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Fuoc e Garanzia Giovani: Opportunità per le imprese

assessore Carlo Guccione
Carlo Guccione

“Fuoc e Garanzia Giovani, un’opportunità per le imprese” è il convegno organizzato dalla Confederazione Nazionale dell’Artigianato e della Piccola e media impresa (Cna) di Cosenza, che si terrà mercoledì 20 maggio 2015, alle ore 16.30, presso l’Hotel Europa di Rende (CS). L’evento informativo, fortemente voluto dalla Cna per promuovere i due importanti strumenti presso le aziende, rappresentano la più grande opportunità messa in campo negli ultimi anni dalla Regione Calabria nell’ambito di una strategia più complessiva sul lavoro. Al convegno prenderà parte l’Assessore al Lavoro della Regione Calabria, Carlo Guccione, accompagnato per la descrizione tecnica delle due iniziative da Giuseppe Mancini della struttura speciale del Dipartimento Formazione Professionale e Lavoro dell’Ente regionale. A dare il benvenuto agli illustri ospiti saranno il presidente e il direttore provinciale di Cna Cosenza, rispettivamente Francesco Rosa e Giulio Valente. A loro il compito di illustrare le linee di intervento attuate dalla loro segreteria provinciale e di promuovere il protocollo d’intesa sottoscritto tra la CNA e il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali con cui si ampliano le opportunità di inserimento nel mondo del lavoro dei beneficiari della Garanzia Giovani. Un accordo che mira a promuovere l’attivazione di misure specifiche quali il tirocinio e l’apprendistato. Per quanto riguarda i tirocini, le parti si impegnano a promuovere l’utilizzo del praticantato presso le imprese associate e a condividere ogni iniziativa per promuovere il tirocinio quale strumento di avvicinamento e inserimento dei giovani nel mercato del lavoro. Per quanto riguarda l’altra iniziativa, la Cna si impegna a favorire il ricorso all’apprendistato con l’obiettivo di valorizzare il capitale umano e contribuire alla crescita dell’impresa, stipulando convenzioni territoriali in materia di formazione per aiutare le Pmi che hanno maggiori difficoltà a erogarla. Da parte sua, invece, il Ministero del Lavoro promuoverà azioni di rilancio di questo contratto, come modalità prioritaria di prima occupazione per i giovani. Con la moderazione dei lavori, affidata all’addetto stampa di Cna Cosenza, Valerio Caparelli, garanzia-giovani1-1728x800_csi passerà a parlare anche del Fondo Unico per l’Occupazione e la Crescita (Fuoc) che si compone di tre strumenti finanziari che il Dipartimento Sviluppo Economico Lavoro e Politiche Sociali della Regione Calabria mette a disposizione di singole persone, gruppi e imprese calabresi attraverso la società finanziaria regionale Fincalabra. “Fincalabra – ha dichiarato in un recente incontro l’assessore Guccione – dovrà giocare un ruolo strategico nei prossimi anni. Con il presidenteMario Oliverio condividiamo una visione complessiva dello sviluppo che vogliamo mettere in campo con tutti gli attori territoriali. Crediamo nella filiera istituzionale, senza la quale tutti gli strumenti di finanziamento che stiamo presentando, direttamente in contatto con i diversi target di beneficiari e in tutte e cinque le province, non sarebbero realmente efficaci. In questo senso la comunicazione e l’informazione capillare, che ho preteso come prioritarie nell’azione di promozione, si stanno dimostrando preziose per contrastare all’origine altre logiche escludenti o elitarie”. Va messo in evidenza che, per quanto attiene il sistema del credito, l’assessore Guccione non ritiene più tollerabile che le banche, nonostante siano piene di risorse, continuino ad applicare regimi esageratamente restrittivi nell’erogazione di prestiti, anche rispetto alle richieste di imprese sane. “Questo è un punto politico forte sul quale – ha concluso Guccione –, insieme al Presidente Oliverio, convocheremo un tavolo regionale di confronto. Perché continuando così non si stimola né si accompagna la crescita, l’occupazione e lo sviluppo. Ecco perché, con il Fuoc, ho preteso il finanziamento diretto, senza intermediazione bancaria, includendo anche tutti i soggetti cosiddetti non bancabili, con particolare attenzione alle categorie più svantaggiate”.