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Caserta, Mario Oliverio al convegno “Innovazione, agricoltura di qualità e prodotti tipici. La sfida del Mezzogiorno nel quadro delle politiche europee”.

oliverioCASERTA- Il Presidente della Regione Mario Oliverio, è intervenuto, insieme agli altri presidenti di Regione del Mezzogiorno, al convegno  “Innovazione, agricoltura di qualità e prodotti tipici. La sfida del Mezzogiorno nel quadro delle politiche europee”. All’incontro, che si è svolto presso la Reggia di Caserta, hanno partecipato il commissario europeo all’agricoltura Phil Hogan, il ministro alle politiche agricole Maurizio Martina e i maggiori rappresentanti del mondo agricolo meridionale. Nel corso del suo intervento il Presidente Oliverio ha posto, in particolare, l’accento sull’importanza che riveste il Mezzogiorno d’Italia nel settore agricolo e nella filiera agroalimentare nazionale. «Il Mezzogiorno -ha detto Oliverio- deve essere al centro delle scelte strategiche e geopolitiche europee poiché dispone di un grande patrimonio di tipicità e produzioni, in alcuni casi uniche al mondo, già riconosciute. La loro piena valorizzazione è una scelta di valore determinante, da sostenere con convinzione. C’è bisogno, quindi, di un’Europa più forte, capace di ascoltare le esigenze delle persone. Si tratta di una partita strategica, dove l’Europa deve far pesare il fatto di essere leader, in cui il Mezzogiorno gioca un ruolo importante nella definizione del “Made in Italy” che, proprio grazie al settore agroalimentare, continua ad imporsi con forza sul mercato globale. Sull’altro versante c’è chi produce e, per poter continuare a tenere alto il livello, deve vedere premiati gli sforzi della propria attività imprenditoriale e trovare convenienza nel praticare la trasparenza, l’onestà. C’è bisogno, quindi, di rafforzare la tutela delle produzioni di qualità. L’olio extra vergine d’oliva è l’icona, la base della dieta mediterranea e la Calabria è la seconda regione italiana in termini di produzione, ma è presente sui mercati con una propria etichettatura con appena l’11% . Questo è uno dei prodotti che va adeguatamente protetto. Il consumo di olio d’oliva a livello mondiale è in crescita. Negli USA si osserva un aumento della domanda di qualità di olio extra vergine di oliva che è passato dal 32% delle importazioni totali nel 1993/94 al 67% del mercato nel 2014/2015. Davanti a questo quadro positivo i nostri produttori d’olio non possono presentarsi disorganizzati e incapaci di raccogliere i benefici di una contingenza favorevole. Vanno potenziate le azioni di sinergia tra produttori per posizionare in modo mirato sul mercato un prodotto chiaro, identitario, garanzia di qualità, ma in grado imporsi anche in termini quantitativi. Il lavoro onesto di tanti produttori, pur nel rispetto del libero mercato, deve essere tutelato innanzitutto attraverso la spinta all’aggregazione». Un passaggio il Presidente Oliverio lo ha dedicato anche all’importanza del comparto forestale. «La Calabria –ha concluso- dispone di una superficie boscata che ammonta a oltre 600 mila ettari e l’insieme delle regioni del Sud dispone di una dotazione forestale di oltre 2 milioni di ettari. Un patrimonio di inestimabile valore ambientale, un tesoro di biodiversità, un fattore costitutivo per l’assetto e la difesa del suolo, che gioca un ruolo determinante in un territorio fragile ed esposto dal punto di vista idrogeologico.Attraverso una equilibrata programmazione delle risorse e degli interventi va governata la costruzione e la qualificazione di una filiera del legno che anche al Sud merita una adeguata considerazione per una ottimale utilizzazione produttiva».

Esercito Italiano: 154° Anniversario Costituzione

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Generale Errico
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Ministro R. Pinotti

