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Catanzaro, fiamme al cantiere metro, si indaga sulle cause

CATANZARO – Un incendio, sulle cui cause sono in corso accertamenti, anche se non si esclude il dolo, è scoppiato all’alba all’interno dell’area del cantiere per la costruzione della nuova metropolitana di Catanzaro. Il rogo, divampato nei pressi del quartiere Aranceto, nella zona sud della città, ha riguardato alcune cataste di traversine in legno.

Sul posto, alle spalle della stazione Passo di Salto delle Ferrovie della Calabria, sono intervenute 12 unità, quattro automezzi tra cui un’autobotte da 25 mila litri e una pala gommata del comando provinciale dei vigili del fuoco di Catanzaro. Solo ad operazioni di spegnimento completate si potranno effettuare i necessari accertamenti e sapere di più sulle cause dell’incendio. L’ipotesi dell’autocombustione è però ritenuta poco probabile.

Fonte e foto Ansa

 

 

Cantiere Viale Mancini, accolto ricorso al Tar, i lavori possono proseguire

COSENZA – È stata pubblicata attorno alle 18 di ieri l’ordinanza con cui il Consiglio di Stato ha definitivamente accolto l’appello cautelare proposto dal Comune di Cosenza, difeso dall’avvocato Benedetto Carratelli, così riformando l’ordinanza emessa a febbraio dal TAR Calabria, che aveva sospeso l’efficacia dei provvedimenti attuativi dei lavori del cantiere aperto su viale Giacomo Mancini.

Il supremo consesso della giustizia amministrativa ha ritenuto che “nel bilanciamento dei contrapposti interessi, debba prevalere l’interesse pubblico alla continuazione dei lavori, considerato, tra l’altro, che siffatta continuazione non impone la cessazione o l’interruzione dell’esercizio dell’attività economica della ricorrente (Milena Gabriele s.r.l.), ma ne consente la prosecuzione”.

Pedonalizzazione Corso Mazzini, inversione senso di marcia su Via Trento

COSENZA – L’Amministrazione comunale ha avviato il cantiere per la pedonalizzazione del primo tratto di corso Mazzini, tra viale Trieste, corso Umberto e piazza XX Settembre. Di conseguenza la viabilità ha subito alcune modifiche, in particolare è invertito il senso di marcia su via Trento che ora si imbocca da viale Trieste in direzione corso Umberto, con l’obbligo di dare la precedenza all’intersezione con il corso.  Ovviamente sul tratto di corso Mazzini compreso tra viale Trieste e corso Umberto vige il divieto di sosta con rimozione  per tutta l’estensione oltre al divieto di transito.

Già in vigore, il provvedimento del Comando della Polizia Municipale sarà valido fino al 31 agosto 2019.

Area archeologica, violate le norme sulla sicurezza, sigilli ad un cantiere

ORIOLO (CS) – La Guardia di Finanza di Montegiordano ha sequestrato un’area archeologica sita nel comune di Oriolo (CS) per violazioni alla normativa sul lavoro, salute e sicurezza ed alle norme a tutela dei beni culturali. Le Fiamme Gialle hanno effettuato un accesso per il controllo sul lavoro nero presso un sito nel quale erano in corso interventi di recupero di un antico convento del terzo ordine regolare di San Francesco d’Assisi, risalente al 1439, contenente affreschi, resti archeologici ed anche resti umani di interesse. Dai riscontri documentali acquisiti, i Finanzieri hanno accertato che i lavori affidati dalla Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici di Cosenza ad una società edile di
Rende (CS), venivano effettuati senza il rispetto della normativa vigente in materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro.
Inoltre, all’interno del cantiere sono stati trovati tre lavoratori impiegati in nero dalla ditta appaltatrice dei lavori intenti ad effettuare gli scavi nel corso dei quali erano stati rinvenuti residui di vasi antichi nonché numerose ossa umane, tutti beni sottoposti a sequestro probatorio. All’esito delle attività sono stati denunciati a piede libero alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Castrovillari otto soggetti, tra i quali anche il direttore del cantiere ed il rappresentante legale della società appaltatrice dei lavori. Gli scavi archeologici all’interno del convento venivano infatti effettuati senza la preventiva predisposizione di un Piano Operativo di Sicurezza, affidati a manovali non specializzati senza la figura necessaria dell’archeologo e senza il rispetto delle precauzioni di sicurezza previste dalla normativa di settore con dispositivi di protezione collettiva quali ponteggi non idonei, reti di protezione inesistenti, passerelle realizzate con materiali di fortuna ed altre gravi violazioni. Il cantiere archeologico era altresì sprovvisto di una cassetta di pronto soccorso e di prefabbricati per i servizi igienici. Ad otto soggetti sono stati contestati reati in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro e in materia archeologica, previsti dal Teso Unico Sicurezza sul Lavoro e dalla Legge a Tutela delle cose di interesse artistico e dal Codice dei Beni Culturali e dal Codice penale. Ora rischiano la reclusione da due a sette anni. Il rappresentante della società appaltatrice, che ha immediatamente regolarizzato l’assunzione dei tre soggetti impiegati “in nero”, ha provveduto ad effettuare il pagamento alle casse dell’Erario della prevista sanzione amministrativa di 4.500 euro (1.500 euro per
ogni singolo lavoratore in nero). Prosegue l’attività della Guardia di Finanza a tutela del patrimonio artistico ed archeologico e contro lo sfruttamento del lavoro ed a tutela dei diritti dei lavoratori oltre che degli imprenditori che operano nel rispetto delle regole

