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Apre lo sportello S.O.S Giustizia contro l’usura

CATANZARO – E’ immediatamente operativo lo sportello della Legalità della Camera di Commercio di Catanzaro, che anticipa, prima in Italia, la convenzione nazionale che l’Associazione Libera, diretta da don Ciotti, ha stipulato con Unioncamere. Lo sportello, precisamente denominato ”S.O.S. Giustizia – Servizio di ascolto di assistenza agli imprenditori”, sarà aperto nei pomeriggi di martedì e giovedì nella sede della Camera di Commercio di Catanzaro.

Obiettivo del servizio è fornire prima assistenza a soggetti, imprenditori e persone fisiche, che si trovano in una situazione di indebitamento, difficoltà economica, grave crisi finanziaria, e pertanto a rischio di racket e usura, terreno privilegiato della criminalità organizzata. Lo sportello vuole anche rappresentare un anello di raccordo, e facilmente accessibile, tra i diversi livelli delle istituzioni che operano come punti di ascolto, di accompagnamento e di denuncia di un fenomeno che, incoraggiato dal persistere della crisi economica, falcidia le economie personali, familiari e aziendali. Dietro lo sportello opereranno consulenti diretti di Libera, che offriranno tutta l’assistenza normativa, di indirizzo finanziario e di appoggio psicologico alle vittime del bisogno economico e della usura.

All’incontro di presentazione alla stampa erano presenti Paolo Abramo, presidente della Camera di Commercio, don Marcello Cozzi, vice presidente nazionale di Libera, Antonio Reppucci, pretto di Catanzaro, Guido Marino, questore di Catanzaro, e Maurizio Ferrara, segretario generale dell’ente camerale.

Cento passi con Libera verso il 21 marzo

COSENZA – Cento passi sono quelli cantati dai Modena City Ramblers nel loro tributo musicale a Peppino Impastato. Cento passi sono quelli contati dal protagonista dell’omonimo film di Marco Tullio Giordana. Cento passi sono simbolicamente quelli che guidano Libera verso la XVIII Giornata della Memoria e dell’Impegno per ricordare le vittime innocenti di tutte le mafie, che quest’anno si terrà a Firenze il 15 e 16 marzo prossimi, dietro lo slogan “Semi di giustizia, fiori di corresponsabilità”.

Ad una settimana dall’appuntamento toscano il coordinamento cosentino di Libera ha voluto piantare il suo seme di giustizia, realizzando una manifestazione per ricordare le vittime innocenti delle mafie nel territorio provinciale. Un momento carico di emozione che ancora una volta sottolinea l’impegno dell’associazione guidata da don Luigi Ciotti lungo un importante percorso di ricostruzione della memoria. Un cammino compiuto nel ricordo di chi è stato portato via da mano mafiosa, ma soprattutto realizzato attraverso il sostegno ai familiari e a chi ancora lotta per non subire i soprusi di chi agisce nell’illegalità.

L’Auditorium Guarasci del Liceo Classico Telesio di Cosenza ha ospitato stamani una folta platea di studenti provenienti dalle scuole della provincia già coinvolte nel progetto “Giovani e legalità”, portato avanti in collaborazione con la Prefettura e la locale Camera di Commercio. Un pubblico curioso e attento che ha seguito con interesse gli interventi in scaletta. Al di là della retorica dell’importanza del rispetto delle regole, gli studenti sono coinvolti direttamente dalle parole pronunciate in sala. Perché le parole di don Tommaso Scicchitano (delegato “Memoria ed impegno” Libera Cosenza), Francesco Spanò (Sportello SOS Giustizia) e Matteo Luzza (Libera Memoria Calabria) sono state pensate per arrivare a scuotere le loro comodità e farli sentire vicini al problema. La mafia come qualcosa che fa parte delle loro vite, della loro quotidianità, dei loro luoghi. Non è un caso che il giornalista Arcangelo Badolati – caposervizio della “Gazzetta del Sud” – punti forte l’accento sulla necessità di avere coraggio ricordando nomi, date e modalità di esecuzione delle vittime innocenti della provincia. Ferrami, Lattuca, Panaro, Dodaro, Bruno, Cosmai, Maiorano, Lanzino sono solo alcune delle vite che scorrono nelle parole di Badolati. Storie di persone senza colpe, trovatesi magari al posto sbagliato nel momento sbagliato. O persone che consapevolmente hanno deciso di non abbassare la testa. Storie presentate agli studenti nella loro crudezza e nella loro umanità per farle sentire ancora più reali e più vicine.

