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“DECIDIAMO NOI!”. Acqua pubblica al corteo del 10 Maggio

COSENZA – Sabato 10 maggio cittadine e cittadini calabresi si ritroveranno a Cosenza a manifestare per una gestione diversa, pubblica e partecipata, dei rifiuti.

Il Coordinamento Calabrese Acqua Pubblica “B. Arcuri”, tra i promotori della manifestazione del 10 maggio, ribadisce la necessità di un sistema di gestione dei rifiuti che non preveda la costruzione di nuovi impianti quali discariche o inceneritori, che passi necessariamente dalla gestione pubblica e partecipata dai lavoratori e dai cittadini, e che si liberi dalla gestione emergenziale ed in deroga attuata dalla Regione Calabria. Solo questi “ingredienti” garantiranno il rispetto dell’ambiente, della democrazia e del diritto alla salute delle comunità locali.

Per queste ragioni invitiamo il sindaco del capoluogo bruzio, il quale ha contribuito in modo determinante all’approvazione in Consiglio

Comunale della delibera di sostegno alla nostra proposta di legge regionale d’iniziativa

popolare sull’acqua, a partecipare al corteo di sabato prossimo. Inoltre, come gesto simbolico, gli chiediamo che provveda a far ripristinare le fontanelle pubbliche presenti lungo il percorso del corteo.

Il Consiglio Regionale garantisce l’avvio della discussione della legge di iniziativa popolare

CATANZARO – È stato un presidio partecipato quello che si è tenuto oggi al Consiglio regionale della Calabria, per chiedere l’avvio della discussione della legge di iniziativa popolare, presentata nel luglio scorso, per un nuovo modello gestionale del Servizio Idrico Integrato in Calabria che rispetti l’esito dei referendum del 2011, sottraendo il bene acqua al mercato e alle logiche del profitto e affidandone la gestione a un’azienda speciale che possa erogare questo fondamentale servizio in maniera pubblica e partecipata.
Una delegazione del Coordinamento calabrese Bruno Arcuri ha incontrato il Capo di gabinetto del Consiglio regionale, dott. Pasquale Crupi, il Presidente della II commissione, On. Candeloro Imbalzano, i consiglieri regionali On. Giuseppe Giordano e On. Demetrio Naccari Carlizzi, e la dirigente del Servizio IV commissione, Avv. Maria Stefania Lauria. Gli attivisti per l’Acqua Pubblica sono stati informati della particolarità dell’iter previsto per il progetto di legge che, trattando la stessa tematica di una proposta della giunta regionale, deve procedere in una discussione abbinata con l’altro testo. Proprio delle problematiche legate alla proposta di legge della giunta, in attesa di integrazioni da parte del Dipartimento dei Lavori Pubblici, ha costretto la Commissione ha fermare l’iter legislativo. Nonostante questo, il Presidente della IV Commissione, On. Gianluca Gallo, contattato telefonicamente, ha garantito che dalla prima seduta utile inizieranno le audizioni in commissione per la discussione del progetto di legge “Acqua Bene Comune Calabria”, come appunto chiesto dal presidio.
Durante l’iniziativa si è tenuta una conferenza stampa dove sono state presentate le motivazioni che hanno portato il Comune di Borgia, grazie all’impegno del Coordinamento Bruno Arcuri e dell’Avv. Salvatore Gullì, a impugnare presso il Tar della Calabria i recenti adeguamenti tariffari  determinati dalla Regione Calabria per gli anni 2010 e 2011, per le quali alleghiamo una nota più approfondita.

Acqua e rifiuti: La Commissione Ambiente convochi i promotori delle leggi d’iniziativa popolare

Riportiamo una nota stampa inviataci dal Coordinamento Calabrese Acqua Pubblica:

Apprendiamo dalla stampa che la Commissione Ambiente regionale il prossimo lunedì 17 giugno avvierà l’esame di due progetti di legge di iniziativa della Giunta, riguardanti il riordino del servizio di gestione rifiuti urbani e la riorganizzazione del servizio idrico integrato regionale. Entrambi i progetti di legge riguardano temi di enorme valenza e impatto sulla vita quotidiana dei calabresi, per i quali sono state date risposte istituzionali fallimentari negli ultimi 10-15 anni, con il Commissariamento da un lato e con l’affidamento alla società mista Sorical dall’altro (e con la multinazionale Veolia come comune denominatore). Si sono create situazioni talmente insostenibili da spingere i cittadini ad intraprendere percorsi di partecipazione che hanno condotto alla mobilitazione e alla proposta di articolate soluzioni alternative. Non a caso proprio in questi giorni sono in corso ben due campagne di raccolta firme per leggi d’iniziativa popolare. Per quanto riguarda i rifiuti, è dal mese di aprile che anche in Calabria è in atto la campagna nazionale per la legge Rifiuti Zero, un naturale sbocco per le innumerevoli iniziative di resistenza sul territorio, sostenute da cittadini stanchi di vedere la loro terra deturpata da politiche di smaltimento che prevedono sostanzialmente buche ed inceneritori. Per quanto riguarda il servizio idrico, dopo un percorso culminato con un referendum che ha visto quasi 800mila calabresi dichiarare di non volere che la loro acqua sia trattata come una merce, è quasi giunta al termine la campagna per la proposta di legge regionale “Acqua Bene Comune Calabria”. Nel mese di luglio saranno consegnate oltre 10mila firme a sostegno della proposta, cui si aggiungono le adesioni di almeno una dozzina di consigli comunali, piccoli e grandi.

Al Consiglio Regionale, ed alla Commissione Ambiente nello specifico, non è concesso di trascurare la grande partecipazione che sta caratterizzando il percorso delle due leggi d’iniziativa popolare, che è segno, nonostante tutto, di vitalità democratica e di volontà di contribuire responsabilmente alla salvaguardia dei nostri beni comuni. Per questo motivo chiediamo che la Commissione Ambiente calendarizzi al più presto un’audizione anche dei comitati promotori delle due leggi, tenendo presente in particolare per il servizio idrico che la proposta di legge regionale d’iniziativa popolare sarà ufficialmente consegnata entro pochissime settimane.