Minniti chiude la kermesse Cantiere Calabria

RENDE (CS) – Non solo un passerella, come sottolineato da Oliverio, ma una tre giorni di lavori intensi, di progetti, di prospettive. Per regalare ai calabresi uno sviluppo concreto in tempi rapidi. All’Università di Arcavacata si è chiusa la kermesse Cantiere Calabria, con l’intervento di Marco Minniti. Il titolare del Viminale è in rapida ascesa all’interno del proprio partito e le sue politiche sull’immigrazione raccolgono consensi anche al di fuori del Pd. Potrebbe essere la carta giusta per rafforzare l’intesa con Alternativa Popolare in vista del voto parlamentare del 2018. Si vedrà. Nella tre giorni arrivano per Oliverio anche risultati importanti: dalla costruzione del nuovo svincolo autostradale per l’area industriale di Rende allo stanziamento di cospicue risorse per le infrastrutture sportive, alla Zes di Gioia Tauro ai fondi promessi dal ministro Martina per rifondere gli agricoltori dai danni provocati da siccità e incendi. «Abbiamo rimesso in moto la Calabria dopo anni di malgoverno – ha detto Oliverio – Lo dicono le cifre. Questa estate la stagione turistica ha portato nove milioni di presenze. Cresce il Pil della regione, stiamo colmando il gap infrastrutturale con la costruzione della nuova rete ferroviaria jonica». Dopo la semina Oliverio si prepara al raccolto. Puntando dritto alla riconferma.  

Intimidazione a cantiere di Zumpano, indagini a tutto campo

ZUMPANO – L’attività lavorativa prosegue intensa e frenetica come di consueto. In questo cantiere situato nel territorio comunale di Zumpano, a un tiro di schioppo da Cosenza, entro la fine del 2018 sorgeranno 13 appartamenti di edilizia popolare, agevolata dall’intervento dello stato. A dirigere le operazioni c’è uno dei titolari dell’azienda, Andrea Lo Gullo. Ieri all’apertura del cancello ha trovato Bottiglia con proiettiliuna brutta sorpresa. Qualcuno aveva piazzato all’ingresso di questo improvvisato ufficio, ricavato all’interno di un container metallico, una bottiglia contenente liquido infiammabile con alcuni proiettili attaccati alla bottiglia stessa con del nastro adesivo. Una intimidazione in piena regola. Da queste parti, è evidente, il problema del racket è tutt’altro che superato. Al contrario. La storia criminale dell’area urbana cosentina rivela una penetrazione profonda delle cosche all’interno del tessuto imprenditoriale con richieste estorsive dilaganti ma poco denunciate dalle vittime. Lo Gullo, al contrario, lo ha detto subito ai carabinieri: «Già vent’anni fa ho subito una intimidazione analoga – rivela lontano dal microfono – Oggi come allora non intendo piegarmi». I militari dell’arma hanno già avviato le indagini a tutto campo. Lo sguardo concentrato sulle operazioni di scavo non tradisce i timori di una ritorsione che certamente albergano nell’animo dell’imprenditore. Restio a clamori e riflettori, ha incassato la vicinanza di Unindustria e dell’Ance, l’associazione dei costruttori edili, di cui è dirigente, attraverso le dichiarazioni di Natale Mazzuca e di Giovan Battista Perciaccante. «Stiamo combattendo – sostiene Mazzuca presidente di Unindustria Calabria – una battaglia estenuante. Quasi tutti i giorni siamo sottoposti a tensioni di varia natura. Il clima di insicurezza che respiriamo ci mortifica come cittadini e come imprenditori e ci sottopone a dure prove. Questi atti inqualificabili ci sviliscono. Tentano di indebolirci ma non
arretreremo». Gli fa eco Perciaccante, presidente Ance Cosenza: «E’ un problema che ci riguardacarabinieri auto tutti – sottolinea – perché non riusciremo a crescere e svilupparci se intorno al collo avremo il cappio stretto della cultura criminosa che distrugge quello che di buono si cerca di costruire, con fatica, impegno, sforzi personali e collettivi. Quello che bisogna fare nella direzione della legalità
non è mai abbastanza e non dobbiamo abbassare la guardia. Occorre denunciare, impegnarsi quotidianamente al fianco delle istituzioni e delle forze dell’ordine – conclude il presidente di Ance Cosenza – realizzare iniziative anche nelle scuole dove si iniziano a formare le coscienze». Un cordone di solidarietà fondamentale, perché in questi casi il nemico più temibile è la solitudine.

