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La politica tra i libri, successo per i cicli di lettura “Parole nel vento”

CATANZARO – 12 LUG 2014 – Una serata all’insegna del confronto su politica e cultura quella ospitata ieri dal lido “il Kiosko”, nella pineta di Giovino di Catanzaro, secondo appuntamento del ciclo di lettura “Tra i libri” nell’ambito della quinta edizione del premio letterario della Provincia di Catanzaro “Parole nel Vento”. L’incontro dal titolo “La politica tra i libri” è stato organizzato con il supporto dell’associazione Gutenberg, e moderato da Piero Caprari, che ha stimolato con le sue domande il commissario straordinario della Provincia di Catanzaro Wanda Ferro e i giovani consiglieri comunali di Catanzaro Vincenzo Capellupo, Roberto Rizza e Antonio Giglio.
Caprari ha introdotto l’incontro parlando dell’impoverimento culturale delle rappresentanze politiche, che si manifesta sia nell’incapacità di interpretare il malessere sociale, sia nell’allontanamento dalla lettura impegnata da cui deriva la scarsa conoscenza dei fenomeni di trasformazione della vita sociale e la conseguente incapacità di elaborare idee al passo con i tempi. “Occorre puntare sulla lettura – ha chiosato Caprari – per uscire dal provincialismo che caratterizza la nostra realtà”.
Il commissario della Provincia Wanda Ferro ha rimarcato l’importanza degli investimenti in cultura: “Molti pensano che la mostra, il concerto, il premio letterario, siano soldi buttati al vento. Invece ritengo avvicinare la cultura alla gente rappresenti l’unico vero ascensore sociale. La cultura consente di stimolare una cittadinanza consapevole, che sappia scegliere al meglio la propria rappresentanza. Se c’è uno scadimento della politica a tutti i livelli, un po’ di responsabilità è da addebitare ad un nuovo modo di informarsi e di conoscere che è diventato rapido – al passo con i tempi di internet – ma che spesso non consente di arrivare alla fonte dei problemi. La lettura di un libro non solo consente di approfondire le questioni sociali e politiche, ma anche di avere una visione più ampia che consente di abbattere gli steccati ideologici, di aumentare la capacità di ascolto, di elaborare nuove idee. Ma la lettura di un libro rende soprattutto più predisposti alla cura del bello in ogni aspetto della vita politica e sociale. Scegliere di mantenere la delega alla cultura, quando sono stata eletta alla presidenza della Provincia, mi ha dato l’opportunità di confrontarmi con persone che mi hanno fatto guardare al territorio in modo differente. Se la politica ha deturpato l’ambiente ereditato dai nostri padri e preso in prestito dai nostri figli, ciò è dovuto anche ad un degrado culturale che nei decenni ha trascurato l’amore per il bello. Questo processo di crescita deve coinvolgere non solo chi fa politica e assume la responsabilità del governo dei territori, ma anche gli stessi cittadini: ho sempre amato l’idea della cultura capace di contaminare la società, plasticamente rappresentata dalla grande tenda che il Gutenberg con il suo presidente Dino Vitale ha voluto installare nella piazza principale del centro di Catanzaro, per accogliere migliaia di studenti che hanno avuto la possibilità di entrare in relazione con i libri e con i più importanti protagonisti del mondo della letteratura e della cultura in generale. Così io penso che la cultura vada portata non solo nelle scuole o nei luoghi accademici, ma anche nelle strade e nelle piazze, come l’associazione Gutenberg ci ha insegnato”. Wanda Ferro ha quindi rivolto un invito a giovani “affinché trovino sempre maggiore attrattiva in una politica contrassegnata dall’amore per la cultura”. “Dove non c’è cultura – ha spiegato – dove non ci sono orizzonti ampi, vengono meno anche quei valori etici che hanno contrassegnato le stagioni politiche più importanti della nostra storia.  