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Abusivismo commerciale e mancati controlli alimentari, l’Asp di Catanzaro lancia l’allarme

CATANZARO – Sono stati presentati a Lamezia Terme i dati relativi all’attività svolta nel 2016 dall’unità operativa di Igiene degli alimenti e della nutrizione (SIAN) del Dipartimento di prevenzione dell’Asp di Catanzaro, che opera nei tre Distretti di Lamezia Terme, Catanzaro e Soverato. A illustrate le azioni portate avanti dal Sian è stato il Direttore del  Servizio, dott. Francesco Faragò, alla presenza del Direttore Generale dell’Asp Dott. Giuseppe Perri e del Direttore del Dipartimento di Prevenzione Dott. Giuseppe De Vito. La conferenza stampa è stata moderata dal dott. Pasquale Natrella, giornalista e addetto stampa dell’Asp di Catanzaro.
Il Sian, che si avvale del lavoro di 7 medici, 15 tecnici della prevenzione, 1 dietista e 3 amministrativi, nel 2016 ha effettuato 473 ispezioni in auto-attivazione e 631 controlli in relazione a segnalazioni certificate inizio attività (Scia), che hanno portato ad emettere 386 provvedimenti amministrativi (imposizioni, proposte di chiusura, sanzioni amministrative) e 19 atti di polizia giudiziaria. Sono state inoltre effettuate 39 ispezioni su segnalazione, che hanno portato a 25 provvedimenti amministrativi e 4 atti di polizia giudiziaria. I tecnici del Sian hanno inoltre provveduto a prelevare n. 323 campioni di alimenti e 90 campioni totali di acqua minerale, elevando 3 provvedimenti amministrativi.
“I controlli dell’acqua destinata al controllo umano – ha spiegato il dott. Faragò – hanno registrato nel corso degli anni un miglioramento progressivo che ha portato al raggiungimento di uno standard qualitativo relativamente elevato. Per quanto riguarda gli alimenti, il numero di campioni prelevati nel corso del 2016 è stato superiore a quanto previsto dalla programmazione regionale, contribuendo positivamente al raggiungimento del risultato della Calabria in termini di Lea. Sulla campionatura di frutta e ortaggi siamo riusciti a realizzare un programma più vistoso rispetto a quanto richiesto dalla Regione, senza registrare prodotti non conformi: in nessuno dei prodotti campionati, infatti, sono stati riscontrati livelli di residui di fitosanitari fuori norma (il 46,9% di frutta e 68% di ortaggi ne son privi completamente)”.
In relazione ad Allerta alimentari attivate da altre Aziende sanitarie, il SIAN dell’ASP di Catanzaro ha  realizzato 76 controlli di alimenti, operando n. 4  sequestri. Il Dott. Faragò ha poi spiegato che sono stati emessi 19 certificati per esportazione di alimenti (olio, conserve vegetali, vino), 6 certificati di commestibilità/non commestibilità, 11 pareri preventivi per la realizzazione/modifica di stabilimenti di imprese alimentari e 1.819 informazioni su modalità e requisiti per realizzazione/modifiche stabilimenti.
Per quanto riguarda il settore dell’acqua destinata al consumo umano, 2 sono stati i giudizi di potabilità su sorgenti/pozzi, 29 i controlli igienico-sanitari sugli acquedotti e 3.433 le campionature di acqua destinata al consumo umano, che hanno portato a formulare 244 imposizioni per non conformità analitiche o strutturali. Infine sono state effettuate 2.441 valutazioni igienico-sanitarie dell’idoneità dell’acqua destinata al consumo umano.
Risulta relativamente bassa l’attività per quanto riguarda il settore micologico che, nonostante le buone potenzialità che il SIAN esprime in termini numerici, rimane un Servizio sotto-utilizzato a causa soprattutto  della abitudine poco salutare della popolazione di non sottoporre a visita preventiva i funghi raccolti.  Nel 2016 sono stati emessi solo 29 certificati di commestibilità, 13 invece sono state le consulenze mico-tossicologiche per gli ospedali, 19 i controlli sulla vendita di funghi.