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Bmt: la Calabria punta su sport e cultura nella Riviera dei Cedri

COSENZA – La promozione di sport e cultura nella riviera dei Cedri per destagionalizzare i flussi di incoming in Calabria su periodi a margine della stagione estiva. E’ l’obiettivo emerso dal tavolo di dibattito: “Estate 2018. Non solo mare.

Turismo sportivo e culturale per la riviera dei Cedri”, promosso dalla Regione Calabria in occasione della ventiduesima edizione della BMT – borsa mediterranea del turismo, che si è tenuta dal 23 al 25 marzo alla mostra d’oltremare di Napoli.
Rafting, bike experience e orienteering nel parco nazionale del Pollino,  diving, snorkeling, cicloturismo e  scacchi: sono solo alcune delle attività proposte dalla rete promossa dall’Arca e dal Consorzio ECOtour  per la creazione di una nuova offerta di servizi turistici che si riappropri del legame tra montagna e mare dei 40 km che compongono la riviera, e recuperi antiche tradizioni sportivo- culturali.

Il ciclismo a giugno, con la “Granfondo Terun Scalea”, gli scacchi a luglio, con la “finale nazionale del campionato italiano di scacchi under 16”, sono solo alcuni degli appuntamenti più importanti che ARCA ed Ecotur hanno organizzato per il 2018.

Due eventi che, grazie allo sport, porteranno migliaia di visitatori, anche da oltre oceano, sul territorio dell’alto Tirreno cosentino per scoprire, le tradizioni, la storia, la gastronomia e i paesaggi mozzafiato del parco nazionale del Pollino e dei borghi che lo circondano.

Infatti per la prima edizione della “Gran Fondo Terun Scalea” si stimano in 8000 le presenze generate dalla partecipazione di ciclisti dall’Italia e dall’estero, mentre sono più di 20.000 quelle previste per il campionato italiano di scacchi under 16.

«Una serie di proposte che fotografa uno spaccato importante per la nascita di una nuova cultura del turismo calabrese. Il lavoro messo in atto è sintomo di una crescita che viene dal basso, la gestione amministrativa e la politica non hanno nessun merito – ha sottolineato il consigliere regionale Michele Mirabello – un gruppo di imprenditori e di giovani professionisti si è impegnato a far emergere un’immagine nuova e più forte della nostra Terra. Si è aperta una nuova stagione, che sarà da stimolo per proseguire su questa strada e lavorare affinché il nostro territorio sia preparato alle sfide che ci attendono. Noi abbiamo il compito di accompagnare questa sfida.

In questi anni la Calabria ha fatto enormi passi avanti, i numeri evidenziano una crescita esponenziale del turismo e sono convinto – conclude Mirabello – che stiamo viaggiando nella giusta direzione del turismo esperienziale, nuova frontiera di investimento».

Giancarlo Formica e Angelo Napolitano, promotori dell’iniziativa, hanno ribadito l’importanza di fare rete e programmazione sul territorio e condividere con gli operatori turistici e con le istituzioni l’occasione che si presenta.

«Fare bene è la prossima mossa – sottolineano Formica e Napolitano –  considerato che molti dei partecipanti saranno in Calabria per la prima volta, bisognerà dimostrare che si può fare bene accoglienza, dando la possibilità agli ospiti di scoprire gli splendidi borghi, i prodotti della tradizione agroalimentare e i paesaggi suggestivi e spesso incontaminati del territorio”. Alla fine l’annuncio del convegno “Eventi sportivi e turismo culturale»,  in programma ad aprile, che intende presentare alcune buone pratiche del settore e favorire la costruzione di nuove opportunità d’incoming verso la provincia di Cosenza, al quale saranno invitate le istituzioni e testimonial di eccezione.

“Un dono per la vita”, al via il progetto sulla cultura della donazione degli organi

COSENZA – “Un dono per la vita”, è il progetto che nasce dalla constatazione dell’ eccessivo numero di opposizioni alla donazione di organi riscontrata proprio nella nostra regione ed in particolare modo nella provincia di Cosenza.  Per questi motivi il Professore Bruno Amantea Ordinario presso l’Università degli Studi “Magna Grecia” di Catanzaro e Rita Roberti, coordinatrice per le attività di donazione e trapianto dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Cosenza, hanno realizzato un progetto che risvegli la cultura della donazione e permetta di raccogliere sottoscrizioni di dichiarazioni di volontà alla donazione. Sperando in tal modo di aumentare la disponibilità di organi da trapiantare.

