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Cosenza, giovane scippa un’anziana in centro e fugge: trovato e arrestato

COSENZA – Nel pomeriggio di ieri, personale della Polizia di Stato, nell’ambito delle Direttive emanate dal Sig. Questore di Cosenza, Dott. Gluseppe CANNIZZARO che ha potenziato i servizi di controllo del territorio finalizzati al contrasto della criminalità diffusa ed alla prevenzione dei reati predatori in genere nel centro cittadino, ha tratto in arresto una persona di nazionalità straniera, resosi responsabile del reato di rapina.

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Cosenza, furgone abbandonato in centro: i conducenti trovati in ospedale sotto effetto di droga

COSENZA – Continuano incessanti i servizi  di controllo del territorio svolti dalla Polizia di Stato nel centro cittadino voluti dal Questore della Provincia di Cosenza dr. Giuseppe Cannizzaro. Nella giornata di ieri, personale della Squadra Volante interveniva in una nota piazza del centro cittadino in quanto era giunta una segnalazione sull’utenza 113 della presenza di un furgone sospetto.

Gli Agenti operanti, giunti sul posto constatavano che il veicolo era acceso, con il  finestrino lato guida completamente infranto e che non vi era alcuna traccia del conducente. Prontamente si faceva intervenire personale del locale gabinetto della Polizia Scientifica che, durante i rilievi oltre a rinvenire un borsello con documenti, ,  trovava nr. 5 telefoni cellulari, nr. 1 tablet  nonché una bustina in cellophane termosaldata contenente  sostanza stupefacente risultata essere cocaina.

Da approfonditi controlli si riusciva a risalire al proprietario del mezzo che veniva successivamente rintracciato presso il locale Pronto Soccorso , ove era giunto a seguito di  stato confusionale causato da assunzione di sostanze stupefacenti.

Il predetto, dopo essere stato sottoposto alle cure del caso, veniva condotto presso questi Uffici e denunciato ai sensi dell’ex art. 75 DPR 309/90.

Ulteriori controlli sono stati effettuati da personale dell’U.P.G. e S.P. con l’ausilio di pattuglie del Reparto Prevenzione Crimine Calabria in varie Piazze di questo centro che hanno portato all’identificazione di 170 persone, all’accompagnamento di nr. 2 stranieri presso i nostri Uffici per regolarizzare la propria posizione sul territorio Nazionale nonchè la denuncia di due soggetti in quanto, a seguito di perquisizione personale, venivano trovati in possesso di un coltellino di tipo svizzero e un involucro di sostanza stupefacente di tipo Cocaina.

Si finge nipote per truffare un’anziana nel Cosentino: beccato e denunciato 39enne napoletano

È sempre massima l’attenzione dei Carabinieri della Compagnia di Scalea, con il costante impulso e coordinamento della Procura della Repubblica di Paola, nella prevenzione e repressione di truffe soprattutto se rivolte a quella fascia di popolazione maggiormente esposta a questo particolare tipo di reato.  

Una riprova di ciò è quanto accaduto nel pomeriggio dello scorso sabato. Una chiamata giunta sul numero d’emergenza 112 che ha segnalato una probabile truffa in atto nel comune di San Nicola Arcella ha fatto immediatamente attivare un articolato dispositivo composto da autovetture civetta della Sezione Operativa del N.o.r.m. della Compagnia con il supporto di altre pattuglie con colori d’istituto della Sezione Radiomobile e della Stazione Carabinieri di Scalea.     

Un’anziana donna residente a San Nicola Arcella aveva infatti ricevuto, poco prima, una chiamata anonima da un soggetto che, qualificatosi come un nipote della stessa domiciliato nel nord Italia, le aveva chiesto di consegnare un’ingente somma di denaro in contanti ad un corriere che sarebbe passato di lì a breve a recapitare un pacco, quale somma dovuta a saldo di un acquisto fatto dal nipote stesso.

La nuora ed il figlio dell’anziana signora, presenti anch’essi in casa, accortisi che l’interlocutore non corrispondeva al loro parente, hanno fatto immediatamente scattare l’allarme chiamando i Carabinieri della Compagnia che sono prontamente intervenuti appostandosi nei pressi dell’abitazione in una cornice di sicurezza.

Nel frattempo vi sono state ulteriori chiamate da parte del soggetto, questa volta spacciatosi per il corriere, che ha indicato le modalità con le quali doveva essere consegnato il denaro, ma in tali occasioni a rispondere era la nuora che nel frattempo aveva già ricevuto precise indicazioni da parte dei Carabinieri, già sul posto. All’arrivo del malfattore, identificato in un 39enne napoletano, la donna ha lanciato dal balcone una busta chiusa che, anziché contenere la somma in contanti richiesta, era piena di ritagli di carta. Lo stesso è stato prontamente bloccato dai militari in borghese appostati nelle vicinanze e condotto in caserma con l’ausilio di altre pattuglie della Stazione Carabinieri di Scalea. È stato poi deferito in stato di libertà per il reato di tentata truffa: il procedimento è tuttora nella fase delle indagini preliminari pertanto l’indagato è da ritenersi presunto innocente fino ad un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza di natura irrevocabile. 

