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Giovani dispersi in mare, ritrovati i corpi senza vita (VIDEO)

CATANZARO LIDO – Sono stati ritrovati, questa mattina, i corpi dei due giovani che da ieri risultavano dispersi in mare.
Sembra che i ragazzi, venticinquenni originari del Gambia, stessero giocando a pallone, quando uno dei due si è tuffato in mare per recuperare la palla. Quindi, l’altro ragazzo avrebbe raggiunto l’amico, in difficoltà per le forti correnti, per soccorrerlo.
Da ieri pomeriggio si sono attivate le ricerche via terra, via mare e con mezzi aerei. Sul posto, i Vigili del Fuoco, la Guardia Costiera, la Polizia, i Carabinieri, la Protezione Civile, la polizia locale. Per i VVF, hanno operato 11 unità di terra e 7 del nucleo sommozzatori
Questa mattina, intorno alle 7, il tragico ritrovamento. Un elicottero della Regione Calabria ha avvistato al largo i due corpi, poi riportati in porto alle 8.45.
“Le operazioni di ricerca e recupero sono state eseguite dalla guardia costiera con la collaborazione del nucleo nautico dei Vigili del Fuoco del Comando Provinciale di Catanzaro”, rende noto un comunicato di questi ultimi.

Da quanto noto, nel porto, è arrivato il medico legale.

 

 

Nella foto, un momento delle ricerche di ieri.

Una giornata per i dispersi in mare

IMG_20150709_195605SIMERI CRICHI (CZ) – Si è tenuta oggi a Simeri Mare la giornata organizzata dalla Pro Loco di Simeri Crichi per il primo anniversario della scomparsa di Giuseppe Parrò, Francesco Rania e Angelo Tavano, i tre uomini usciti in barca il 27 luglio scorso e mai più ritornati. Dopo la S. Messa, presieduta dal Vescovo di Catanzaro, decine di uomini e donne provenienti da Simeri Crichi e dai paesi limitrofi hanno partecipato alla fiaccolata. A seguire, momento conclusivo nella piazzetta del villaggio Porto D’Orra.
Ribadita la richiesta, avanzata da Rosetta Tarantino e dai sui figli nei mesi scorsi tramite il loro legale (Maria Costa): fare ulteriori ricerche.

 

Il Vescovo: preghiera e vicinanza

La fiaccolata. Presenti alcuni parlamentari

Il momento conclusivo e la richiesta di ulteriori ricerche

 

Dalla scomparsa al pronunciamento della Procura di Catanzaro

 

Rita Paonessa

Giornata per i dispersi in mare 3/Il momento conclusivo e la richiesta di ulteriori ricerche

IMG_20150709_195624SIMERI CRICHI (CZ) – La giornata dedicata ai dispersi in mare dal 27 luglio scorso, Giuseppe Parrò, Francesco Rania e Angelo Tavano, si è conclusa nella piazzetta di Porto D’Orra, dopo la S. Messa presieduta dal Vescovo di Catanzaro (le parole del Vescovo) e la fiaccolata.

Nella piazzetta è stato proiettato un video che ha ricostruito il fatto e la battaglia di Rosetta Tarantino. Nei mesi scorsi, la donna e i suoi figli, tramite il loro legale (Maria Costa), hanno chiesto di fare ulteriori ricerche dei corpi tramite un’operazione della Marina militare nello specchio d’acqua compreso tra Simeri Mare, Sellia Marina e Cropani. In questa zona, infatti, secondo le prime indagini, è stato emesso l’ultimo segnale del cellulare di Giuseppe Parrò. Inoltre, nella stessa zona, poco più a nord, è stata trovata la barca, ripescata per caso da un peschereccio a strascico (25 agosto scorso). Perciò, familiari chiedono l’intervento della Marina militare: “la Marina è solita fare questo tipo di esercitazioni – ci hanno spiegato in questi mesi insieme al loro legale – svolgerla in quella zona non comporterebbe costi aggiuntivi”.

