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La Reggina supera all’ultimo respiro la Cavese

CAVESE – REGGINA 0-1

CAVESE: (4-3-3): De Brasi; Nunziante (1′ st Lia), Silvestri, Bacchetti, Ferrara (24′ st Filippini); Favasuli, Tumbarello, Pugliese (1′ st Castagna); Rosafio (12′ st De Rosa), Fella (24′ st Flores Heatley), Sainz-Maza. In panchina: Bisogno, Manetta, Buda, Bruno, Agate, La Ferrara, Dibari. All.: Modica.

REGGINA (3-4-3): Confente; Conson, Gasparetto, Solini; Kirwan, De Falco, Zibert (41′ st Martiniello), Franchini; Strambelli, Tulissi (23′ st Baclet), Bellomo (37′ st Marino). In panchina: Vidovsek, Farroni, Sandomenico, Ciavattini, Pogliano, Procopio, Redolfi. All.: Cevoli.

ARBITRO: Arace di Lugo di Romagna

NOTE: Ammoniti: Tulissi (R), Marino (R), Flores (C), Favasuli (C)

MARCATORI: 45′ st Martiniello (R)

 

Lo scossone del cambio in panchina, almeno nell’immediato, ha portato in dote la vittoria per la Reggina. Il gol di Martiniello al 90′ permette infatti agli amaranto di sconfiggere la Cavese, a pari punti prima del match anche se con una partita in meno.

Inizio al solito lento per gli amaranto, con i padroni di casa più propositivi. Al 18′ Fella imbecca Rosafio che, a tu per tu col portiere, non riesce a trafiggere Confente. Al 24′ Sainz Maza converge e scarica il destro, ma Confente ancora una volta conferma il suo valore e devia in corner. Tre minuti più tardi Tulissi sfonda a sinistra, Zibert arriva sul secondo palo in spaccata e manda di poco alto. La Reggina sembra crescere ma il primo tempo si chiude a reti inviolate.

La ripresa si apre con un’occasione interessante: Tulissi si conquista una punizione dalla sinistra sul lato corto dell’area. Bellomo però calcia alto. Una decina di minuti più tardi Roafio si aggiusta il pallone sulla trequarti, punta il palo alla sinistra di Confente e scarica un sinistro basso che colpisce il legno. La Reggina non sembra leggere bene le azioni dei campani, ma intorno al quarto d’ora ha una grandissima occasione. La difesa della Cavese è altissima ma non copre il pallone; così c’è un lancio in profondità per Tulissi che giunge in area ma, ostacolato dai difensori, non riesce a calciare in porta. La palla rotola sui piedi di Bellomo che restituisce a Tulissi sul secondo palo; l’attaccante però controlla di mano e l’arbitro ferma l’azione. Al 66′ Kirwan riceve un lancio sulla destra e viene atterrato sul limite dell’area. Sembrerebbe esserci rigore, o quantomeno punizione, ma l’arbitro inspiegabilmente lascia correre. Il match sembra destinato alla parità, ma proprio allo scoccare del 90′ il difensore in marcatura su Baclet legge malissimo una scialba punizione dalla sinistra. Martiniello ci arriva con l’esterno e timbra la vittoria.

Tre punti fondamentali sia per il morale sia per mantenere vivo il sogno playoff. Ora Cevoli dovrà trovare, almeno in quest’ultimo stint di campionato, la continuità che è mancata per tutta la stagione.

