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Dissesto, Occhiuto rimane tranquillo: «Vado avanti, anche in Calabria»

COSENZA – «Eravamo ampiamente preparati a questa situazione anche se, com’è ovvio, abbiamo posto in essere tutto quello che era nelle nostre possibilità per scongiurarla». Così il sindaco Mario Occhiuto intervenendo sulla deliberazione di dissesto promulgata dalle Sezioni Riunite della Corte dei Conti.

Occhiuto ha poi aggiunto: «In merito, si era già espressa la Corte dei Conti regionale. Paghiamo oggi le conseguenze causate dai debiti pregressi delle precedenti amministrazioni, anzi, nel corso di questi anni abbiamo in parte ripianato la mole debitoria, al di là di ogni previsione. Dispiace che questa sentenza arrivi proprio ora – aggiunge Occhiuto – considerando che avevamo chiesto un rinvio in virtù della proposta di legge nazionale presentata apposta per il riequilibrio finanziario dei Comuni. Avevamo infatti posto in atto alcune misure ad hoc, da completare entro la fine dell’anno. Rispetto alla nostra specifica richiesta di rinvio e al relativo rigetto, non posso fare a meno di rimanere perplesso. Tengo tuttavia a tranquillizzare i cittadini – sottolinea il sindaco – perché sul piano amministrativo e tributario non cambia nulla e non risentiranno in alcun modo di tale stato. Così come non cambia nulla sul piano della mia candidatura a governatore della Calabria – chiosa Occhiuto – Ho dato la mia disponibilità a realizzare un progetto per questa regione e andremo avanti. Non sussistono ragioni di incandidabilità».

          

Comune Mandatoriccio, dichiarato il dissesto. Il commissario, «Inevitabile»

MANDATORICCIO (CS) – Il Commissario Straordinario del Comune di Mandatoriccio, dott.ssa Emanuela Greco, ha comunicato che lo scorso 20 aprile ha deliberato lo stato di dissesto finanziario di quell’Ente. E’ la seconda volta per il Comune dello basso Jonio, infatti già in passato tale decisione  era stata adottata  con analogo provvedimento. Il Commissario ha precisato che  «l’emersione di disavanzi di amministrazione e debiti fuori bilancio, oltre a un pesante contenzioso che vede soccombente il Comune, emersi in occasione della predisposizione del bilancio di previsione del 2018 e del consuntivo del 2017 per circa 3,6 milioni di euro, oltre a un deficit strutturale di 1,2 milioni di euro, hanno reso impossibile, a questa gestione commissariale, l’accesso ad altre forme di risanamento della finanza comunale, rendendo obbligatoria la dichiarazione di dissesto finanziario. Una serie di fattori concomitanti negli ultimi tre anni ha determinato lo stato di grave crisi finanziaria dell’ente che si è, poi, acuita a partire dal 2015, a seguito dell’applicazione delle nuove regole di finanza pubblica che hanno resi evidenti gli squilibri di bilancio, latenti da diverso tempo». La misura di risanamento approvata, che per legge si presenta come un atto obbligatorio, non lascia alcun margine di discrezionalità quando, ricorrendone i presupposti, come nel caso di Mandatoriccio, diventa impossibile, nell’immediato, assicurare i pur minimi servizi indispensabili ed essenziali alla cittadinanza. La dichiarazione di dissesto, per quanto drastica nella vita di un ente locale, consente di avviare un reale percorso di risanamento e di ripresa dell’attività amministrativa nell’interesse della collettività locale, che potrà continuare senza essere appesantita dai debiti pregressi che rimangono, invece, in capo ad un Organo di liquidazione nominato dal Ministero dell’Interno. In altri termini, spiega il Commissario, «il grave deficit economico in cui versano le casse comunali, che la gestione commissariale ha ereditato, non può che essere risanato con una misura drastica come la dichiarazione di dissesto finanziario e ciò per garantire i servizi essenziali ai cittadini di Mandatoriccio e per ripristinare gradualmente condizioni di normalità nel bilancio dell’Ente».

 