Negli ultimi mesi, in molte località dell’alto tirreno cosentino, sono stati svolti diversi incontri di sensibilizzazione contro le truffe dalle Stazioni Carabinieri dipendenti dalla Compagnia di Scalea. Si tratta di un più ampio progetto del Comando Provinciale dei Carabinieri di Cosenza che ha come obiettivo la sensibilizzazione dei cittadini finalizzata alla prevenzione dei reati soprattutto in danno di anziani. Tutto ciò per impedire truffe e furti nei confronti delle fasce di popolazione più fragili: l’obiettivo è infatti fornire consigli utili per difendersi dai raggiri, i cui autori trovano sistemi sempre più diversificati per agire, personificando falsamente appartenenti alle Istituzioni o dipendenti di servizi pubblici o, come nel caso appena narrato, si fingono falsi corrieri di pacchi da recapitare, per conto di parenti, alle ignare vittime in cambio di denaro contante.

Cosenza, nascondeva armi, munizioni e droga nel sottotetto: arrestato un giovane

COSENZA – Nel pomeriggio di ieri, personale della Polizia di Stato ha eseguito, nell’ambito dei servizi straordinari disposti dal Questore della Provincia di Cosenza e coordinati dal Procuratore della Repubblica dr. Mario Spagnuolo, diversi controlli nel capoluogo, finalizzati al contrasto del traffico di sostanze stupefacenti.

Nel corso di detti servizi, un giovane è stato  arrestato dalla Squadra Mobile poiché trovato in possesso di sostanza stupefacente del tipo hascisc per grammi 837 ed altro materiale strumentale all’attività di spaccio.

In particolare, in  un quartiere periferico di Cosenza i poliziotti unitamente all’unità cinofila della Questura di Vibo Valentia ed al cane antidroga “Digos” facevano accesso presso un condominio di edilizia economica popolare. All’interno dello stabile il cane antidroga puntava con insistenza un locale cantina. Una volta intervenuto sul posto , si procedeva, unitamente al giovane proprietario,  a fare accesso al ripostiglio e a procedere a perquisizione a seguito della quale si rinveniva della sostanza stupefacente del tipo hascisc, suddivisa in panetti, per grammi 837 circa, nonché un bilancino elettronico ed un coltello ancora intriso di sostanza stupefacente.

Espletate le formalità di rito, il giovane veniva sottoposto agli arresti domiciliari su disposizione dell’A.G. procedente.

Nel medesimo contesto operativo è stata effettuata una ulteriore perquisizione all’interno del sottotetto di un condominio della medesima zona, che ha permesso ai poliziotti di rinvenire, grazie sempre al fiuto del cane poliziotto “Digos”, numerose armi e munizioni, in perfetto stato di conservazione, ed in particolare: una pistola, tre fucili ed una carabina (di cui un’arma provento di furto ed altre con matricola abrasa) ed oltre 450 cartucce di vario tipo e calibro ed un giubbotto antiproiettile. Occultata insieme alle armi, vi era anche della sostanza stupefacente del tipo eroina, per un peso complessivo di grammi 223.

Cosenza, picchia la ex durante la gravidanza e la perseguita: arrestato 38enne

COSENZA – Nel pomeriggio di ieri, personale della Polizia di Stato ha tratto in arresto un uomo di 38 anni residente in un paese della provincia di Cosenza, in quanto responsabile del reato di maltrattamenti e stalking nei confronti di una sua ex fidanzata.

Nei primi giorni del mese di luglio, una donna, ormai esasperata e terrorizzata dal suo ex, si è presentata presso gli Uffici della Squadra Mobile della Questura di Cosenza, decisa a raccontare ai poliziotti il dramma che stava da tempo vivendo e subendo.

La donna, visibilmente intimorita e preoccupata, ha raccontato agli operatori di Polizia di avere intrattenuto con l’indagato una relazione sentimentale definita complicata e travagliata, nata prima come clandestina poi trasformatasi in frequentazione assidua e stabile. I fatti relativi ai maltrattamenti risalgono al mese di dicembre del 2018 per poi proseguire fino alla rottura dei rapporti, avvenuta nell’aprile del 2021; fatti gravi caratterizzati da violenze fisiche e verbali, noncurante, l’indagato, neanche dello stato di gravidanza della compagna. Una vita resa impossibile in cui la vittima è stata costretta a subire minacce, anche di morte, e privazioni di ogni sorta, come ad esempio frequentare amici, andare in palestra o vestirsi liberamente, il telefono era continuamente controllato così come lo erano i social frequentati dalla donna.

