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[#CiNerd] L’ultimo dei Jedi è un Porg

Essere un fan di Star Wars è divenuto piuttosto complesso negli ultimi tempi, tra canonico e non canonico, serie tv, fumetti e la Disney, tutto sembra un po’ essersi annacquato. È lo stesso per il nuovo film della saga?

Star Wars è una pietra miliare, non si può creare qualcosa di questo brand senza che ci sia una vera e propria scissione di pareri globale. Come nel film ci sono i Jedi e i Sith, nel mondo ci sono gli Haters e i Lovers.

Questa premessa perché… Perché per quanto uno possa tifare o andare contro, l’importante è essere obiettivi ed è quello che troverete in questa recensione: Obiettività.

La regia di Rian Johnson fa sentire la sua differenza nelle riprese dall’episodio precedente di J.J. Abrams. Nulla da togliere all’amico JJ, ma ammettiamo che quando ha girato il Risveglio della forza non era al massimo della forma. Troviamo infatti delle ottime inquadrature coadiuvate dall’eccellente fotografia di Steve Yedlin che incornicia gli slow motion di Rian con maestria, rendendo le scene mozzafiato. A Rian però anche la colpa di aver reso quasi “ridicole” delle scene: andiamo nel dettaglio.

Il brand Star Wars è sempre stato permeato da una grande serietà, ma Johnson ha voluto portare quella corrente umoristica che ultimamente sta garantendo il successo a molti Blockbuster nell’universo di Lucas. Questo inserimento non è stato reso al meglio e si avverte lo stridore eccessivo. Non che negli altri titoli non vi fossero scene allegre, ma erano concentrate su alcuni personaggi precisi come Jar Jar Binks, C3PO e R2D2 che preparavano lo spettatore al passaggio da “Religiosa serietà” a “ho pestato una cacca di Hoth”. Rian non ci prepara a queste scene, lasciandoci smarriti o nervosi il più delle volte.

I personaggi, seppur con qualche eccezione, vengono guidati bene dal regista e seguono una crescita esponenziale nel loro spessore. Avevo promesso niente spoiler, quindi resterò sul vago, tuttavia preparatevi a storcere il naso su qualcuno e sorridere su altri. Tutti gli attori sono stati bravi e hanno confermato la loro professionalità, l’inserimento poi di Benicio Del Toro ha dato un grandissimo apporto a tutto il cast che si è trovato davanti un attore di grande esperienza che ha saputo rendersi unico fin dai primi istanti sulla scena.

La colonna sonora di John Williams si riconferma come sempre eccezionale anche se, dopo 40 anni, inizia ad essere leggermente datata. Va bene la nostalgia dei bee bop ma forse un rimodernamento del comportato sonoro e musicale non sarebbe stato male. NON è brutta, è solo sempre la stessa da episodio 4.

Chris Corbould agli effetti speciali ci regala qualcosa di veramente toccante. Tra personaggi ricostruiti in CG ed esplosioni di prim’ordine, tutte le scene sono ricche di particolari. Perfino quelle più rapide di azione dove “un fuocherello lì non se ne accorge nessuno” sono invece dettagliate e mai approssimative. A questo si aggiunge la già sopra citata fotografia di Steve che ha lavorato veramente bene per portare delle vere opere d’arte sullo schermo lasciandoci a bocca aperta una scena dopo l’altra.

Concludendo, Star Wars: Gli ultimi Jedi è SICURAMENTE meglio del capitolo precedente, ineluttabilmente non è forse all’altezza dello spessore dei capitoli originali ma cambia le carte in tavola mostrandoci qualcosa di diverso sia in tematiche che in crescita. Ha di sicuro delle pecche che non lo rendono un film perfetto, ma mi rendo conto che continuare una saga del genere è qualcosa di talmente complesso che diventa difficile, episodio dopo episodio, riuscire a tenere alta l’attenzione dello spettatore. Se siete fan della saga, andatelo a vedere per recuperare l’obbrobrio del 7.
Se non siete fan della saga andatelo a vedere perché intrattiene e alla fine dei conti è un bel film.

Voto generale: 8

PS: I Porg non sono dei Jedi ma sono gli unici vincitori di questo film e il marchio Disney sulla saga.

Miriam Caruso