Sicula Leonzio fatale per Drago: Cevoli torna sulla panchina della Reggina

REGGINA – SICULA LEONZIO 0-1

REGGINA (4-3-1-2): Confente; Kirwan, Conson, Gasparetto, Salandria; Franchini, Zibert (1′ st Franchini), Marino (25′ st Tulissi); Bellomo; Strambelli, Baclet (8′ st Martiniello). In panchina: Vidovsek, Farroni, Sandomenico, Ciavattini, Pogliano, Redolfi, Solini. All.: Drago

SICULA LEONZIO (4-3-1-2 ): Pane; De Rossi, Laezza, Ferrini, Squillace; Esposito (11′ st Gammone), Magelaitis, D’Angelo: Marano; Russo, Miracoli. In panchina: Polverino, Talarico, Giunta, Rossetti, D’Amico, Milesi, Petta, Vitale, Cozza, Palermo. All.: Torrente

ARBITRO: Panettella di Bari

NOTE: Ammoniti: Laezza (SL), Salandria (R)

MARCATORI: 28′ pt Marano (SL)

REGGIO CALABRIA – Altro cambio in panchina per la Reggina. Nonostante il mercato faraonico, la squadra non riesce ad ingranare. Si pensava che l’esperienza di Drago avrebbe portato coesione in campo, ma non è stato così. Dopo la sconfitta con la Sicula Leonzio il tecnico ex Crotone è stato sollevato dall’incarico. Al suo posto torna Cevoli, che almeno ripartirà da un ambiente a lui familiare: «C’è poco tempo per fare altro. – ha chiosato il presidente Gallo – Si torna all’antico».

Fatale dunque la sconfitta di questo pomeriggio al Granillo. Gli amaranto cercavano punti preziosi per rimettersi in scia con la zona playoff ed erano partiti con buona vena: al 2′ Kirwan sfonda a destra e mette in mezzo un bel pallone rasoterra su cui Baclet non riesce ad arrivare in spaccata. Al quarto d’ora Strambelli si costruisce il tiro in zona centrale. La palla è tesa e potentissima ma termina di poco a lato. La partita scorre senza troppe emozioni fino al 28′, minuto del vantaggio leontino. Zibert è impreciso nel disimpegno ed Esposito gli porta via palla. Russo entra in possesso a sinistra e pennella un cross a giro verso il secondo palo dove Marano schiaccia di testa per l’1-0. Un altro pericolo arriva ancora con traversone dalla sinistra, ma stavolta Confente blocca la torsione di Miracoli.

Nel secondo tempo a suonare la carica è ancora Strambelli che ci prova con una rovesciata di sinistro. Il tiro è debole e il portiere blocca. Al 59′ poi l’ex Matera, dopo essere scivolato, riprende tempestivamente l’equilibrio e in un nanosecondo carica il tiro dai venticinque metri. La palla è potente e precisa, come spesso accade quando esce dal piede di Strambelli, ma colpisce la traversa. Per la Sicula risponde una bella combinazione tra Miracoli e D’angelo, con la punta che di tacco libera al tiro il secondo a due passi dal portiere. Il tiro però finisce addosso a Confente.

Termina così con un’altra sconfitta amara per una Reggina troppo prevedibile e troppo legata alle iniziative di Strambelli. Neanche Cevoli era stato in grado di dare un’identità offensiva alla squadra. Vediamo se in tre giornate riuscirà a invertire il trend.

La Reggina esonera Cevoli

REGGIO CALABRIA – Non è bastata la reazione d’orgoglio nel secondo tempo. Roberto Cevoli non è più l’allenatore della Reggina. La squadra è in zona playoff ma forse la dirigenza non era soddisfatta dell’impronta tattica data agli amaranto. Continua dunque la rottamazione col nuovo presidente Luca Gallo, che vuole affidare la rosa potenziata dal mercato di gennaio a un altro allenatore. Nel comunicato della società, si legge, vengono sollevati dall’incarico anche il secondo di Cevoli, Cancelli e il preparatore atletico Torelli.

