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Sanità, dimezzati i commissari in Calabria. Da sette a tre. I nomi

ROMA – Scende a tre il numero dei commissari sulla sanità in Calabria rispetto ai sette previsti nel decreto straordinario calabrese

Nella serata di ieri, al termine della riunione del Consiglio dei Ministri, Giulia Grillo, ha fatto sapere che sono stati nominati i commissari straordinari dell’Azienda sanitaria provinciale di Crotone e delle Aziende ospedaliere di Cosenza e di Catanzaro.

Gilberto Gentili è stato scelto per l’Azienda sanitaria provinciale di Crotone, Giuseppina Panizzoli, sarà la commissaria per l’Azienda ospedaliera di Cosenza e Isabella Mastrobuono è la nuova commissaria dell’Azienda ospedaliera Pugliese Ciaccio di Catanzaro.

Quattro commissari in meno, rispetto a quelli inizialmente previsti e  i cui nomi erano presenti nella lista inviata dai commissari al Piano di rientro al presidente della Regione Oliverio: l’Asp di Vibo Valentia (inizialmente assegnata a Gianluigi Scaffidi), l’Asp di Cosenza (il prescelto era Antonino Candela), l’Asp di Catanzaro (Renzo Alessi) e l’Ao di Reggio Calabria (Massimo Annicchiarico).

 

Forza Italia, Gianluca Gallo nomina nuovi commissari

COSENZA – Continua il processo di radicamento di Forza Italia sul territorio. Con distinti ma analoghi provvedimenti, il coordinatore provinciale del movimento azzurro, il consigliere regionale Gianluca Gallo, ha provveduto alla nomina di commissari in quattro realtà urbane cosentine.

La scelta è caduta su Giuseppe Capparelli per Altomonte; Francesco Chiaravalle per Bisignano; Giuseppe Tallarico per Laino Borgo; Pantaleo Porcella per Santa Caterina Albanese.

«Abbiamo avuto la fortuna – commenta Gallo – di ricevere l’adesione al nostro progetto di figure unanimemente apprezzate e stimate, in ambito politico come in campo professionale, che hanno offerto la propria disponibilità a portare avanti un compito delicato e gravoso. A loro va il nostro ringraziamento: sono sicuro che con passione e determinazione daranno un contributo importante per il raggiungimento obiettivo che ci siamo prefissati: garantire una rappresentanza ancor più incisiva e pregnante al popolo dei moderati, che si riconosce in Forza Italia e sostiene le ragioni ed i programmi del centrodestra». Insomma, un altro tassello che va ad incastrarsi nel mosaico della riorganizzazione interna, concordata e tracciata – al pari delle nomine commissariali – con i vertici regionali e nazionali di Forza Italia. «Abbiamo deciso di puntare sul radicamento territoriale quale elemento imprescindibile per la riaffermazione dei valori fondanti di FI», spiega Gallo. «Ai neocommissari, ai quali va l’augurio di buon lavoro», aggiunge, «spetta dunque una funzione essenziale: favorire la coesione tra aderenti e simpatizzanti, per approntare programmi e sinergie che abbiano quale unico fine lo sviluppo economico e la crescita culturale e sociale delle nostre comunità. Insieme riusciremo a ridare linfa al campo dei moderati, privilegiando il dialogo e l’apertura alla società civile».

Decreto Sanità Calabria, sulle nomine dei commissari Oliverio non ci sta

ROMA – «Non posso accettare, come presidente della mia terra di catalogare i professionisti calabresi come incompetenti o qualcosa di più, magari carichi di rognosa criminalità o illegalità. Non va bene e siccome sono atti parlamentari, io respingo questa impostazione».

Lo ha detto il presidente della Regione Calabria, Mario Oliverio, in Commissione Affari sociali della Camera, durante l’audizione sul ddl recante misure per il Servizio sanitario calabrese.

«La nomina dei commissari – ha aggiunto Oliverio – riguarderà dirigenti di fuori regione con la motivazione, scritta nella relazione, che io ritengo personalmente inaccettabile, in cui si legge che ‘è auspicabile che i soggetti scelti provengano al di fuori dal contesto professionale e ambientale della regione. La Calabria è una regione dell’Italia, non è il Burundi.

Per quanto mi riguarda nessuna intesa per le nomine, non mi interessa. Ciò che mi interessa ed è importante, per garantire il servizio ai calabresi, è lo sblocco delle assunzioni».