Il progetto ha trovato il parere favorevole del Rotary Club Cosenza e del Telesio

Questa idea è stata immediatamente condivisa dai Club Rotary di Cosenza e del Telesio che sono diventati di fatto i tre Club promotori dell’iniziativa. Con il diffondersi del progetto numerosi altri Club della provincia di Cosenza e di Crotone hanno aderito al progetto. Hanno inoltre dato il loro apporto al progetto l’Inner Wheel, il Soroptimist, FIDAPA, diverse associazioni di volontariato e diversi Club Lions della città di Cosenza.

Il progetto che avrà la durata di almeno due anni sarà così articolato:

Giovedì 15 marzo si svolgerà presso la sala dell’ordine dei medici di Cosenza un convegno dal titolo “ La donazione degli organi. Realtà e prospettive”. Per l’occasione sarà presente uno stand di Poste Italiane che effettuerà un annullo filatelico speciale. Sarà utilizzato per la cartolina il francobollo celebrativo Rotary del centenario.Per gli studenti dell’Università di Arcavacata saranno organizzati seminari su vari aspetti della donazione. Gazebo informativi saranno allestiti nei luoghi più frequentati dagli stessi in modo da informare e raccogliere dichiarazioni di volontà. Negli istituti scolastici di primo grado presenti nel territorio saranno organizzati incontri con l’ausilio di esperti e filmati sul tema, per educare alla solidarietà e far capire il valore della donazione. Sarà bandito un concorso sul tema del dono e premiato il migliore elaborato. Quanto ai comuni si cercherà di accelerare l’adozione della carta di identità elettronica nonché di sensibilizzare i dipendenti degli uffici anagrafe sull’importanza della registrazione e della sottoscrizione della dichiarazione di volontà alla donazione.  Nei medici di medicina generale, che sono le figure sanitarie più vicine ai pazienti, si cercherà collaborazione per migliorare la cultura della donazione stessa. L’ allestimento di gazebo divulgativi e dedicati alla raccolta delle sottoscrizioni delle dichiarazioni di volontà alla donazione in particolar modo durante eventi particolari come sagre e fiere. Questo tipo di progetto vuole essere un modello esportabile in altre realtà e da parte di altri soggetti che vorranno farlo proprio.

“Made in Italy”, a Sanremo referente per la Calabria il giornalista Fabio Pistoia

ROMA – Nella prima decade del mese di febbraio (da domenica 4 a domenica 11), nella splendida cornice di SANREMO, in concomitanza con l’edizione n. 68 del celebre FESTIVAL DELLA CANZONE ITALIANA, avrà luogo la prima edizione di un’iniziativa nazionale di marketing territoriale denominata MADE IN ITALY.

I dettagli dell’iniziativa verranno illustrati il prossimo giovedì 1 febbraio, alle ore 11.00, in via Uffici del Vicario (zona Montecitorio) a Roma.

Si tratta di una serie di momenti dedicati alle eccellenze delle diverse regioni italiane, che avranno luogo mediante una serie di esposizioni (creazioni d’arte, prodotti tipici, testi di autori locali) nel centro di Sanremo, dislocate sia in modo permanente che itinerante tra le hall di strutture ricettive, nonché presso associazioni del luogo. Il tutto, a differenza di altre manifestazioni, non ha scopo di lucro e non prevede alcun ingente impegno economico per le aziende e i singoli partecipanti.

L’iniziativa è curata da un nutrito gruppo di giornalisti freelance e/o collaboratori di agenzie di stampa, blogger e professionisti del mondo della comunicazione provenienti da diverse località italiane, in collaborazione con realtà culturali sanremesi. Referente per la regione Calabria è il giornalista Fabio Pistoia, classe 1981, nativo di Corigliano Calabro (Cosenza) e operante a Roma.