Cosenza, la Guardia di Finanza al cantiere di Piazza Bilotti

COSENZA – Controlli della Guardia di Finanza sono in corso a Cosenza nel cantiere di Piazza Bilotti. Le Fiamme Gialle stazionano in questi minuti davanti al parcheggio sotterraneo i cui lavori sono in fase di ultimazione. La ditta appaltatrice è la Barbieri Costruzioni. I militari stanno visionando i documenti custoditi nel container antistante il cantiere. ConPiazza Bilotti Finanzatrollati anche i documenti di alcuni automezzi al servizio del cantiere stesso. Il blitz sarebbe connesso alla vasta operazione condotta su scala nazionale e che, su disposizione delle Direzioni Distrettuali Antimafia di Reggio Calabria e Catanzaro, ha portato al fermo di indiziato di delitto nei confronti di 35 soggetti accusati, a vario titolo, dei reati di associazione per delinquere di tipo mafioso, associazione per delinquere aggravata, turbata libertà degli incanti, frode nelle pubbliche forniture, corruzione e falso ideologico in atti pubblici e al sequestro preventivo di 54 imprese aventi sede su tutto il territorio nazionale.

Lavoravano nei cantieri senza regolare contratto, tre denunce

Cittadella del Capo ( Cs) – I responsabili di tre imprese edili sono stati denunciati dai carabinieri a Cittadella del Capo per violazione delle norme sulle assunzioni di operai nonché della tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro. I carabinieri di Cittadella del Capo e del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Cosenza hanno effettuato una serie di controlli e verifiche per contrastare le violazioni delle norme sulla sicurezza dei lavoratori e la regolarità delle assunzioni, al fine di prevenire infortuni ed incidenti sul lavoro. Sono stati controllati una serie di cantieri dove sono stati trovato lavoratori senza contratto e senza le misure di sicurezza. Le sanzioni amministrative elevate sono pari a circa 30.000 euro.

Il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei ministri in visita al cantiere del Palazzo di Giustiza a Reggio

REGGIO CALABRIA – Il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei ministri Luca Lotti ha fatto visita, questa mattina, al cantiere del nuovo palazzo di giustizia a Reggio Calabria. Ad accompagnarlo il primo cittadino Giuseppe Falcomatà. “Questa opera è importante – ha dichiarato – come tante altre incompiute di questa regione. L’impegno del Governo sta proprio qui. Ci hanno raccontato per anni che non si poteva fare, che le opere non venivano completate perché c’erano problemi e non c’erano i finanziamenti. Noi ci siamo messi, piano piano, pezzo per pezzo, aiutando le Amministrazioni, i Comuni, i Sindaci, le Regioni per far capire che l’Italia ce la può fare. Mi auguro – ha concluso – che il prima possibile si possa entrare in questo palazzo”.Gli ha fatto eco il Sindaco reggino Falcomatà che ha parlato di un programma di lavoro in 24 mesi, lavori che è importante siano ripresi e, soprattutto, ha aggiunto lo stesso Falcomatà, è fondamentale che “i fondi Cipe stanziati dal Governo possano essere utilizzati facendo passare questa città da esempio negativo a esempio positivo da imitare”.

Arrestati mentre erano intenti a rubare 30 quintali di ferro

FOSSATO SERRALTA (CATANZARO)- Cinque persone sono state arrestate e poste ai domiciliari dai carabinieri e dal Corpo forestale dello Stato mentre stavano rubando trenta quintali di ferro dopo averlo asportato con la fiamma ossidrica da alcune gallerie di una diga in costruzione a Fossato Serralta nel cantiere dell’ invaso in località Melitello. Il ferro, fatto a pezzi e sistemato in diverse cataste per essere portato via, è stato sequestrato.