Forza Italia, designati i commissari di tre centri urbani

COSENZA – Forza Italia procede nel suo percorso di riorganizzazione e radicamento sul territorio, dopo la nomina a commissario provinciale – lo scorso Dicembre – del consigliere regionale Gianluca Gallo. E sulla scia di quanto già avvenuto nelle scorse settimane per Castrovillari, Cariati e Cetraro, il movimento azzurro acquista adesso nuova vitalità in altre realtà urbane. Con distinti ma analoghi provvedimenti, Gallo ha infatti provveduto alla nomina di commissari in tre importanti centri del Cosentino.

La scelta è caduta su Carmine Manna per Rende, Luigi Rinaldo Brusco per Fagnano Castello, Vincenzo Renne per Amendolara.

«Si tratta – spiega il commissario provinciale forzista – di figure unanimemente apprezzate e stimate, in ambito politico come in campo professionale. A loro va il mio ringraziamento per aver accettato, con senso di responsabilità, di accollarsi un compito delicato e gravoso. Ci attendono sfide importanti ed è intenzione di Forza Italia puntare a riaffermare la propria presenza a livello territoriale, anche in considerazione del momento storicamente difficile nella vita politica del paese». Da qui le nuove nomine, concordate coi vertici regionali e nazionali.

Le nomine

Manna, laureato in Economia aziendale, amministratore di importanti società attive nel campo dei servizi alle aziende, è stato consigliere comunale di Cosenza, vicepresidente del consiglio comunale ed anche assessore in seno alla giunta guidata dal sindaco Mario Occhiuto, ricoprendo altresì gli incarichi di dirigente regionale di Forza Italia e, fino ad ora, coordinatore cittadino del partito a Rende (per lui, dunque, si tratta in sostanza di una conferma, anche se con poteri diversi, nel ruolo fin qui occupato). Di salda esperienza politica ed amministrativa anche Luigi Rinaldo Brusco, avvocato, dal 2002 ad oggi consigliere a Fagnano Castello, comune di cui dal 2007 al 2012 ha anche retto le sorti in qualità di primo cittadino. A chiudere la terna, Vincenzo Renne, architetto, chiamato a guidare Forza Italia ad Amendolara per i brillanti risultati raggiunti negli ultimi tempi sul piano politico e organizzativo, con l’impegno profuso ad esempio nella fase del tesseramento, dal quale è scaturita l’adesione al movimento di diversi amministratori comunali. «Ai neocommissari, ai quali formulo l’augurio di buon lavoro – dice Gallo – è demandato un compito fondamentale: riportare la politica tra la gente, nel dialogo costante con i cittadini per approntare programmi e sinergie che abbiano quale unico fine lo sviluppo economico e la crescita culturale e sociale delle comunità locali. Sono sicuro che Manna, Brusco e Renne, con passione e determinazione, daranno un contributo rilevante nel raggiungimento dell’obiettivo che insieme ci siamo posti: garantire una rappresentanza ancor più incisiva e pregnante al popolo dei moderati, che si riconosce in Forza Italia e sostiene le ragioni ed i programmi del centrodestra».

Sanità, insediati i nuovi commissari

CATANZARO – L’assessore vicario Franco Rossi ha presieduto oggi una riunione nel corso della quale si sono ufficialmente insediati i commissari delle Aziende sanitarie e ospedaliere nominati ieri dalla Giunta regionale.

I NUOVI COMMISSARI  

Si tratta di Angela  Caligiuri (Azienda sanitaria provinciale Vibo Valentia), Giuseppe Fico (Azienda sanitaria provinciale Catanzaro), Antonello Graziano (Azienda sanitaria provinciale Crotone), Raffaele Mauro (Azienda sanitaria provinciale Cosenza), Caterina De Filippo (Azienda ospedaliera Mater Domini di Catanzaro), Achille Gentile (Azienda ospedaliera Annunziata di Cosenza) e Vittorio  Prejanò (Azienda ospedaliera Reggio Calabria).

Presenti all’iniziativa, che si è svolta nella sede della Cittadella a Catanzaro, anche il delegato del presidente Mario Oliverio alla sanità Franco Pacenza, il dirigente generale del Dipartimento tutela della salute Antonio Belcastro e il capo di Gabinetto Gaetano Pignanelli. Ai commissari è stato chiesto uno sforzo straordinario e un lavoro di squadra affinché, coordinati dal Dipartimento alla sanità, possano rispondere al meglio alle domande di salute dei cittadini. 