Reggina-Catanzaro da pazzi: vincono i giallorossi per 3-4

REGGINA-CATANZARO 3-4

REGGINA (3-4-2-1): Confente; Conson, Pogliano, Solini (Doumbia 1′ st); Kirwan, De Falco (43′ pt Salandria), Zibert, Procopio; Bellomo (35′ st Sandomenico), Strambelli (35′ st Tassi); Baclet (29′ st Tulissi). In panchina: Farroni, Gasparetto, Redolfi, Seminara, Franchini, Marino, Martiniello. All.: Cevoli

CATANZARO (3-4-3): Furlan; Signorini, Figliomeni, Celiento; Statella, Iuliano, Maita, Favalli; Kanouté (32′ pt Giannone, 17′ st De Risio), Bianchimano (13’pt Fischnaller), D’Ursi (17′ st Casoli). In panchina: Elezaj, Mittica, Ciccone, Pambianchi, Nicoletti, De Risio, Eklu, Nikolopoulos, Lame, Posocco. All.: Auteri

ARBITRO: Amabile di Vicenza

NOTE: Ammoniti: Furlan (C), Figliomeni (C), Maita (C), Strambelli (R). Recupero: 3′ pt, 4 st

MARCATORI: 2′ pt D’Ursi (C), 5′ pt Bianchimano (C), 34′ pt Celiento (C), 37′ pt D’Ursi (C), 5′ st Bellomo (R), 12′ st Doumbia (R), 43′ st Tassi (R)

 

 

REGGIO CALABRIA – Per il Catanzaro l’auspicio, dopo la vittoria affannosa di domenica scorsa contro la Casertana, era quello di aver appreso dai propri errori e di aver imparato come congelare le partite. Una lezione che la squadra di Auteri forse non ha ancora imparato, visto che, anche contro la Reggina, ha rischiato di dilapidare il vantaggio del primo tempo. Anche stavolta però il Catanzaro esce vincitore, mentre alla Reggina resta il rimpianto di aver trovato solo negli ultimi minuti il terzo gol.

In ogni caso, la differenza tra le due squadre è stata abissale. Il Catanzaro, forte dei suoi principi di gioco, ha da subito imposto il suo dominio. La Reggina si è affidata unicamente alla classe di un giocatore fuori categoria come Nicola Bellomo, alla velocità di Doumbia e a qualche lancio lungo dalla trequarti. Alla fine gli amaranto hanno raccolto molto più di quanto seminato, dato che su due gol su tre aleggia il dubbio del fuorigioco.

Nel primo tempo comunque non c’è stata storia. Il Catanzaro nel giro di cinque minuti si ritrova sullo 0-2. Ancora una volta la Reggina subisce gol da un calcio d’angolo a proprio favore, senza alcuna marcatura preventiva a presidio della propria metà campo. La squadra di Cevoli continua a perseverare in un errore sinceramente improponibile per qualunque squadra professionistica. Così, al 2′ Bianchimano in contropiede rifinisce per D’Ursi che appoggia in rete da dentro l’area. Poi al 5′ Statella dalla destra mette in mezzo dove Bianchimano, dall’alto del suo metro e novantacinque, svetta e mette in porta, col pallone che prima di entrare batte sotto la traversa. Così, dopo un contropiede sprecato da De Falco dal limite, il Catanzaro inizia a giocare un altro sport rispetto agli avversari che, infastiditi dalla superiorità giallorossa, commettono qualche fallo di troppo. Per Auteri potrebbe mettersi male dato che sia Kanouté che Bianchimano sono costretti a uscire per infortuni muscolari, ma i sostituti non li fanno rimpiangere e anzi confezionano altri due gol e almeno altre tre occasioni nitide davanti alla porta. Il 3-0 lo segna Celiento che sorprende di testa la retroguardia amaranto su un calcio d’angolo. Il quarto porta la firma di D’Ursi che, ancora una volta dopo un contropiede sulla destra, riceve nell’area piccola e punisce Confente. Fischnaller e Giannone intanto, soli davanti al portiere, non riescono a chiudere la partita.

