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Terme Luigiane, i lavoratori proclamano lo stato di agitazione

GUARDIA PIEMONTESE (CS) – Proclamato lo stato di agitazione dei lavoratori delle Terme Luigiane –  La nuova stagione termale 2018 delle Terme Luigiane si è aperta da pochissime settimane con l’erogazione di tutte le cure previste dal piano sanitario calabrese e con la certezza di poter offrire anche quest’anno cure efficaci e servizi di qualità ai propri clienti.

Tuttavia, le nubi sul futuro delle terme sono pesanti e il personale dell’azienda è estremamente preoccupato per quanto riguarda l’espletamento delle procedure della gara per l’assegnazione della concessione delle acque. Tante preoccupazioni sono legate al fatto che il prossimo 31 dicembre avrà termine la proroga della concessione affidata  alla Società SATECA S.p.A. e la Regione Calabria non ha ancora deciso chi sarà il futuro concessionario.

La nuova stagione termale è partita con buone prospettive: restano però soltanto otto mesi alla Regione Calabria per stabilire le regole e le norme di gara per la ricerca del nuovo concessionario delle acque. Tale  atto, ormai improrogabile, è indispensabile per garantire una continuità dei servizi per la futura stagione 2019 senza alcuna interruzione, a garanzia del clienti e per la tutela lavorativa dei dipendenti delle Terme Luigiane.

INCONTRO OGGI CON IL SINDACATO CISL

Per una valutazione del caso si è tenuto oggi un incontro dei lavoratori delle Terme Luigiane, convocati dal Sindacato Cisl, attraverso il segretario provinciale di categoria, Gerardo Calabria, con il supporto e la collaborazione del presidente dell’Associazione “Comitato di lotta lavoratori Terme Luigiane”, Giuseppe Tucci. Dopo un’attenta valutazione della situazione, i presenti hanno deliberato di proclamare lo stato di agitazione dei lavoratori. Hanno inoltre deciso di inviare al  Presidente della Giunta regionale calabrese, on. Mario Oliverio, la richiesta di organizzare entro il termine di pochi giorni un incontro finalizzato a chiarire la posizione della stessa Regione Calabria e a spiegare come intenda dare alla ben nota vicenda la giusta soluzione, in accordo con le Amministrazioni comunali di Acquappesa e Guardia Piemontese.

Nuovi contratti di lavoro, lunedì il seminario della UIL

COSENZA – Si terrà il prossimo 14 dicembre a Cosenza, presso la sala congressi del Italiana Hotel, in via Panebianco, un seminario organizzato dalla UIL FPL Cosenza dal titolo: “Quale contratto fra realtà e prospettive”. I lavori prenderanno il via alle ore 14:30 e si protrarranno fino alle 20:00. L’occasione sarà proficua per valutare l’accordo sottoscritto con l’ultimo governo e discutere sull’avvio della stagione contrattuale 2016/2018 che prende il via dopo lunghe battaglie da parte dei lavoratori. Saranno presenti il Segretario Nazionale della Uil FPL Daniele Ilari, il Segretario Nazionale Confederale Antonio Foccillo, il Segretario Generale Confederale Santo Biondo, il Segretario CSP Cosenza Roberto Castagna, il Segretario Regionale UIL FPL Calabria Elio Bartoletti, la Segretaria Territoriale UIL FPL Cosenza Susanna De Marco.

Lavoravano nei cantieri senza regolare contratto, tre denunce

Cittadella del Capo ( Cs) – I responsabili di tre imprese edili sono stati denunciati dai carabinieri a Cittadella del Capo per violazione delle norme sulle assunzioni di operai nonché della tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro. I carabinieri di Cittadella del Capo e del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Cosenza hanno effettuato una serie di controlli e verifiche per contrastare le violazioni delle norme sulla sicurezza dei lavoratori e la regolarità delle assunzioni, al fine di prevenire infortuni ed incidenti sul lavoro. Sono stati controllati una serie di cantieri dove sono stati trovato lavoratori senza contratto e senza le misure di sicurezza. Le sanzioni amministrative elevate sono pari a circa 30.000 euro.