FOTO http://piccolacalabrese.skyrock.com/228088441-COMUNE-DI-MANDATORICCIO.html

Rischio dissesto idrogeologico a Caulonia, stamane un incontro in regione

CATANZARO – Il Presidente della Regione ha incontrato oggi, nella Cittadella regionale, il Prefetto di Reggio Calabria, Michele Di Bari; il sindaco di Caulonia, Giovanni Riccio e il vicesindaco, Caterina Belcastro per affrontare il problema legato al rischio idrogeologico nella zona “Carmine” di Caulonia. All’incontro – si legge in una nota -, convocato dalla Regione e dalla Prefettura di Reggio, erano presenti anche il responsabile della Protezione civile regionale, Carlo Tansi; il responsabile dell’Autorità di Bacino, Salvatore Siviglia,; il Commissario straordinario di Calabria Verde, Aloisio Mariggiò; il Dirigente generale al Dipartimento Lavori Pubblici, Domenico Pallaria; l’associazione di architetti e ingegneri di Caulonia, Fari; e i settori tecnici della Regione. Durante la riunione sono state analizzate le situazioni più critiche relative al fenomeno erosivo, amplificato dalle ultime alluvioni, ma costantemente monitorato dalla Protezione civile, e sono state individuate alcune soluzioni che pongano a riparo prioritariamente la popolazione dell’area interessata e permettano di non aggravare le crepe esistenti. È stato anche disposto un ulteriore sopralluogo da parte della Protezione Civile che avverrà giovedì prossimo, 9 marzo. «Dobbiamo innanzitutto adoperarci per la messa in sicurezza degli abitanti – ha detto Oliverio – e contemporaneamente adottare nel breve periodo alcune soluzioni che limitino l’avanzare delle fratture idrogeologiche. Anche se si tratta di un fenomeno erosivo  lento è necessario intervenire in maniera strutturale per mettere al sicuro il patrimonio urbanistico del centro storico di Caulonia. Ma prima di tutto – ha concluso – abbiamo il dovere di pensare all’incolumità delle persone».

A Catanzaro in programma la tavola rotonda del PD per discutere di ambiente e infrastrutture

CATANZARO – Il prossimo 12 febbraio è in programma presso la Sala Giunta della Provincia di Catanzaro, la tavola rotonda allestita dalla Federazione Provinciale del Partito Democratico, dal titolo emblematico “Dissesto idrogeologico: l’Area Vasta fra salvaguardia, programmazione e potenziamento delle infrastrutture”. L’incontro fa parte di una serie di iniziative rivolte agli assessori regionali che ha lo scopo precipuo di affrontare una tematica delicata che da sempre affligge il territorio della nostra regione. Di criticità e possibili soluzioni, discuteranno l’assessore regionale ai Lavori pubblici, Roberto Musmanno, Enzo Bruno in qualità di segretario provinciale di partito, il dirigente responsabile della Protezione Civile calabrese, Carlo Tansi. A coordinare i lavori sarà, invece, Francesco Perri, della segreteria provinciale del Pd. Quanto emerso finora, innanzitutto la necessità di un’attività di prevenzione attraverso cui porre fine all’impiego abusivo e speculativo del suolo ma anche al suo abbandono.

Predissesto, l’Assessore Crusco si esprime in merito

RENDE (CS)  “Il traguardo dell’uscita dalla Procedura di riequilibrio è vicino. Abbiamo messo in atto politiche chiare e trasparenti, facendo ricorso al Piano di riequilibrio e chiedendo alla Corte di conti l’uscita con sette anni di anticipo. La matematica non è un’opinione, né quantomeno una scienza che  può essere utilizzata senza averne contezza da chi cerca visibilità a tutti I costi”.
E’ quanto afferma l’assessore al Bilancio, ANTONIO CRUSCO, in riferimento allo stato di salute della casse dell’Ente prima che operasse la maggioranza guidata dal sindaco, MARCELLO MANNA.

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“Molti hanno cercato di rimodulare il debito, però senza riuscirci. Hanno provato a risolvere I problemi per via ordinaria, senza alcun esito positivo. E’ tutta qui la storia finanziaria del Comune di Rende”.
Nel 2013 il Comune era a un passo dal Dissesto. E molti analisti  davano per scontato il default. L’indebitamento superava I 16milioni e 600mila euro. Le ricette fino a quel momento proposte avevano fallito nel loro obiettivo. La situazione è cambiata con l’insediamento dell’esecutivo giudato dal primo cittadino, MARCELLO MANNA. La rimodulazione del Piano di riequilibrio e il ricorso a una nuova norma che introduce il Fondo di rotazione per ripianare disavanzo e debiti fuori bilancio ha condotto l’Ente in un tracciato virtuoso. Il ministero dell’Interno ha concesso il Fondo di Rotazione, riconoscendo l’efficacia dell’azione contabile inaugurata dall’attuale primo cittadino di Rende. Questo nuovo corso amministrativo porta con sé la imminente richiesta alla Corte dei conti di uscita dalla Procedura di Riequilibrio con 7 ANNI DIN ANTICIPO rispetto ai tempi previsti. Il primo passo è stata l’approvazione della variazione di assestamento generale di bilancio di previsione per l’esercizio finanziario 2015 nel corso dell’ultimo consiglio comunale. Assise in cui, rispetto a questo punto all’ordine del giorno, persino il consigliere di minoranza, Andrea Cuzzocrea, ha votato allo stesso modo della maggioranza.
“A presindere dallo scacchiere politico passato, presente e futuro, I debiti sono veri ed esistenti. Non possiamo nasconderli sotto il tappeto. Io ho agito, insieme alla maggioranza a cui appartengo, con la disciplina che deve assistere chi amministra la cosa pubblica. Alla nostra azione politica serve fiato contabile e capacità di spesa. Appena la Corte dei conti darà il via libera, siamo pronti a governare con la marcia in più di chi non è costretto a fare I salti mortali per finanziare ogni attività e progetto”