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VOLLEY SERIE D/F: S i complica il cammino delle ragazze del Cus Cosenza

COSENZA – In un Palacus pieno le ragazze del  Cus Cosenza soccombono alle ragazze della  Todosport Vibo V.  Le squadra del presidente Violo è riuscita solo per alcuni tratti a tener testa alla vibonesi. La partita era molto importante perché valida per i quarti di finale per la promozione in serie C. Domenica le cussine partono con Ferraro in palleggio e Ferriero opposta; la diagonale delle schiacciatrici con capitan Scervino e Callegari; centrali Naccarato e Lavigna; libero Finocchiaro. La Todo risponde con La vecchia, Sorrenti, la diagonale palleggiatrice opposto, la forte Vinci con Sabato e le centrali Ricci, Vinci M.; libero Paolo. Già dall’inizio si capisce che sarà una partita difficile per le nostre ragazze, che faticano non poco a tener testa alle avversarie. Le vibonesi forti dell’apporto di una forte Vinci, fanno capire che non sono disposte a concedere nulla e così il primo set scivola via tra alti e bassi per le ragazze di casa, con un parziale di 25-18. Nel secondo set, coach De Francesco con Mazza secondo, prova a mescolare le carte, proponendo dall’inizio Luciani al posto di una evanescente Callegari. Le cose sembrano andar meglio rispetto al primo set e le cussine si portano avanti fino al 13-7, ma un veemente ritorno delle ragazze di coach Iurlaro, rimette tutto sulla falsa riga del  set precedente. Parziale 25-19. Terzo e ultimo set senza storia; le padrone di casa sembrano ormai scariche e prive di lucidità e il set vola via in poco tempo. Adesso per le universitarie, non rimane altro che giocare per il quinto ottavo posto, per questa formula assurda di cui abbiamo accennato precedentemente.

BASKET/SERIE D: Non c’è storia tra Arberia e Basket Incontro

20160305_181116SANTA SOFIA D’EPIRO (CS) – L’Arberia domina un match mai in discussione contro i giovanissimi del Basket Incontro. Troppa la differenza dei due quintetti in campo con i senior arbereshe a farla da padrone fin dal primo quarto, chiuso sul 22-10. Nel secondo quarto la squadra di De Marco, coach-giocatore, inizia ad accelerare chiudendo sul 37-19. Negli ultimi due quarti l’affondo definitivo: il terzo si chiude sul 59-25 e la disputa sul 75-33. Partita a senso unico che fa felice l’Arberia per due motivi. Innanzitutto il secondo posto in solitaria, causa il rinvio della sfida tra Cras e Cus, ma, soprattutto, il ritorno in campo di Cesar Cirolia dopo 8 mesi, infortunatosi nella finale playoff dello scorso anno proprio contro il Cus Cosenza.

Il Tiro con l’arco calabrese si tinge d’oro, intervista all’allenatore delle neocampionesse

ARCAVACATA (CS) Il fine settimana del 20 e 21 febbraio il CUS COSENZA ha regalato alla Calabria una grande soddisfazione: la squadra femminile di arco nudo master è diventata campione di Italia Indoor. Le campionesse Geraldine Scalzo, Lia Mollica e Mariangela Giguldo hanno portato a casa tre medaglie: titolo italiano di classe, argento nel campionato assoluto e argento individuale di arco nudo master. Le atlete hanno dimostrato forte commozione e stupore davanti ad una gratificazione che arriva dopo anni di allenamento e tanta passione. Ecco l’intervista all’allenatore, Luigi Palopoli, professore di Informatica all’Università della Calabria, che ha mostrato come l’amore per l’insegnamento possa dare spesso i suoi frutti.

Galleria Fitarco
Galleria Fitarco

A livello professionistico, quali sono le difficoltà per un allenatore nel contesto calabrese?

La disciplina è non professionistica ma dilettantistica. L’attività è volontaria e autofinanziata e ciò che la caratterizza è la passione. Nel tiro con l’arco ci sono pochissimi professionisti, alcune decine in tutta l’Italia. Le difficoltà in Calabria rispetto alle altre regioni non sono relative al nostro territorio ma dipendono da società a società. Alcune società ad esempio hanno delle strutture dedicate con pannelli e bersagli sempre disponibili e già pronti all’uso. Al Nord esistono delle Società più grandi che possono permettersi cose che altre non possono ma le difficoltà non si riscontrano da un punto di vista territoriale.

Cos’ha significato questa vittoria per lei e per la squadra?

Grande soddisfazione e il coronamento di un lavoro piuttosto lungo e relativamente programmato. Il coronamento di sacrifici portati avanti con il cuore che hanno permesso di poter raggruppare un gruppo di persone grazie anche a tutti quelli che hanno fatto in modo che tutto questo potesse accadere. Non è stato semplice iniziare, al CUS non era presente nessuna attrezzatura per poter fare tiro con l’arco ma oggi si può affermare con maggiore forza che ne è valsa la pena. C’è poi anche la soddisfazione dei singoli campioni, perché arrivare ad essere campioni nazionali richiede fare sacrifici, fare un allenamento quotidiano e costante.

Questa vittoria è un punto di partenza o di arrivo? Ci sono altri progetti futuri in previsione?

Noi come squadra non ci fermiamo qui. Stiamo già pensando alla stagione Outdoor che in Calabria partirà ad Aprile. I sogni sono tanti, sono quelli di portare altre medaglie almeno a livello Nazionale

Concetta Galati