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Costabile Pop Contest. Festa al Poeta tra note e declamazioni

Una storia tragica per sempre’ quella di Franco Costabile, così come l’amico Ungaretti ebbe a scrivere alla sua morte, anch’essa    11253833_1113452278681397_1432910707_ntragica, ultimo vessillo di una lotta contro quel senso di sconfitta che spesso langue come giacenza nell’animo e nell’inconscio della gente del sud. Di ogni sud. Di donne e uomini generati da terre piene di “caporioni sotto il sole, di fichidindia e pistole lucenti”, dove niente cambia, tutto è uguale, “tranne i morti”. Eppure questa gente, quella gente che il Poeta metteva in versi e liberava da catene pesanti, la sua gente ha deciso 11269140_1113452282014730_1810360517_ndi far festa. Di fargli festa. Riconoscendo a Costabile ciò che senza alcun dubbio gli era dovuto da tempo immane. Cinquant’anni son dovuti passare prima che Lamezia Terme riconoscesse al Suo Poeta la gloria 11269140_1113452282014730_1810360517_nartistica, il ricordo. Il tributo. Ieri finalmente è successo. La città della Piana ha ufficialmente intitolato il Teatro Politeama a Franco Costabile. Una spilla sul petto, una stella che brilla nel cuore di Sambiase, dove il poeta è nato e cresciuto, dove ha osservato e si è imbevuto di quegli elementi che ne hanno contraddistinto poetica e scelte di vita.
Il Costabile Pop Contest ha dunque raggiunto il suo obiettivo, la sua ragion d’essere e con questa terza edizione ha salutato quanti, con affetto e dedizione, hanno lavorato al progetto per nulla semplice di riportare al presente, all’attuale, sentimenti, note e riflessioni di un passato tutt’altro che remoto. Insomma, di lavorare su Costabile ‘alla maniera dei classici’, com’egli in effetti si merita.
Il Teatro ‘Franco Costabile’ ha visto alternarsi sulle sue tavole artisti eterogenei22330_1597012830583758_1601769468557102316_n per ispirazioni, formazione e cultura, le cui performance erano però legate dal quel comune desiderio di riscoperta e di ricerca nei confronti di un Poeta quanto mai attuale.
L’offerta culturale, così come annunciato già nei giorni immediatamente precedenti all’evento dal direttore artistico di ‘Scenari visibili’ Dario Natale, è stata ricca di contenuti che hanno spaziato da un approccio giovane e ingenuo a una consapevolezza 11292664_10205598543754982_987533740_npiù matura e attenta nei confronti delle tematiche e della poetica di Costabile, alternandosi in un saliscendi di emozioni e di tensione empatica con un pubblico gremito e attento. Tra gli altri si segnalano gli intensi cortometraggi della casa lametina Movieland Productions, di Pino Torcasio e Domenico Isabella, che con taglio nostalgico e inquadrature definite hanno trasposto in immagini poemi lancinanti come ‘Pure i cieli azzurri’, ‘Un pezzo di specchio’ e ‘Racconto elettorale’. Altrettanto evocativa è stata l’interpretazione di Marianna Leone e Francesco Moraca de ‘Il suonatore Jonas’ di De Andrè al quale è stato letteralmente incastonato, grazie all’intervento di Dario Natale, Domenico D’Agostino e Aldo Tomaino, il poema ‘Piaci se vai’. Eguale forza evocativa ha avuto la performance di Achille Iera, sostenuto sempre da Aldo Tomanino e Domenico D’Agostino. D’impatto anche l’intervento degli Scalzi Musici Silvani che hanno arrangiato ‘Per altri sentieri’ e ‘Ce n’è di paesani’ sottolineando come la riscoperta di Costabile possa essere intesa alla stregua di una riscoperta della nostra terra.
Questa quindi l’offerta culturale della serata, della quale non si possono dimenticare i contributi video di Francesco Bevilacqua ed Ernesto Orrico, le musiche di Aura Mazda, di Giorgio Caporale e Marco Santoro e di Riccardo e Sergio Pandolfo, la performance di Michelangelo Mercuri e Giusy Cervadoro e l’intervista in dialetto di Pierpaolo Sacco. Momenti, questi, intervallati dai reading dei blogger di Manifest. che hanno interpretato stralci dei brani pervenuti nei giorni scorsi in seno al contest ‘Altri sentieri’.
La serata di è conclusa con una rielaborazione del brano ‘Ultima uva’ a opera dei Dissidio, sulle cui note il Costabile Pop Contest ha fatto calare il sipario tributando l’ultimo ringraziamento al Poeta di Lamezia e di Calabria.

