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Autismo, all’Unical una giornata dedicata al tema a cura del dipartimento LiSe
ARCAVACATA DI RENDE (CS) – Si è tenuto nei giorni scorsi nell’Aula Caldora dell’Unical un interessante seminario sui disturbi dello spettro autistico organizzato dalle associazioni professionali e culturali: Cepedù (Associazione Calabrese pedagogisti e educatori), Agos e Il Sileno con il patrocinio del DipartimentoLiSE e del Corso di studi unificato in Scienze dell’Educazione e Scienze Pedagogiche. La relazione centrale è stata svolta dalla prof.ssa Paola Venuti, esperta del settore, docente di Psicologia Dinamica e Direttrice del Dipartimento di Psicologia e Scienze Cognitive dell’Università di Trento. La relatrice, autrice tra l’altro di 80 articoli scientifici, nazionali e internazionali, 9 libri e 150 presentazioni a convegni nazionali e internazionali, si occupa da anni del tema dal punto di vista della ricerca e dell’intervento. Dopo i saluti istituzionali ha introdotto i lavori la vice presidente dell’associazione Cepedù (Teresa Viteritti) che, anche a nome degli altri organizzatori ha brevemente presentato gli obiettivi dei seminari professionalizzanti che sono alla loro II edizione. Si è poi dato inizio alla sessione scientifica con l’introduzione della prof.ssa Angela Costabile, coordinatrice dei corsi di studio in Scienze dell’Educazione e Scienze Pedagogiche e la relazione della prof.ssa Paola Venuti. Il tema è stato trattato partendo dalla storia del disturbo stesso, individuato a partire dai primi anni del ‘900 fino alle recenti classificazioni presenti anche nel DSM-5 (Diagnostic and Statistical Manual of mentaldisesase). Sono state poi presentate le più recenti ricerche sull’eziologia dei disturbi e alcuni dei principali risultati ottenuti nel Laboratorio diretto dalla professoressa Venuti e che sono stati pubblicati su riviste internazionali e nazionali. Tra quelli più interessanti gli studi sui fratelli per individuare indicatori precoci di rischio e sul ruolo dei genitori (padri e madri) negli interventi. Aspetto centrale è quindi effettuare una diagnosi precoce per potere avviare interventi il prima possibile nel corso dello sviluppo infantile. Si è infatti visto che negli ultimi anni, grazie proprio all’individuazione precoce, molti disturbi collegati alla sindrome sono diminuiti in quantità e intensità. Ruolo centrale, oltre a quello dei genitori, è di sicuro quello dei pediatri che possono inviare a servizi e professionisti adatti per avviare un percorso di diagnosi e, nel caso, di intervento. Nel pomeriggio, introdotto dalla coordinatrice dell’associazione Cepedù, Elvira Servidio, il focus si è spostato sull’intervento considerando almeno due aspetti importanti: che ci si basa sempre su un approccio teorico ben definito e che, quindi, dietro ogni intervento ci sono sempre chiare teorie di riferimento e che si deve considerare monitoraggio e valutazione degli stessi percorsi secondo il modello EBI (EvidenceBasedIntervention). Gli interventi sono stati avviati dalla prof.ssa Paola Venuti che ha presentato il modello utilizzato con i genitori e con gli insegnanti. È poi intervenuto per portare la sua esperienza, il presidente dell’Associazione “La Casa delle Fate Onlus”, sig. Giampietro Guido. Ad illustrare l’associazione la terapista, dottoressa Concetta Garropoli. La Casa delle Fate Onlus è un’associazione di genitori che quotidianamente vive il problema dell’autismo.
I disturbi della colonna vertebrale al centro di una due giorni di studi a Catanzaro
Catanzaro ( Cz) – Circa l’80% della popolazione soffre o ha sofferto di disturbi legati alla colonna vertebrale: patologie che hanno tra l’altro un rilevante risvolto economico, visto che rappresentano una delle principali cause di abuso di farmaci e di astensione dal lavoro. Si tratta quindi di un tema di particolare interesse per i cittadini, sul quale è importante confrontarsi per analizzare le migliori tecniche di diagnosi e di trattamento oggi disponibili in campo medico-scientifico. Di questi argomenti si discuterà nel corso del primo congresso “Chirurgia vertebrale oggi”, che si svolgerà venerdì 22 e sabato 23 aprile presso il Grand Hotel Paradiso di Catanzaro, e al quale prenderanno parte autorevoli rappresentanti del mondo medico-scientifico e accademico. Presieduto dai dottori Pierluca Rocca e Giuseppe Bisurgi, entrambi medici specialisti in Anestesia, Rianimazione e Terapia del Dolore e Chirurghi Vertebrali presso la Casa di cura San Camillo di Taranto, il congresso sarà l’occasione per discutere delle più avanzate tecniche di chirurgia vertebrale mininvasiva, che si sta sempre più affermando come una valida alternativa alla chirurgia tradizionale “open” poiché permette di garantire minori traumi e più rapidi recuperi negli operati. Scopo del congresso, al quale prenderanno parte oltre venti relatori provenienti da tutta Italia, è quello di approfondire i percorsi diagnostico-terapeutici che le diverse figure che operano nel settore possono mettere in atto per affrontare al meglio le patologie legate alla colonna vertebrale, ma anche aprire un confronto su una figura, quella del chirurgo vertebrale che, diversamente dall’estero, nel nostro Paese non è ancora riconosciuta ufficialmente. Il convegno avrà inizio alle ore 18 di venerdì 22 aprile, con la presentazione del corso e il saluto da parte del direttore del Dipartimento di Scienze della Salute dell’Università Magna Graecia di Catanzaro prof. Giovambattista De Sarro. La prima sessione sarà dedicata agli “Approcci preliminari alle patologie degenerative della colonna vertebrale”. Sabato 23 aprile si riprenderà alle ore 9 con il saluto del presidente dell’Ordine dei Medici di Catanzaro, dr. Vincenzo Antonio Ciconte, e lo svolgimento di due sessioni mattutine, che affronteranno i temi “Innovazione nella cura delle patologie degenerative della colonna vertebrale” e “Back to the future & risk management”.