Neanche la fine della relazione aveva concesso una tregua alla donna, costretta a subire le condotte vessatorie del suo ex. Diversi sono gli episodi, segnalati e documentati dalla vittima, delle continue aggressioni fisiche e verbali, delle numerosissime telefonate a qualsiasi ora del giorno e della notte o citofonate presso la propria abitazione, dei danneggiamenti alla propria autovettura, violenze spesso intervenute anche alla presenza di minori, figli della vittima. Condotte perduranti che hanno cagionato nella vittima un grave stato d’ansia e di paura nonché un fondato timore per la propria incolumità, tanto da costringerla a cambiare abitudini di vita e a trasferirsi dalla madre.

L’attività d’indagine, avviata a seguito della denuncia della donna, coordinata dalla Procura della Repubblica di Cosenza diretta dal Procuratore Capo Dr Mario Spagnuolo, ha consentito di accertare i reati contestati e di assicurare l’uomo alla giustizia che è stato sottoposto alla misura degli arresti domiciliari. Il tutto si comunica nel rispetto dei diritti dell’indagato (da ritenersi presunto innocente in considerazione dell’attuale fase del procedimento fino a un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile) al fine di garantire il diritto di cronaca.

Cosenza, tenta di violentare un 16enne in auto: arrestato 50enne

COSENZA – Adesca un ragazzino e tenta di violentarlo. La vicenda a Cosenza dove un uomo di 50 anni, rappresentante di commercio, è stato arrestato dai carabinieri in quanto sospettato di  presunta pedofilia. Secondo le indagini avrebbe abusato sessualmente di un ragazzino di 16 anni che avrebbe adescato in città.

Secondo quanto emerso la vittima era a bordo di un monopattino quando l’uomo ha accostato la sua berlina e con una scusa, lo ha invitato a salire sulla sua auto. Il sedicenne si sarebbe fidato poiché l’uomo pare fosse, a detta del ragazzino, un amico dei suoi genitori.

Salito in auto però, l’uomo avrebbe bloccato gli sportelli e si sarebbe diretto verso una strada isolata per poi fermare la vettura e aggredirlo. Il minore sarebbe riuscito a liberarsi e tornato a casa, ha raccontato tutto ai familiari. Immediata la denuncia e i militari della caserma “Grippo” di Cosenza, guidati dal maresciallo maggiore, il comandante Renato Morrone, hanno subito notiziato la Procura di Cosenza. Visionate anche alcune immagini delle telecamere della zona indicata dal giovane, è stato possibile risalire alla targa della vettura. L’uomo è stato identificato, rintracciato e arrestato.

Cosenza: insofferente al controllo, viene beccato in auto con la droga nascosta nei pantaloni. Arrestato

COSENZA – Nella serata di martedì, personale della Polizia di Stato, nel corso di programmati servizi antidroga e di contrasto ad ogni forma di illegalità, voluti dal Questore di Cosenza
e disposti in città e nel suo hinterland e coordinati dalla locale Procura della Repubblica diretta dal dr. Spagnuolo, ha tratto in arresto, per il reato di detenzione ai fini di spaccio
di sostanza stupefacente, un cinquantatreenne del posto, con precedenti di polizia.

Non solo auto blu e personale in divisa a presidio del controllo del territorio ma anche agenti in borghese pronti ad intervenire per reprimere ogni forma di legalità, anche con particolare riguardo ai reati predatori, questi i servizi voluti dal Questore Spina. Proprio in tale contesto lungo un’arteria che collega la città ad un paesino a vocazione
residenziale, alle porte di Cosenza, gli agenti di pattuglia hanno visto transitare un veicolo con fare sospetto e frettoloso che stava per iniziare una manovra azzardata quando gli operatori hanno deciso di intervenire e di procedere al controllo.

Al volante è stata riconosciuta una persona già nota alle Forze dell’Ordine per i suoi trascorsi nel mondo della droga, che si mostrava sin da subito fortemente preoccupata ed insofferente al controllo, motivo per il quale si decideva di approfondire con una perquisizione personale. Ad esito del controllo, gli operatori hanno rinvenuto, ben occultati all’interno dei pantaloni, due panetti di hashish del peso complessivo di 200 grammi, confezionati, sigillati ed evidentemente destinati, una volta suddivisi in dosi, al mercato illegale dello spaccio di droga. Particolare al vaglio investigativo è l’etichetta “Pharmacie 069” apposta
sulla confezione, al fine di risalire, anche con il contributo degli esperti della Scientifica, ad eventuali caratteristiche/tipologia/provenienza. Il cinquantatreenne, tratto in arresto
per detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti, al termine delle formalità di rito, su disposizione dell’A.G. procedente, è stato posto agli arresti domiciliari in attesa di
giudizio direttissimo.