Un ruolo centrale, come peraltro già evidenziato da alcuni comunicati stampa finora pubblicati, sarà svolto dalla Sibaritide, presente con testi di autori locali, prodotti enogastronomici, creazioni d’arte, gruppi folkloristici. I diversi momenti che vedranno il comprensorio ionico tra i protagonisti nel periodo clou della Città dei fiori saranno divulgati quotidianamente agli organi d’informazione attraverso comunicati stampa, foto e video.

Chiese rendesi, il Ministero dei Beni Culturali le dichiara d’interesse storico – artistico

RENDE (CS) – La chiesa Matrice o Santa Maria Maggiore, la chiesa di Santa Maria di Costantinopoli e la chiesa del Rosario sono state dichiarate d’interesse storico artistico ai sensi dell’art. 10 comma 1 del D.Lgs. 22 gennaio 2004, n. 42 dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo.

Una notizia interessante, per l’amministrazione comunale rendese che ha dichiarato di voler incentivare il turismo culturale ed attuare una valorizzazione del proprio territorio.

Queste infatti le dichiarazioni dell’assessore al centro storico Domenico Ziccarelli: «si sta lavorando in sinergia con l’assessore alla cultura Marta Petrusewicz per aumentare sempre di più le iniziative culturali in un centro storico che sta riprendendo quota. Sono molto soddisfatto dell’iniziativa della rassegna cinematografica russa ed al cinema Santa Chiara anche questa domenica, nonostante il cattivo tempo, è arrivata molta gente. Sono piccoli segnali, ma importanti e questa notizia che arriva dal ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo è una buona notizia che ci spinge a fare sempre di più per il nostro centro storico».

Cosenza abbraccia l’Umbria tra contaminazioni storia e tradizioni

COSENZA – L’Umbria porta a Cosenza le sue eccellenze, la cultura, la storia, le tradizioni. Appuntamento al Castello Svevo e sulla centralissima Corso Mazzini – 1, 2, 3 dicembre – per un fine settimana ricco di incontri culturali e istituzionali. Dopo l’evento “Terre di Calabria della provincia di Cosenza a Perugia”, adesso arriva “Ti aspetto in Umbria”, un viaggio multidisciplinare all’insegna della contaminazione e del dialogo con rievocazioni storiche, workshop ed eventi enogastronomici.

Molti ristoranti della provincia di Cosenza cambieranno il menù per l’occasione, proponendo piatti della tradizione umbra. Un gemellaggio che replica lo schema di Perugia. Imprese, associazioni di categoria, Regioni, Prefetture, Province, Università e Comuni delle due province saranno impegnati per tre giorni all’interno di una serie di incontri e tavole rotonde in esecuzione dell’accordo che hanno firmato a maggio scorso proprio nella sede della Camera di Commercio di Cosenza. A fare da “testimonial” della straordinaria offerta di manifestazioni, festival e rievocazioni storiche dell’Umbria, saranno in questi tre giorni la Quintana di Foligno e Perugia 1416, che sfileranno per il centro cittadino di Cosenza in uno scenografico ed emozionante corteo storico, con attori, figuranti e sbandieratori.

 

 

 

 

 

 

