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Il generale Mariggiò alla guida di Calabria Verde

CATANZARO – Il presidente della Giunta regionale Mario Oliverio chiama Aloisio Mariggiò al capezzale di Calabria Verde. Il generale dei Carabinieri Aloisio Mariggiò, che ha rivestito anche il ruolo di comandante della Legione Calabria della Benemerita, è, attualmente, vice direttore tecnico-operativo della Direzione Investigativa Antimafia a Roma. «Ringrazio il generale Mariggiò – ha detto Oliverio – per aver accettato la nostra proposta di guidare Calabria Verde, la più grande azienda pubblica della Calabria. L’esperienza e la conoscenza della nostra regione da parte del generale Mariggiò, che in più fasi ha svolto ruoli di direzione dell’Arma in Calabria, costituisce una garanzia, in direzione del riordino e del rilancio di una importante struttura per il territorio e la crescita della nostra regione. Dopo la messa in liquidazione dell’Afor e l’istituzione di Calabria Verde, bisogna dire che il nuovo Ente non è ancora nato. Il generale Mariggiò avrà il compito di dare vita ad un ente moderno, capace di valorizzare le risorse umane e di realizzare il progetto di utilizzazione e valorizzazione delle risorse forestali, di sistemazione idrogeologica e di valorizzazione ambientale».

Sanità, Oliverio: fallimentari le gestioni commissariali

CATANZARO – “La Corte dei Conti certifica quanto da me affermato in questi mesi circa il fallimento del Piano di Rientro e delle gestioni commissariali che, da sette anni, hanno la responsabilità del governo della sanità calabrese”. E’ quanto si legge in una dichiarazione del presidente della Giunta regionale Mario Oliverio. “Il progressivo aumento dell’emigrazione sanitaria passiva, l’allungamento delle liste di attesa, il depauperamento dei servizi sono la risultante della mancata assunzione del processo di riqualificazione e di riordino dei servizi sanitari che avrebbe dovuto essere la bussola nell’azione dei commissari proposti alla gestione del Piano di Rientro. Niente di tutto ciò. Al contrario – prosegue il Governatore – solo tagli lineari ed impostazioni ragionieristiche che hanno prodotto un progressivo peggioramento dell’offerta sanitaria. Per ultimo, il 24 marzo scorso, abbiamo avuto modo di evidenziare tale situazione e di chiedere una riflessione proprio sulle esperienze delle regioni commissariate, a partire dalla nostra, nella Conferenza dei Presidenti di Regione alla presenza del Ministro Lorenzin che, non a caso, ha annunciato una iniziativa legislativa capace di individuare tempi e modalità certe per la fuoriuscita dai Piani di Rientro, condividendo le nostre preoccupazioni. La Corte dei Conti conferma, altresì, la necessità di utilizzare ingenti risorse non spese rinvenenti dall’ex art. 20 in direzione dell’edilizia ospedaliera e sanitaria. E’ proprio in tal senso- conclude Mario Oliverio – che abbiamo chiesto al Ministero della Sanità la definizione di un apposito Accordo di Programma Quadro sugli investimenti per nuove strutture ospedaliere, per riqualificazione e ristrutturazione”.

