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Taglio abusivo di alberi scoperto dalla Guardia Forestale

COSENZA – Il personale del Comando stazione di Cosenza del Corpo Forestale dello Stato ha deferito all’autorità giudiziaria un uomo di Cosenza di 40 anni, con l’accusa di furto aggravato ai danni dello Stato. L’uomo è stato sorpreso mentre abbatteva diverse piante con una motosega all’interno del demanio fluviale del Torrente Jassa, nel comune di Dipignano, nell’area urbana del capoluogo bruzio. I forestali, oltre a procedere al sequestro della legna trafugata e della motosega, hanno accertato anche la realizzazione, completamente abusiva, di una stalla con annesso fienile, che è stata sequestrata. Comminata anche una sanzione amministrativa di 682,00 euro.

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Taglio abusivo di alberi, denunciate due persone

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Spezzano della Sila ( Cs) – Gli uomini del Corpo Forestale dello Stato, Comando Stazione di Spezzano della Sila,  durante un servizio di controllo del territorio hanno accertato in località “Conedaria” su una superficie privata un taglio abusivo di 150 piante di alto fusto tra Castagno,Quercia, Pioppo e Robinia e 35 ceppaie di Castagno. A seguito di indagini e accertamenti del personale Forestale sono state deferite all’Autorità Giudiziaria il rappresentante legale della ditta boschiva esecutrice dei lavori e il direttore dei lavori  per non aver descritto fedelmente  la zona inducendo il responsabile Regionale del procedimento a rilasciare un autorizzazione diversa da quella che si doveva rilasciare. Sia le piante che le ceppaie non essendo inserite nel progetto di taglio non sono state autorizzate per cui risultano tagliate abusivamente e in difformità all’autorizzazione rilasciata dalla Regione Calabria. Il taglio ha comportato uno stravolgimento dello stato dei luoghi consistente nel deturpare una bellezza naturale ed ha compromesso la prevista densità del bosco stesso con conseguente indebolimento del complesso boscato. La zona oggetto d’intervento è vincolata ai sensi della D. L.vo n°42/2004

Proseguono le denunce del Cfs per tagli d’alberi abusivi

COSENZA – Prosegue l’attività intensa di sorveglianza nell’area protetta calabro-lucana da parte del Corpo Forestale dello Stato, con una serie di fermi e denunce alle autorità giudiziarie competenti. Almeno quattro le persone fermate per taglio abusivo di alberi che, indiscriminato nei boschi demaniali, non solo aumenta il rischio idrogeologico ma sottrae un importante bene ambientale ai Parchi Nazionali. Questa volta, il Comando Stazione Forestale di Civita, nel comune di San Lorenzo Bellizzi, dopo  un’indagine per il taglio abusivo di venti piante in un bosco di pregio in località Piano Leccese – Zona 1 del Parco Nazionale del Pollino ha deferito un uomo alla competente Autorità Giudiziaria. Lo stesso è accaduto in località “Paciuri” di Malvito, dove il Reparto di Sant’Agata d’Esaro ha sorpreso due uomini, uno del luogo e l’altro di San Sosti, a tagliare piante con la motosega privi di licenza. Sul versante idrografico tirrenico si perpetrano ulteriori tentativi di furto nei boschi comunali, come appurato dal Comando Stazione di Grisolia durante l’espletamento del servizio in località “Serra Milarra” presso Maierà. Il responsabile, colto in flagrante, è statao immediatamente bloccato. Questi, un pensionato di Buonvicino, è stato segnalato all’Autorità Giudizia per furto aggravato e danneggiamento.

Ispezioni del CfS rivelano tagli di alberi abusivi nel rendese

COSENZA – Il personale del Comando Stazione Forestale di Cosenza ha intensificato, in questi giorni, i controlli nel territorio di Cosenza e Rende. In seguito ad accertamenti nella località Donnici Inferiore Casino Salfi, è stata scoperta un’utilizzazione, tuttora in corso, che aveva interessato un soprasuolo Taglio boschivo Rendeboschivo di piante di Roverella e Robinia. Dalle verifiche relative al taglio in corso e ai necessari titoli abilitativi, è emerso che tale attività forestale era stata effettuata sulla base di false dichiarazioni agli uffici preposti al rilascio di tali autorizzazioni, poichè, contrariamente al taglio di un bosco ceduo, come comunicato, era in corso il taglio di un bosco di neoformazione.Perciò, il responsabile del taglio e il propiretario dell’area sono stati deferiti alla Autorità Giudiziaria della Procura della Repubblica di Cosenza per il reato di false dichiarazioni in atto pubblico e violazione delle norme paesaggistico-ambientali. Oltre a ciò, è stata loro comminata una sanzione amministrativa di circa 4500 €.

