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“A Tutto GASS” i dati sulla sicurezza stradale vedono la Calabria al penultimo posto.

 

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Cosenza ( Cs) – “A  tutto GASS” –  Giovani Artefici della Sicurezza Stradale , progetto promosso dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Dipartimento della Gioventù e dalla partnership istituzionale ICS Associati, Automobile Club Cosenza, Automobile Club Roma e Orsa Srl,  traccia la classifica delle realtà territoriali più a rischio incidenti stradali. I risultati dell’indagine, che ha osservato comportamenti, abitudini e orientamenti di ben 1.600 giovani tra i 15 ed i 25 anni, residenti in Calabria e Lazio e che ha avuto  l’obiettivo prioritario di mappare la responsabilità stradale nell’intero paese, sono stati illustrati nel corso di una conferenza stampa tenutasi nella sede di Automobile Club Cosenza alla presenza, tra gli altri, del  presidente dell’Automobile Club di Cosenza, Sergio Aquino, di Paolo Riccobono, responsabile delle attività di sicurezza ed educazione stradale dell’Automobile Club Roma,  di Fabrizio Orsomarso, direttore di progetto ICS Associati, e di Giuseppe Pettinato, Presidente ICS Associati. Secondo i dati rivelati, si aggiudicano il Semaforo verde principalmente la Lombardia che totalizza 1.030 punti, la Liguria e il Piemonte, rispettivamente con 974,05 e 927,10 punti,  quarta posizione per il Lazio che totalizza 925,85 punti, quinto il Trentino Alto Adige con un punteggio nel ranking generale delle regioni “più responsabili” pari a 902,53 punti. In coda, tra le più irresponsabili, con i peggiori piazzamenti, ben cinque regioni del Mezzogiorno: Molise ultimo posto con 642,84 punti, al penultimo la Calabria con 655,29 punti, precedute da Basilicata 705,88, Puglia 706,44 e Sicilia 715,65. Salendo la classifica troviamo, sempre in “area rossa”, due regioni del Centro Italia, Marche (720,02) e Umbria (722,19), ancora due regioni del Mezzogiorno, Abruzzo (774,64) e Sardegna (775,80) e una sola regione del Nord Italia, l’Emilia Romagna (813,66) che si colloca, comunque, all’undicesimo posto della classifica generale.  Semaforo arancione  posizionate nella parte centrale della classifica, invece, per  la Toscana al sesto posto (882,24 punti) e la Campania al settimo (872,55), mentre all’ottavo, nono e decimo troviamo ancora tre regioni del Nord: Valle d’Aosta (864,53), Veneto (858,86) e Friuli Venezia Giulia (844,49). Due le infrazioni più frequenti tra i giovani: l’utilizzo del cellulare alla guida e il superamento dei limiti di velocità. Circa il 10% degli under 25 reo confesso di assumere alcol qualche istante prima di mettersi alla guida. Oltre sette giovani su dieci, infine, disconoscono il nuovo codice della strada. “I dati che emergono sono a dir poco agghiaccianti, il nostro obiettivo è quello di diffondere il più possibile la cultura della sicurezza e della responsabilità tra le nuove generazioni – ha dichiarato il presidente dell’Automobile Club di Cosenza, Sergio Aquino – per tale ragione abbiamo condiviso pienamente il progetto in partneship con Automobile Club Roma. La nostra mission è da sempre quella di metter in campo politiche di sensibilizzazione ed educazione stradale”. L’Automobile Club Cosenza, insieme ad Automobile Club Roma, nelle prossime settimane, nei due territori di appartenenza,  terranno dei corsi di guida sicura per gli studenti delle scuole superiori che aderiscono al progetto. “Questa è una iniziativa lodevole che il nostro ente ha sposato in pieno- ha affermato Paolo Riccobono responsabile delle attività di sicurezza ed educazione stradale dell’Automobile Club Roma – avremo un occhio estremamente attento su tutto il territorio,  per aiutare ed accompagnare le nuove generazioni verso un approccio alla strada e alla guida molto più sicuro”. Ma torniamo ai dati: più di 3.000 morti all’anno, poco meno di 180 mila incidenti stimati nel 2015, bollino rosso il venerdì tra le 18 e le 19, oltre il 30% dei giovani coinvolti, almeno una volta, in un incidente stradale. Per giungere ad una più efficace  veridicità e precisione dei dati rilevati sono stati utilizzati ben 16 indicatori di responsabilità diretta e indiretta. Fanno parte del primo gruppo gli indici epidemiologici di prevalenza dei comportamenti responsabili e dei comportamenti a rischio incidentalità quali: l’uso delle cinture, del casco e dei sistemi di sicurezza, automobilisti sanzionati con decurtazione di punti della patente, la guida in stato di ebbrezza, l’uso dei mezzi pubblici e indicatori che misurano la prevalenza dell’impatto del rischio, vale a dire tassi di incidentalità, indici di mortalità, gravità e lesività sul quadro complessivo osservato del fenomeno dell’incidentalità. Nel secondo gruppo rientrano le variabili di “responsabilità indiretta” legate al contesto in cui si manifesta il fenomeno, allo stato e al livello di sicurezza delle infrastrutture stradali, alle condizioni di circolazione ed a tutti i fattori che possono determinare una maggiore o minore esposizione al rischio di incidentalità. “A tutto Gass” richiama, in maniera diretta, un modo di dire che è sinonimo di accelera­zione, di velocità, elementi vitali che l’iniziativa intende imprimere sull’assunzione da parte dei giovani di comportamenti sicuri e responsabili, nel pieno rispetto delle regole previste dal Codice della Strada per la tutela e la salvaguardia della società civile “ questo è quanto ha detto nell’ambito dell’incontro con i giornalisti Fabrizio Orsomarso,  direttore di progetto ICS Associati.  Un dato che non crea certamente  stupore è che il tratto calabrese della Salerno-Reggio Calabria resta il  pericoloso d’Italia, nonostante dall’indagine emerga come il 75% degli incidenti stradali sul tutto il territorio nazionale  si verifichi sulle strade dei centri urbani. Un altro risultato interessante che riguarda la Calabria mostra come la città di Cosenza  sia la più virtuosa con 2 morti e 61 feriti per l’anno 2014, una percentuale  decisamente inferiore rispetto alle altre città calabresi.

