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A scuola di Fumetto, nel mese di marzo nuovi corsi anche per bambini

COSENZA – A partire da fine marzo saranno attivi i nuovi corsi di fumetto base, sceneggiatura, fumetto per bambini e fumetto avanzato promossi dalla Scuola di fumetto di Cosenza.Diversi moduli formativi dedicati a quanti vogliono avvicinarsi alla nona arte per comprenderne tecniche e complessità.

Cluster e Museo del Fumetto

Il percorso formativo, intrapreso da Cluster e dal Museo del fumetto di Cosenza, già promotore del Festival le Strade del Paesaggio, ha raggiunto in poco meno di due anni esiti oltremodo positivi, riuscendo a raccogliere intorno alla proposta laboratoriale, un alto gradimento da parte di studenti e studentesse che hanno scelto di intraprendere questo viaggio nell’arte fumettistica. Le importanti collaborazioni del Museo con le maggiori realtà del settore a livello nazionale ed internazionale ed il profilo qualitativo dei docenti che spazia da Massimiliano Veltri, disegnatore per Marvel America a Pasquale Qualano, autore per DC Comics e Disney, assicura un primo ed importante momento di formazione sulle tecniche del fumetto e tutto ciò che questa disciplina comprende: storia del fumetto, sceneggiatura, disegno dal vero, nozioni di regia, realizzazione di una tavola dalla matita fino al colore, nelle sue varie forme.

Un percorso strutturato che attraverso diversi incontri settimanali garantisce l’apprendimento delle varie tecniche legate alla realizzazione del fumetto. Da quest’anno, in collaborazione con l’associazione Culturale Entropia, i corsi saranno attivi anche presso l’Università della Calabria negli spazi del DAM (Dipartimento Autogestito Multimediale).

 

 

Per informazioni e iscrizioni è attiva la sezione Scuola di Fumetto sul sito www.museofumetto.it  oppure il numero di telefono 3335057534.

 

“Cluster Locali di Cultura” la Regione partecipa al progetto turismo senior

CATANZARO- La Regione partecipa ad un progetto transnazionale, cofinanziato dalla Unione Europea, sul turismo senior, riservato a persone che hanno superato i cinquantacinque anni. Il  programma  prevede una serie di località, anche minori, da visitare, di particolare interesse turistico, dove  la comunità crea “Cluster Locali di Cultura” (CLC) per accogliere i turisti e partecipare, assieme  a loro, ad attività che possano far conoscere l’identità culturale ed artistica dei luoghi visitati e dell’intero circondario. Si parte dall’offerta turistica dei Comuni del Pollino di Altomonte, Morano e Civita, unitamente ai  Comuni della zona lombarda di  Castano Primo, vicino Milano, e ad alcuni Comuni di  Romania, Austria e Slovenia, con il coordinamento di PLEF (Planet Life Economy Foundation). L’iniziativa messa in campo, che si concluderà  nel prossimo mese di giugno, mira a promuovere maggiormente il turismo locale. Dai risultati che saranno registrati, il Dipartimento regionale “Turismo” deciderà se avviare simile iniziativa per altri territori calabresi. Per la sera di venerdì diciassette marzo è stata organizzata, a Morano Calabro, una manifestazione, riservata ai giornalisti ed agli operatori della stampa, illustrativa dell’intero progetto.

“Ridiamo slancio ai nostri borghi”, Morano partner di “EuroSen”

MORANO CALABRO (CS) – L’Amministrazione comunale partner in un progetto di turismo sostenibile, “EuroSen”, promosso da Planet Life Economy Foundation (PLEF), organizzazione no-profit con sede a Milano. L’idea, semplice quanto efficace, nasce dalla considerazione che è possibile innescare processi di sviluppo secondo nuovi modelli, capaci di coinvolgere adeguatamente le comunità e sappia proporre ai visitatori, soprattutto “senior”, nuovi metodi di conoscenza delle potenzialità e delle caratteristiche dei luoghi, sia per quanto attiene all’aspetto paesaggistico, architettonico e naturalistico, sia per ciò che riguarda le tradizioni popolari, l’arte, la storia, la lingua, la gastronomia. Continue incursioni nel sostrato economico e sociale, ritenuto a ragione elemento attrattore, segneranno progressivamente l’attuazione del piano. Quattro le nazioni scelte da PLEF, Italia (presente solo il Pollino, con Morano, Civita e Altomonte), Austria, Slovenia, Romania, per attivare i conseguenti percorsi di turismo, particolarmente in bassa stagione, ma non solo. Si punta a realizzare itinerari inclusivi, sia in destinazioni note che fungano da traino, sia, invece, in centri minori, troppo spesso sottovalutati o addirittura estromessi dai circuiti affermati. Quattro le attività principali da lanciare, la cui strutturazione e i dettagli sono affidati ai gruppi pilota istituiti nelle zone selezionate e denominati “Cluster” di cultura locale. Antonello Parrilla è l responsabile del Cluster Morano: sarà lui a dover tessere la tela di relazioni indispensabili al lancio e poi al cammino stesso dell’iniziativa in loco.  «In una prima fase si terranno i test di qualità nei differenti Paesi scelti», spiegano i referenti nazionali PLEF, Domenico Bearzatto e Paolo Todeschini, «quindi toccherà agli amministratori avviare dinamiche di valutazione con le aree, per terminare con un educational tematico che sancirà il riconoscimento e l’ingresso ufficiale della località in EuroSen». Conclusi gli step di avviamento, i Cluster diverranno veri e propri soggetti autonomi con interscambio reciproco, rimanendo, comunque, collegati a PLEF, che ha già stretto importanti accordi con tour operator mondiali per l’inserimento dei borghi in pacchetti specifici. Si va, dunque, verso un network tra associazioni senior guida dei quattro Paesi e gli organismi aderenti all’AGE platform Europe, braccio operativo dell’Unione Europea nel settore terza età e partner EuroSen. Rappresentante dell’esecutivo in questa sfida, il consigliere Rocco Antonio Marrone, il quale si dice «sicuro che questa nuova forma di accoglienza possa sortire buoni risultati e aumentare le visite nelle nostre aree. Pur rivolgendosi prevalentemente al turista senior», osserva Marrone, «la formula apre spazi di opportunità e aiuta a destagionalizzare l’offerta, privilegiando la bassa stagione, solitamente meno ambita dalle masse e più difficile da spendere sul mercato». «Pensiamo al progetto EuroSen», sono le parole del primo cittadino, Nicolò De Bartolo, «come a una scommessa da seguire con attenzione. I criteri di sviluppo prospettati, sui quali si intendono investire energie professionali e imprenditoriali, si presentano come interessanti alternative ai sistemi tradizionali di promozione e possono realmente diventare catalizzatori di flussi importanti e divulgatori credibili del nostro patrimonio materiale e immateriale».