Altri accertamenti sono in corso in località San Gennaro di Rende dove è in corso un analogo taglio boschivo anche se qui l’intervento ha riguardato anche la realizzazione abusiva di una strada all’interno di un’area boscata per la cui realizzazione sono stati effettuali un movimento di terra e lo sradicamento di diverse piante di Roverella e Robinia. Tale tracciato stradale era stato realizzato senza alcuna autorizzazione così come il taglio non era stato autorizzato. Per questo, al responsabile è stato contestato il reato di apertura di strada in violazione delle norme urbanistico edilizie e paesaggistico-ambientali oltre al sequestro sia della strada abusivamente realizzata che il legname provenienti dal taglio abusivo.

Cfs: almeno 69 gli incendi nel Parco Nazionale del Pollino nel 2015

IncendioSecondo una recente indagine effettuata dal Corpo Forestale dello Stato, nel Parco del Pollino sono stati complessivamente 69 gli incendi che hanno infiammato l’appena concluso 2015. Di questi incendi, nove hanno interessto il versante lucano e ben sessanta quello calabrese e, per lo più, si sono concentrati nei mesi tra maggio e settembre, riguardando una superficie di circa 200 ettari di bosco. Al contrario, la superficie “non boscata” su cui si sono verificati i fenomeni è stata di circa 328 ettari. Inoltre, almeno settantacinque persone sono state denunciate per reati ambientali e, tra queste, quattro sono stati gli arresti e sedici i sequestri per ben centotredici comunicazioni di reato.

 

Parco Pollino, scattano gli arresti a due uomini per attività venatoria

ROTONDA – Due cacciatori, G.C., 32 anni di Cassano allo Jonio, e L.C., 48 anni di Vicenza, sono scattati gli arresti  per furto aggravato ai danni dello Stato e denunciati per introduzione di armi e munizioni in area protetta e Zona a Protezione Speciale e bracconaggio. I due sono stati sorpresi nel Comune di Plataci (CS) nel Parco Nazionale del Pollino mentre praticavano attività venatoria ed avevano già abbattuto alcune Beccacce. Successivamente rimessi in libertà, ai sensi dell’art. 121., i due uomini, legati da vincolo di parentela, sono stati sorpresi da parte degli uomini del Comando Stazione del Corpo Forestale di Cerchiara in località  Giannantonio -Manca di Ilice del comune di Plataci (Cs) – zona ricadente nel perimetro dell’area protetta calabro-lucana – dopo essersi inoltrati , muniti di fucile e cani da caccia, nel bosco, in una zona nota per la migrazione di uccelli come la Beccaccia. Gli stessi erano muniti anche di telecamera con cui venivano riprese le attività cinofile (ferma e cerca) dei cani in loro possesso sulle Beccacce. Bloccati dagli uomini della Forestale di Cerchiara, che da tempo monitoravano tale zona, gli sono stati sequestrati i due fucili calibro 12 e il munizionamento in loro possesso oltre alla selvaggina da poco abbattuta.

Sequestrata a Cirò discarica abusiva

corpo forestale dello statoCIRO’ (KR) – Gli agenti del Corpo forestale dello Stato hanno trovato e sequestrato in una scarpata, in località Paradiso di Cirò, una discarica abusiva con prodotti di demolizioni edilizie e materiali di scavo. L’area sulla quale era stata realizzata la discarica, di proprietà privata, si estende su circa 300 metri quadri. La discarica si sarebbe formata in seguito all’abbandono di rifiuti effettuato da diversi soggetti, presumibilmente nel corso del 2015.

