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Regione, presentato il bando sulle competenze digitali

CATANZARO – Formare nuove professionalità attraverso un apposito Avviso sulle competenze digitali, per sostenere l’occupazione. E’ l’obiettivo di un innovativo bando che la Regione lancia tra le prime in Italia, i cui contenuti ed obiettivi sono stati illustrati nel corso di una conferenza stampa con il presidente Mario Oliverio, l’assessore al Lavoro Angela Robbe, il direttore generale del Dipartimento Formazione e Lavoro Fortunato Varone ed il dirigente Roberto Cosentino. Questi ultimi hanno dettagliato le caratteristiche del bando, innovative e sperimentali nel  mettere insieme imprese, formazione e persone in cerca di occupazione.

Desriatari dell’Avviso

L’Avviso è rivolto, in qualità di beneficiari, alle Università, ai soggetti accreditati per la formazione, agli enti accreditati per i servizi per il lavoro, alle imprese chiamati  ad una fattiva collaborazione per realizzare corsi destinati a duemila giovani. I beneficiari dovranno presentarsi in forma associata.  Di 8 milioni di euro l’investimento, su fondi PAC 2014-2020 della Regione, divisi in due annualità. Destinatarie sono le persone fisiche che abbiano questi requisiti: età fino a 35 anni compiuti; stato di disoccupazione; residenza in Calabria; titolo di istruzione secondaria di II grado oppure almeno 3 o 5 anni di esperienza lavorativa (sulla base della qualifica che si intende conseguire); rientrare in una delle quattro classi di svantaggio (bassa, media, alta, molto alta).

I destinatari dell’Avviso saranno selezionati da parte dei beneficiari attraverso procedure selettive pubbliche, utilizzando i parametri per l’attribuzione di punteggi definiti dal bando, che tengono conto del reddito ISEE della persona fisica e della durata dello stato di disoccupazione e che consentono di raggiungere prioritariamente destinatari in un eventuale stato di disabilità e/o di genere femminile.

«Questo è un  progetto di formazione che parte sulla frontiera delle competenze digitali – ha messo in evidenza Oliverio –   un  profilo professionale sul quale, in modo diffuso in Italia, c’è una carenza sia sul versante delle imprese che su quello della pubblica amministrazione».

«Si tratta di un investimento  finalizzato ad una concreta opportunità occupazionale- ha messo inoltre in evidenza il presidente della Regione- , non è qualcosa che dà un attestato che si appende al chiodo. Investiamo 8 milioni di euro e sono 2000 i giovani laureati e diplomati calabresi che avranno questa opportunità. Il tutto si svolgerà in due step:  partiranno quest’anno i primi mille e successivamente, nel 2019, gli altri mille.  È una scelta importante- ha insistito –  che facciamo  spingendo verso l’alto la qualità della formazione. Una formazione riconosciuta sul piano della qualità, infatti,  è una polizza di garanzia anche rispetto allo sbocco, è sempre più richiesta dal  sistema delle imprese».

«Con questo bando- ha quindi affermato l’assessore Robbe-  cominciamo a mettere a punto un sistema che  consenta di avere una interfaccia, un  rapporto stretto fra le opportunità che vengono create all’interno del nostro territorio, grazie alle attività che sono state avviate dalla Regione,  ed  il fabbisogno di personale. Si sta cominciando a mettere a punto, anche se in maniera non formale,  il piano per il lavoro che vede da una parte la definizione di possibilità che si creano grazie allo sviluppo del sistema economico e produttivo e dall’altra la capacità di individuare le figure nuove o aggiornate che servono al sistema produttivo stesso,  che stiamo tentando di rendere stabile, e formarle in tempi utili all’inserimento, a opportunità lavorative pronte. L’obiettivo che ci stiamo dando- ha precisato la delegata al Lavoro-  è costruire percorsi, dando a questi circolarità, che portino gradualmente ad allineare le opportunità con la formazione. In questi percorso intervengono più soggetti; la nostra sfida è tenerli insieme in maniera proficua e produttiva».

«È una strada – ha indicato infine-  che ci porta non  solo ad uscire dalle difficoltà che sino ad oggi abbiamo incontrato nel costruire figure professionali adeguate rispetto a quello che richiede il  contesto, non solo regionale ma nazionale, ma anche a costruire una offerta lavorativa di qualità, competitiva».