L’emozione è palpabile e continua a crescere quando al microfono si avvicendano i diretti interessati, ovvero i familiari di alcune delle vittime di mafia del nostro territorio. Figli, mogli, fratelli, madri che nel dolore di una perdita così improvvisa e così inspiegabile hanno trovato il coraggio di resistere. Raccontare dei loro cari è riaprire ogni volta una ferita mai sanata, ma sono consapevoli dell’importanza del loro gesto, soprattutto nei confronti delle nuove generazioni. Il buio e l’oblio che caratterizzano e rafforzano gli atteggiamenti mafiosi devono essere contrastati e sconfitti da forti fasci di luce che diano spazio agli esempi di coraggio dimostrato da tante persone. La scuola è il primo luogo in cui si viene a contatto con l’istituzione e con lo Stato ed è importante che proprio attraverso la scuola si veicolino gli elementi basilari di legalità e giustizia.

Piccoli cittadini crescono, nella speranza che dai semi di giustizia piantati nelle loro giovani coscienze germoglino fiori di corresponsabilità.

 

Mariacristiana Guglielmelli

 

 

La Camera di Commercio in collaborazione con l’Unical celebra i suoi 150 anni di storia

COSENZA – Domani martedì 16 ottobre, in Aula Magna, a partire dalle ore 9,00  la seconda giornata delle iniziative promosse dalla Camera di Commercio di Cosenza per celebrare i suoi 150 anni di storia.

Dopo i due workshop iniziali, dedicati alla dieta mediterranea e al contratto di rete, con i quali l’ente aprirà domani mattina l’importante evento, il programma prevede all’Unical il convegno internazionale sul tema: “L’istituzione camerale ed il mondo universitario al servizio del territorio. Innovazione e ricerca scientifica”.

All’incontro porteranno i saluti il rettore dell’Unical, Giovanni Latorre, l’assessore regionale al Bilancio Giacomo Mancini, in rappresentanza del presidente della Regione Calabria, Giuseppe Scopelliti, il sindaco di Rende, Vittorio Cavalcanti, il presidente della Provincia di Cosenza, Mario Oliverio, il Presidente della Fondazione Carical, Mario Bozzo, e l’Ambasciatore del Guatemala, Alfredo Trinitad Velasquez.

Al termine, il prefetto di Cosenza, Raffaele Cannizzaro, consegnerà al presidente della Camera di Commercio, Giuseppe GAGLIOTI, il premio di rappresentanza assegnato dal Presidente della Repubblica all’ente cosentino.

Si entrerà, a questo punto, nel vivo del convegno, moderato dal giornalista Rai Massimo Proietto, che prevede, dopo un breve saluto di Gaglioti, gli interventi di Riccardo Barberi, docente dell’Unical e delegato del rettore all’Incubatore TechNest, Roberto Cafagna, responsabile del settore Ricerca e Innovazione dei Giovani imprenditori di Confindustria, Carlo Hernandez, dell’Università di Santiago de Compostela, Riccardo Pietrabissa, Presidente del Consorzio Netval e membro del Consiglio scientifico generale del Cnr.

Le conclusioni saranno tratte dal presidente di Unioncamere Ferruccio Dardanello.

Solidarietà di Confartigianato Crotone alle vittime di intimidazioni

confartigianatoCROTONE, 14 GIU 2012 – ”Da troppo tempo e sempre piu’ frequentemente nel nostro territorio si registrano atti intimidatori nei confronti di nostri imprenditori e il vile atto registrato nella notte tra lunedi’ e martedi’, con dei colpi di fucile, che hanno colpito la ‘Gastronomia Facino’ ci ha scosso in maniera particolare. Il titolare fondatore di questa impresa, che e’ una bella realta’ della Provincia di Crotone, Francesco Facino, oltre ad essere un membro del Consiglio direttivo di Confartigianato, e’ anche esponente della nostra Associazione in Camera di Commercio oltre naturalmente un grande amico della nostra base associativa”.

Lo si legge in una nota di Confartigianato Crotone.

”Siamo quasi impotenti, purtroppo lo dobbiamo dire con chiarezza ed onesta’ – conclude Confartigianato – di fronte alla forte escalation di questi vili atti nei confronti di chi fa impresa con spirito di abnegazione e continua ad investire e a credere nel territorio. Imprese capaci di perseverare anche nel periodo di questa grave crisi economica, facendosi punto di riferimento per un’occupazione certa, devono subire queste vere e proprie mortificazioni.

Questi atti sono la dimostrazione di come la criminalita’ cerca di piegare le attivita’ imprenditoriali di qualsiasi natura proclamando di fatto una vera guerra a tutti coloro i quali si impegnano quotidianamente a creare ricchezza diffusa ed occupazione”.

 

 

 

 

 

(ASCA)