La richiesta è stata indirizzata al Ministro della Difesa, Roberta Pinotti, alla Marina Militare, alla Guardia Costiera, alla Procura di Catanzaro. Ad oggi, secondo quanto appreso di recente dal legale Maria Costa, «in seguito alla richiesta della Guardia Costiera, la Procura della Repubblica di Catanzaro ha autorizzato ogni operazione utile al rinvenimento dei corpi, quindi sono venuti meno gli ostacoli indicati dal Ministro IMG_20150709_195224della Difesa».

Rosetta Tarantino, nel video proiettato questa sera, ha ricordato il marito: “faceva parte del coro, andava a Messa tutte le domeniche, amava la famiglia prima di sé stesso, altruista”. La donna ha concluso: “in questi giorni vivo fortemente questa amarezza che condivido con le persone a cui voglio più bene e che mi sono accanto: i miei figli. Per loro avrei voluto una storia diversa, un papà ancora presente e uno Stato più giusto. Ho portato avanti una battaglia e non mi arrenderò”.

I senatori 5 stelle si sono dimostrati vicini alla donna. Bruno Marton e Vincenzo Santangelo, membri della Commissione Difesa, hanno presentato tre interrogazioni parlamentari, una a ottobre indirizzata al Ministro della Difesa, due presentate proprio oggi, al Ministro della Difesa e al Ministro della Infrastrutture. Inoltre hanno fatto sapere di aver fatto avere nelle mani del presidente Mattarella la lettera di Rosetta Tarantino.

Vincenzo Santangelo, dopo aver mandato un abbraccio a tutti i familiari, ha spiegato quanto fatto per la vicenda. “Pretendiamo che i cittadini tutti abbiano gli stessi diritti – ha affermato – abbiamo chiesto al Ministro di utilizzare e se intende utilizzare gli stessi mezzi che si stanno utilizzando nel Canale di Sicilia e qui in Calabria” [per le tragedie dei migranti, ndr]. Ha aggiunto: “ci hanno raccontato perché il Ministro scrive ai familiari e non ai parlamentari, perché hanno probabilmente l’imbarazzo di poter dire un no”. Bruno Marton ha precisato che, come senatori, non hanno fatto nulla di eccezionale, ma il loro dovere e ha chiesto anche alla comunità di stringersi inIMG_20150709_200240torno a Rosetta Tarantino (“mi pare che sia stata abbandonata non solo dallo Stato, ma anche dalla comunità”). Nicola Morra ha voluto dare un messaggio di forza e di speranza: “mi piacerebbe far sentire la vicinanza di una comunità che ritenga un dovere sacrosanto prestare attenzione ai più deboli, che hanno la necessità di sentire la nostra presenza. La signora Tarantino ci ha ricordato che cosa significa essere Stato: Stato significa essere avvolti da un reticolo di doveri e di relazioni”.

Il Presidente della Pro Loco, Franco Canino, ha espresso la propria gratitudine ai parlamentari per l’interessamento, pur pensandola diversamente da loro. Per il presidente “la politica è molto in ritardo rispetto ai tempi in cui avvengono i fatti. La Pro Loco si è voluta collegare al pianto di dolore di queste tre famiglie”.

Ha concluso Maria Costa, legale della famiglia Parrò-Tarantino, che ha fatto notare l’assenza di tante autorità invitate e si è detta arricchita dall’amicizia con Rosetta Tarantino. “La burocrazia non è altro che una scusa per chi non vuole fare il proprio dovere oppure per chi si vuole lavare le mani dalle proprie responsabilità – ha detto – E noi siamo incorsi proprio in questo: per ottenere una risposta da un Ministro [della Difesa, ndr] abbiamo dovuto aspettare cinque mesi. E peraltro non è entrato nel merito della questione: ha semplicemente detto: la competenza non è di questo Ministero, ma di altro Ministero”.

