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Torretta di Crucoli- trattative, speranze ed allenze in nome della battaglia politica

TORRETTA DI CRUCOLI (CROTONE) – Se il Pd nazionale ha così tante correnti da far ammalare chi vota a sinistra, il Pd del comune di Crucoli è meno cattivo con i suoi elettori. Alle prossime amministrative, li costringerà a scegliere da un mazzo meno denso di carte: o con i democratici crucolesi o con i democratici torrettani (il paese marino di Torretta, per chi non fosse documentato, è frazione di Crucoli). Sciaguratamente per gli amanti sinistrosi dell’ unione di idee e doveri, il Pd del paese crotonese avrà due (?) candidati a sindaco: l’attuale secondo cittadino Vulcano (Pd Crucoli, molto stimato nel suo paese, che lo ringrazia per la cortesia e le opere pubbliche) e l’avvocato Strafaci (Pd Torretta). E, salvo ulteriori litigi e incomprensioni, due liste dalle quali esprimere una preferenza. Una sarà composta dal Pd di Torretta, dal Partito Socialista, dall’ Udc e da Rifondazione Comunista. Questa coalizione ha comunque promesso di non irrigidirsi sul momentaneo elenco di partiti, lasciando intendere che l’apertura verso altre forze non è un miraggio. L’ altra coalizione sarà invece formata dal Pd di Crucoli e probabilmente da altri soggetti politici, che non possono ancora esporsi (dopo il 26 Aprile, la dirigenza crucolese presenterà una lista con nomi, cognomi e progetti). I democratici hanno finito per dividersi fra chi reclama continuità (Crucoli) e chi vuole rompere con il passato (Torretta).

Tanta confusione domina nel comune crucolese. Qui, la sinistra disperde consensi e il centro-destra, guidato dal consigliere provinciale Greco (apprezzato da tanti di sinistra per aver contribuito ad opere utili), è prontissimo a trasformare le debolezze dei suoi avversari in voti. Pur non avendo ancora comunicato una lista elettorale definitiva, il leader dell’opposizione dell’amministrazione Sicilia studia come raccogliere i voti degli scontenti. Nelle ultime due amministrative, il centro-destra dell’ ingegnere Montoro perse la prima volta con onore (maggioranza a Torretta e grande minoranza a Crucoli) e la seconda volta con uno scarto tristemente inaspettato. A distanza di anni ha buone possibilità di tornare al comando.

Sulle elezioni crucolesi non ci sono sondaggi disponibili ma solo umori. Gli ultimi due mandati della sinistra non hanno soddisfatto gli abitanti di Torretta. I torrettani, infatti, sono infastiditi dalla mancanza di lavoro, dal calo del turismo e soprattutto da una disparità di trattamento: mentre Crucoli è stata abbellita, Torretta è stata abbandonata. Per capire quanto il paese sia ferito ed indeciso, fatevi un giro per le strade. Scoprirete che i sinistrati occupano Piazza Matteotti (Torretta) e gli esponenti di destra la zona della Madonnina (sempre nella frazione torrettana). Tutti indaffarati nelle trattative perché nessuno vuole perdere mentre, per differenze di appartenenza politica, aumentano le inimicizie.

Ma solo una fazione uscirà vincente dalle urne e dovrà dimostrare che una politica seria e costruttiva è ancora possibile. Solo un gruppo politico avrà il potere di promuovere la solidarietà e di investire sulle tante risorse del territorio. Non è in gioco solo il dominio del Comune, ma anche la dignità di una classe politica e di un popolo meridionale. La lotta per ridare felicità ai più deboli, più importante di una nomina politica (immeritata) o di un conto in banca (spesso prodotto dal sudore degli altri), non può essere sempre posticipata. Non può essere sempre usata per creare illusioni. Il rinnovamento è ora. La conquista della grande bellezza è ora. Nessuno faccia la parte dell’indifferente.

Francesco Cerminara