L’Intelligence nella difesa della sicurezza nazionale, Caligiuri a Paestum

PAESTUM (SA) – «L’attività di intelligence e la tutela dei beni culturali trovano il loro punto di incontro nella difesa della sicurezza nazionale». È quanto ha dichiarato il Direttore del Master in Intelligence dell’Università della Calabria Mario Caligiuri, intervenendo a Paestum al convegno “La tutela del patrimonio culturale, la difesa dell’arte e il ruolo dell’intelligence”, che ha rappresentato l’evento conclusivo della XX edizione della Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico organizzata da Ugo Picarelli.  Caligiuri è intervenuto insieme a Tsao Cevoli direttore del Master in Archeologia Giudiziaria del Centro Studi Criminologici di Viterbo, Stefano De Caro direttore generale dell’Iccrom, Paolo Matthiae Archeologo e Direttore della Missione archeologica in Siria dell’Università “La Sapienza” di Roma, Rossella Muroni presidente di Legambiente e  Fabrizio Parrulli comandante del Nucleo Tutela del Patrimonio Culturale dei Carabinieri. Caligiuri ha iniziato il suo intervento partendo dalle definizioni di beni e attività culturali e di intelligence, evidenziando i vari ambiti dove questi si incrociano. Quello più ovvio – ha spiegato – è rappresentato dalle  azioni delle organizzazioni terroristiche e criminali, che utilizzano i proventi del traffico illecito dei beni culturali come fonte di finanziamento delle proprie attività; forme di riciclaggio ed evasione fiscale;  iniziative di investimento, che riguardano anche lo sfruttamento del paesaggio attraverso i parchi eolici. Ha poi ricordato che L’uso politico dell’arte e della cultura è stato evidente anche durante la guerra fredda quando CIA e KGB sostenevano secondo le loro ideologie diverse iniziative, dal cinema all’arte contemporanea. La tutela dei beni culturali, ha poi evidenziato Caligiuri, è un’emergenza internazionale tanto che sono stati costituiti i “caschi blu della cultura” su proposta dell’Italia sotto l’egida dell’ONU e con l’Arma dei Carabinieri in primo piano. Ha quindi illustrato  che le guerre del XXI secolo saranno economiche e culturali, prevalentemente combattute attraverso il web e a base di informazioni. La cultura ha sottolineato Caligiuri rappresenta l’identità di un popolo, per cui vanno considerati nella giusta prospettiva il fenomeno dell’immigrazione e la strategia cinese della nuova  via della seta. Ha poi precisato che la raccolta, l’utilizzo e lo scambio delle informazioni attraverso i beni culturali si possono sviluppare attraverso diverse direzioni: dal recupero delle opere d’arte alle attività di formazione e assistenza. Tutto ciò potrebbe consentire un punto di partenza per acquisire fonti informative in zone di conflitto coltivandole poi in tutte le direzioni. Caligiuri ha infine evidenziato il bisogno quindi di formazione mirata sull’Intelligence verso il settore, evidenziando che la disciplina dovrebbe essere riconosciuta  e insegnata nelle scuole. Ha però anche evidenziato, nel contempo, che l’insegnamento dell’educazione artistica nelle scuole è stata ridotta al lumicino ma ancora più importante è l’educazione di base che consente di apprezzare la cultura e le opere d’arte. In definitiva, ha concluso, la formazione sull’Intelligence consente di distinguere la realtà dalla perfezione della realtà condizionata dai media che hanno dato vita – ha concluso – a una vera e propria società della disinformazione.

Al Rendano “Cosenza Cultura”, il progetto promosso da Palazzo dei Bruzi

COSENZA –  L’Amministrazione comunale chiama a raccolta quanti animano la vita culturale sul territorio urbano, con proposte che parlano il linguaggio dell’arte, nelle sue diverse espressioni e sfaccettature. Il progetto – che si chiama ‘Cosenza Cultura’ – è quello di raggruppare tutti sotto un unico brand, che diventi elemento distintivo della produzione culturale della nostra città, segno di riconoscibilità per l’utente fruitore. Ci ha pensato l’Assessore alla cultura Jole Santelli che, con il suo staff, sta realizzando un lavoro di ricognizione, che può definirsi in progress. Una ‘opera aperta’ che nel tempo potrà arricchirsi di nuovi protagonisti, figli della dinamicità culturale del nostro tessuto urbano.

Lunedì 16 ottobre, alle ore 11, il palcoscenico per eccellenza della città, quello del Teatro “A. Rendano”, accoglierà gli attori di ‘Cosenza Cultura’: l’Amministrazione comunale presenti, il Sindaco Mario Occhiuto ed il vicesindaco Jole Santelli, e i rappresentanti delle varie realtà artistico-culturali , protagonisti del progetto – per un incontro con la stampa e i cittadini che vorranno partecipare al battesimo dell’iniziativa. Si presenterà anche la strategia comunicativa che l’Amministrazione intende realizzare per quello che possiamo definire il primo ‘cartellone unico’ della cultura in città.

