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Covid, salgono i ricoveri in Calabria “area medica al 32%, intensive al 9%”

ROMA – La percentuale di posti nei reparti di area non critica occupati da pazienti Covid è stabile al 16% nell’arco di 24 ore in Italia. Cresce in Calabria (9%).È quanto emerge dai dati dell’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (Agenas) pubblicati oggi.

In 7 regioni supera il 20%: Umbria (42%), Calabria (32%), Sicilia (28%), Basilicata (27%), Liguria (25%), Valle d’Aosta (24%) e Friuli Venezia Giulia (21%).

Nel dettaglio
In base al monitoraggio, la percentuale di posti letto nei reparti di area medica (o non critica), nell’arco di 24 ore cresce in 6 regioni: Basilicata (27%), Friuli Venezia Giulia (21%), Liguria (25%), Lombardia (15%), Pa Trento (18%), Puglia (19%). Cala in Campania (17%) e Molise (11%) . È stabile in 13: Abruzzo (al 19%), Calabria (32%), Emilia Romagna (17%), Lazio (16%), Marche (18%), Pa Bolzano (20%), Piemonte (8%), Sardegna (11%), Sicilia (28%), Toscana (15%), Umbria (42%), Valle d’Aosta (24%), Veneto (12%).

L’occupazione dei posti nelle terapie intensive da parte di pazienti con Covid-19 cala in 6 regioni: Emilia Romagna (5%), Marche (2%), Pa Trento (2%), Sicilia (6%), Toscana (5%), Valle d’Aosta (0%). Cresce in 5: Calabria (9%), Friuli Venezia Giulia (3%), Pa Bolzano (3%), Sardegna (5%), Umbria (10%). È stabile in 9 regioni o province autonome: Abruzzo (al 2%), Campania (6%), Lazio (8%), Liguria (6%), Lombardia (2%), Molise (5%), Piemonte (2%), Puglia (4%), Veneto (3%).

Bollettino Covid, in Calabria altri 777 contagi e 3 vittime. Ricoveri stabili

CATANZARO – In Calabria, ad oggi, il totale dei tamponi eseguiti sono stati 3.135.599 (+4.234).Le persone risultate positive al Coronavirus sono 392.136 (+777) rispetto a ieri.Questi sono i dati giornalieri relativi all’epidemia da Covid-19 comunicati dai Dipartimenti di Prevenzione delle AA.SS.PP. della Regione Calabria.

Territorialmente, dall’inizio dell’epidemia, i casi positivi sono così distribuiti:

– Catanzaro: CASI ATTIVI 3.815 (47 in reparto, 2 in terapia intensiva, 3.766 in isolamento domiciliare); CASI CHIUSI 57.274 (56.960 guariti, 314 deceduti).

– Cosenza: CASI ATTIVI 24.035 (47 in reparto, 1 in terapia intensiva, 23.987 in isolamento domiciliare); CASI CHIUSI 79.074 (77.965 guariti, 1109 deceduti).

– Crotone: CASI ATTIVI 1.162 (18 in reparto, 0 in terapia intensiva, 1.144 in isolamento domiciliare); CASI CHIUSI 39.919 (39.687 guariti, 232 deceduti).

– Reggio Calabria: CASI ATTIVI 3.096 (41 in reparto, 1 in terapia intensiva, 3.054 in isolamento domiciliare); CASI CHIUSI 141.326 (140.545 guariti, 781 deceduti).

– Vibo Valentia: CASI ATTIVI 1.629 (9 in reparto, 0 in terapia intensiva, 1.620 in isolamento domiciliare); CASI CHIUSI 38.153 (37.981 guariti, 172 deceduti).

L’ASP di Catanzaro comunica 233 nuovi soggetti positivi di cui 1 fuori regione.

L’ASP di Cosenza comunica 214 nuovi soggetti positivi di cui 3 fuori regione.L’ASP di Vibo Valentia comunica 30 nuovi soggetti positivi di cui 1 fuori regione.

Covid, in Calabria predomina la variante inglese: circa l’80% dei casi

CATANZARO – In Calabria la variante inglese del Covid-19 continua a essere predominante, fino a raggiungere circa l’80% dei casi. È quanto emerso, è scritto in una nota, nel corso dell’ultima riunione dell’Unità di crisi per l’emergenza epidemiologica, convocata ieri mattina nella Cittadella regionale “Jole Santelli” di Catanzaro.