Sanità, il sindaco di Cariati scrive ai commissari Scura e Urbani

CARIATI (CS) – La sindaca di Cariati, Filomena Greco, ha scritto una lettera ai commissari per la Sanità Massimo Scura e Andrea Urbani per chiedere un incontro nel quale si possa discutere delle gravi carenze di servizi sanitari che sussistono sul territorio.

«Come di certo saprete – si legge nella missiva – , i cittadini del comune che amministro e quelli dei paesi circostanti vivono ormai da anni in una situazione di forte disagio, causata dalla carenza di molti servizi essenziali. Primo fra tutti, quello sanitario».

«Da quando anni fa è stato dismesso l’Ospedale ‘V. Cosentino’ di Cariati – continua  il Primo Cittadino – , che serviva un territorio vasto, abitato da migliaia di persone, istituzioni e politica si sono affannate a ipotizzare soluzioni e promesse. Tutte puntualmente disattese. Credo – aggiunge –  sia arrivato il momento di rispondere in maniera responsabile alle necessità sanitarie del nostro territorio. Per questo, dopo essermi rivolta senza avere alcun esito sia al direttore generale dell’azienda sanitaria provinciale di Cosenza, Raffaele Mauro, nonché al presidente della Regione Calabria, l’onorevole Mario Oliverio, mi rivolgo a voi».

L’urgenza, spiega la sindaca, è quella di non perdere il finanziamento da 9 milioni di euro, stanziati più di un anno fa per un progetto, la Casa della Salute, che non è mai partito: se quei soldi tornassero indietro, la popolazione e il territorio subirebbero «l’ennesimo ed irreparabile danno».

E poi, fa notare Greco, come se non bastasse, nelle strutture attualmente attive «esisterebbe una situazione di enorme degrado», riguardo alla quale è stato già chiesto un sopralluogo congiunto al direttore generale dell’Asp e al direttore sanitario del distretto.

Chiede, quindi, ai commissari di individuare insieme “concrete soluzioni” e invita Scura e Urbani a raggiungere Cariati.

«Sono certa – conclude Greco – che accoglierete favorevolmente il mio invito perché a voi tanto quanto a me sta a cuore la possibilità di garantire a tutti il diritto fondamentale alla salute».

Aieta si autosospende dal Pd: «Renzi revochi i commissari alla sanità»