 

Premio per la Cultura Mediterranea, a Cosenza grandi nomi del panorama culturale

COSENZA – Tutto pronto per l’undicesima edizione del Premio per la Cultura Mediterranea. Domani presso il Teatro Rendano a Cosenza a partire dalle 17.30 si svolgerà la cerimonia di premiazione alla presenza di molti ospiti illustri. Molti i personaggi di spicco della cultura e della società che si sono avvicendati sul palco nel corso della decennale tradizione. Quest’anno, tra gli altri, particolarmente significativa la presenza del fondatore della Comunità di Sant’Egidio, Andrea Riccardi che, oltre ad essere stato Ministro per la Cooperazione Internazionale e l’Integrazione, è impegnato quotidianamente nel ruolo di mediatore per il raggiungimento della pace in numerosi paesi. La Giuria internazionale del Premio, guidata dal Presidente della Fondazione, Mario Bozzo, ha attribuito a Riccardi il riconoscimento per la Sezione Società Civile. Il filologo Luciano Canfora, uno dei massimi esperti in storia e politica dell’età antica, nonché membro del Comitato Scientifico dell’Enciclopedia Treccani, si è aggiudicato la Sezione Scienze dell’Uomo, mentre la Sezione Cultura dell’Informazione è stata vinta dal Presidente Emerito dell’Accademia della Crusca, il linguista Francesco Sabatini, volto celebre della rubrica Pronto soccorso linguistico nella trasmissione in onda su RaiUno Mattina in famiglia. Il premio per la Sezione Narrativa sarà consegnato allo scrittore Gianrico Carofiglio; la Sezione Narrativa Giovani, dedicata ad autori esordienti, va al cantautore Niccolò Agliardi, noto per aver composto la colonna sonora della fortunata serie tv Braccialetti rossi. A Carlo Saccone, Direttore di Studi Indo-Mediterranei e studioso di lingue orientali, va la sezione Traduzione. Premio Speciale della Fondazione va alla giornalista Annarosa Macrì, oggi autrice di raffinati romanzi, e all’architetto Pietro Laureano, consulente UNESCO, cui si deve, tra l’altro, l’iscrizione dei Sassi di Matera nella lista del “Patrimonio dell’umanità” e il contributo determinante per la promozione della stessa città a Capitale della Cultura Europea per l’anno 2019. Sarà presente alla cerimonia anche Padre Mussie Zerai, attivista per la difesa dei diritti umani e candidato al Premio Nobel per la pace nel 2015.

 

Festival d’Autunno, Lenarciak illustrerà le sue ricerche sull’identità calabrese

CATANZARO – Non sarà la semplice presentazione di un libro quella che domani,  venerdì 15 settembre, alle ore 18,30, si terrà nella sala della mostra permanente del Museo Marca di Catanzaro.

Il Festival d’Autunno, dopo la pausa estiva, riprende con il primo degli appuntamenti dedicati all’identità calabrese e con un evento  che ha l’obiettivo di investigare, grazie a un lavoro di ricerca minuzioso portato avanti da Alfred Lenarciak, la grande tradizione culturale della nostra terra, intrisa di spiritualità e misticismo.

 

L’ultimo lavoro  di Lenarciak s’intitola “Profezia dell’Aquila di Napoleone” e si tratta di un romanzo storico che prende le mosse dagli studi che l’autore ha fatto, in questi anni, su un filosofo calabrese per molti versi ancora misterioso, Tommaso Campanella.

 

La trama si snoda proprio a partire dalla scoperta, nei sotterranei di un antico palazzo baronale,  di una sua profezia sul futuro della civiltà occidentale che scatena gli appetiti di alcuni fanatici integralisti, convinti di poter orientare e dominare le folle con il potere della conoscenza suprema. Toccherà al protagonista, colui che ha ritrovato il prezioso documento, opporsi a quegli intenti. Alfred, questo il suo nome, ha una morale ferrea: è divorato da un’inesauribile curiosità intellettuale ed incarna, perfettamente, la figura di “cittadino del mondo”.

 

Come può essere considerato tale certamente Lenarciak. Ingegnere minerario, scrittore e imprenditore, fuggì giovanissimo dalla Polonia dominata dal regime comunista – vicenda che racconta in un altro suo libro, “Road to Freedom” – per raggiungere il Canada.