Elezioni Cosenza, Petrozza sulle medesime posizioni di Paolini

COSENZA – Arriva dal medesimo ufficio stampa del Pse di Enzo Paolini la dura dichiarazione del segretario del Circolo PD Cosenza II Mario Petrozza, assai critica nei confronti di Marco Ambrogio, componente della commissione elettorale di Palazzo dei Bruzi. Che la fonte della notizia sia la medesima da cui giungono i quotidiani attacchi al Partito Democratico sottoscritti da Pse e Cosenza Domani, lascia supporre l’esistenza di una posizione critica comune tra Paolini e Petrozza, testimoniata anche dalle perplessità manifestate da Petrozza all’indomani dell’investitura di Lucio Presta. Il segretario Petrozza oggi attacca un esponente del suo stesso partito. “A parte i proclami e le frasi di circostanza, ci piacerebbe sapere cosa sta facendo il Partito Democratico e il suo rappresentante nella commissione elettorale del Comune di Cosenza per dare corso all’individuazione degli scrutatori tramite sorteggio – scrive Petrozza nel comunicato – Alle dichiarazioni non sono seguiti i fatti se è vero che il nostro rappresentante all’interno della commissione elettorale sta procedendo a nominare la sua quota di scrutatori pur essendosi dichiarato, non più di qualche giorno fa, favorevole al sorteggio così come hanno detto i quattro deputati calabresi del PD. Appare quanto mai fuori luogo e in difformità con i principi di democrazia sui quali dovrebbe basarsi una pubblica amministrazione, proseguire con il meccanismo clientelare e ingiusto della nomina diretta e arbitraria degli scrutatori essendo peraltro i consiglieri decaduti per via dello scioglimento anticipato del consiglio comunale. Sarebbe un gesto dal forte valore simbolico se il nostro rappresentante in commissione elettorale rinunciasse alle nomine discrezionali di pertinenza del Partito democratico per procedere ad un sorteggio pubblico su una base costituita tutta da disoccupati. Anche se la legge consente le nomine, è sempre possibile utilizzare un meccanismo democratico ed equo così come ha fatto il commissario del Comune procedendo al sorteggio dei componenti di sua competenza. Darebbe l’immagine di un partito che non partecipa alla spartizione dei posti, che è effettivamente e realmente contrario allo scambio di favori e alle clientele tra elettori e candidati e ad ogni pratica spartitoria che alimenta privilegi e ingiuste rendite di posizione”. A seguire è stata diffusa anche una dichiarazione di Enzo Paolini che proponiamo integralmente: “A chi mi sollecitava nei giorni scorsi per prendere posizione sulla vergogna della nomina degli scrutatori, vero paradigma del voto di scambio (altrimenti non si capirebbe la pervicacia con la quale il PD e Forza Italia pretendono la nomina invece del sorteggio), abbiamo risposto con i fatti. Noi continuiamo a volere il sorteggio e non ci siamo permessi di nominare nessuno. Gli altri, quelli delle chiacchiere, il PD e la destra di Forza Italia e soci, hanno fatto le nomine. Ma noi che, come tutti sanno, siamo testardi, chiediamo a questo punto una presa di posizione del Commissario e l’intervento del Prefetto. Sarà pure consentito da una (per quanto assurda) norma ma il problema è tutto politico. Come può e perché un organismo composto da consiglieri comunali dimissionari non più in carica, procedere alla nomina di scrutatori, cioè di elementi che dovrebbero contribuire ad assicurare il regolare svolgimento delle elezioni dove sono essi stessi ricandidati? La risposta è semplice: perché la retribuzione degli stessi è la base per la richiesta del voto. O non è così? Certo che è così. Ma d’altra parte non possiamo meravigliarci se questo scempio morale è posto in essere dal PD, il partito che ritiene che le regole ed i principi valgono per tutti ma non per se stesso”.

 

Dimissioni Commissario Calabria Verde, la preoccupazione dei sindacati

Catanzaro ( Cz) “Le dimissioni del Commissario Straordinario di Calabria Verde rendono ancora più drammatica la criticità dell’Azienda che in questo momento avrebbe avuto bisogno di una guida certa e sicura”. E’ quanto si trasmette in una nota congiunta dalle OO.SS e della RSU di Calabria Verde”Nel momento in cui si aspettava un piano di riorganizzazione che potesse rilanciare tutta l’attività dell’Azienda – prosegue il comunicato-  è arrivato uno stop, con le dimissione del Commissario, che danneggia i lavoratori, la popolazione tutta e la speranza di una prospettiva per una Calabria migliore. Chiediamo al Presidente della Giunta Regionale di mettere in atto tutto quanto in suo potere per ridare all’Azienda Calabria Verde, al più presto, una guida che possa mettere in atto tutte le strategie per invertire questa tendenza che da alcuni mesi sta letteralmente distruggendo la più grande azienda calabrese, sia in termini di dipendenti che in termini di servizi al territorio ed alla montagna in particolare”.