Insomma, se il primo tempo fosse finito 0-7, nessuno avrebbe potuto dire niente. Il Catanzaro ha il demerito di sprecare troppo mentre la Reggina, grazie al talento di Nicola Bellomo, raccoglie il massimo risultato col minimo sforzo. L’ex Bari a inizio ripresa prima fulmina Furlan di destro dal limite, poi ispira la corsa di Baclet, in posizione dubbia secondo la retroguardia giallorossa, che mette in mezzo dove Doumbià firma il 4-2. Il Catanzaro, a differenza di quanto fatto con la Casertana, non si chiude e inizia a far girare il pallone nel tentativo di addormentare la gara. Nel mezzo, una buona occasione per Iuliano che, dopo un’incursione di Maita in area riceve all’altezza del dischetto ma calcia altissimo. Il brasiliano è impreciso ma il terreno di gioco  non aiuta. Il manto del granillo sembra brucato dalle pecore, è impossibile dare rimbalzi normali al pallone. Da segnalare l’ingresso di Casoli, che riceve qualche lancio dalla difesa e aiuta il Catanzaro ad alleggerire la pressione degli uomini di Cevoli. I padroni di casa, come detto, provano ad impensierire i giallorossi solo con i palloni alti e i recuperi delle seconde palle. Così nasce la punizione che porta al gol di Tassi all’89’, con Doumbia forse in fuorigioco quando parte il lancio verso di lui. Da fermo Tulissi prende il palo e la palla arriva sui piedi di Tassi che accorcia le distanze. Non basta, al di là di qualche imprecisione di Iuliano che rischia di esporre la difesa a situazioni pericolose. Fischnaller e Casoli tengono bene palla e fanno scorrere il cronometro.

Finisce 3-4 un derby palpitante, chiuso tra gli applausi del Granillo soddisfatto della reazione dei propri beniamini. Erano state settimane turbolente, anche a causa di uscite maldestre da parte di qualche politico. Il Catanzaro è entrato in campo determinato e dimostrare che si, la Reggina avrà anche campioni come Bellomo, Baclet e Strambelli, ma i giallorossi hanno un sistema di gioco e delle conoscenze che alla Reggina mancano totalmente. Difatti i gol degli amaranto sono nati da casualità e dal talento dei singoli. E siccome nel calcio il collettivo è molto più della somma di undici individualità, il Catanzaro oggi ha vinto con pieno merito.

Reggina piegata al 90′. Cevoli amaro: «Perso per nostri errori»

RENDE (CS) – In casa Reggina è tanto il rammarico per aver perso a Rende un derby comunque in bilico fino al 90′. «L’amarezza è tanta perchè eravamo riusciti a pareggiare per due volte una squadra forte come il Rende a rimettere in piedi la partita. Perdere all’ultimo minuto con un’altra ingenuità nostra dispiace». E’ l’amaro, primo, commento a fine gara del tecnico amaranto Roberto Cevoli.

L’analisi di Cevoli

«I ragazzi hanno fatto una partita di grande sacrificio – spiega Cevoli in sala stampa – pur concendendo troppo a volte. Sapevamo che il Rende fosse una squadra che ci avrebbe costretto ad abbassarci. Dovevamo cercare di sfruttare le ripartenze, cosa che abbiamo fatto bene nel primo tempo, male nel secondo. Purtroppo per errori nostri, anche quando recuperavamo palla, non siamo stati abbastanza bravi a trovare le giocate che avevamo preparato».

Certo la Reggina ha qualche attenuante, prima fra tutte quella di aver perso tre uomini importanti nell’arco di mezz’ora

Il portiere Confente è out nel riscaldamento, Tulissi e Salandria abbandonano il campo rispettivamente al 14′ e al 32′. Cevoli però non cerca troppi alibi: «Se ha inciso? Un po’ si ma non ci possiamo appigliare a queste cose: abbiamo comunque giocato 11 contro 11, e poi credo che i giocatori che sono subentrati li hanno sostituiti egregiamente. Piuttosto oggi siamo piuttosto stati penalizzati da errori individuali piuttosto grossolani».

La Reggina non si arrende

Sebbene sia entrata nella ripresa con un atteggiamento meno aggressivo, la Reggina ha comunque combattuto su ogni pallone. Un’altra nota dolente per Cevoli: «Il rammarico è profondo per questi ragazzi che avrebbero meritato qualcosa in più stasera come contro la Virtus Francavilla e la Juve Stabia». «Nel secondo tempo –  spiega –  quando recuperavamo palla la perdevamo subito, un po’ anche per bravura del Rende, ma soprattutto sono mancate le ripartenze».