 

“ […] Il mondo
è in quella terra
di silenzi addolorati,
ed io vivo
col sale del tuo pianto”

 

 

Daniela Lucia

 

https://youtu.be/ozoCJbqPlpY

 

 

 

Costabile Pop Contest. Lamezia celebra il Suo Poeta

LAMEZIA TERME – Il suicidio di Franco Costabile è sconfitta? È resa? “NO”, è stata costabile1questa la vigorosa risposta di Dario Natale, direttore artistico della compagnia Scenari Visibili che sta annunciando la terza edizione del Costabile Pop Contest a Lamezia Terme. Non è resa, ma fiero combattimento. Nessuna fuga per il Poeta figlio di Sambiase, nessuna rassegnazione nell’ultimo suo respiro, bensì resistenza. Quella resistenza a ciò che Natale individua nei cosiddetti freni del pensiero contro i quali il Poeta ha combattuto, lasciando ai posteri le sue opere come vive testimonianze di quelle cruenti battaglie. Una poetica che si erige a vessillo di resistenza, dunque, sarà quella che Scenari Visibili si appresta a celebrare il prossimo 15 maggio, a partire dalle 19, presso il Teatro ‘Franco Costabile’ della città della Piana, finalmente dedicato al poeta lametino.

 
In cosa consistono questi freni del pensiero contro i quali Costabile si è scagliato? Ebbene, a parere di Natale, i freni comprendono tutto ciò che ci tiene legati alla rassegnazione, il “considerare tutto assegnato, pensare che da noi non possa cambiare niente, che sarà sempre così. Questo è un motivo che ritorna troppo spesso, soprattutto tra i giovani che non vedono l’ora di andar via. E 11225989_10205581350045150_1252382574_nCostabile, a mio avviso, ci ha indicato quali sono le cose che dovrebbero essere cambiate qui da noi. Costabile è pertanto l’alfiere della lotta alla rassegnazione. Con questa sua fierezza, questa forza ci ha sempre detto ‘no, potete ribellarvi in maniera civile e provare a cambiare questa terra. È la più bella del mondo e possiamo farla diventare terra di nuove opportunità. Intorno c’è una ricchezza infinita’”. Per queste ragioni non vi è alcuna resa nella scelta finale del Poeta che, per usare le parole di Natale, si presenta come un “nobile samurai che, catturato dal nemico, fa il famoso harakiri: si suicida per non essere catturato. E non è neanche una fuga. È semplicemente la constatazione che la situazione è questa. Costabile ha resistito, lasciandoci le armi per combattere. Ci ha detto ‘andate avanti, non arrendetevi mai, non pensate alla sconfitta’”.

