora, la solfa non cambia, con Bellomo che carica il destro e spedisce di poco fuori. Strambelli prova la giocata alla Robben ma il suo sinistro non è acuminato. Poco male, perché al 75′ un cross del pugliese genera caos in area campana. Bellomo ciabatta la conclusione, Adamonis si tuffa in maniera incerta e Kirwan lo beffa. Vantaggio di inestimabile valore per gli amaranto. A Pochesci non basta la retorica delle sue conferenze stampa. La Casertana non costruisce e la Reggina porta meritatamente a casa i tre punti e il piazzamento playoff.

 

Reggina-Catanzaro da pazzi: vincono i giallorossi per 3-4

REGGINA-CATANZARO 3-4

REGGINA (3-4-2-1): Confente; Conson, Pogliano, Solini (Doumbia 1′ st); Kirwan, De Falco (43′ pt Salandria), Zibert, Procopio; Bellomo (35′ st Sandomenico), Strambelli (35′ st Tassi); Baclet (29′ st Tulissi). In panchina: Farroni, Gasparetto, Redolfi, Seminara, Franchini, Marino, Martiniello. All.: Cevoli

CATANZARO (3-4-3): Furlan; Signorini, Figliomeni, Celiento; Statella, Iuliano, Maita, Favalli; Kanouté (32′ pt Giannone, 17′ st De Risio), Bianchimano (13’pt Fischnaller), D’Ursi (17′ st Casoli). In panchina: Elezaj, Mittica, Ciccone, Pambianchi, Nicoletti, De Risio, Eklu, Nikolopoulos, Lame, Posocco. All.: Auteri

ARBITRO: Amabile di Vicenza

NOTE: Ammoniti: Furlan (C), Figliomeni (C), Maita (C), Strambelli (R). Recupero: 3′ pt, 4 st

MARCATORI: 2′ pt D’Ursi (C), 5′ pt Bianchimano (C), 34′ pt Celiento (C), 37′ pt D’Ursi (C), 5′ st Bellomo (R), 12′ st Doumbia (R), 43′ st Tassi (R)

 

 

REGGIO CALABRIA – Per il Catanzaro l’auspicio, dopo la vittoria affannosa di domenica scorsa contro la Casertana, era quello di aver appreso dai propri errori e di aver imparato come congelare le partite. Una lezione che la squadra di Auteri forse non ha ancora imparato, visto che, anche contro la Reggina, ha rischiato di dilapidare il vantaggio del primo tempo. Anche stavolta però il Catanzaro esce vincitore, mentre alla Reggina resta il rimpianto di aver trovato solo negli ultimi minuti il terzo gol.

In ogni caso, la differenza tra le due squadre è stata abissale. Il Catanzaro, forte dei suoi principi di gioco, ha da subito imposto il suo dominio. La Reggina si è affidata unicamente alla classe di un giocatore fuori categoria come Nicola Bellomo, alla velocità di Doumbia e a qualche lancio lungo dalla trequarti. Alla fine gli amaranto hanno raccolto molto più di quanto seminato, dato che su due gol su tre aleggia il dubbio del fuorigioco.

Nel primo tempo comunque non c’è stata storia. Il Catanzaro nel giro di cinque minuti si ritrova sullo 0-2. Ancora una volta la Reggina subisce gol da un calcio d’angolo a proprio favore, senza alcuna marcatura preventiva a presidio della propria metà campo. La squadra di Cevoli continua a perseverare in un errore sinceramente improponibile per qualunque squadra professionistica. Così, al 2′ Bianchimano in contropiede rifinisce per D’Ursi che appoggia in rete da dentro l’area. Poi al 5′ Statella dalla destra mette in mezzo dove Bianchimano, dall’alto del suo metro e novantacinque, svetta e mette in porta, col pallone che prima di entrare batte sotto la traversa. Così, dopo un contropiede sprecato da De Falco dal limite, il Catanzaro inizia a giocare un altro sport rispetto agli avversari che, infastiditi dalla superiorità giallorossa, commettono qualche fallo di troppo. Per Auteri potrebbe mettersi male dato che sia Kanouté che Bianchimano sono costretti a uscire per infortuni muscolari, ma i sostituti non li fanno rimpiangere e anzi confezionano altri due gol e almeno altre tre occasioni nitide davanti alla porta. Il 3-0 lo segna Celiento che sorprende di testa la retroguardia amaranto su un calcio d’angolo. Il quarto porta la firma di D’Ursi che, ancora una volta dopo un contropiede sulla destra, riceve nell’area piccola e punisce Confente. Fischnaller e Giannone intanto, soli davanti al portiere, non riescono a chiudere la partita.