Io credo che lettura di un libro consenta di abbattere l’odio, la violenza, il rancore, anche nella politica. E’ necessario un cambio di rotta, che veda amministratori e politici, al di là delle appartenenze, condividere l’impegno nella crescita di un territorio che si trova di fronte a sfide difficili. Nei vicoli di Catanzaro mi ha colpito molto un graffito che lancia un grande stimolo: ‘A noi piace la primavera, ma siamo in grado di scatenare le tempeste’. Io penso che quella primavera non si possa fermare, neanche tagliando tutti i fiori”. Wanda Ferro ha quindi espresso preoccupazione per il destino dei contenitori culturali, in seguito al riordino delle Province: “Penso a tutto il lavoro fatto con i musei, con le biblioteche, e sono preoccupata sia per la mancanza di risorse economiche, sia per l’incertezza sulla futura competenza su queste strutture. Auspico che sia dato mandato agli enti di appartenenza di decidere a chi dovranno essere trasferiti questi importanti contenitori culturali”. Wanda Ferro ha quindi invitato gli amministratori comunali a dare sempre grande attenzione e supporto ad una realtà importante della vita culturale della città, la biblioteca “De Nobili”, e ha anticipato la volontà, se i provvedimenti del governo lo consentiranno, di destinare ad una sede fissa per i circoli di lettura i nuovi contenitori culturali che la Provincia sta realizzando nell’area del Parco della Biodiversità anche grazie al restauro dei vecchi frantoi.
Il consigliere comunale Roberto Rizza ha anticipato la prossima iniziativa dell’Amministrazione comunale sul “bookcrossing”, realizzata già tempo fa dal Museo Marca, che consentirà la donazione libera e lo scambio dei libri. Il progetto partirà proprio dal quartiere marinaro, con il titolo “Un mare di libri”, e consentirà ai lidi balneari che aderiranno di installare al proprio interno una libreria a disposizione dei villeggianti e dei cittadini. “Parlare di libri – ha detto Roberto Rizza – vuol dire anche parlare di idee, e noi proviamo anche ad innovare le idee per creare una cultura il più possibile critica da parte dei cittadini, che possa essere da pungolo e propositiva nei confronti dell’amministrazione. L’iniziativa ‘Un mare di libri’ animerà le spiagge di Lido attraverso il bookcrossing balneare, ma quella della cultura è un’azione quotidiana che stiamo portando avanti, anche attraverso l’attenzione che dedichiamo alla biblioteca De Nobili. Ritengo inoltre che sia doveroso creare uno spazio di condivisione per gli studenti del quartiere marinaro, ormai a tutti gli effetti diventato il quartiere universitario della città, che però non mette a disposizione degli studenti un luogo di condivisione della cultura, di aggregazione, di socializzazione, che sono  elementi fondamentali per creare una città migliore di quella che oggi viviamo”.
Per Antonio Giglio “la lettura è vista forse in maniera distorta come un po’ troppo elitaria, fine a se stessa, e non invece come uno strumento per incidere sulla realtà. Si contesta spesso ai politici di non esprimere un grande livello culturale, ma è vero anche che la rappresentanza politica è espressione di una società che troppo spesso non mette la cultura al centro della vita quotidiana”.
“Bisogna alimentare un circuito culturale nella città – ha sottolineato Vincenzo Capellupo – che delocalizzi la cultura  portandola dal centro storico verso il quartiere marinaro e le periferie. Ciò deve avvenire innanzitutto attraverso la realizzazione di contenitori culturali di cui i quartieri sono carenti. Lido ad esempio ospita molti universitari, ma non ha un luogo in cui in cui i cittadini possano confrontarsi, dibattere, prendere libri in prestito. Bisogna investire nei contenitori e nella rete tra musei, biblioteche, archivi, anche realtà private, in modo da fare cultura attraverso appositi finanziamenti e facendo rete,  per ottenere una proficua ricaduta sul territorio”.