E’ lì che conobbe sua moglie, Barbara Ferri, ed è da questo matrimonio che si instaurò il suo legame con la Calabria. Madre francese e padre calabrese, Barbara  andò via prestissimo dalla sua regione per ritornarci solo in luna di miele, nel 1985, due anni dopo che il patrimonio di famiglia, la casata Ferri a Santa Caterina dello Jonio, era stata distrutta da un incendio.

Un fatto doloroso che fece promettere a Lenarciak di ricostruire quell’angolo di paradiso, ora diventato un vero rifugio, per tutta la famiglia, dal caos delle megalopoli.

Ed è stato proprio nel corso di questa ricostruzione che l’intellettuale e imprenditore si è innamorato della Calabria tanto che sta lavorando su altre pubblicazioni le quali avranno al centro   momenti salenti della storia della nostra regione: come il viaggio di San Bruno e Papa  Urbano II per preparare la prima crociata del 1095; l’attività dei primi cristiani al tempo di Nerone; una storia sconosciuta su Pitagora.

 

Ritornando alla “Profezia dell’Aquila di Napoleone”, “il romanzo – scrive la giornalista Betty Calabretta che ne ha curato una breve presentazione nella quarta di copertina –  è caratterizzato da uno stile narrativo chiaro e incalzante e può essere considerata un’opera aperta che, volutamente, lascia irrisolti alcuni enigmi stuzzicando ancor di più l’interesse del lettore”.  Nel corso della presentazione, alcune pagine saranno lette dall’attore del Teatro di Calabria “Aroldo Tieri”, Salvatore Venuto, e commentate dallo stesso autore.

 

«Ci troviamo di fronte – afferma il direttore artistico del Festival d’Autunno Antonietta Santacroce – ad una figura insolita di visionario ricercatore, capace di innamorarsi della Calabria e di raccontarla in modo del tutto originale e, direi, in chiave filologica. Lenarciak ripropone il filone del romanzo storico chiaramente in chiave post moderna e ha il merito di far luce su un periodo storico che forse risulta ancora troppo poco indagato».

 

Dopo Lenarciak, ospite del Festival il prossimo 28 settembre sarà lo storico di fama internazionale Armin Wolf, autore del testo “Ulisse in Italia. Sicilia e Calabria negli occhi di Omero”. A intervistarlo il giornalista Mssimo Tigani Sava il quale porrà l’accento sull’avventuroso viaggio nel Mediterraneo di Ulisse, dal Tirreno allo Ionio, che lo vide naufrago lungo l’Istmo di Catanzaro

 

Tutti gli eventi inseriti in cartellone sono consultabili sul sito ufficiale del Festival all’indirizzo www.festivaldautunno.com o sull’App scaricabile gratuitamente.

Premio Ausonia, a Corigliano si conclude la terza edizione della mostra

CORIGLIANO CALABRO – Nel cortile del Castello Ducale, a Corigliano Calabro, gremito di gente si è conclusa la terza edizione della “Mostra Nazionale d’Arte del Teatro amatoriale Italiano – Premio Ausonia”.

 Sono stati assegnati i riconoscimenti del Premo Ausonia e del Premio Ausonia – Sezione Teatro popolare di tradizione.

La manifestazione, il cui direttore artistico è Antonio Maria D’Amico presidente provinciale della Fita Cosenza, ha premiato i migliori spettacoli e i migliori attori che hanno calcato i palcoscenici allestiti a Corigliano Calabro, Rossano, Marina di Sibari e Oriolo e personalità del mondo dello spettacolo e della cultura.

Tutti realizzati dal maestro orafo Michele Affidato, che nella serata conclusiva condotta dalla giornalista Raffaella Salamina hanno sfilato indossati da modelle che li hanno mostrati al pubblico, i riconoscimenti erano così divisi: il Premio Ausonia per il Teatro Giovani emergenti 2017 a Davide Fasano, attore emergente che viene proprio dal mondo Fita e che sta calcando i palchi italiani con lo spettacolo “Il Vangelo secondo Antonio” di Scena Verticale.