Il 4 maggio 1861 a Torino, Manfredo Fanti, in qualità di Ministro della Guerra decretò la fine dell’Armata Sarda e la nascita dell’Esercito Italiano. Sono iniziate questa mattina con la deposizione di una corona d’alloro al Sacrario dei Caduti nel cortile d’onore di Palazzo Esercito, le celebrazioni per il 154° Anniversario della Costituzione dell’Esercito Italiano. Successivamente, presso l’Ippodromo militare Gen. “Pietro Giannattasio” di Tor di Quinto, si è svolta una cerimonia militare alla presenza del Ministro della Difesa, Roberta Pinotti, del Capo di Stato Maggiore della Difesa, Generale Claudio Graziano e del Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, Generale di Corpo d’Armata Danilo Errico. “Sempre pronto rispetto alle esigenze del Paese” così ha voluto definire l’impegno dell’Esercito il Signor Presidente della Repubblica nel suo messaggio augurale, mentre il Generale Errico ha riportato la frase con la quale il Ministro della difesa ha inteso racchiudere l’essenza dell’Esercito: “Noi ci siamo sempre” Durante il suo intervento il Generale Errico ha inoltre sottolineato “che il passato ci insegna che l’Esercito Italiano è stato prima strumento e veicolo dell’unità e, successivamente, piena espressione della collettività nazionale”.“Oggi l’Esercito, ha aggiunto il Capo di Stato Maggiore, continua a essere un solido punto di riferimento tanto a livello internazionale, quanto per la collettività nazionale, dove si fa carico delle sempre più esigenti richieste di sicurezza interna. Un complesso di attività che ha reso l’Esercito una vera e propria risorsa per tutti gli italiani”. Nel corso della cerimonia il Ministro della difesa ha conferito la Medaglia d’Oro al Valor Militare alla Bandiera di Guerra dell’Esercito, la Medaglia d’Oro al Valore dell’Esercito al Caporale maggiore Scelto Monica Contrafatto, la Medaglia d’Argento al Valore dell’Esercito al Caporale Maggiore Capo Pasquale Mele e al Caporale Maggiore Capo Gennaro D’Agostino, la Medaglia di Bronzo al Valore dell’Esercito al Capitano Giovanni Iafolla e al Maresciallo Capo Luca Costanzo, militari feriti e soldati che si sono distinti per particolari atti di valore in Afghanistan e sul territorio nazionale. La cerimonia si è conclusa con il carosello di lance e con la tradizionale carica dei “Lancieri di Montebello (8°)”. Attualmente, sono circa 9000 i militari dell’Esercito impegnati nelle operazioni internazionali in 17 diversi paesi e sul territorio nazionale nell’ambito dell’operazione “Strade Sicure”, 3 sono i generali dell’Esercito Italiano al Comando di importanti missioni internazionali: Unifil in Libano, Kfor in Kosovo e Eutm Somalia in Somalia. Per completezza d’informazione si precisa che tra il personale a cui è stata conferita l’onorificenza tre appartengono alla Brigata Bersaglieri Garibaldi: Il Maresciallo Capo Luca Costanzo, è effettivo al 1° Reggimento Bersaglieri di Cosenza, è sposato ed ha due figli. Da Comandante di Plotone, in Afghanistan il 30 giugno 2012, nel corso di un’imboscata da parte degli insorti, riusciva a sventare la minaccia e a portare in salvo il proprio plotone. Gen__ERRICO_depone_corona_ai_cadutiSi è arruolato nel 1994 ed ha partecipato a 11 operazioni all’estero in Iraq, Afghanistan, Kosovo Albania, Macedonia, Bosnia Erzegovina e Macedonia. Mbve Il Caporal Maggiore Capo Pasquale Mele è nato a Napoli il 9 giugno 1980 ed è effettivo all’ 8° Reggimento Bersaglieri di Caserta. È coniugato e vive a Orta di Atella (CE). Il graduato è rimasto ferito durante un movimento logistico in Afghanistan il 2 agosto 2012 a causa dello scoppio di un ordigno esplosivo improvvisato. Si è arruolato nel 2001 ed ha effettuato 6 turni nell’operazione Strade Sicure e 5 missioni all’ Estero in Iraq, Libano, Kosovo ed Afghanistan. Mave Il Caporal Maggiore Capo Gennaro D’Agostino è nato a Napoli il 20 novembre 1980. È sposato e vive a Casavatore (NA). In servizio presso il 19° Reggimento Cavalleggeri Guide di Salerno. Si è distinto durante l’Operazione Strade Sicure per aver sventato un tentativo di rapina a Napoli il 17 febbraio 2014. Si è arruolato nel 2001 ed ha partecipato anche a 9 missioni all’estero in Libano, Kosovo, Iraq ed Afghanistan. Mave.

Ten. Col. Patrizio Frattolillo – Capo Sezione Pubblica Informazione, Comando Brigata Bersaglieri Garibaldi, Caserma “Ferrari Orsi”- Caserta

41 arresti tra Campania, Calabria e Puglia

CASERTA – Sono stati eseguiti 41 arresti tra le province di Caserta, Crotone, Avellino, Lecce, Benevento e Salerno all’interno della vasta operazione anticamorra condotta dai carabinieri contro il clan Amato di Santa Maria Capua Vetere (Caserta).

Le accuse contestate dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli sono numerose, tra cui figurano tentato omicidio, estorsione, danneggiamento, incendi dolosi, usura, falsità ideologica e materiale, illecita concorrenza, truffa allo Stato e porto illecito di armi ed esplosivi.