Ritrovate dal CFS altre quattro persone disperse per la ricerca di funghi

COSENZA – Nella giornata di ieri, e fino a tarda notte, il Corpo Forestale dello Stato è stato impegnato a dfsdcausa di due richieste di intervento pervenute alla centrale operativa del 1515 per persone disperse.

Il primo intervento ha portato al ritrovamento, intorno alle 21, di un cercatore di funghi 55enne, originario di Paola, il quale è stato ritrovato e soccorso in località “Zifonate” di Rende, nella zona della “Crocetta”, che da Cosenza conduce a Paola. L’uomo si era smarrito nel pomeriggio e tramite un amico aveva inviato una segnalazione alla centrale operativa 1515 del CFS, subito accolta dagli uomini del Comando Provinciale del Corpo Forestale dello Stato di Cosenza.

La seconda segnalazione è giunta al 1515 nella giornata di ieri, ma intorno alle 19,30 da parte di altre tre persone di 49, 59 e 67 anni, parenti, provenienti da Rende e Mendicino, smarritisi a Croce di Magare nel Parco Nazionale della Sila. L’intervento è stato effettuato dai reparti di Acri e dalle pattuglie del Coordinamento Territoriale Ambiente Parco Nazionale della Sila e portato a termine verso le 23. I dispersi, in buone condizioni, sono stati rinvenuti in località “Fallistro” nel comune di Spezzano Sila, nelle vicinanze del fiume Neto. Per tale ricerca era stato attivato il protocollo della Prefettura di Cosenza per la ricerca delle persone disperse/scomparse, che ha fatto operare per le ricerche il Soccorso Alpino della Guardia di Finanza, i Vigili del Fuoco, i volontari del Soccorso Alpino Calabria, i Carabinieri della stazione di Camigliatello Silano, che avevano ricevuto la segnalazione diretta da parte dei dispersi.

Sono molte, in quest’ultimo periodo, le richieste d’aiuto inviate alla centrale operativa del CFS, a causa della scarsa conoscenza della montagna e anche di una certa dose di imprudenza. Pertanto, il suggerimento del Corpo Forestale dello Stato è quello di non addentrarsi in zone sconosciute e di tenere sempre come riferimento il punto da cui si è partiti.

 

Nel Cosentino sequestro di auto abbandonate

autoRENDE (CS) – A seguito di specifici servizi di controllo del territorio nel Comune di Rende, il personale del Comando Stazione Forestale di Cosenza in collaborazione con il Nipaf, Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale e Forestale del Comando Provinciale di Cosenza, ha posto sotto sequestro una area ed i veicoli fuori uso in essa rinvenuti in località Surdo. All’interno di essa sono stati rinvenuti parti di autovetture accatastate e suddivise per categoria, oltre a numerosi veicoli fuori uso in evidente stato di abbandono quasi totalmente privati di parti essenziali alla circolazione ed al loro normale uso attraverso una attività di gestione illecita degli stessi.

Si è provveduto all’accertamento e identificazione dei veicoli al fine di ulteriori verifiche auto sequestrateper stabilire eventuali corresponsabilità nella predetta attività illecita di gestione di veicoli e le modalità di raccolta. A seguito di tali accertamenti si è identificato il responsabile di tale attività, un cinquantenne di Rende, ed il proprietario dell’area stessa ai quali sono stati contestati i reati in concorso di attività di gestione non autorizzata di rifiuti pericolosi ed attività di gestione di veicoli fuori uso e loro parti. Attività questa effettuata in violazione delle specifiche norme previste e necessarie al fine della corretta gestione dei rifiuti.

 

Anziano appicca un incendio, scatta la denuncia

Incendiario under 18 distrugge 44 ettari di bosco in ToscanaCOSENZA – Il Corpo forestale di Cosenza ha denunciato in stato di libertà un pensionato di Rende con l’accusa di incendio colposo. L’uomo, nei giorni scorsi, per ripulire un fondo, nei pressi della cittadella universitaria, aveva appiccato un incendio che, sfuggito al suo controllo, si era esteso ad un’area coltivata di circa due ettari. Sul posto, per spegnere le fiamme, era dovuto intervenire, insieme ai vigili del fuoco, un elicottero della Protezione civile regionale.