 

 

Altri momenti della fiaccolata

 

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Giornata per i dispersi in mare 2/Un corteo silenzioso. Presenti alcuni parlamentari

IMG_20150709_195605SIMERI CRICHI (CZ) – Si è tenuta oggi a Simeri Mare la giornata organizzata dalla Pro Loco di Simeri Crichi per il primo anniversario della scomparsa di Giuseppe Parrò, Francesco Rania e Angelo Tavano, i tre uomini usciti in barca il 27 luglio scorso e mai più ritornati. Dopo la S. Messa, presieduta dal Vescovo di Catanzaro, decine di uomini e donne provenienti da Simeri Crichi e dai paesi limitrofi hanno partecipato alla fiaccolata. A seguire, momento conclusivo nella piazzetta del villaggio Porto D’Orra.

Presenti, oltre ai familiari, Bruno Marton e Vincenzo Santangelo (i due parlamentari 5 Stelle che sulla vicenda hanno presentato tre interrogazioni parlamentari), Nicola Morra, il consigliere comunale di Simeri Crichi Francesco Alberto e il consigliere regionale Baldo Esposito. Assenti le altre autorità invitate, ha fatto notare Maria Costa (legale della famiglia Parrò) intervenuta dopo il presidente della Pro Loco, Franco Canino.

Dopo la S. Messa delle Cresime, presieduta da vescovo Vincenzo Bertolone (le parole del Vescovo), la fiaccolata: un lungo e silenzioso corteo ha raggiunto la piazzetta di Porto D’Orra.

 

A breve aggiornamento sul momento conclusivo

 

Dalla scomparsa al pronunciamento della Procura di Catanzaro

 

Giornata per i dispersi in mare 1/preghiera e vicinanza del Vescovo di Catanzaro

IMG_20150709_184144SIMERI CRICHI (CZ) – Nell’ambito della giornata per il primo anniversario dei tre dispersi in mare dal 27 luglio scorso, presso la chiesa di Simeri Mare, viene celebrata una S. Messa presieduta dal Vescovo dell’arcidiocesi Catanzaro-Squillace, Vincenzo Bertolone.

Il vescovo ha rivolto il suo pensiero ai tre uomini e alle loro famiglie alla inizio della celebrazione delle Cresime. “la fede è molto di più di quello che la nostra ragione può desiderare.Ė al Signore che dobbiamo chiedere la grazia di venire incontro a queste famiglie, a questa moglie che pacatamente, ma con un cuore amareggiato, chiede umana vicinanza e aiuto divino”, ha detto.

Rosetta Tarantino, moglie di Giuseppe Parrò nei mesi scorsi ha chiesto ripetutamente che venissero fatte ulteriori ricerche dei corpi.

A Simeri Mare una fiaccolata per i dispersi in mare

locandina fiaccolata_dispersi in mareSIMERI CRICHI (CZ) – Una fiaccolata per il primo anniversario della scomparsa di Giuseppe Parrò, Francesco Rania e Angelo Tavano, i tre uomini usciti in barca a Simeri Mare il 27 luglio scorso e mai più ritornati. È stata organizzata dalla Pro loco di Simeri Crichi e si terrà giovedì 9 luglio.

Alle 18.30, presso la chiesa ‘Santa Maria Acqua Viva’ di Simeri Mare, sarà celebrata la S.Messa che, secondo quanto appreso, sarebbe officiata dal Vescovo di Catanzaro. Alle 19.30 la fiaccolata partirà dalla chiesa per raggiungere la piazzetta del villaggio Porto D’Orra. Alle 20.00, momento conclusivo alla presenza di autorità civili, militari e religiose.

