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Al gala di Isabella Sisca ospite d’eccezione Carolyn Smith

ARCAVACATA DI RENDE (CS) – Il suo talento va di pari passo con il suo coraggio: sarà Carolyn Smith l’ospite d’onore della Serata di gala organizzata al teatro Auditorium dell’Università della Calabria, dal Pianeta della Danza di Isabella Sisca. Danzatrice, coreografa britannica, in Italia la Smith è diventato un volto noto grazie al ruolo di presidente di giuria che ha nel talent show di Rai Uno, “Ballando con le stelle”, al quale partecipa dal 2007. Ma la sua storia professionale, si intreccia con quella personale: l’artista combatte da qualche tempo contro un tumore e ha deciso di usare la sua popolarità per diffondere un messaggio positivo, quello di non mollare mai nemmeno nei momenti più difficili.

La Smith arriverà a Cosenza il 1° giugno per ammirare le coreografie delle allieve della scuola di danza di Isabella Sisca, nel corso della Serata di Gala. Sarà lei a  stringere le mani alle danzatrici che eseguiranno il loro passo d’addio e a offrire loro consigli per affrontare al meglio il mondo del professionismo.

Negli scorsi anni il compito fu affidato a Raffaele Paganini, Carla Fracci, Rossella Brescia, tutti entusiasti della preparazione offerta dalla scuola di danza cosentina diretta da Isabella Sisca.

COREOGRAFIE AFFIDATE A GRANDI MAESTRI

Le serate di spettacolo e danza, saranno arricchite dalle coreografie di grandi maestri della danza moderna: Luciano Cannito, regista e coreografo internazionale, reduce da un grandissimo successo in Germania con il suo “Romeo und Julia” e Joe Lampugnani, in arte Jumpin’Joe, coreografo e insegnante, oltre che ballerino e cantante. Tutti i maestri hanno dato il loro contributo, nel corso dell’anno, preparando coreografie originali e organizzando stage di specializzazione per le allieve della scuola di danza che daranno vita, a tre giorni di spettacolo in diversi generi: dal classico, al moderno, dal jazz al contemporaneo. Le altre coreografie della serata, sono invece state realizzate dai maestri della scuola: Stefano De Gaetano, Antonella Monaco, Desirèe Biondi, Michela Castellano, Francesca Crispino, Clorinda Garritano e Isabella Gaudio.

Lo spettacolo chiude un altro anno di grandi affermazioni per gli allievi del Pianeta della danza: molti dei ballerini cresciuti nella scuola, oggi lavorano in grandi compagnie in teatro, in tv e all’estero.

Come la giovane Alessia Marozzo, che ha concluso la sua esperienza al LIM di Roma, diretto dal maestro di tip tap Cesare Vangeli, ed è entrata prima a far parte del corpo di ballo nel talent show di da Paola Perego “Superbrain” e attualmente è impegnata in “Be Happy”, in onda tutte le sere su Raitre.

Mattia De Gaetano, anch’egli studente all’interno del LIM, ha  invece fatto parte della compagnia di giovani talenti che si è esibita a New York nel musical “An italian wedding, since 1940 to 2025”, di Cesare Vangeli, presso il “Jacqueline Kennedy Onassis Theater”, all’interno della Scuola d’Arte dove fu girato nel 1980 il famoso film “Fame”.

Paolo Rizzo, invece, che fa già parte del Junior Balletto di Toscana, è comparso in un estratto del balletto “La Bella Addormentata” di Diego Tortelli, andato in onda sulla Rai.

L’appuntamento, dunque, per il Galà di danza è per il primo giugno, con altre due serate il 2 e il 3 giugno, sempre al Tau dell’Unical, alle 20,30. Biglietti in vendita presso la Scuola, sede di Cosenza, o la sera stessa al botteghino del Tau.

Foto di copertina http://www.ilsussidiario.net/News/Cinema-Televisione-e-Media/2018/3/10/Carolyn-Smith-il-tumore-e-tornato-Ho-ricominciato-la-mia-lotta-Ballando-con-le-Stelle-2018-/810512/

 