Insomma, se il primo tempo fosse finito 0-7, nessuno avrebbe potuto dire niente. Il Catanzaro ha il demerito di sprecare troppo mentre la Reggina, grazie al talento di Nicola Bellomo, raccoglie il massimo risultato col minimo sforzo. L’ex Bari a inizio ripresa prima fulmina Furlan di destro dal limite, poi ispira la corsa di Baclet, in posizione dubbia secondo la retroguardia giallorossa, che mette in mezzo dove Doumbià firma il 4-2. Il Catanzaro, a differenza di quanto fatto con la Casertana, non si chiude e inizia a far girare il pallone nel tentativo di addormentare la gara. Nel mezzo, una buona occasione per Iuliano che, dopo un’incursione di Maita in area riceve all’altezza del dischetto ma calcia altissimo. Il brasiliano è impreciso ma il terreno di gioco  non aiuta. Il manto del granillo sembra brucato dalle pecore, è impossibile dare rimbalzi normali al pallone. Da segnalare l’ingresso di Casoli, che riceve qualche lancio dalla difesa e aiuta il Catanzaro ad alleggerire la pressione degli uomini di Cevoli. I padroni di casa, come detto, provano ad impensierire i giallorossi solo con i palloni alti e i recuperi delle seconde palle. Così nasce la punizione che porta al gol di Tassi all’89’, con Doumbia forse in fuorigioco quando parte il lancio verso di lui. Da fermo Tulissi prende il palo e la palla arriva sui piedi di Tassi che accorcia le distanze. Non basta, al di là di qualche imprecisione di Iuliano che rischia di esporre la difesa a situazioni pericolose. Fischnaller e Casoli tengono bene palla e fanno scorrere il cronometro.

Finisce 3-4 un derby palpitante, chiuso tra gli applausi del Granillo soddisfatto della reazione dei propri beniamini. Erano state settimane turbolente, anche a causa di uscite maldestre da parte di qualche politico. Il Catanzaro è entrato in campo determinato e dimostrare che si, la Reggina avrà anche campioni come Bellomo, Baclet e Strambelli, ma i giallorossi hanno un sistema di gioco e delle conoscenze che alla Reggina mancano totalmente. Difatti i gol degli amaranto sono nati da casualità e dal talento dei singoli. E siccome nel calcio il collettivo è molto più della somma di undici individualità, il Catanzaro oggi ha vinto con pieno merito.

Il Monopoli blocca la Reggina sull’1-1

MONOPOLI (3-5-2): Pissardo; Ferrara, De Franco, Mercadante; Rota, Zampa, Scoppa (10′ st Paolucci), Sounas (37′ st Maimone), Donnarumma; Mangni (37′ st Gerardi), Salvemini (10′ st Mendicino). In panchina: Guido, Gatti, Mavretic, Mangione, Bei, Berardi, Montinaro, Fabris. All.: Scienza

REGGINA (3-4-2-1): Confente; Conson, Redolfi, Pogliano; Kirwan (59′ Franchini), De Falco, Salandria, Sandomenico (33′ st Tulissi); Strambelli (14′ st Baclet), Bellomo (41′ st Ungaro); Doumbia (33′ st Zibert). In panchina: Vidovsek, Licastro, Seminara, Zibert, Viola, Martino, Martiniello, Ungaro. All.: Cevoli

ARBITRO: Perenzoni di Rovereto

NOTE: Ammoniti: Doumbia (R), Bellomo (R), Salvemini (M), Mercadante (M), Donnarumma (M). Recupero: 4′ st

MARCATORI: 19′ st Paolucci, 21′ st Baclet

 

MONOPOLI – La Reggina non riesce a centrare la terza vittoria consecutiva. Il Monopoli infatti blocca la squadra di Cevoli che dovrà capire come assemblare al meglio i grandi nomi del mercato di gennaio.

