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Tutti in piedi per il magico Brunori!

RENDE (CS) – Applausi, musica d’autore, battute, risate e intrattenimento. La cornice perfetta per un evento di cui si può parlare a lungo.

Atmosfere magiche al Tau Brunori

Al Teatro Auditorium Unical, per due repliche sold out, Dario Brunori esegue l’album “Com’è profondo il mare” di Lucio Dalla, con la straordinaria ensemble con le orchestrazioni e gli arrangiamenti di Mirko Onofrio. E sono brividi. Poesia. Magia!

«Due cose meravigliose sono nate nel 1977, l’album di Dalla ed io», dice un sempre ironico Brunori, instaurando da subito il feeling perfetto con il suo pubblico, sempre caloroso e appassionato. Un feeling non ha ormai bisogno di spiegazioni.

Il cantautore cosentino (per la precisione di Santa Caterina Albanese). reinterpreta con classe, e nel suo stile, i brani del primo album di cui Dalla è anche autore dei testi. E il pubblico del Tau, gremito in ogni ordine di posto, apprezza sentitamente. La scenografia romantica e luminosa insieme fa il resto.

Dalla e Brunori 

«Ho scelto questo album anche perché all’inizio della mia carriera i giornalisti mi dicevano “Il tuo album ricorda Com’è profondo il mare di Lucio Dalla», spiegando il suo rapporto particolare con il settimo disco inciso dal cantautore bolognese. “Come è profondo il mare”, “Il cucciolo Alfredo”, “Corso Buenos Aires” … e ancora “Quale allegria”, “…E non andar più via”, brani che hanno segnato una generazione, la generazione del grande cantautorato italiano degli anni ‘70 e ‘80. Brani che ora possono parlare ed emozionare anche i giovani che li scoprono per la prima volta.

Standing ovation finale

Nella seconda parte dello spettacolo, con tanto di siparietto ironico (complici i musicisti dell’ensemble e della Brunori Sas), protagonisti assoluti sono i brani di Brunori. Dalla malinconica “Come stai” a “Il giovane Mario”, da “Canzone contro la paura” a “La Verità”. I brani che tutti conoscono e che tutti intonano con Brunori.

A fine spettacolo tutti in piedi. E’ standing ovation per il magico Brunori. Anche stavolta ha trovato la giusta cifra per un successo annunciato.

Sanremo Giovani, sogno infranto per la reggina Antonia Laganà

COSENZA – Sanremo 2018, finalmente ci siamo, ma anche quest’anno senza la Calabria in gara. Nel corso della trasmissione andata in onda su Rai Uno “Sarà Sanremo”, sono stati ufficializzati i nomi degli otto cantanti che prenderanno parte alla gara dei Giovani al Festival della Canzone Italiana, di cui sei si sono qualificati nel corso della serata, e due sono quelli provenienti da Area Sanremo. Fra loro non c’è Antonia Lagana, eliminata a un passo dal sogno. 

La reggina Antonia Laganà 

Non ce l’ha fatta invece a staccare il pass per Sanremo Giovani la giovane Antonia Laganà (foto in alto) con il brano “Parli” scritto da Fabio Barnaba. Antonia era riuscita a passare nel gruppo dai 16 agli otto finalisti ma non si è qualificata nel sestetto che andrà a Sanremo insieme ai due giovani talenti provenienti da Area Sanremo.

Nata a Reggio Calabria il 7 luglio 1991, dopo diverse esperienze musicali, diviene nota ai più nel 2013 in seguito alla partecipazione alla prima edizione di “The Voice of Italy” nel team Noemi, nella quale, pur non superando la fase Battle, ha lasciato il segno con le sue interpretazioni dei brani “Notturno” di Mia Martini e “A te” di Jovanotti. Sempre nello stesso anno ha affiancato Noemi, in qualità di corista al programma televisivo “Prima le ragazze” su La7.

I big in gara

Resi noti anche i venti interpreti in gara per la categoria Big. La commissione musicale del Festival, presieduta dal direttore artistico Claudio Baglioni, ha scelto fra vecchie glorie e nuove star della musica italiana, un cast che combina modernità e tradizione. Si tratta di: Mario Biondi, The Kolors, Nina Zilli, Diodato & Roy Paci, Roby Facchinetti e Riccardo Fogli, Luca Barbarossa, Lo stato sociale, Annalisa, Giovanni Caccamo, Enzo Avitabile con P. Servillo, Ornella Vanoni con Bungaro e Pacifico, Renzo Rubino, Noemi, Ermal Meta & Fabrizio Moro, Le Vibrazioni, Ron, Max Gazzè, Decibel, Red Canzian, Elio e le Storie Tese.