L’Unità di crisi ha preso visione dell’ultimo studio redatto dal laboratorio di Microbiologia e Virologia dell’Azienda ospedaliera “Pugliese Ciaccio” di Catanzaro. Il report è stato redatto dopo una settimana di attività di screening delle varianti Sars-Cov-2, su 597 tamponi risultati positivi.

I risultati sono stati: variante inglese 80,1%; altre varianti da valutare con sequenziamento 5,8%; virus wild type (assenza di mutazioni ricercate con lo screening) 14,1%.

Ai componenti dell’Unità di crisi e ai vari commissari delle Aziende sanitarie e ospedaliere presenti alla riunione, il presidente ff della Regione Calabria Nino Spirlì, ha chiesto un’attenzione particolare nel tracciamento delle nuove varianti, anche al fine di individuare i luoghi fisici in cui potrebbero proliferare maggiormente.

Covid, Spirlì: “Non ho le chiavi per chiudere la Calabria”

CATANZARO – “Il black out regionale non è auspicabile, abbiamo patito la zona rossa e spero che il Governo non decida in tal senso. Ho fatto partire tavoli tecnici e specifici su ogni attività e non ho mai deciso da solo ma condivido con Giunta e Consiglio e soprattutto con le categorie”. “Cancellate il pregiudizio che sta circolando su Spirlì che vuole chiudere la Calabria, io non ho chiavi neanche alle porte di casa mia”. 

Così il presidente facente funzioni della Regione Calabria durante l’incontro degli stati generali della Calabria sottolineando di non aver alcuna intenzione di ‘chiudere la Calabria’.

«Pensiamo di scongiurare la zona rossa e di organizzare misure tali soltanto dove sia necessaria, ovvero nei Comuni e nelle Province che abbiano maggiori sofferenze, per non far patire a tutti i calabresi una decisione così forte. Io ritengo che la cosa più giusta sia valutare territorio per territorio».

Dito puntato sul debito della sanità calabrese tra “terapie intensive, posti ordinari, vaccini e soprattutto un debito sanitario che pesa come un macigno sulla sanità in Calabria, divorata nel corso degli ultimi trent’anni e non può bastare un commissario che lavora da tre mesi a sanare questo problema”.

Spirlì entro oggi invierà una missiva al premier Mario Draghi per chiedere di discutere dell’azzeramento del debito. 

«Non abbiamo – ha dichiarato il commissario Longo – intasamento di terapie intensive, che sono occupate in minima parte. Anche i posti di terapia intensiva non covid sono occupati in minima parte. La situazione in Calabria, dal punto di vista dei contagi, è leggermente in aumento, come nel resto del nostro Paese».

«Speriamo – ha poi aggiunto – che ci sia un miglioramento giorno dopo giorno, poi bisogna programmare il futuro. Per quanto riguarda la vaccinazione, dopo il blocco di AstraZeneca, che ha penalizzato un po’ tutta l’Italia e, compatibilmente con gli arrivi dei vaccini, stiamo continuando a procedere. Le piattaforme funzionano bene, finalmente».

 

 

 

 

 

Covid in Calabria, calano i positivi. Ma è boom di contagi nel cosentino

CATANZARO – Le persone risultate positive al Coronavirus sono 40.885 (+275 rispetto a ieri), quelle negative 540.445.

In Calabria ad oggi sono stati sottoposti a test 581.330 soggetti per un totale di tamponi eseguiti 616.909 (allo stesso soggetto possono essere effettuati più test).

I casi confermati oggi sono così suddivisi: Cosenza 103, Catanzaro 60, Crotone 36, Vibo Valentia 14, Reggio Calabria 62. Altra Regione o stato estero 0.

Sono questi i dati giornalieri relativi all’epidemia da Covid-19 comunicati dal dipartimento Tutela della Salute.

Territorialmente, dall’inizio dell’epidemia, i casi positivi sono così distribuiti:

– Cosenza: CASI ATTIVI 2.973 (51 in reparto Azienda ospedaliera di Cosenza; 16 in reparto al presidio di Rossano;13 al presidio ospedaliero di Acri; 14 al presidio ospedaliero di Cetraro; 0 all’ospedale da Campo; 11 in terapia intensiva, 2.868 in isolamento domiciliare); CASI CHIUSI 8.961 (8.661 guariti, 300 deceduti).