Testa oltre l’ostacolo

Senza rimuginare troppo, la Reggina vuole subito guardare avanti. Sperando di poterla giocare al Granillo, la prossima partita contro la Paganese potrebbe rappresentare uno snodo cruciale: «Tutti noi speriamo di giocare al Granillo – dichiara il tecnico – per non dover più giocare fuori casa. Ma non possiamo nemmeno attaccarci a questo. Sarà una partita diffcilissima, loro vengono da risultati negativi e da una classifica che secondo me non rispecchia il reale valore della squadra. Noi però dobbiamo assolutamente fare risultato».

La Reggina ritrova Modesto: domani derby col Rende

REGGIO CALABRIA – Dopo il bel pareggio con la Juve Stabia, la Reggina di Cevoli cerca continuità nel derby di domani col Rende. Un appuntamento speciale per la tifoseria amaranto, dato che sulla panchina biancorossa siede Francesco Modesto, bandiera di quella squadra che si salvò miracolosamente in Serie A nel 2006/07. Lo stesso Cevoli ha parole d’apprezzamento per il tecnico rivale: «Il Rende sta disputando un ottimo campionato. Modesto è un tecnico giovane, la sua squadra gioca un calcio propositivo, non posso che fargli i complimenti». Domani la Reggina avrà l’occasione di allontanarsi dalla zona calda della classifica. Per questo il Rende va affrontato con lo spirito visto contro la Juve Stabia, con fiducia nei propri mezzi: «Dopo settimana scorsa abbiamo un po’ di autostima in più. Quel pareggio ci deve dare la consapevolezza di potercela giocare con tutti».

In giornata Cevoli ha poi stilato la lista dei convocati:

Portieri: Confente, Vidovsek, Licastro

Difensori: Ciavattini, Conson, Kirwan, Pogliano, Mastrippolito, Redolfi, Solini, Zivkov

Centrocampisti: Bonetto, Franchini, Marino, Navas, Petermann, Salandria, Zibert

Attaccanti: Sandomenico, Tassi, Tulissi, Ungaro, Viola

Secondo centro per la Reggina, Cevoli: «Partita di grande maturità»

RENDE (CS) – Torna a sorridere la Reggina. La squadra di Cevoli inaugura un autentico tour de force con la vittoria di misura con il Siracusa al Lorenzon di Rende. Ha deciso la rete di Franchini al 17′ della ripresa. Mossa azzeccata di Cevoli che lo inserisce a inizio secondo tempo. «Mi aspettavo facesse bene, per questo ho messo dentro un giocatore che avesse un po’ di fisicità e siamo stati ripagati», dice il tecnico nella conferenza stampa di fine gara.

Cevoli soddisfatto

Ma non è stata questa l’unica carta vincente giocata da Cevoli che a partita in corsa è passato dal 4-4-2 al 4-3-3 che dà il là all’incursione di Ungaro dalla sinistra che innesca Franchini. «E’ da un po’ che lavoriamo su piu moduli – spiega l’allenatore amaranto -, su piu sistemi di gioco e devo ringraziare i ragazzi che mi danno massima disponibilità. Si adattano a tutte le situazioni. E’ chiaro che poi sono gli attaggiamenti a fare la differenza indipendentemente dal sistema che si adotta e oggi dal punto di vista mentale hanno fatto una partita importante e di grande maturità».

La Reggina tornerà in campo fra due giorni contro a Potenza. Il tour de force di una gara ogni tre giorni non deve spaventare: «Può aiutarci a prendere il ritmo partita che ci è macato fin qui giocando poco anche nel pre-campionato. E’ chiaro che fare una partita dopo due giorni non è semplice ma ci dobbiamo inevitabilmnte adattare a ciò che decidono gli altri. Ci impegneremo».