 

Cosenza, sequestro di droga e armi: arrestato 18enne – (VIDEO)

COSENZA – A Cosenza, i Carabinieri della locale Compagnia, con il supporto di un’unità cinofila del Nucleo Carabinieri di Vibo Valentia, durante un servizio di controllo straordinario del territorio, hanno tratto in arresto, in flagranza di reato, un 18enne del posto per detenzione illegale di un’arma comune da sparo clandestina.

Al riguardo, si comunica, nel rispetto dei diritti dell’indagato (da ritenersi presunto innocente in considerazione dell’attuale fase del procedimento fino ad un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile), al fine di garantire il diritto di cronaca costituzionalmente garantito, che è stato, in particolare, trovato in possesso, a seguito perquisizione personale e domiciliare, di una pistola cal. 6.35, con matricola abrasa. Su disposizione del Magistrato di Turno della Procura della Repubblica di Cosenza, l’arrestato è stato sottoposto agli arresti domiciliari presso la propria abitazione in attesa del giudizio direttissimo. 

Nel medesimo contesto operativo, veniva rinvenuto e sequestrato, nei confronti di ignoti, complessivamente circa 1 kg. di hashish suddiviso in 10 panetti e 2 pistole revolver prive di contrassegni matricolari. 

Le armi e lo stupefacente saranno sottoposti ad accertamenti tecnici, per quanto riguarda le armi anche per verificare se siano state utilizzate per recenti fatti delittuosi.

Cosenza, giovane aggredisce e minaccia con un coltello il gestore di un locale in centro:arrestato

COSENZA – Personale dell’U.P.G. e S.P. , nella notte del 15 gennaio u.s. traeva in arresto un giovane ventiduenne. 

Nella fattispecie, lo stesso trovandosi all’interno di un locale del centro cittadino ed in stato di ebrezza,   prima aggrediva  con un coltello il gestore, poi, vistosi spinto e chiuso fuori, danneggiava la vetrina lanciando uno sgabello posto sul marciapiede .

All’arrivo degli operatori della Volante, il predetto tentava di darsi alla fuga ma veniva prontamente fermato. Allo stesso, tratto in arresto e posto a disposizione dell’A.G..sono stati contestati i reati di  lesioni personali, minacce,    danneggiamento aggravato  e resistenza a p.u.

Su richiesta della Procura di Cosenza diretta dal Procuratore Capo Dr. Mario Spagnuolo, è stata applicata la misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla P.G..

Il tutto si comunica nel rispetto dei diritti dell’indagato (da ritenersi presunto innocente in considerazione dell’attuale fase del procedimento fino a un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile) al fine di garantire il diritto di cronaca.

Saccheggiavano bar e tabacchi, arrestati 2 giovani cosentini

COSENZA – I militari del Comando Compagnia di Rende e Cosenza, in esecuzione di un’ordinanza di applicazione di misura cautelare emessa dal Tribunale di Cosenza, su richiesta della locale Procura della Repubblica, hanno tratto in arresto due soggetti, cosentini, di 23 e 30 anni, ritenuti responsabili di aver commesso diversi furti in danno di attività commerciali.
I provvedimenti cautelari traggono origine dall’attività investigativa posta in essere dai militari delle Stazioni Carabinieri di Montalto Uffugo e Castrolibero, a seguito dei furti consumati durante lo scorso periodo estivo presso alcuni bar e tabacchi dislocati nei comuni di Montalto Uffugo, Marano Principato e Rovito. Gli arrestati, indagati per furto aggravato in concorso, dopo aver forzato le porte d’accesso, si introducevano all’interno degli esercizi commerciali per poi asportare diversa merce tra cui sistemi di videosorveglianza; tabacchi vari per un valore complessivo di euro 3.557; assegni bancari; gli incassi per un valore di 300 euro; denaro contenuto nelle coin machine sino ad arrivare alla somma di 1.400 euro; bottiglie di super alcolici come grappe, champagne e Dom Pérignon.

Le indagini svolte dai Carabinieri hanno consentito di identificare gli autori dei reati attraverso un’attenta analisi dei diversi furti messi a segno, contraddistinti dalle stesse modalità dazione. I soggetti, infatti, effettuavano poche ore prima un sopralluogo al fine di verificare la presenza di sistemi di allarme o di telecamere; in un secondo momento, travisati da un copri capo (cappellino da baseball) facevano irruzione nei locali forzando l’ingresso per poi asportare quanto più cose possibili.
Al termine delle formalità di rito, i due soggetti, uno ristretto presso la Casa Circondariale di Paola, l’altro agli arresti domiciliari, sono stati posti a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.