 

“Punto Zero Acqua”: Laura Ferrara ( M5S) presenta i dati relativi all’inquinamento delle acque nella nostra regione

Cosenza ( Cs) – Venerdì 12 febbraio alle ore 11 nella sede dell’ufficio territoriale dell’eurodeputata Laura Ferrara in corso Mazzini 175 a Cosenza  verrà presentato il progetto “Punto zero acqua” con un primo resoconto dei dati raccolti nel mese di gennaio. Si tratta di un un monitoraggio dei livelli di inquinamento acquatici in diverse aree della regione Calabria attraverso la misurazione di specifici parametri ambientali. I rilevamenti portati avanti nel territorio calabrese rientrano nell’iniziativa nazionale promossa dal portavoce al Parlamento europeo del Movimento 5 Stelle Piernicola Pedicini, per effettuare il controllo e il monitoraggio ambientale nelle zone a rischio. Insieme a Laura Ferrara e Pedicini saranno presenti anche il portavoce al Comune di Rende Domenico Miceli, l’esecutore del progetto Carmine Ventre del Centro Analisi Biochimiche S.a.s. ed il coordinatore Alessandro Melicchio, ricercatore Unical. “La Commissione europea ha avviato un’ulteriore procedura d’infrazione all’Italia per la mancata bonifica di siti inquinati – ricorda la Ferrara – in Calabria sono 130 i Comuni nei quali i sistemi di depurazione delle acque funzionano male o per niente. Punto zero permette, da un lato, lo studio della variazione di concentrazione di inquinanti ambientali nel tempo. Dall’altro, l’accertamento della condizione attuale, nel tentativo di verificare l’eventuale esposizione antropica a rischi ambientali. In questa prima fase i tecnici hanno eseguito tre tipologie di campionamenti: acque marine, acque fluviali ed acque di falda”. I siti sinora interessati sono stati:  Cosenza, fiume Cardone, in località Casali, Rende (Cs), area Legnochimica, acqua di falda da pozzo di un privato e acqua fluviale a valle del depuratore, Rossano (Cs), acqua marina nei pressi della centrale idroelettrica (al momento dismessa), Celico (Cs), fiume a valle della discarica, Corigliano Calabro (CS), foce del fiume Crati,  Gioia Tauro (Rc), acqua marina a San Ferdinando, non distante dall’area portuale,  Invaso fiume Metramo (Rc).