Ungaro

A proposito di sistema di gioco, fra i meglio inquadrati oggi Ungaro, cross man per il gol di Franchini. «Abbiamo dimostrato di poter giocare con vari moduli ma soprattutto che con la testa e la voglia giusta si possono portare a casa i tre punti – ha dichiarato il cross man per il gol di Franchini -. E’ stata una partita equilibrata, maschia e difficile. Ne siamo usciti vincenti e questo ci deve dare fiducia. Adesso dobbiamo essere pronti perchè fra due giorni c’è un’altra partita molto importante».

Sandomenico regala la prima gioia alla Reggina. Bisceglie sconfitto per 1-0

REGGINA – BISCEGLIE 1-0

REGGINA (4-3-3): Confente; Kirwan, Conson, Solini, Mastrippolito; Salandria (20′ st Marino), Petermann (35′ st Redolfi), Franchini (31′ st Ungaro); Tulissi, Maritato (35′ st Emmausso), Sandomenico (20′ st Zibert). In panchina Vidovsek, Morabito, Ciavattini, Pogliano, Navas, Tassi, Bonetto. All: Cevoli

BISCEGLIE (3-5-2): Crispino; Maestrelli, Markic, Bottalico (29′ st Calandra); Longo (29′ st Messina), Onescu, Giacomarro (8′ st Toskic), Risolo, Jakimovski; De Sena (19′ st Scalzone), Starita. In panchina Addario,Calandra, Raucci. Sisto, Antonicelli, Messina, Beghadi. All: Ginestra

ARBITRO: Gualtieri di Asti

NOTE: Ammonito Salandria ( R ). Recupero: 1′ pt, 5′ st

MARCATORI: 10′ st Sandomenico ( R )

 

REGGIO CALABRIA –

Si conclude con una vittoria incoraggiante per la Reggina una giornata in cui si è rischiato di non giocare e di perdere a tavolino. Sandomenico regala ai suoi la prima vittoria stagionale.

Occasioni da entrambe le parti

Si parte con un buon avvio del Bisceglie, con Starita che di testa raccoglie un cross dalla sinistra di Jakimovski. L’incornata indirizza il pallone sul secondo palo, ma esce di poco. La Reggina risponde con Tulissi, che dalla distanza ci prova di potenza ma non centra lo specchio della porta. Il Bisceglie prova a imporre ritmi alti alla partita, cercando di non dare tregua agli avversari, sia con la palla, sia senza. AL 21′ i pugliesi si vedono annullare un gol per fuorigioco di De Sena; gli uomini davanti alla linea della palla erano addirittura tre. Stesso trattamento riservato una manciata di minuti più tardi alla Reggina. Sandomenico devia in porta un bel traversone dalla destra di Kirwan, ma l’assistente alza la bandierina. La Reggina sembra prendere coraggio e su un disimpegno sbagliato della difesa ospite Salandra ci prova dal limite dell’area, Crispino però ci mette una pezza e smanaccia in angolo. Tempo di un’altra parata per Crispino, stavolta piuttosto facile, su Franchini, e l’arbitro manda le squadre nello spogliatoio.

 

Sandomenico porta i tre punti

Il secondo tempo si riapre ancora con Crispino protagonista. Un pallone sporco a centrocampo giunge sui piedi di Maritato che si invola verso la porta. Il portiere ospite però comprime in tempo lo spazio tra sé e l’attaccante e così riesce a salvare il risultato. Lo stesso Crispino però nulla può al 55′, quando la difesa si addormenta su un lancio di Petermann e allora Sandomenico ha il tempo di controllare, prendere la mira e calciare di destro. Vantaggio amaranto assolutamente meritato, troppo leggera la difesa del Bisceglie. Due minuti più tardi Sandomenico potrebbe addirittura raddoppiare su un traversone dalla destra di Tulissi; l’attaccante colpisce in spaccata ma un difensore salva sulla linea. Non è chiaro se il pallone sia entrato o no; nel dubbio l’arbitro lascia giocare. I ritmi si abbassano, Sandomenico viene sostituito e difatti il Bisceglie si riaffaccia dalle parti di Confente solo all’84’. Cross di Jakimovski e Calzone prova a girare in porta; Conson però si immola ed evita il pareggio.