 

Dispersi in mare, si attende la riapertura delle ricerche dei corpi

Simeri Mare
Simeri Mare

SIMERI CRICHI (CZ) – È passato quasi un anno dalla scomparsa di Giuseppe Parrò, Angelo Tavano e Francesco Rania, i tre uomini usciti in mare per una battuta di pesca in località Simeri Mare il 27 luglio scorso e mai più ritornati. La moglie di Giuseppe Parrò, Rosetta Tarantino, e i suoi figli, hanno più volte avanzato la richiesta di fare ulteriori ricerche sul fondale della zona in cui i tre si erano diretti per recuperare il palamito. Ora potrebbe esserci una svolta: «in seguito alla richiesta della Guardia Costiera – ci spiega il loro legale Maria Costa – la Procura della Repubblica di Catanzaro ha autorizzato ogni operazione utile al rinvenimento dei corpi, quindi sono venuti meno gli ostacoli indicati dal Ministro della Difesa». Perciò ribadisce la richiesta dei suoi assistiti: cercare i corpi con mezzi subacquei nella zona della scomparsa, tramite un’esercitazione della Marina militare. Rosetta Tarantino confida in una risposta positiva: «siamo indignati: dopo un anno siamo ancora senza risposte, anche noi cittadini italiani dobbiamo essere tutelati», dice. «Siamo straziati – aggiunge – vorremmo almeno poter dare una degna sepoltura a Giuseppe». Intanto, vicinanza e solidarietà possono essere espresse tramite la pagina facebook ‘Un grido d’aiuto per Giuseppe’.

Giuseppe Parrò, Angelo Tavano e Francesco Rania, escono in mare intorno alle 4 del mattino del 27 luglio scorso, ma non fanno ritorno: a nulla valgono le ricerche della Guardia Costiera condotte con mezzi sofisticati per diversi giorni. Rosetta Tarantino e i suoi figli fin dall’inizio, anche con istanza scritta, chiedono alle autorità competenti di effettuare ricerche sottomarine nel tratto di mare tra i comuni di Cropani, Simeri Crichi e Sellia Marina, all’altezza dell’ex base militare americana. Perché, secondo le prime indagini, in questa zona, a tre miglia dalla costa di Simeri, il cellulare di Giuseppe Parrò ha emesso l’ultimo segnale. Nella stessa zona, poco più a nord, il 25 agosto un peschereccio a strascico ripesca fortuitamente la barca dei tre scomparsi: Rosetta Tarantino e i figli si convincono sempre più della necessità di riprendere le ricerche con mezzi sottomarini.

Tramite il loro legale, Maria Costa, a ottobre scrivono al Ministro della Difesa e allo Stato Maggiore della Marina militare perché, tramite un’esercitazione della Marina o di altri corpi militari, sia perlustrato lo specchio di mare tra Simeri Mare, Sellia Marina e Cropani. La Marina, spiegano la famiglia di Parrò e l’avvocato Costa, è solita fare questo tipo di esercitazioni: «svolgerla in quella zona non comporterebbe costi aggiuntivi e potrebbe essere utile alle indagini condotte dalla Procura di Catanzaro».

I senatori Bruno Marton e Vincenzo Santangelo (Movimento 5Stelle) presentano un’interrogazione parlamentare al Ministro per la Difesa. A novembre seconda lettera di Rosetta Tarantino. A gennaio, il video-appello della signora postato sulla pagina facebook ‘Un grido d’aiuto per Giuseppe’. A febbraio la risposta del Ministro Pinotti: partecipa al dolore, ma «non può adottare alcuna autonoma iniziativa di ricerca, essendo questa vincolata a specifica richiesta dell’Autorità Giudiziaria che, al momento, non risulta sia stata avanzata». Ora, però, il vincolo sembra essere venuto meno.