 

Wanda Ferro: “Oliverio non si nasconda dietro Scura, ci spieghi la sua idea di sanità”

Catanzaro ( Cz) – “I calabresi hanno diritto alla massima chiarezza rispetto alla polemica sulla sanità tra Scura ed Oliverio che in questi giorni sta impazzando sugli organi di stampa, e che purtroppo lì sta rimanendo nonostante i lodevoli ma infruttuosi tentativi del presidente Nicola Irto di portare il confronto nella sua sede naturale, ovvero il Consiglio regionale.”. E’ quanto dichiarato da Wanda Ferro, vice coordinatrice regionale di Forza Italia. “È evidente che manca il necessario scatto di orgoglio del Consiglio nel riprendersi ciò che gli compete, e che la discussione non viene portata nelle sedi istituzionali perché è il riflesso di contrasti tutti interni al partito democratico, che sta riducendo a gazzarra una materia delicata che riguarda il diritto alla salute di tutti i noi. Ciò che temiamo è che tra Scura e Oliverio sia in corso un gioco di ruolo che sembra fare comodo soprattutto al governatore, il quale si indigna, urla e batte i pugni, ma ad oggi non ci fa sapere, a fronte delle scelte radicali che pure vanno assunte nel settore della Sanità, quale è la sua visione delle cose, quale è la programmazione che vorrebbe realizzare in alternativa a quella elaborata in materia di riordino degli ospedali dal commissario Scura insieme ai tecnici del suo suo stesso dipartimento”. “È evidente-  prosegue la nota-  che lo stato di confusione in cui versano tutti gli attori della vicenda si è oramai  impadronito della scena, in un contesto nel quale il commissario Scura, quale plenipotenziario del governo Renzi, approva il decreto di riordino degli ospedali stilato insieme ai tecnici del Dipartimento Salute della Regione senza la firma del dirigente dello stesso dipartimento e mentre il governatore Oliverio lamenta che il commissario avrebbe dovuto confrontarsi con la politica e non con i tecnici; il consiglio regionale convoca una seduta ad hoc per fare il punto della situazione attraverso un dibattito; alcuni senatori si schierano con Oliverio presentando una interrogazione parlamentare al ministro per chiedere la rimozione del commissario Scura (e perché venga mandato un altro commissario al suo posto?); il governatore annuncia la convocazione di tutti i sindaci calabresi per mettere la faccia di Scura davanti alle proteste dei territori; il sottosegretario Guerini invita al dialogo e, neppure troppo tra le righe, scarica Oliverio dicendo che la Regione deve occuparsi della gestione delle Aziende sanitarie mentre la programmazione spetta al commissario. Dibattiti, discussioni, interrogazioni parlamentari, conflitti di competenze, veri e propri insulti tra le parti ed evanescenze di ogni tipo, mentre Oliverio si affanna a spiegare che lui ha l’obbligo di denunciare, altrimenti sarebbe il presidente di un altro pianeta, sempre che, ci sarebbe da aggiungere, in qualche pianeta ci fosse qualcuno a volerlo come presidente dopo (non) averlo visto all’opera. Non negli altri pianeti, ma in qualsiasi altra Regione normale un governatore dotato di autorevolezza non si limita a sbattere i pugni sul tavolo se qualcuno gli sottrae il potere di gestire la Sanità e non accontenta di alzare la voce contro un provvedimento che forse nemmeno conosce sino in fondo e che, a prescindere  dai contenuti più o meno meritevoli di apprezzamento, è aperto e pronto ad essere modificato se vi fossero autorevoli proposte degne di essere prese in considerazione” Il problema è proprio questo- ribadisce la Ferro- : il governatore non ha alcuna proposta da avanzare. Per questi motivi si rifugia dietro il consueto populismo che ha caratterizzato questo interminabile inizio di legislatura contrassegnato da un immobilismo senza precedenti,  e tenta di auto-esonerarsi da responsabilità che invece gravano tutte sulla sua assoluta mancanza di una visione della sanità. Spero di essere smentita ed attendo fiduciosa che il governatore Oliverio renda noto a tutti i calabresi la sua visione complessiva ed il suo piano degli ospedali alternativo a quello di Scura. Dica Oliverio quali ospedali andranno potenziati, quali ridimensionati, quali dovranno essere chiusi. Non si limiti Oliverio ad attribuire a Scura la colpa di aver preso delle decisioni che spettano alla politica, ma dica quali sono le decisioni che secondo lui la politica dovrebbe assumere nell’interesse dei cittadini e dei territori. Solo in tal modo i cittadini potranno formarsi il convincimento che il governatore non è diventato un demagogo di professione e che ha davvero un’idea di come si possa migliorare la sanità della nostra regione. Se poi Oliverio dirà la sua idea di sanità, e questa sarà condivisibile, avrà al suo fianco anche la minoranza, perché sulle decisioni difficili e assunte nell’interesse della collettività, non ci possono essere divisioni o strumentalizzazioni”.

