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Al via gli spettacoli di Microteatro al DAM dell’Unical

RENDE (CS) – Si apre domani al DAM dell’Università della Calabria “Microteatro”, rassegna di teatro e socialità a chilometro zero, organizzata dall’associazione culturale Entropia in collaborazione con Libero Teatro e Zahir.

Il primo spettacolo 

Quasi quasi m’ammazzo, dell’Associazione InMediArt, è una commedia di Giuseppe Vincenzi, con un cast eccezionale: Alessandra Chiarello, Paolo Mauro, Ciccio Aiello, Stefania De Cola. Una commedia brillante, un racconto divertente e surreale in cui attitudini e stereotipi fanno da sottofondo alle solitudini d’una umanità liquida, tanto più attenta a mettersi in rete quanto più individualista e frammentata, dispersa in automatismi informatici. Il genere spazia dal teatro dell’assurdo alla più autentica satira di stampo conviviale, occhieggiando a quel modo di rappresentarsi sociale che da Petronio a Fellini identifica strati e substrati sociali amplificati dalla mimesi e dall’edulcorato comico. Le musiche sono di Carlotta Proietti e Giuseppe Vincenzi, voci off Emilia Brandi e Marco Tiesi, scenografie di Achille Veltri, tecnico audio e luci Eros Leale.

Da mettere in agenda…

La serata comincia alle ore 19:30 con un aperitivo di socialità a chilometro zero, l’inizio dello spettacolo è fissato alle ore 20:30. La rassegna prosegue per altri tre martedì fino al 21 maggio. E’ già possibile prenotare per il prossimo, che andrà in scena il 7 maggio: “50 sfumature di Nunzio” del geniale Nunzio Scalercio.

Il CineFilo senza frontiere, rassegna cinematografica al DAM Unical

RENDE (CS) – Torna al DAM dell’Università della Calabria la rassegna di film curata dall’Associazione culturale Entropia  in collaborazione con l’Associazione Cinepresi.

Il tema che ha ispirato “il CineFilo senza frontiere” quest’anno, in linea con l’omonimo progetto di Servizio Civile Nazionale in corso di realizzazione proprio al Dam, è quello attualissimo delle migrazioni, della lotta al razzismo e del dialogo interculturale.

Cinque date a partire dall’11 marzo, ogni lunedì, fino all’8 aprile saranno occasione di incontro e confronto per studenti e non: l’appuntamento è alle ore 21:00 nella sala cineteatro del Dam.

PROGRAMMA

La rassegna comincia con “Roma”, il nuovo e pluripremiato lavoro del regista messicano Alfonso Cuaròn. Tre Premi Oscar, premiato al Festival di Venezia, due Golden Globes, la pellicola attraversa le vite di diverse generazioni di una famiglia. Siamo negli anni Settanta, nel quartiere medio borghese Roma a Città del Messico: in un bianco e nero pastoso il film mescola ricordi nostalgici e denuncia sociale e affronta una stagione di grande instabilità economico-politica.

Il secondo appuntamento sarà “BlacKkKlansman” di Spike Lee. Un film che ci riporta agli anni 70, in cui il giovane Ron Stallworth, brillante poliziotto “afro” con l’aiuto di un suo collega bianco ed ebreo riuscirà ad entrare nel KKK. Il film ha appena vinto l’Oscar come Miglior Sceneggiatura non Originale (2019) e il Gran Premio della Giuria (2018) a Cannes.

Contromano ci conduce invece in Italia, per fare i conti con i pregiudizi di casa nostra. Quarta regia per Antonio Albanese che con la sua inconfondibile ironia racconta la “vacanza umanitaria” organizzata da un commerciante di calze milanese, in crisi per la “concorrenza” di un ambulante senegalese, che decide di “aiutare – letteralmente – a casa sua”. “Traghetto Napoli Tunisi e poi tutta una tirata fino in Senegal”, un viaggio che farà vacillare le certezze del cinico commerciante.

Il diritto di contare” del regista Theodore Melfi (USA) è il quarto appuntamento. Tratto  dalla storia vera di tre donne afro-americane, Katherine Johnson, Dorothy Vaughn e Mary Jackson, che hanno cambiato radicalmente gli studi della NASA, lottando contro stereotipi di genere e di razza nella Virginia segregazionista degli anni Sessanta.

La rassegna si conclude con “Welcome” di Philippe Lioret, struggente e drammatico affresco dei giorni nostri. E’ la storia di un insegnante di nuoto che decide di aiutare un giovane rifugiato curdo ad attraversare a nuoto la Manica per raggiungere la ragazza che ama. Senza retorica il regista Philippe Lioret si addentra in questo strano, asimmetrico rapporto tra due figure che non potrebbero essere più lontane per età e appartenenze culturali, e che invece si incontrano.