L’avvocato Maria Costa ricostruisce gli ultimi passaggi della vicenda: «di recente la Direzione marittima di Reggio Calabria ha sentito i familiari di tutti e tre gli scomparsi e l’Ufficio circondariale marittimo della Guardia Costiera di Soverato ha chiesto riscontro alla Procura di Catanzaro che aveva aperto un fascicolo sulla scomparsa». Prosegue: «la Procura della Repubblica di Catanzaro ha autorizzato ogni operazione utile al rinvenimento dei corpi, quindi sono venuti meno gli ostacoli indicati dal Ministro della Difesa. Perciò ribadiamo la nostra richiesta e sollecitiamo con urgenza le operazioni di ricerca dei corpi con mezzi subacquei, tramite un’esercitazione della Marina nel Golfo di Squillace e quindi nei luoghi della scomparsa». L’avvocato precisa che la richiesta è stata nuovamente avanzata allo Stato Maggiore della Marina, al Ministro della Difesa e al Comando Generale della Guardia Costiera «in considerazione della competenza e dell’ interessamento alla vicenda da parte della Direzione Marittima di Reggio Calabria».

 

Rita Paonessa

Dispersi in mare/Nuovo messaggio al ministro Pinotti: ci aiuti. Mercoledì Rosetta Tarantino a Roma

Simeri Mare

SIMERI CRICHI (CZ) – Mercoledì 18 Rosetta Tarantino e il suo legale Maria Costa saranno ricevute dai senatori del Movimento 5Stelle, Bruno Marton e Vincenzo Santangelo. Rosetta Tarantino è la moglie di Giuseppe Parrò, uno dei tre dispersi in mare dal 27 luglio scorso in località Simeri Mare (Catanzaro). Dalla pagina facebook ‘Un grido d’aiuto per Giuseppe’, la donna ha pubblicato un nuovo video-messaggio rivolto al Ministro per la Difesa, Roberta Pinotti, che il 4 febbraio ha risposto al primo appello pubblico di Rosetta. Nel video, la moglie di Giuseppe Parrò ripropone la richiesta avanzata da mesi: effettuare delle esercitazioni marine nella zona in cui il cellulare del marito ha emesso l’ultimo segnale  e la barca è stata fortuitamente ritrovata. In questo modo, ci ha spiegato, si potrebbero perlustrare i fondali senza costi esosi perché la Marina è solita fare queste esercitazioni, ma in altri luoghi, ad esempio in Liguria e in Sicilia. L’ipotesi di Rosetta Tarantino è che il marito, Angelo Tavano e Francesco Rania, siano rimasti intrappolati sul fondo, trattenuti dal conzo [palamito calato dai tre dispersi, ndr], mai rivenuto.

Nel video, Rosetta Tarantino, anche a nome dei figli, risponde alla lettera inviatale dal Ministro Pinotti. Dopo aver ringraziato il Ministro per la partecipazione al dolore causato da questa vicenda, Rosetta Tarantino ribadisce le sue domande:  «Lei dice ancora una volta che non può adottare autonoma iniziativa alla ricerca essendo vincolata a specifica richiesta dell’autorità giudiziaria che, al momento, non risulta avanzata e che le dispiace di non aver potuto corrispondere alle nostre aspettative – dice Rosetta Tarantino – mi chiedo se, come ministro, se solo volesse, avrebbe bisogno di richiesta? Inoltre, perché le autorità giudiziarie non hanno fatto richiesta nonostante gli sia stato chiesto molte volte? Oggi ancora mi domando: perché, quando è stata trovata la barca, la Magistratura non ha ordinato l’ispezione dei fondali? Ora le faccio personalmente io la richiesta pubblicamente, Ministro Pinotti». In conclusione rivolge un appello al Ministro: «Avevo chiesto di essere ricevuta e di poterla incontrare personalmente, ma da parte sua non ho avuto alcuna risposta. Ora, a distanza di sette mesi, mi rivolgo a lei come donna sensibile, come ministro che ci rappresenta. La prego: ci aiuti. Non mi arrenderò fino a quando porterò a casa mio marito. Se davvero vuole partecipare al nostro dolore, come lei ha scritto, faccia eseguire ed effettuare questa operazione anche senza alcuna richiesta della Magistratura. La prego, mi aiuti».