 

– Catanzaro: CASI ATTIVI 1.834 (24 in reparto all’Azienda ospedaliera di Catanzaro; 6 in reparto al presidio di Lamezia Terme; 2 in reparto all’azienda ospedaliera universitaria Mater Domini; 11 in terapia intensiva; 1.791 in isolamento domiciliare); CASI CHIUSI 3.914 (3811 guariti, 103 deceduti).

 

– Crotone: CASI ATTIVI 439 (19 in reparto; 420 in isolamento domiciliare); CASI CHIUSI 2.755 (2.711 guariti, 44 deceduti).

 

– Vibo Valentia: CASI ATTIVI 558 (14 ricoverati, 544 in isolamento domiciliare); CASI CHIUSI 3.349 (3.289 guariti, 60 deceduti).

 

– Reggio Calabria: CASI ATTIVI 1.557 (74 in reparto all’azienda ospedaliera di Reggio Calabria; 11 in reparto al presidio ospedaliero di Gioia Tauro; 10 in terapia intensiva; 1.462 in isolamento domiciliare); CASI CHIUSI 14.186 (13.969 guariti, 217 deceduti).

 

– Altra Regione o stato estero: CASI ATTIVI 50 (50 in isolamento domiciliare); CASI CHIUSI 309 (309 guariti).

 

Dall’ultima rilevazione, le persone che si sono registrate sul portale della Regione Calabria per comunicare la loro presenza sul territorio regionale sono in totale 175.

 

Nel conteggio sono compresi anche i due pazienti di Bergamo trasferiti a Catanzaro, mentre non sono compresi i numeri del contagio pervenuti dopo la comunicazione dei dati alla Protezione civile.

Emergenza Covid in Calabria, altri 4 comuni in zona rossa

CATANZARO – Dalle ore 22 del 13 marzo a tutto il 28 marzo, nei Comuni di Petilia Policastro (provincia di Crotone) e San Nicola da Crissa (Vibo Valentia) e nelle frazioni Piani di Acquaro (Acquaro, Vibo Valentia) e Piminoro (Oppido Mamertina, Reggio Calabria) saranno in vigore le limitazione da zona rossa. È quanto stabilisce l’ordinanza n. 13, firmata oggi dal presidente della Regione Calabria, Nino Spirlì, per il contenimento del rischio di contagio da Covid-19.

L’ORDINANZA

Il provvedimento si è reso necessario in seguito alle note dei dipartimenti di Prevenzione delle Aziende sanitarie provinciali di Reggio CalabriaVibo Valentia e Crotone, con le quali è stato comunicato che nei territori in questione “si registra una incidenza significativa di nuovi casi confermati, rispetto alla popolazione residente, tale da necessitare l’adozione delle misure previste per la zona rossa”.

Rilevato, inoltre, che “la situazione osservata potrebbe subire bruschi peggioramenti, a causa dell’elevato numero di contatti sociali avvenuti con soggetti poi risultati positivi, emersi nel corso delle indagini epidemiologiche”.

L’ordinanza dispone che “le misure siano automaticamente adeguate a quanto previsto per i territori identificati come “zona rossa”, nei provvedimenti governativi di successiva emanazione” e che “i dipartimenti di Prevenzione delle Aziende sanitarie provinciali competenti procedano al costante monitoraggio della situazione epidemiologica locale, segnalando tempestivamente all’Unità di crisi regionale, ogni variazione significativa intervenuta”.

Covid Calabria, anche i medici di base somministreranno i vaccini

CATANZARO – «I medici di base calabresi hanno dato la loro disponibilità a partecipare alla campagna di vaccinazione anti-Covid, con la possibilità di somministrare le dosi a circa 130mila ultra ottuagenari. Adesso c’è solo da organizzare la distribuzione dei vaccini in modo tale che possano arrivare negli ambulatori pronti per essere utilizzati».

È quanto dichiara il presidente della Regione Calabria, Nino Spirlì, al termine della riunione operativa, avvenuta questo pomeriggio nella Cittadella “Jole Santelli” di Catanzaro, alla quale hanno preso parte il segretario regionale e il vice della Fimmg (Federazione italiana medici di famiglia), Rosalbino Cerra e Gennaro De Nardo, e il rappresentante di Intesa sindacale Francesco Masotti.

