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Contratto fiume Crati, si insedia il Gruppo di lavoro della Provincia Cosentina

Comitato fiume
Comitato fiume

Prima riunione operativa del Gruppo di Lavoro, istituito dalla Provincia di Cosenza, per la sottoscrizione del “Contratto del Fiume Crati”.

L’incontro ha visto la presenza dei  dirigenti della Provincia di Cosenza interessati: Giuseppe Nardi per Ambiente e Demanio e Produttività,  Giuseppina Donato per Programmazione e Gestione del Territorio ed Urbanistica, Francesco Basta per la Difesa del Suolo, Protezione Civile e Viabilità, Fabio Bruno, per Giovanni De Rose, per le Relazioni Interistituzionali ed Assistenza agli enti locali, con il supporto tecnico degli avvocati esperti ambientali e componenti del Gruppo di Lavoro 1 per il riconoscimento dei Contratti di Fiume a scala nazionale e regionale, coordinato dal Ministero dell’Ambiente e Tutela del Territorio e del Mare, in collaborazione con ISPRA, Paola Rizzuto, nominato coordinatore del Gruppo di Lavoro, Maria Claudia Marazita e Elio Lappano, nonché il professor Giancarlo Principato dell’Unical.

Il Presidente della Provincia, Mario Occhiuto, ha inteso dotarsi di tale strumento per contribuire fattivamente ad operare un cambiamento in tema di pianificazione fluviale, promuovendo con ciò una nuova cultura del territorio e dei fiumi, con l’obiettivo di dare un contributo concreto alle politiche e strategie nazionali, regionali e locali. Entusiasta e tempestiva l’adesione dei suoi dirigenti, i quali hanno offerto le proprie competenze al servizio di questa nuova e delicata fase che si è aperta, per le aspettative che sui contratti di fiume si sono create,  con il proposito di avvicinarsi sempre più al territorio ed alle comunità, affinché l’elemento naturale possa ritrovarsi in armonia con quello antropico e per esso con politiche e progetti. Il coordinatore, Paola Rizzuto, ha sottolineato che il fiume Crati, rappresentando uno dei più grandi bacini idrografici che ricadono nel territorio della provincia di Cosenza, con il gran numero di Comuni della Valle del Crati che ricomprende, che lo rende, forse, il più importante nella regione, con al suo interno due riserve naturali, riconosciute con legge regionale, storia e tradizioni, con la sua elevata densità abitativa ed urbanizzazione, rappresenta una ottima sperimentazione in tema di Contratti di Fiume quali strumenti di pianificazione, coesione e sviluppo per il Mezzogiorno, poiché offre punti di forza ed opportunità, del pari a rischi e fragilità, così articolati e vari, forieri di dinamiche dialettiche complesse per gli interessi diversificati e strutturati,  per le diversità morfologiche e peculiarità territoriali, per cui l’esperienza in fieri del Contratto di Fiume Crati potrà svolgere appieno qui la sua funzione.

Punto di forza e garanzia di conformità è l’inserimento tra i riferimenti normativi presupposto dell’atto d’indirizzo assunto dal Presidente, oltre alle direttive comunitarie e testi normativi nazionali e regionali di riferimento, il documento redatto dal Gruppo di Lavoro 1 del Tavolo Nazionale, che identifica le definizioni ed i requisiti qualitativi di base dei contratti di fiume con l’intento precipuo di armonizzare l’interpretazione ed attuazione su tutto il territorio italiano.