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Gualtieri (Comitato Provinciale Inps Catanzaro): “No ai tagli a Caf e Patronati”

bjCATANZARO – Daniele Gualtieri, presidente del Comitato Provinciale Inps di Catanzaro ha espresso la sua contrarietà ai presunti tagli per Caf e patronati, da lui definiti “servizi essenziali per i cittadini”. La sua dichiarazione arriva, del resto, in vista della mobilitazione sindacale che domani interesserà le piazze della Calabria per protestare, appunto, contro tali tagli e i mancati trasferimenti a Caf e patronati, “vere prime linee sociali per l’assistenza a 360 gradi ai cittadini, soprattutto alle fasce più deboli e svantaggiate della popolazione”. L’appello di Gualtieri è alle istituzioni di tutti i livelli  e all’Inps medesimo, “affinché utilizzino tutta la loro autorevolezza verso il Governo e il Parlamento perché ritirino queste norme dannose e inutili per la comunità”.

Gualtieri fa presente che, nonostante l’utilità dei Patronati sia stata riconosciuta dalla Corte Costituzionale, per il secondo anno consecutivo la legge di stabilità presentata dal Governo prevede tagli ai finanziamenti dei Patronati stessi per altri 28 milioni nel 2016, senza contare gli altri del triennio 2015-2018. La riduzione dei finanziamenti già effettuata l’anno scorso era stata contenuta solo grazie alla mobilitazione delle forze sociali, dei parlamentari e alle quasi due milioni di firme dei cittadini. Inoltre, Gualtieri tiene a sottolineare come la “totale informatizzazione delle procedure dell’Inps e la permanenza del divario digitale dovuto anche all’invecchiamento della popolazione, all’aumento della povertà, all’insufficienza della diffusione della banda larga sul territorio nazionale, determinano un costante aumento del ricorso all’attività dei Patronati, che assistono i cittadini per oltre il 90% delle pratiche assistenziali e previdenziali”. Invece, la riduzione dei finanziamenti ai Patronati comporta una diminuzione del personale INPS che, però, secondo Gualtieri, non rappresenta un risparmio per lo Stato, giacché trattandosi di quote di contribuzione versate da lavoratori dipendenti e autonomi per finalità di formazione e gestione del sistema previdenziale ed infortunistico, andrebbero invece a finanziare lo Stato nella sua generalità, determinando una destinazione diversa delle risorse che hanno consentito fino ad oggi l’erogazione dei servizi gratuiti dei Patronati ai cittadini. Stesso destino per l’assistenza fiscale garantita dai Caf ai contribuenti italiani per i quali i tagli previsti (pari a cento milioni di euro) andrebbero a discapito dei ceti più deboli e degli anziani.

Se tali tagli dovessero effettivamente andare in porto, Gualtieri prospetta una “difficile tenuta della coesione sociale”.Per questo, nel prossimo comitato Inps sarà presentato un documento contro i tagli previsti da inviare alle istituzioni politiche a tutti i livelli, all’INPS regionale e nazionale, alla presidenza del Comitato Inps Regionale e alla presidenza del Consiglio Indirizzo e Vigilanza dell’Inps.