 

Il primo video-messaggio di Rosetta Tarantino e la sintesi della vicenda

 

Rita Paonessa

Dispersi in mare/ La moglie di Giuseppe Parrò lancia un video in rete: “Non lasciatemi senza risposte”

SIMERI CRICHI (CATANZARO) – ‘Un grido d’aiuto per Giuseppe’, si chiama così la pagina facebook aperta da Rosetta Tarantino, moglie di Giuseppe Parrò, uno dei tre dispersi in mare dal 27 luglio scorso in località Simeri Mare (Catanzaro). Attraverso il social network, in un video, la donna si rivolge alle autorità civili e militari e in particolare al Ministro per la Difesa, Roberta Pinotti. «Ho scritto questa lettera affinché qualcuno mi aiuti», esordisce.  La donna ricostruisce la vicenda della scomparsa. «Non è stato mai rinvenuto il conzo [palamito calato dai tre dispersi, ndr] – spiega –  ed esiste quindi una probabilità che i tre vi siano rimasti inpigliati e che sia il conzo stesso a trattenerli sul fondo».

 

Il video

 

Rosetta Tarantino fa l’ennesimo tentativo per ottenere una risposta. «Non sapete quanto per me sia importante recuperare quello che può essere rimasto del corpo di mio marito – dice nella lettera diffusa in rete – pochi, veramente pochi, hanno capito il mio bisogno altrimenti mi avrebbero concretamente aiutata, come in realtà non è stato.  Chiedo allo Stato e alle istituzioni di aiutarmi e voglio dire a tutte le persone che ho incontrato in questa vicenda che i corpi degli esseri umani non possono esseri considerati al pari di un oggetto smarrito. Anche senza anima e senza vita, un corpo ha diritto di essere recuperato per rispetto dell’uomo che è stato  e per rispetto del dolore dei suoi familiari».

La scomparsa e le ricerche senza esito – E’ il 27 luglio dello scorso anno. Intorno alle 4.20 circa del mattino, Giuseppe Parrò, Angelo Tavano e Francesco Rania escono in barca una battuta di pesca. Ma non fanno ritorno. Purtroppo, gli sforzi e le ricerche della Guardia Costiera condotte per molti giorni e con mezzi sofisticati restano senza esito.

L’istanza: fate perlustrazioni sottomarine– Rosetta Tarantino non si rassegna. Il 18 agosto, infatti,viene presentata un’istanza alla Procura di Catanzaro e ai vertici della Capitaneria di Porto di Catanzaro Lido perché il tratto di mare tra i comuni di Cropani, Simeri Crichi e Sellia Marina, all’altezza dell’ex base militare americana, sia perlustrato da sommozzatori o con mezzi idonei. «Verbalmente ci è stato spiegato che la guardia costiera non può eseguire l’operazione – ci dice l’avvocato Maria Costa – perché il mare è molto profondo e la guardia costiera comunque non dispone dei mezzi adatti». La richiesta è motivata dal fatto che, secondo le prime indagini, il cellulare di Giuseppe Parrò ha emesso l’ultimo segnale proprio in quella zona, a tre miglia dalla costa di Simeri.

Giuseppe Parrò

Il ritrovamento della barca – Il ritrovamento fortuito della barca poco più a nord della stessa zona in cui è stato localizzato l’ultimo segnale del cellulare, convince sempre più i familiari di Giuseppe Parrò della necessità di riprendere le ricerche con mezzi straordinari. Il 25 agosto la barca è stata casualmente ripescata da un peschereccio a strascico, assolutamente integra, a 150 metri di profondità.

La lettera al Ministro della Difesa e alla Marina Militare – In seguito al ritrovamento della barca, Rosetta Tarantino e i suoi figli decidono di scrivere al Ministro della Difesa e allo Stato Maggiore della Marina militare perché mezzi meccanici della Marina o di altri corpi militari dello Stato perlustrino lo specchio di mare tra Simeri Mare, Sellia Marina e Cropani, cioè la zona nella quale non solo era stato rilevato l’ultimo segnale emesso dal cellulare di Giuseppe Parrò, ma addirittura è stata ritrovata la barca dei tre uomini. Propongono di eseguire l’operazione come esercitazione. La Marina, spiegano la famiglia di Parrò e l’avvocato Costa, è solita fare questo tipo di esercitazioni: «svolgerla in quella zona non comporterebbe costi aggiuntivi e potrebbe essere utile alle indagini condotte dalla Procura di Catanzaro».