Carolyn Smith, in punta di piedi si confessa

E se è vero che la musica toglie il respiro e il ballo è qualcosa che si ha dentro, ce ne dà prova la dolcissima Carolyn Smith. Nota al grande pubblico come presidente di giuria nella trasmissione “Ballando con le stelle”. Un vulcano di energia che non molla mai, ”Believe in yourself. Don’t give up”, questo il suo motto che lo ha persino tatuato sul polso, insieme ad altri 8 tatuaggi, ognuno dei quali ha un grande significato. Ben 48 anni di carriera sulle spalle, determinata e semplice al tempo stesso. La incontriamo, accompagnata dall’amico e ballerino calabrese Mario Palermo in occasione della nuova apertura “Carolyn Smith Dance Center” di Sara e Catia Ferraro ad Acri. “La musica mi da tutto. Ascolto musica fin da bambina. La prima cosa che al mattino faceva mio padre era quella di accendere la radio. Ho sfogato la mia espressione energica attraverso la danza. Incoscientemente è una cosa eredita dalla mia famiglia: quasi tutti ballerini”, ci sussurra. Una lunga vita trascorsa tra passi di danza classica e la sua specialità: il ballo latino americano. Incantata dalla sua dolcezza e semplicità, ci emoziona con il suo racconto.

Carolyn Smith, una ribelle per natura?

Fin da piccola sono stata sempre iper attiva, proprio per questo mia madre mi fece frequentare una scuola di ballo, in questo modo sfogavo le mie energie. Non a caso, le prime scarpette da ballo furono quelle di tip tap. Sono abbastanza semplice ma complicata. Nel mio lavoro sono determinata. Nella vita normale sono dolce e ho tanti valori per la famiglia e per le cose semplici. Quando torno a casa apprezzo ancora di più quello che mi circonda.

L’elemento fondamentale per essere una brava ballerina?

Per me è necessaria la passione e la dedizione per qualsiasi disciplina artistica, senza ascoltare le discriminazioni che spesso ci sono negli spogliatoi. Io sono sempre andata avanti da sola. Son piccola, “Uno e 56 e una buona giornata” scherzosamente sorride ndr. Sono sempre stata muscolosa ma nonostante ciò si può fare di tutto.

Ballerina, coreografa e ora direttrice di diverse scuole di danza?

Ho sempre detto da giovane di non voler insegnare. Però più vai avanti e più ti rendi conto che ci sono diverse fasi della carriera. Prima Ballerina, poi competitrice ma successivamente arriva un momento in cui  bisogna cambiare. Avevo bisogno di nuove esperienze e di una vita sociale. Ed è proprio per amore che lasciai l’Inghilterra e venni in Italia. Ero al vertice mondiale della mia carriera, ma lì ho troncato la prima fase e a soli 23 anni, ebbe inizio quella dell’insegnamento. Dopo la rottura del mio primo matrimonio ho capito che il mio amore era il ballo e sono tornata in Inghilterra, ricominciando a ballare samba, rumba, chachacha, paso doble e jive.  Anche questo è durato poco, perché sono stata costretta dopo due anni ad operare le ginocchia. Un segnale, questo, che mi portò di nuovo ad insegnare e successivamente all’apertura di dodici sedi in Italia della “Carolyn Smith Dance Academy”.

Qual è la differenza tra la Gran Bretagna e l’Italia?

In Gran Bretagna c’è più disciplina mentre in Italia tanta passione e talento.

Che cosa ne pensa dei talent show?

Io lavoro per la rai ma guardo anche “Amici”.  Non condivido  il litigio in diretta tra insegnante e allievo. Non è di buon esempio per i ragazzi, quindi da una parte voto dieci ma dall’altra zero. Lavoro da sei anni con la produzione di “Ballando con le stelle”. Tutti iniziano per gioco  e non  si rendono conto quanto sia difficile la nostra disciplina, ma nonostante ciò tutti prendono la febbre della danza e portano via qualcosa di significativo. Per esempio, ricordo Irene Pivetti che aveva una fobia, non voleva essere toccata da nessuno. Aveva paura del linguaggio del corpo ma alla fine del programma è cambiata completamente. Il ballo cambia totalmente la vita!

Cosa manca ancora a Carolyn Smith nella sua vita?

C’è un po’ di roba. Sto lavorando ad alcuni progetti. Uno tra questi, è l’educazione attraverso la musica e la danza che coinvolge sia i giovani che i meno giovani ma in particolar modo anche i ragazzi che sono in ospedale. Grazie alla collaborazione con l’ospedale pediatrico “Bambino Gesù”di Roma, abbiamo trovato un sistema, che nonostante i giovani ammalati sono costretti a stare a letto, hanno la possibilità di ballare anche soltanto con le mani e con gli occhi divertendosi con la musica.

C’è qualcosa che l’ha tanto emozionata?

L’emozione più grande è vedere i miei ragazzi ballare. È un qualcosa che mi fa piangere di gioia.

                                                                                               

VALENTINA ZINNO 

Foto: Francesco Greco