The Voice Romania

E nella stessa sera che poteva valere il sogno Sanremo per Antonia Laganà, un’altra interprete reggina si è fatta onore, ma fuori dai confini nazionali, conquistando un bel 2° posto nella filissima dell’edizione rumena del popolare talent The Voice. Si tratta della cantante di origini nigeriane Meriam Jane Oamani, recentemente vista nei panni di Penelope come protagonista del musical “Odissea – Lealtà, verità, libertà“.

 

 

Aspettando S. Valentino: Ironia e leggerezza accompagnano l’Amore cantato da Brunori nel segno della ricerca

Brunori sasVerve, leggerezza, ironia. Dario Brunori  più che con la voce, colpisce e attira consensi grazie alla simpatia. Che si trovi in un teatro come il Rendano o in una semplice balera, per questioni di puro diletto o per motivi ben più seri come quelli celebrati ieri, nel concerto di S. Valentino organizzato dall’Asit (Associazione Sud Italia Trapiantati), a favore della donazione degli organi, il suo spirito goliardico e lo humor che lo caratterizza restano invariati.  Quasi due ore di musica per cantare l’amore a tutte l’età, secondo una mission che vuole sensibilizzare il pubblico, soprattutto dei più giovani, all’importanza di donare gli organi come scelta consapevole.

Una tematica, legata all’amore per l’altro nella sua forma più sublime, che come ha sottolineato la Presidente dell’ ente no profit, Rachele Celebre, attecchisce con difficoltà soprattutto tra i ragazzi e nella cui diffusione, gioca un ruolo estremamente rilevante proprio la musica. Capace di parlare d’amore, di unire, alimentare passioni e alleviare dolori, ancora una volta, essa si è rivelata strumento efficace alla persuasione, quantomeno a giudicare dalla folla intervenuta. Brunori,  che per natura celebra l’autoironia, ha aperto il suo concerto, accompagnati dalla Brunori Sas e dalla piacevole voce di Simona Marrazzo, intonando cover di artisti famosi secondo la costruzione di un percorso a tappe. “Poiché pare che le cellule del nostro corpo si rinnovino ogni sette anni, abbiamo deciso di dedicare una canzone secondo le fasce d’età. Proseguiremo fino a 230 anni visto che questa è quella a cui auspichiamo di arrivare”. In realtà dopo l’esordio con il brano “Kiss Me Licia”, il percorso d’amore che doveva essere preceduto da una lettera per ogni canzone, (” ma poi ho pensato che non sono capace. Voi vi immaginereste mai Frida Kahlo che utilizza le D al posto delle T e parla con accento cosentino?”) è proseguito con una serie di battute esilaranti fino al settantesimo anno, per poi concludersi con la messa in musica dei suoi brani più conosciuti. E così, il cantautore, con la passione tipica della gioventù, ha ripercorso, secondo i dettami dell’esperienza, evergreen del calibro di Piccolo Grande Amore, Un estate Fa, Amandoti, L’animale, Wuthering Heights, Male di Miele e tante altre, al punto da non far rimpiangere persino l’inizio del Festival di Sanremo che, ha dichiarato candidamente, “semplicemente non mi chiama”.

 

Lia Giannini

 

 

 

MGFF: Brunori ospite alla serata finale

BRUNORILa serata finale del 2 agosto si chiuderà con la performance musicale di Brunori Sas, pseudonimo di Dario Brunori, cantautore calabrese molto apprezzato a livello nazionale.L’artista riceverà la Colonna d’Oro per la Musica realizzata da Michele Affidato. Brunori è impegnato in questi giorni nel suo tour teatrale, “Una società a responsabilità limitata – Canzoni e monologhi intorno alla trasformazione di una società”, che lo sta portando in giro in tutta Italia: uno spettacolo, che sta registrando ogni sera il tutto esaurito, in bilico tra cabaret, teatro canzone e concerto.

Un’esperienza pluridecennale quella di Brunori che lo ha portato dalle sonorità retrò e malinconiche alla piena maturazione artistica con la registrazione del suo terzo album, “Il cammino di Santiago in taxi”, all’interno del monastero di Belmonte Calabria, sotto la supervisione del produttore giapponese Taketo Gohara. Il disco è giunto alla quinta posizione nella classifica FIMI di vendite, al secondo posto su Itunes e al primo posto su Spotify.

Ad aprire l’esibizione di Brunori sarà il gruppo dei Dejavu che hanno da poco lanciato il loro primo album “Apparente”.

Il Magna Graecia Film Festival si conferma, ancora una volta, trampolino di lancio per i giovani artisti e un contenitore multisfaccettato di cultura e spettacolo.