Pubblica Amministrazione, i sindacati dichiarano sciopero in Calabria per il 3 maggio

Catanzaro ( Cz) – “Tagliare, bloccare e ridimensionare: ecco cosa sono riuscite a fare in questi anni le norme e le riforme imposte dal governo. Per riorganizzare e riqualificare i servizi pubblici locali serve un percorso completamente diverso. Un percorso che coinvolga lavoratori e cittadini, che metta al centro le persone e non le leggi, che rilanci i servizi pubblici come volano della crescita. Un percorso di investimenti per liberare l’energia al servizio del paese. Iniziando dal rinnovo dei contratti. Sono ormai trascorsi sette anni dall’ultima sottoscrizione del Contratto Nazionale del Lavoro nei settori Pubblica Amministrazione, Sanità ed Enti locali e al di là della perdita economica subìta dai lavoratori, si è registrata soltanto una diminuzione della qualità dei servizi alla cittadinanza. In particolare in Calabria, dove la sanità ha raggiunto livelli di indebitamento tali, da indurre il Consiglio dei Ministri ad imporre il commissariamento nel lontano luglio 2010. Dopo sei anni di revisione della spesa, riorganizzazione dei servizi, declassamento e chiusura di strutture sanitarie, gli unici effetti rilevanti sono stati: un continuo aumento della spesa e soprattutto l’intensificarsi del fenomeno della mobilità sanitaria, ovvero di quanti si spostano forzatamente per farsi curare fuori dal proprio territorio regionale”. E’ quanto si legge in una nota dei sindacati dei lavoratori”. “Altro punto dolente, frutto di una maldestra politica di governo, nazionale e regionale, che non sortisce altro effetto se non quello di scontrarsi con le esigenze delle realtà locali, è rappresentato dalla riforma delle Province. Si pensi alla viabilità, dove a parità di chilometri, la spesa di mantenimento per la messa in sicurezza delle strade ha subìto un taglio maggiore del 50%, a danno degli utenti stradali e degli stessi dipendenti che vedono peggiorate la loro situazione lavorativa. Oppure si pensi agli operatori dei Centri per l’Impiego che, nel rimbalzo delle competenze tra Regione e Provincia, vivono uno sato di incertezza in attesa che si costituisca l’Agenzia Nazionale per il Lavoro. Abbiamo scongiurato la chiusura della Prefettura di Vibo e dell’Agenzia delle Entrate di Paola; sono dimezzate le risorse per le Camere di Commercio; si accorpano irrazionalmente gli Ispettorati di Inail,Inps e Ministero del lavoro e si è chiuso il tribunale di Rossano. Alla luce di quanto detto, i sindacati confederali proclamano lo sciopero generale per il prossimo martedì 3 maggiodalle 10:00 alle 14:00 e, in questa data, si recheranno dinanzi la Prefettura di Catanzaro, insieme ai lavoratori,per contribuire a razionalizzare la macchina amministrativa, recuperare la spesa improduttiva e trovare risorse da investire in qualità dei servizi ai cittadini e alle imprese”.

Lettera di Mario Oliverio all’Università Magna Grecia

CATANZARO (CZ) Il Presidente della Regione Mario Oliverio ha scritto al Magnifico Rettore dell’Università “Magna Grecia” di Catanzaro Aldo Quattrone, relativamente al protocollo d’intesa “che è scaduto da molti anni e non è stato ancora rinnovato”, tra Università e Regione, per quanto riguarda, in modo particolare, l’apporto “delle Università alle funzioni assistenziali del Servizio sanitario regionale ed il contributo che la Regione può dare alle funzioni di ricerca e didattica proprie dell’Università”. Oliverio – informa una nota dell’Ufficio stampa della Giunta – sottolinea che “questo ritardo non possa protrarsi ulteriormente dal momento che entrambe le Istituzioni che rappresentiamo devono, nell’interesse precipuo dei nostri cittadini, rinnovare quel patto di collaborazione senza il quale mancheranno le sinergie che invece si possono, e si devono, ottenere”.

REGIONE CALABRIA

Secondo Oliverio, nel Protocollo dovranno essere definite “le modalità generali di collaborazione dell’Università alla programmazione sanitaria regionale, di utilizzazione delle strutture del SSR per la formazione degli studenti e per le proprie attività di ricerca, nonché di sostegno alla formazione continua dei dipendenti del SSR”.  Nell’ambito di questo protocollo potrà trovare utile soluzione – scrive Oliverio a Quattrone – anche la problematica della costituzione di una nuova Azienda integrata tra Regione ed Università, per la quale è indispensabile una legge regionale, e della individuazione delle unità operative a direzione universitaria e/o ospedaliera.