COSENZA – Il consigliere regionale e presidente della commissione bilancio Giuseppe Aieta si è autosospeso dal Partito Democratico. Alla base della decisione assunta c’è l’irrisolta questione dell’assistenza sanitaria in Calabria. Una dura presa di posizione nei confronti del governo nazionale contro la presunta inefficienza degli organismi commissariali. Aieta ha comunicato la sua decisione con una lettera indirizzata a Matteo Renzi, al segretario regionale del partito Ernesto Magorno, al capogruppo del PD in consiglio regionale Sebi Romeo, al Presidente della Regione Mario Oliverio. Questo il testo: «A seguito delle modifiche introdotte con la legge di stabilità 2015, che sancisce l’incompatibilità tra organi istituzionali e funzioni commissariali, il 12 marzo 2015 sono stati nominati commissario l’ing Massimo Scura e sub commissario il dott. Andrea Urbani con apposita deliberazione del CdM. In questo anno e mezzo i commissari non hanno brillato per risultati positivi tant’è che la spesa sanitaria é cresciuta a fronte di una qualità dei servizi sprofondata ai minimi storici come dimostrano i rilievi del Tavolo Adduce dove si é rappresentato il livello minimo dei LEA che hanno posto la Calabria al penultimo posto tra le regioni italiane. Nell’ultima competizione elettorale per il rinnovo del Consiglio Regionale della Calabria abbiamo più volte posto il problema della qualità dei servizi sanitari come una priorità imprescindibile del nostro progetto politico: su questo aspetto – che era ed è – il più sensibile per i calabresi, abbiamo assunto un impegno con i cittadini che oggi – non certo per responsabilità della Regione – non siamo in grado di onorare a causa di scelte illogiche e anti economiche dei commissari nominati dal Governo.  Il punto politico, però, risiede nel fatto che i calabresi non distinguono più tra l’azione dannosa dei commissari e quella del partito democratico che è forza di governo alla Regione e al Governo. Il clima in Calabria é divenuto pesante per via della diffusa indignazione che ad ogni latitudine ha contagiato i cittadini e gli operatori sanitari. E’ sotto gli occhi di tutti come i commissari Massimo Scura e Andrea Urbani, alimentando uno scontro istituzionale che non ha precedenti, abbiano gestito finora la sanità calabrese attraverso una produzione smisurata di decreti con un unico tratto distintivo determinato dalla superficialità e dal pressappochismo che emergono in tutta la loro evidenza mostrando, in qualche caso, anche il segno dell’arroganza sconfinata nell’abuso. Si pensi a tutte le disposizioni di volta in volta adottate, corrette e ritirate. Continuano a susseguirsi i decreti di riprogrammazione della rete ospedaliera ( DCA n.30 e n. 64 che ridisegnano la rete in modo sempre incompleto se non addirittura errato ( vedi modifica degli allegati rispetto ai dati dei documenti costitutivi dei decreti). Ma l’aspetto più grave è che la continua riprogrammazione lascia sempre irrisolte sul tappeto le questioni più critiche alimentando il fuoco dell’indignazione ad ogni latitudine della Calabria. I cittadini calabresi devono poter riacquistare fiducia nelle proprie strutture sanitarie e questo non può che passare attraverso un ripensamento deciso della stagione commissariale . E’ giunto il momento di riconoscere che la struttura commissariale nella sua azione è venuta meno ad alcuni principi fondanti quali il rigore, la trasparenza e il rispetto del ruolo della Regione, mostrandosi inadempiente proprio rispetto agli obiettivi per cui era stata nominata ovvero assicurare ogni possibile risparmio di spesa ma sempre nell’ottica di un reale miglioramento dell’assistenza sanitaria erogata ai cittadini calabresi con la conseguente e tanto attesa riduzione del prelievo fiscale regionale. A fronte di tutto ciò il Consiglio Regionale, i Parlamentari, i Sindaci, gli Operatori Sanitari hanno chiesto una inversione di marcia che non é mai arrivata tanto da far chiedere alla direzione regionale del PD calabrese, con apposito deliberato, l’immediata rimozione dei commissari Scura e Urbani. Che, puntualmente, non è arrivata. Considerato, pertanto, l’estremo disagio che in qualità di rappresentanti del popolo continuiamo a vivere nei territori; venuto meno il rapporto di fiducia con i cittadini che non distinguono più tra le condotte dei commissari e i rappresentanti politici democraticamente eletti tanto da diventare oggetto di quotidiana polemica e contestazione; consapevole della responsabilità civile e morale verso intere comunità cui non è garantito il diritto alla saluta e spesso all’esistenza; Ti comunico – con sommo dispiacere – la mia sospensione dal Partito Democratico fino a quando non sarà ristabilita l’agibilità democratica a tutela dei cittadini calabresi che pretendono il sacrosanto diritto a vivere in una regione che garantisca loro una vita normale con tutte le garanzie per la loro salute».

Sanità, è guerra aperta tra Oliverio e Scura. Il governatore: “Scriverò al ministro Lorenzin”

Catanzaro ( CZ) – Guerra aperta tra il presidente della regione Mario Oliverio ed il commissario per il piano di rientro sanitario Scura. Il numero uno della sanità calabrese ha approvato l’adeguamento della rete ospedaliera regionale in maniera del tutto autonoma ed unilaterale, senza per intenderci, consultarsi prima con il governatore della Calabria. E questa scelta ha mandato Oliverio su tutte le furie.“Adesso basta”. E’ quanto ha affermato il Presidente della Giunta regionale, a proposito degli ultimi provvedimenti adottati  dai Commissari al Piano di Rientro dal debito sanitario.  La tensione è salita alle stelle ed i rapporti tra Scura ed Oliverio, già molto difficili, sembrano ormai deteriorati in maniera irreversibile. Carica di rabbia la dichiarazione diffusa dal presidente della Giunta regionale: “E’ molto grave –prosegue il Presidente della Regione- che si approvi l’adeguamento della rete ospedaliera regionale agli standard del Piano Sanitario Nazionale 2014-2016 senza alcun confronto con la Regione. La rete ospedaliera è atto programmatorio di primissimo livello e costituisce l’ossatura strategica per un rilancio del Sistema Sanitario calabrese. Non è accettabile, pertanto, che ciò avvenga in sfregio alle Istituzioni democratiche regionali”. “Rappresenterò nell’immediatezza al Ministro della Salute Lorenzin –conclude Oliverio- questo ennesimo atto provocatorio dei Commissari”.