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Il prof. D’Ignazio terrà nelle sede della Regione un seminario sulle riforme del governo territoriale in Calabria

Arcavacata di Rende ( Cs)  – Il prof. Guerino d’Ignazio, prorettore dell’Università della Calabria, raccogliendo una proposta del Vicepresidente della Giunta prof. Antonio Viscomi, organizza un Seminario sulle “riforme del governo territoriale in Calabria” al quale parteciperanno autorevoli studiosi di tutte le Università regionali, alla presenza del Presidente Mario Oliverio. Il Seminario, che avrà luogo il 23 febbraio a partire dalle ore 09.30 presso l’Aula Magna dell’Università della Calabria, si svolgerà secondo quanto indicato nel programma che può essere scaricato cliccando qui,  si rivolge ai cittadini ed agli amministratori pubblici che intendono analizzare e approfondire le novità avvenute di recente nel tessuto istituzionale delle autonomie territoriali, particolarmente in Calabria. Nell’organizzare questo Seminario, la Regione, la Scuola Superiore di Scienze delle Amministrazioni Pubbliche dell’Unical e le tre Università calabresi -informa una nota dell’Ufficio stampa della Giunta – intendono invitare alla riflessione quanti guardano con attenzione al futuro della vita istituzionale e della qualità della democrazia locale in Calabria. Le riforme del governo territoriale nelle regioni italiane, ed in quelle meridionali in particolare, costituiscono un passaggio che sta occupando e preoccupando i cittadini e gli amministratori pubblici ormai da molti anni. I territori ricchi e poveri, le istituzioni territoriali forti e deboli stanno affrontando la crisi in modo molto diverso. L’attuazione della legge n. 56 del 2014, la cd “legge Delrio”, costituisce, in questo quadro, un passaggio molto complesso della riforma legislativa, amministrativa e costituzionale, nella quale non mancano le criticità, soprattutto con riferimento agli aspetti di sostenibilità amministrativa e finanziaria e di allineamento con le altre riforme in itinere. Nel Seminario del 23 febbraio, l’attuazione in corso della “riforma Delrio” sarà letta non solo alla luce delle analisi giuridico-istituzionali, ma anche alla luce delle analisi degli scienziati dell’amministrazione e dei politologi, che contribuiscono con i loro approcci alla definizione dei problemi sul tappeto e delle proposte di risoluzione degli stessi. Diversi saranno i temi affrontati nel Seminario da docenti e studiosi, provenienti quasi esclusivamente dalle tre Università calabresi: “Riforma ‘Delrio’ e riforma della seconda parte della Costituzione” (Carmela Salazar); “Modelli regionali di applicazione delle Riforma ‘Delrio’ e riforma del C.A.L.”  (Giampaolo Gerbasi); “Modelli e strategie regionali nel riordino delle funzioni del governo locale” (Andrea Lippi); “Bilanci e risorse finanziarie degli enti territoriali nelle amministrazioni calabresi” (Maria Teresa Nardo); “Riordino degli enti locali in Italia: Unioni e fusioni dei Comuni” (Mariano Marotta); “Il riordino territoriale e i servizi pubblici locali” (Giulio Citroni); “Le città metropolitane: pregi e difetti. Il caso di Reggio Calabria” (Antonino Spadaro); “Città metropolitana di Reggio Calabria” Francesco Manganaro; “Personale pubblico e riforme del governo locale” Umberto Gargiulo; “Innovazione istituzionale e città metropolitane” Maria Mirabelli; “Appalti e innovazioni organizzative nelle funzioni territoriali di governo” (Daniele D’Alessandro); “Funzioni di governo territoriale e accoglienza dei migranti” (Donatella Loprieno); “Decreti Madia e nuovi ‘Distretti’ per il governo territoriale” (Walter Nocito). La qualità della democrazia locale in Calabria dipenderà anche dall’attuazione delle riforme del regionalismo e delle autonomie territoriali. Il seminario congiunto del 23 febbraio vuole contribuire alla piena riuscita di queste riforme. Anche per questo gli organizzatori auspicano la partecipazione di amministratori, organizzazioni di rappresentanza, associazioni e cittadini. L’iscrizione al seminario è condizione per il rilascio di un attestato di partecipazione.

Programma “LineAperta”: presto, un importante dibattito sulla Città Metropolitana

LOCRI (RC) Si terrà martedì 21 luglio 2015 alle ore 21:00, presso la Corte del Palazzo di Città, un importante dibattito sulla Città Metropolitana con diretta televisiva su Telemia (ch 85) all’interno del programma “LineAperta”.

L’evento dal titolo “Città Metropolitana: un’opportunità per la Locride o l’ennesima beffa?” prevede l’intervento di Giuseppe Raffa, Presidente della Provincia di Reggio Calabria, di Giuseppe Falcomatà, Sindaco di Reggio Calabria, del prof. Francesco Calabrò dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria, e dei Sindaci della Locride. La serata sarà moderata e condotta dalla giornalista di Telemia, Maria Teresa Criniti.

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Il dibattito risulta interessante e di fondamentale importanza per i cittadini locridei, che avranno modo di conoscere quelli che saranno gli scenari futuri che questo territorio si appresta a vivere, sia a livello amministrativo che comprensoriale, una volta che la Città Metropolitana entrerà in vigore.

Queste le dichiarazioni del Sindaco di Locri, dott. Giovanni Calabrese: «Invito tutti i cittadini della Locride a prendere parte direttamente o a seguire via televisione questo importante dibattito, che coinvolge noi tutti. Invito i miei colleghi Sindaci nel prenderne parte massicciamente e soprattutto attivamente. Con l’istituzione della Città Metropolitana, la Locride deve avere un futuro certo e di rilancio, non sicuramente di ulteriore esclusione. Quest’ultima prospettiva taglierebbe fuori questa zona da ogni logica di sviluppo futuro, dato già attualmente abbiamo delle palesi difficoltà con strutture ed infrastrutture vitali e di primaria importanza. Tutti insieme dobbiamo quindi combattere per ottenere una giusta posizione e riconoscimento all’interno della nascente Città Metropolitana. Ringrazio il presidente Raffa, il Sindaco Falcomatà e il professor Calabrò per l’importante contributo che daranno all’interno del dibattito. L’argomento interessa tutti quanti e tutti insieme dobbiamo capire quale sarà il nostro futuro, e quindi quello dei residenti di tutta la Locride».