«Se è vero che l’operazione richiesta comporta l’impiego di molto personale e di mezzi costosi – si legge nella lettera inviata il 1° ottobre – è altresì vero che il recupero dei corpi, oltre ad essere importante per l’indagine penale in corso, è indispensabile a dare pace ai familiari che finalmente potranno dare degna sepoltura ai loro cari». La lettera prosegue: «si tratta comunque di un operazione possibile, che viene effettuata anche nelle numerose esercitazioni della Marina Militare. L’operazione potrebbe anche essere effettuata come esercitazione e sicuramente non sarebbe un esercitazione inutile o fine a se stessa, dato il possibile risultato». «I familiari del sig. Parrò – conclude la missiva – chiedono ancora e ripetutamente di non essere abbandonati dallo Stato».

L’interrogazione parlamentare – Bruno Marton e Vincenzo Santangelo (Movimento 5Stelle) presentano un’interrogazione parlamentare al Ministro per la Difesa. Venuti a conoscenza della lettera famiglia di Giuseppe Parrò,  i senatori pentastellati hanno chiesto al Ministro di  «sapere quali urgenti iniziative siano state attivate dal Ministro in indirizzo e quali intenda adottare per recuperare i corpi nonché per agevolare, nell’ambito delle proprie competenze, la conclusione dell’indagine penale». Per Rosetta Tarantino e per Vittorio e Maria, rispettivamente moglie e figli di Giuseppe Parrò, si accende la speranza che le ricerche dei corpi possano riprendere con altri mezzi meccanici. «Che io sappia – afferma Rosetta Tarantino nel video di oggi –  a questa interrogazione non è seguita nessuna risposta».

Un’altra lettera – Nello stesso video, la donna fa riferimento a una seconda lettera inviata al Ministro Pinotti. Rosetta Tarantino si rivolge direttamente al Ministro: «Con la lettera del 3 novembre chiedevo ancora  a voi onorevole Ministro Pinotti,  di essere ricevuta, di potervi incontrare personalmente per sollecitarvi la mia richiesta. La risposta è pervenuta dal Gabinetto del Ministro della Difesa il 24 novembre 2014, fredda e di poche righe, inviata al legale che mi assiste con la quale è stato comunicato del Ministro della Difesa ha trasmesso tutto al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti per le competenti Capitanerie di porto. Con grande mia delusione, mi sono ritrovata al punto di partenza, con niente in mano e con l’amarezza di non essere stata ascoltata da chi, pur avendo mezzi per effettuare l’operazione, ha ritenuto di non eseguirla. Mi chiedo perché per lo Stato non sia importante recuperare i corpi di questi tre italiani».

 

Rita Paonessa

Dispersi in mare, presentata interrogazione parlamentare al Ministro della Difesa

Simeri Mare

ROMA, 15 NOV –  Interrogazione parlamentare al Ministro della Difesa in merito alla vicenda dei tre dispersi in mare dal 27 luglio scorso in località Simeri Mare (Catanzaro), l’hanno presentata Bruno Marton e Vincenzo Santangelo (Movimento 5Stelle). Venuti a conoscenza della lettera indirizzata al Ministro e allo Stato Maggiore della Marina militare dalla famiglia di Giuseppe Parrò, il più giovane dei tre dispersi, nei giorni scorsi i senatori pentastellati hanno chiesto al Ministro di «sapere quali urgenti iniziative siano state attivate dal Ministro in indirizzo e quali intenda adottare per recuperare i corpi nonché per agevolare, nell’ambito delle proprie competenze, la conclusione dell’indagine penale». Per Rosetta Tarantino e per Vittorio e Maria, rispettivamente moglie e figli di Giuseppe Parrò, si accende la speranza che le ricerche dei corpi possano riprendere con altri mezzi meccanici, lo fanno sapere loro stessi: insieme al loro legale ringraziano di cuore i due senatori per la sensibilità e l’impegno e sono fiduciosi in un pronto interessamento del Ministro. Perché possano avere una possibilità, anche minima, di dare almeno una degna sepoltura ai propri cari.