Cassano, approvato il piano istituzionale 2016

Cassano allo Ionio ( Cs) – Continua l’azione dell’organo straordinario di amministrazione del comune di Cassano All’Ionio, ai fini di dotare l’ente di strumenti organizzativi validi per ottimizzare il funzionamento e l’organizzazione dei servizi e delle attività interne ed esterne al Palazzo. Con atto deliberativo, adottato con i poteri dell’assise civica, da parte del Commissario Straordinario, Emanuela Greco, – si legge in una nota – assistito dal segretario generale, Antonio Fasanella, per la prima volta in assoluto, ai sensi della legge 150/2000, è stato approvato il “Piano Comunale della Comunicazione Istituzionale” dell’ente locale, per l’anno 2016, allo scopo di pianificare le attività di informazione e comunicazione e per rendere sempre più trasparente e al passo dei tempi le attività degli organi istituzionali del comune. Com’è ormai palese, la comunicazione pubblica è diventata, anche per espressa volontà del legislatore, uno degli snodi fondamentali del processo d’innovazione e semplificazione in atto nel Paese. Nell’occasione, il “Piano della Comunicazione Istituzionale” per l’anno 2016, predisposto dal Responsabile dell’ufficio preposto, è stato licenziato in uno con la disciplina per la pubblicazione del periodico d’informazione istituzionale dell’Ente “InformaCittà”. Il  criterio seguito per organizzare il piano, è in base alla ‘natura comunicativa’ dei progetti e delle attività: iniziative che si ripetono ogni anno o novità assolute, nuovi spazi o nuovi servizi, informazioni per specifiche categorie di cittadini o campagne di sensibilizzazione per la comunità, e altro. Il Piano della Comunicazione Istituzionale, nella fattispecie, prevedere sia le attività annuali rivolte all’esterno e all’interno della struttura comunale, sia quelle consolidate, che le nuove da definire. In questo ambito, saranno obiettivi sempre più importanti, quelli di fornire servizi attraverso il sito istituzionale  Internet del Comune ; di programmare campagne di comunicazione su temi generali, da sviluppare con vari strumenti (brochure, opuscoli, depliant, giornalini informativi, ecc.) nell’arco di un anno o più, su argomenti e tematiche interessanti la globalità della cittadinanza, anche attraverso interventi presso le scuole, mediante realizzazione e distribuzione di opuscolo illustrato, finalizzati all’accrescimento della conoscenza della nostra storia, della nostra cultura, delle nostre radici, della nostra Carta Costituzionale, delle attività istituzionali e dei servizi che l’ente locale eroga, insieme ad altri eventuali interventi. Inoltre, di divulgare comunicati stampa degli uffici preposti, interviste e quanto altro, a richiesta, vedono protagonista l’ente locale attraverso i suoi uffici e servizio, nonché gli organi istituzionali di rappresentanza. Nell’ambito del piano, è prevista anche la pubblicazione del bollettino di informazioni comunali : “InformaCittà”