Finisce con una bella vittoria la prima al Granillo di Cevoli. Gli amaranto hanno creato numerose occasioni e hanno meritato i tre punti. La vittoria di oggi segna la strada da seguire.

Reggina, Cevoli: «La squadra sta rispondendo bene»

ACRI (CS) – Volge al termine la seconda parte della preparazione precampionato della Reggina, svolta ad Acri (CS). Più che positivo il bilancio del tecnico Roberto Cevoli sul lavoro fin qui svolto dalla sua squadra. «Qui ad Acri abbiamo lavorato bene, con un bel clima, non faceva troppo caldo e questo ci ha aiutato a tenere i carichi di lavoro alti. I ragazzi hanno risposto bene e siamo contenti della fine del ritiro. Fra poco iniziano le partite e bisogna tradurre quanto fatto in questi 18 giorni sul campo», spiega il tecnico della Reggina Roberto Cevoli

Domani amichevole con la Salernitana

Domani la squadra tornerà in Campania per disputera l’amichevole dell’Arechi con la Salernitana, test che potrebbe essere probante per valutare schemi e condizioni, sebbene la Salernitana sia formazione di Serie B. «Chiaramente bisogna rispettare ogni avversario, soprattutto un avversario che gioca in una categoria superiore. Dobbiamo fare un buon allenamento – prosegue il tecnico – per prepararci bene per la Coppa Italia. Speriamo di fare bella figura e di raccogliere i frutti di tanto lavoro già domani».

Con la Vibonese la prima ufficiale

La Reggina dovrà però aspettare ancora qualche giorno prima della prima partita ufficiale con la Vibonese in Coppa Italia, domenica 12 agosto. «Più passa il tempo più si capiscono i concetti che voglio trasferire ai ragazzi che – spiega anche Cevoli – stanno rispondendo bene e sono attenti. E’ chiaro che avere un po’ di tempo ancora non guasta. Riposare qualche giorno in più può darci qualche vantaggio per il futuro».

Infine una battuta sul mercato amaranto: «Rosa al completo? Come ho detto spesso ci manca ancora qualche elemento. Il direttore (Taibi, ndr) sta lavorando per completarla. Siamo sulla buona strada, ci manca poco, giusto la ciliegica sulla torta»

 

Ufficiale: il nuovo allenatore della Reggina è Roberto Cevoli

REGGIO CALABRIA – E’ Roberto Cevoli il successore di Agenore Maurizi sulla panchina della Reggina per la stagione 2018/19. Il neo tecnico verrà presentato alla stampa nel corso della prossima settimana, probabilmente martedì.

La carriera da allenatore e i trascorsi a Reggio

Ex calciatore proprio della Reggina – in amaranto dal 1993 al 1995 -, dopo aver svolto il ruolo di allenatore in seconda del Vicenza, prima di Giancarlo Camolese e poi di Angelo Gregucci, nel giugno 2008 esordisce come primo allenatore nel Foligno Calcio, ma viene esonerato nel novembre dello stesso anno.

Nell’estate 2009 diviene l’allenatore del Monza, in Lega Pro Prima Divisione, mentre nel luglio 2012 fa ritorno in riva allo Stretto come allenatore della squadra Primavera della Reggina.

Nel novembre 2015 subentra a Valentino Papa alla guida dell’Unione Sanremo, Eccellenza ligure, con cui vince la Coppa Italia Dilettanti 2015-2016. Dopo una breve esperienza alla guida della squadra albanese del Teuta Durazzo, il 18 gennaio 2017 sostituisce Bruno Caneo sulla panchina della Civitanovese. Firma poi un contratto annuale con il Renate, che chiude al 7° il Girone B di Lega Pro e disputa i Play-off di girone, ma viene eliminato al primo turno.