I tre si sono rivolti al Ministro della Difesa e alla Marina militare, tramite il loro avvocato, Maria Costa, come extrema ratio di fronte al buco nero che si è aperto dal 27 luglio scorso. Giuseppe Parrò, Angelo Tavano e Francesco Rania escono in barca intorno alle 4.30 circa del mattino per una battuta di pesca. Ma non fanno ritorno. E per le famiglie comincia il tempo dell’angoscia e del dolore.

A nulla valgono gli sforzi e le ricerche della Guardia Costiera condotte per molti giorni con mezzi sofisticati. Rosetta Tarantino, però, non si rassegna. Il 18 agosto, infatti,viene presentata un’istanza alla Procura di Catanzaro e ai vertici della Capitaneria di Porto di Catanzaro Lido perché il tratto di mare tra i comuni di Cropani, Simeri Crichi e Sellia Marina, all’altezza dell’ex base militare americana, sia perlustrato da sommozzatori o con mezzi idonei. «Verbalmente ci è stato spiegato che la guardia costiera non può eseguire l’operazione – ci dice l’avvocato Maria Costa – perché il mare è molto profondo e la guardia costiera comunque non dispone dei mezzi adatti». La richiesta è motivata dal fatto che, secondo le prime indagini, il cellulare di Giuseppe Parrò ha emesso l’ultimo segnale proprio in quella zona, a tre miglia dalla costa di Simeri.

Il ritrovamento fortuito della barca poco più a nord della stessa zona in cui è stato localizzato l’ultimo segnale del cellulare, convince sempre più i familiari di Giuseppe Parrò della necessità di riprendere le ricerche con mezzi straordinari. Il 25 agosto la barca è stata casualmente ripescata da un peschereccio a strascico, assolutamente integra, a 150 metri di profondità.

Rosetta Tarantino e i suoi figli, quindi, decidono di scrivere al Ministro della Difesa e allo Stato Maggiore della Marina militare perché mezzi meccanici della Marina o di altri corpi militari dello Stato perlustrino lo specchio di mare tra Simeri Mare, Sellia Marina e Cropani, cioè la zona nella quale non solo era stato rilevato l’ultimo segnale emesso dal cellulare di Giuseppe Parrò, ma addirittura è stata ritrovata la barca dei tre uomini. Propongono di eseguire l’operazione come esercitazione. La Marina, spiegano la famiglia di Parrò e l’avvocato Costa, è solita fare questo tipo di esercitazioni: «svolgerla in quella zona non comporterebbe costi aggiuntivi e potrebbe essere utile alle indagini condotte dalla Procura di Catanzaro».

«Se è vero che l’operazione richiesta comporta l’impiego di molto personale e di mezzi costosi – si legge nella lettera inviata il 1° ottobre – è altresì vero che il recupero dei corpi, oltre ad essere importante per l’indagine penale in corso, è indispensabile a dare pace ai familiari che finalmente potranno dare degna sepoltura ai loro cari». La lettera prosegue: «si tratta comunque di un operazione possibile, che viene effettuata anche nelle numerose esercitazioni della Marina Militare. L’operazione potrebbe anche essere effettuata come esercitazione e sicuramente non sarebbe un esercitazione inutile o fine a se stessa, dato il possibile risultato». «I familiari del sig. Parrò – conclude la missiva – chiedono ancora e ripetutamente di non essere abbandonati dallo Stato».

L’interrogazione parlamentare ora riporta l’attenzione sull’ennesima tragedia del mare.

Rita Paonessa