La partita inizia con poche emozioni. Doumbia non gestisce bene un contropiede nei primi minuti, mentre la barriera al 7′ devia una punizione insidiosa di Strambelli. Da segnalare la presenza tra i titolari di Nicola Bellomo, evidentemente destinato a diventare leader tecnico della squadra. L’unica vera occasione arriva alla mezz’ora ed è dei biancoverdi. Rota salta Sandomenico e Redolfi a destra e mette in mezzo sul primo palo, dove il tiro di Sounas viene deviato prima da Conson e poi da Confente. Sul finale di tempo Doumbia spreca ancora una volta un contropiede: il suo tentativo di cross viene chiuso da De Franco.

Il secondo tempo si apre con una grande palla gol per gli amaranto. Bellomo mette in mezzo da sinistra e Doumbia con una sponda innesca il tiro di Strambelli che fallisce un rigore in movimento. Il Monopoli però non si fa intimorire e alza il baricentro nella metà campo avversaria. Il gol però arriva per una distrazione della Reggina, che al 64′, come a Viterbo, dimentica le marcature preventive su un calcio d’angolo a favore e regala una ripartenza tre contro due orchestrata da Mangni e Paolucci. L’ex Catania non perdona e porta in vantaggio i suoi. Una gioia effimera, dato che un paio di minuti dopo il neo entrato Baclet bagna l’esordio col gol: su cross di Sandomenico l’attaccante francese sorprende tutti sul primo palo e di testa batte Pissardo.

Finisce dunque con il pareggio un match tra due squadre non troppo brillanti dal punto di vista offensivo.

 

Al Castello Svevo “Scatti di scena”, la mostra di Bellomo dedicata a Dario Aergento

dario argento

COSENZA – Importante vernissage domani, giovedì 15 giugno, al Castello Svevo, alle ore 18,30, per la mostra fotografica “Scatti di scena” che raccoglie una trentina di foto di cui è autore Franco Bellomo, fotografo ufficiale dei film di Dario Argento, scattate sui set dei titoli più celebri del maestro del brivido e dell’horror italiano. L’evento, patrocinato dal Comune di Cosenza, è promosso ed organizzato da “Piano B” e da “Svevo s.r.l.”, nell’ambito della programmazione estiva del Castello Svevo. La mostra si compone degli scatti fotografici dei film di Dario Argento che vanno da “Profondo rosso”, del 1975, a “La terza madre”, del 2007, passando per “Suspiria” (1977), “Inferno” (1980) “Tenebre” (1982) e “Phenomena” (1985).

Sei film in tutto che saranno riproposti dall’occhio artistico di Bellomo, con alcuni scatti storici e tanti altri inediti. Sarà presente anche una sezione con le foto di backstage e con alcuni scatti “rubati” di Dario Argento, insieme agli interpreti dei suoi films e alla sua troupe.
L’inaugurazione della mostra, visitabile al Castello Svevo fino al prossimo 2 luglio, sarà preceduta da un incontro di presentazione cui interverranno l’Assessore alla comunicazione, turismo e grande eventi del Comune di Cosenza, Rosaria Succurro, lo stesso Franco Bellomo e Daniele Luxardo, discendente dello storico studio Luxardo di Roma che ha praticamente fotografato la storia del cinema italiano. I due ospiti saranno introdotti da Gianfranco Confessore, coordinatore della mostra.
L’esposizione si compone di fotografie immortali, a colori ed in bianco e nero, ristampate su carta, tutte rigorosamente da negativo, che ripropongono le visioni del maestro Dario Argento,nonché gli incubi di intere generazioni di italiani.
Negli scatti di Franco Bellomo sono riassunti i punti di vista più celebri e più crudi delle celebri pellicole del regista che ridisegnano un nuovo confine tra razionale ed irrazionale, paura e ossessione, finzione e paranormale.
L’omaggio di Franco Bellomo al maestro dell’horror italiano, che conobbe nel 1971, rappresenta solo un momento della sua brillante ed apprezzata carriera di fotografo di scena, essendo stato un collaboratore fisso anche di altri nomi autorevoli della regia cinematografica come Mario Monicelli, Valerio Zurlini, Vittorio De Sica, Federico Fellini, Michelangelo Antonioni, Liliana Cavani, Luigi Comencini e Marco Ferreri.
Informazioni sulla mostra e prenotazioni, telefonando al numero 0984 1811234.