 
Lamezia Terme, dunque, eredita quelle armi insite nella poetica di Costabile, se ne appropria facendo germogliare da esse nuove idee e 11121323_10205581361725442_1652340699_ndifferenti opportunità. Tra questi elementi innovativi vi è senza dubbio l’appuntamento di venerdì, una serata nella quale la città intera tributa il proprio affetto al Poeta attualizzandone la poetica e respirando le emozioni sprigionate dalle sue opere. Le poesie di Franco Costabile non inseguono l’oggi, ma lo vivono, ne sono intrise e di quell’oggi si alimentano. Tant’è che, appellandoci sempre alle parole di Dario Natale, ci troviamo al cospetto di una poetica che intraprende un percorso a due vie: da 11263839_10205581373005724_1803117428_nuna parte, vi è l’attualità, quella che ogni anno si esprime con nuove attività ispirate o dedicate al poeta, come ad esempio la conclusione del concerto di Capossela in Sila lo scorso anno; dall’altra parte, come abbiamo poc’anzi accennato, v’è il sacrificio, ossia Costabile come soldato di una crociata contro la rassegnazione. E proprio in seno a questa biforcazione ricca di spunti ha preso vita la petizione che, nata nel corso della scorsa edizione del contest, ha portato oggi all’intitolazione del teatro.

 
Il percorso di Scenari Visibili è stato accompagnato dal lavoro ininterrotto dei blogger del collettivo Manifest., che non solo hanno seguito l’iter della petizione, ma hanno altresì condotto ricerche porta a porta nel tentativo di individuare nuove chiavi di lettura della personalità e delle opere di Costabile. A questo compito certosino il giovane collettivo ha unito anche il contest “Altri costabile-pop-contest-Sentieri”, conclusosi lo scorso 10 maggio, i cui lavori pervenuti verranno presentati tra le offerte culturali della serata di venerdì. Una serata in cui la cultura non si affiderà solo alle parole, ma s’imbarcherà anche sul traghetto della musica trasportando le anime e i corpi dei convenuti da una sponda all’altra di quella che, per brevità, viene definita Arte. A far da psicopompo in questa kermesse culturale saranno diversi gruppi indie rock, tra i quali spiccano i Dissidio, band lametina di recente interessata dall’uscita dell’ultimo album ‘Thisorientamento’. Secondo Michelangelo Mercuri, frontman e voce del gruppo, rendere attuale il Poeta implica solo lo sforzo di comprenderlo, “nel senso che una volta che comprendi Costabile capisci anche quanto sia attuale ed esprimibile, come nel mio caso, con la musica. Quindi sposare le due cose non è stato difficile. Era una storia già scritta prima, andava solo intuita. Si è trattato di individuare l’innesto tra arte e attualità. L’arte non ha tempo, altrimenti non staremmo qui a parlare di Costabile o nelle scuole a parlare di grecità. Credo che l’arte sia quanto di più immortale si possa celebrare”.

 
I Dissidio non saranno comunque gli unici musicisti a ‘lavorare’ su Costabile, in quanto interverranno anche Francesco Moraca, Marianna Leone, Osvaldo Cittadino, Riccardo e Sergio Pandolfo e gli Scalzi Musici Silvani. L’offerta culturale e artistica della serata verrà altresì alimentata e arricchita dalle video proiezioni di Ernesto Orrico ed Emilia Brandi, Francesco Bevilacqua, Pino Torcasio e Domenico Isabella e dalle installazioni artistiche di Tonino Pujia, Antonio Caporale, Fernando Cimorelli. Non mancheranno poi le performance teatrali di Achille Iera e Aldo Tomaino, Giusy Cervadoro e Michelangelo Mercuri, senza dimenticare il già citato reading di Manifest. La manifestazione è stata supportata e organizzata in partnership con Le Moire Winery e Lamezia Wine Fest. e Cimorelli & Co, Una Associazione Culturale; Che cosa sono le nuvole; COLOR; Aleph Arte; Casa della memoria; Premio Costabile; Associazione Culturale F.Mastroianni; e Cantine Artaud.

 
L’attesa si fa quindi trepidante e, nel darsi appuntamento al 15 maggio, possiamo affidare i saluti alle parole di Oriana Fallaci, consigliate da Valeria D’Agostino di Manifest.

“Ho sempre amato la vita. Chi ama la vita non riesce ad adeguarsi mai, a subire, farsi comandare”.

 

Daniela Lucia