E’ infatti necessario condividere – scrive ancora Oliverio – una cornice organica che definisca gli apporti delle diverse Istituzioni alla nuova Azienda in una logica di pari dignità e di rispetto delle professionalità che le strutture operanti possono esprimere, ma soprattutto condividere le più efficaci modalità di tutela delle esigenze di salute dei cittadini di Catanzaro e dell’intera Regione”. Nel concludere, il Presidente ha chiesto al Rettore di concordare una data per un primo incontro al fine di raggiungere l’obiettivo “di una rapida sottoscrizione dell’intesa”.

Gattuso testimonial del Contratto di fiume Crati

CORIGLIANO (CS) Rino Gattuso il testimonial del Contratto di fiume Crati, che la Provincia di Cosenza sta definendo per procedere alla riqualificazione del grande bacino idrografico del territorio. Il campione, originario di Corigliano, una delle città recentemente colpita da una devastante alluvione, ha deciso di promuovere le attività che saranno messe in campo a tutela dell’ambiente e della popolazione.

Il 31 agosto alle ore 12.00, il Presidente della Provincia Mario Occhiuto, insieme ai Dirigenti dei Settori interessati, al Coordinamento del Gruppo di Lavoro sul Contratto di Fiume Crati in videoconferenza con l’architetto Massimo Bastiani, Coordinatore Tecnico Scientifico del Tavolo Nazionale A21 sui Contratti di Fiume, presiederà il primo incontro operativo nella sede del Palazzo della Provincia, Salone degli Stemmi. La riunione ha lo scopo di coinvolgere i Comuni della Valle del Crati, l’Autorità di Bacino Regionale Calabria, l’Ufficio del Commissario Straordinario Delegato per la realizzazione degli interventi di mitigazione del rischio idrogeologico della Regione Calabria, il Dipartimento Agricoltura e Risorse Agroalimentari, l’Arpacal, le Associazioni di categoria nel percorso di costruzione del Contratto di Fiume. Nel corso dell’incontro Rino Gattuso, in videoconferenza, interverrà sulle tematiche legate alla tutela del territorio e dei fiumi. Nei prossimi giorni l’ex calciatore, attualmente allenatore del Pisa, girerà uno spot per far conoscere le finalità del Contratto di fiume Crati, promosso dalla Provincia di Cosenza. La relazione sull’accordo operativo sarà, invece, tenuta dal coordinatore del Gruppo di lavoro del Contratto di Fiume Crati della Provincia di Cosenza, l’avvocato Paola Rizzuto. Interverranno anche Giovanni De Rose, dirigente settore Relazioni interistituzionali e Assistenza agli enti locali della Provincia di Cosenza e da Giuseppe Nardi, dirigente settore Ambiente e demanio della Provincia di Cosenza.

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Durante l’incontro, aperto al pubblico, verranno illustrati scopi, obiettivi e metodologia del percorso che la Provincia di Cosenza, in ragione del principio di sussidiarietà, ha avviato con l’obiettivo di costruire un impegno collettivo per la riqualificazione del Fiume Crati, per la tutela delle differenti tipologie di habitat ivi presenti, tra cui quelle di particolare pregio naturalistico costituite dalle Riserve Naturali del Lago di Tarsia e della Foce del Fiume Crati nonché per favorire la coesione dei territori circostanti.

Si darà così l’avvio a questa prima fase di preparazione ed attivazione, prevedendo un progressivo aumento delle adesioni e manifestazioni di interesse sia della parte privata che di ampliamento della parte pubblica con ogni altro Comune che rientra nel Bacino fluviale del Crati che ne farà espressa richiesta, avendo il Contratto di Fiume natura volontaria ed essendo un processo democratico.

La firma dell’accordo operativo sancirà la nascita del Tavolo Istituzionale e darà il via ufficiale ai lavori del coordinamento affidato all’avvocato Paola Rizzuto, Esperto Ambientale e componente del Gruppo 1 del Tavolo Nazionale dei Contratti di Fiume, coordinato dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare (MATTM) in collaborazione con l’ISPRA, per definire il piano d’azione preliminare, la forma ed i contenuti del futuro Contratto di Fiume Crati.