Il Premio Ausonia per la Promozione della cultura e tradizioni 2017 va a Otello Profazio, immenso cantastorie delle vite calabresi e di racconti meridionali, insignito del Premio Tenco 2016.

Il premio di regia “La Portella” alla carriera è stato assegnato al documentarista, regista e docente Luigi Di Gianni, attualmente presidente della Lucania film commission; il Premio Ausonia “Fausto Taverniti” va a Giuseppe Marasco per la sua grande attività di divulgatore della cultura del sud mentre il “Premio Ausonia – Impegno per il Teatro 2017” verrà assegnato all’attrice Michela Andreozzi che ha deliziato il pubblico con un bellissimo e divertente monologo.

Premi per le compagnie che hanno partecipato alle serate della rassegna.

Il Premio Ausonia è andato  a La Cricca Teatro – Taranto con Questi figli amatissimi  regia di Aldo L’Imperio; Miglior regia a Aldo L’Imperio per Questi figli amatissimi di La Cricca Teatro – Taranto.

Migliore attrice protagonista a Anna Cofano (Anna) per Questi figli amatissimi di La Cricca Teatro Taranto; Miglior attore protagonista a Paolo Spezzati  (Fulgenziio) per Gl’innamorati di Associazione Compagnia del Dadotratto Bari; Miglior attrice non protagonista a Francesca Di Cagno (Flamminia) per Gl’innamorati di Associazione Compagnia del Dadotratto Bari.

Miglior attore non protagonista a Alessandro Rotaia (Conte Di Otricoli) per Gl’ Innamorati di Associazione Compagnia del Dadotratto Bari, Miglior attore e attrice non protagonista a Ciro Cipullo (Pulcinella) per Napoli tra sogno e realtà – Musical di Ansiteatro Aversa.

 Miglior scenografia Istituto pavoniano artigianelli per le Arti grafiche di Trento per La Locandiera di Compagnia dei Giovani Trento e Migliori costumi Adriana Creazioni Sposa in Liolà di Compagnia del Belvedere San Giorgio Ionico (Taranto).

Assegnati  i riconoscimenti del Premio Ausonia – Sezione Teatro popolare di tradizione: Migliore spettacolo a “…E non ci lasceremo mai” di Gruppo teatrale “I Canaglioni” di Cassano allo Jonio; Migliore allestimento scenico ex aequo per Vincenzo Guglielmino, Salvatore Gallo e Paolo Gennarini e Compagnia teatrale palazzolese “Cesare Cannata” di Palazzolo Acreide (Siracusa) e “Turbolenze in galleria” e Associazione culturale “I belli dentro” di Roggiano Gravina per La fortuna con l’effe maiuscola; Migliore attore protagonista per Antonio Amica nel ruolo di Francesco Cerasi di Atc “V. Tieri” per U S-Burdelli; Migliore attrice protagonista per Rachele Iannicelli nel ruolo di Mariangela di Gruppo teatrale “I canaglioni” per “…E non ci lasceremo mai!”; Migliore attore non protagonista per Alberto Principe nel ruolo di Cecco (il Compare) di Gruppo teatrale “La Matassa” per “Maliditti i sordi”; Migliore attrice non protagonista ex aequo per Anna Zagarese nel ruolo di Concettina per Compagnia teatrale “I Tinti” di Associazione “Carpe diem” in “Accade tutto per caso” e Concita Dipietro nel ruolo di Katrin di Compagnia teatrale palazzolese “Cesare Cannata” di Palazzolo Acreide per “Turbolenze in galleria”; Migliore attore caratterista a Giuseppe Giannotte nel ruolo di “Il Cardinale” di associazione “Il Trifoglio” arte, cultura e solidarietà in “’O segreto”; Migliore attrice caratterista a Giuseppina Lagaccia nel ruolo di Anna Rosa per Compagnia teatrale “I Tinti” associazione “Carpre diem” in “Accade tutto per caso”; Migliore regia a Adriano Beraldi di Compagnia teatrale “I Tinti” associazione “Carpre diem” in “Accade tutto per caso” e Premio speciale della critica a Tuttappo’ di Asociazione “Confluenze”.