Inferno bianco, dopo la neve fioccano le polemiche. Il riepilogo

auto bloccata in autostradaCOSENZA – E’ apparso persino il sole sul tratto di autostrada che nel pomeriggio del 19 gennaio si è trasformato in una trappola per centinaia di automobilisti in transito tra gli svincoli di Altilia e Cosenza. L’inferno bianco, la morsa di gelo si è sciolta, ma dopo la neve fioccano le polemiche. E comincia a saltare qualche testa. Il primo provvedimento, il presidente dell’Anas Armani lo ha ufficializzato già nel corso della notte. Il numero uno dell’azienda stradale ha commissariato l’Esercizio del tratto calabrese della Salerno-Reggio Calabria, affidandone la gestione al vicedirettore nazionale Roberto Mastrangelo. Ed anche il ministro delle Infrastrutture e dei trasporti Graziano Delrio ha chiesto all’Anas di conoscere con urgenza le disfunzioni verificatesi in relazione al piano emergenza neve. La Procura della Repubblica di Cosenza vuole vederci chiaro. Il capo dell’ufficio Dario Granieri, infatti, ha avviato un’indagine per mettere a fuoco ciò che è successo e stabilire se vi siano state responsabilità. Ma al momento non vi sono indagati. Una prima spiegazione delle disfunzioni che hanno portato al caos l’ha data il prefetto di Cosenza Gianfranco Tomao che ha parlato di ritardi nello spargimento del sale sull’asfalto e nelle procedure di assegnazione dei codici dell’Anas – giallo e rosso – che determinano l’accesso in autostrada. A questo bisogna aggiungere le poche informazioni trasmesse dall’Anas, peraltro non corrispondenti al vero, ed il colpevole ritardo nel chiudere il tratto ormai impraticabile a causa dei numerosi veicoli finiti di traverso sulle due carreggiate, nord e sud. L’incoscienza di camionisti ed automobilisti irresponsabili e privi di catene o pneumatici da neve, ha fatto il resto. Carlo Tansi, responsabile della Protezione civile regionale, che non è un politicoSchermata 2016-01-19 a 16.39.30 e che forse, proprio per questo, è poco avvezzo alla diplomazia, non le ha mandate certo a dire all’Anas e ai suoi responsabili: “Abbiamo diramato l’allerta meteo il 18 gennaio con valenza a partire dalla mattinata del 19 gennaio e nella comunicazione si raccomandava l’attivazione della pianificazione d’emergenza”. Per ovviare in futuro a queste problematiche, il PrefettoTomao ha lanciato la proposta di installare pannelli luminosi per informare gli automobilisti (e a che servirebbe? Lo sapevano anche le pietre che nevicava a Piano Lago ma questo non ha scoraggiato chi non era dotato dell’equipaggiamento adeguato), realizzare aree di stoccaggio di generi di conforto e mezzi di soccorso pronti ad intervenire. Oggi la viabilità sull’autostrada non ha avuto alcun intoppo grazie anche ai filtraggi, che dopo tante polemiche, sono stati effettuati agli svincoli di Falerna e Sibari, in direzione nord, per verificare il rispetto dell’obbligo delle dotazioni invernali ancora in vigore tra Padula e Falerna e che di norma, vengono sistematicamente disattesi. Il presidente nazionale dell’Adiconsum, Pietro Giordano auspica il risarcimento dei consumatori-utenti del servizio autostradale per i disagi subiti. “Il diritto al transito veicolare – afferma – deve essere garantito ed Anas è tenuta ad approntare tutte le opportune cautele, in particolare trattandosi di un evento, quale una nevicata, preannunciato e prevedibile. Giusto quindi avviare una Commissione di inchiesta in Anas per conoscere eventuali responsabilità ma della Commissione devono fare parte anche le Associazioni dei Consumatori, in un’ottica di trasparenza e di tutela attuale e futura degli utenti. Vanno poi risarciti i consumatori che hanno subito pesanti disagi, Adiconsum chiede quindi che Anas attivi un protocollo di conciliazione con le associazioni Consumatori per risolvere in maniera rapida e veloce le richieste di risarcimenti dei consumatori coinvolti”.

Nomina del commissario liquidatore delle cinque Asi provinciali

L’assessore alle Attività produttive Demetrio Arena comunica che il dirigente generale del settore attività produttive Pasquale Monea è stato nominato commissario liquidatore dei cinque Consorzi per le Aree di sviluppo industriale in esecuzione del decreto del Presidente della giunta regionale. Pasquale Monea in qualità di commissario, dunque, avrà il compito di avviare le procedure di liquidazione dei Consorzi provinciali Asi per consentire  l’unificazione in un consorzio denominato “Consorzio regionale per lo sviluppo delle attività produttive” (CORAP), così come previsto dalla legge di riordino. “Si è proceduto ad una scelta interna e senza oneri aggiuntivi – spiega l’assessore Arena – e abbiamo individuato in Pasquale Monea una figura dalla comprovata esperienza in materia di pubblico impiego, autore tra l’altro di varie pubblicazioni in materia di personale, organizzazione, appalti, servizi pubblici e società miste e collaboratore del Sole 24 ore. L’accorpamento delle Asi in un unico nuovo organismo avviene in funzione della necessità di razionalizzare e rendere più efficiente il settore, seguendo la stessa ratio che ha animato la legge di riordino regionale. Si apre, dunque, un percorso virtuoso per la Regione per rendere sempre più efficace l’azione nel territorio a sostegno delle tante realtà produttive esistenti e di quelle che verranno”.