Presenti anche il commissario ad acta della Sanità, Guido Longo, il delegato del soggetto attuatore per l’emergenza covid, Antonio Belcastro, e il dirigente regionale del settore Assistenza farmaceutica del dipartimento Tutela della salute, Vincenzo Ferrari.

 

«I medici di famiglia – aggiunge Spirlì – sono l’avanguardia della sanità, la prima trincea, e da parte loro non ci saremmo aspettati altro che questa grande disponibilità. È stato un incontro molto costruttivo che proseguirà nei prossimi giorni con la firma di uno specifico protocollo». «Si tratta – conclude il presidente della Regione – di un altro tassello del mosaico della sanità calabrese; un mosaico che si sta componendo giorno dopo giorno e che, al termine del tempo stabilito per il commissariamento, contribuirà a riconsegnare alla Calabria l’amministrazione della sanità».

 

 

 

 

 

Vaccini anti-Covid, la Calabria è al penultimo posto

COSENZA – In Calabria ad oggi sono state somministrate 42.968 dosi di vaccino anticovid, pari al 68,6% del totale delle 68.280 consegnate finora in regione.

Il dato, riferito dall’Agenzia Italiana del Farmaco, colloca la regione al penultimo posto nella graduatoria nazionale, seguita alla Liguria. 

Il Gom di Reggio Calabria, intanto, ha terminato anche la seconda fase della campagna vaccinale, quella dedicata ai richiami. La struttura si è così immunizzata somministrando la seconda dose a tutto il personale sanitario in poco più di 4 giorni. 

Sanità Calabria, Zuccatelli dà le dimissioni: «Me lo ha chiesto il Ministro Speranza»

COSENZA – Dopo giorni di polemiche infuocate sulla sanità calabrese in emergenza pandemica, tra Commissari dimissionari, Commissari confermati e non graditi, ecco che il Governo prende una posizione. Dopo aver nominato Giuseppe Zuccatelli, ex commissario straordinario delle due aziende ospedaliere catanzaresi Pugliese Ciaccio e il policlinico Mater Domini, per coordinare la sanità in Calabria, il ministro della Salute Speranza chiede le sue dimissioni. 

È successo questa mattina, così come annunciato dal manager romagnolo durante le interviste rilasciate alla stampa. Giuseppe Zuccatelli ha rassegnato le sue dimissioni.

Si apre così un nuovo scenario sui papabili candidati a sedere sulla poltrona per gestire la difficile situazione sanitaria calabrese. In queste ore il Consiglio dei Ministri è riunito per trovare il nome di un nuovo professionista.

Coronavirus, sindaco di Castrovillari impone coprifuoco nel weekend

In piena emergenza pandemica, per prevenire ulteriori contagi, il sindaco di Castrovillari ha deciso di chiudere alcune strade della movida cittadina.

Così Mimmo Lo Polito ha ordinato stamattina la “chiusura”, dal 23 ottobre al 13 novembre, di alcune strade alle 21 del venerdì alle 5 del sabato e dalle 21 del sabato alle 5 della domenica. Naturalmente è fatta salva – riporta l’Ordinanza sindacale – la possibilità di accesso, e deflusso, agli esercizi commerciali aperti e alle abitazioni private ubicate sulle predette strade.

“Una scelta – ha sostenuto il sindaco – dettata dall’importanza di preservare le persone dal rischio di contagio, contemplata da quelle misure sanitarie urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da covid che ci hanno messo in movimento, sin dall’inizio della pandemia, cercando di accompagnare nel migliore dei modi comportamenti e scelte dei cittadini anche con quei mezzi, messi a disposizione dalle norme, per tutelare al massimo il diritto alla salute di ciascuno. Una sfida, importante che richiede comportamenti e rispetto responsabili diffusi e partecipati, fondamentali per vincere le prove, in questo momento storico, che detta la realtà. Per questo occorre buon senso e rispetto delle regole nei diversi ambiti. La delicata situazione attuale, affrontata con attenzione, – ha concluso Lo Polito – sarà completamente disinnescata, bandendo, così, preoccupazioni e paura”.