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“Siciliano”: un documentario apre le porte dell’istituto scolastico di Bisignano

BISIGNANO (CS) – Sarà presentato il 3 giugno il documentario realizzato dai ragazzi del III A e del II B dell’Istituto superiore Siciliano, indirizzo Industriale. 
Il lavoro, intitolato “Siciliano, una scuola per volare”, è frutto del Ptco “La comunicazione giornalistica e i mass media” che permetterà – a genitori, studenti e altro ancora – di guardare con un occhio diverso qual è l’obiettivo della missione educativa.

Un lavoro fatto anche per mettere in risalto le peculiarità della struttura, dal 2004 diventata uno dei pochi riferimenti culturali della media valle del Crati.
Il Ptco ha permesso l’approfondimento teorico delle tematiche inerenti al giornalismo.Il percorso ha inoltre messo in campo gli stessi ragazzi. In primis con l’approfondimento della strutturazione e della grafica di un giornale, per andare poi alla produzione e pubblicazione di più di 25 articoli. Infine, il documentario realizzato a più mani.
Prima della proiezione del documentario ci saranno i saluti del dirigente scolastico, gli interventi del sindaco di Bisignano, Francesco Fucile, del giornalista responsabile del Pcto Massimo Maneggio, con la moderazione e il coordinamento dell’avvocato Maria Assunta Puterio.

Domani la presentazione di “A casa: il ritorno a sé”, documentario sulle detenute di Castrovillari

RENDE (CS) – In occasione della fine del progetto “A casa: il ritorno a sé”, laboratorio sociale e arti sceniche, a cura dell’Associazione Culturale ConimieiOcchi, verrà presentato domani, sabato 23 aprile, presso il Museo del Presente, alle ore 16:30, il documentario realizzato da Claudia Gullà, dedicato all’esperienza creativa fatta dalle donne detenute nella  Casa circondariale di Castrovillari.

L’obiettivo del progetto è stato creare uno spazio di sperimentazione sociale e artistica attraverso il teatro, al fine di sviluppare la crescita personale e la riscoperta del sé per le donne detenute nella Casa Circondariale di Castrovillari. Il progetto ha visto coinvolto anche l’Auser di Rende. 

L’evento sarà coordinato da Silvio Cilento – Arci Cosenza. Interverranno Franca Garreffa – Centro Women’s Studies Unical, Giuseppe Carrà – Direttore Casa Circondariale di Castrovillari, Claudia Gullà – Regista del documentario, Sandra Berardi – Associazione Yairaiha, Sofia Battistini – Associazione Culturale ConimieiOcchi. Sarà presente anche il sindaco di Rende, Marcello Manna.

Seguirà un dibattito pubblico.

L’evento è patrocinato dal Comune di Rende e cofinanziato dall’ 8X1000 della Chiesa Valdese.

“Gigi”, il documentario su Marulla, all’OffSide Football Film Festival di Milano

COSENZA – Dopo oltre 40 edizioni in giro per il mondo, il festival cinematografico internazionale del calcio “Offside Football Film Festival” ritorna in  Italia”.

La prestigiosa manifestazione cinematografica è in programma a Milano venerdi 13 e sabato 14 settembre.

La vera sorpresa è che sabato 14 settembre (alle ore 16,30), il Teatro Leonardo di Milano ospiterà la proiezione di “Gigi”, il documentario dedicato all’indimenticato campione e bandiera del Cosenza Calcio Gigi Marulla. Il film, diretto dal cosentino Francesco Gallo, è prodotto dalla “ROOSTER PRODUZIONI” ed è stato realizzato da un team molto affiatato, composto dallo stesso Francesco Gallo, da Jvan Sica, Francesco Vilotta, Francesco Abonante e Giovanni Perfetti. Nel cast figurano, tra gli altri, i figli di Gigi Marulla, Kevin e Ylenia, insieme  ad ex calciatori del Cosenza Calcio, compagni di squadra di Gigi, tifosi ed amici del bomber rossoblù.

Il film, selezionato tra numerose pellicole provenienti da tutto il mondo, sarà strumento per far conoscere in un palcoscenico internazionale come quello dell’ “Offside Football Film Festival”, la storia del bomber di Stilo.

E non solo, perché “Gigi” racconta anche la smisurata passione dei tifosi del Cosenza calcio, e la città di Cosenza. Della presenza di “Gigi” al Festival milanese si è occupato qualche giorno fa anche il “Corriere della Sera” che, nel riportare il programma del Festival in un articolo a firma di Giancarlo Grossini, ha ricordato la proiezione, al Teatro Leonardo, del film di Francesco Gallo, affiancato, nello stesso articolo, ad un altro documentario importante, “L’ultima partita di Pasolini” che racconta la passione per il calcio del grande scrittore, poeta e regista.

Nel film “Gigi”, la cui produzione ha avuto il sostegno del Comune di Cosenza e il patrocinio dalla Calabria Film Commission, i figli di Marulla, gli ex compagni, i tifosi e gli amici hanno raccontato la storia, non solo sportiva, ma anche umana di un campione dentro e fuori dal campo che ha scritto pagine indimenticabili della storia del Cosenza Calcio. Dal suo arrivo a Cosenza, nel lontano 1982, passando per lo spareggio di Pescara contro la Salernitana, fino alla sfortunata retrocessione in serie C del 1997. Spazio anche per il periodo vissuto dopo aver attaccato le scarpette al chiodo e la sua avventura nella scuola calcio Marca.

Dopo la prima del 21 maggio che ha visto il Cinema Citrigno tutto esaurito, e la proiezione del 22 luglio nel Festival delle Invasioni, Gigi il documentario sbarca ora nel capoluogo meneghino, portando la storia di Gigi Marulla davanti ad un parterre  internazionale.

 

 

Al Castello Svevo di Cosenza il documentario “Gioacchino da Fiore, profeta della globalizzazione”

COSENZA – Lunedì 26 Agosto alle 19,30 al Castello Svevo di Cosenza si terrà la presentazione del documentario prodotto dall’Associazione Culturale SM.ART
“Gioacchino da Fiore, profeta della globalizzazione”.

Il documentario vuole essere uno strumento per divulgare in modo più ampio possibile la conoscenza del pensiero dell’Abate Gioacchino.

Uno strumento di immediata fruizione, per contribuire a fare comprendere agevolmente il messaggio filosofico e politico del grande pensatore calabrese, che inspiegabilmente non ha ancora trovato spazio nei programmi di studio delle scuole superiori.

Gioacchino da Fiore è da sempre uno degli autori medievali più studiati nel mondo.

Vissuto nel medioevo a cavallo tra il 1100 e il 1200, Gioacchino da Fiore, abate fondatore dell’Ordine Gioachimita, fu capace di parlare con papi e sovrani. Tra i suoi incontri con personaggi noti come l’imepratore Enrico VI Hohenstaufen, con l’imperatrice Costanza d’Altavilla, madre di Federico II e quello con Riccardo Cuor di Leone, che era in attesa di imbarcarsi alla volta della Terra Santa per la terza crociata.

Pensatore universale andò contro le posizioni teologiche dominanti della Scolastica parigina che sostenevano la consumazione del tempo in attesa del Giudizio Universale. Ma in questa visione, per Gioacchino non c’era spazio per l’azione dell’uomo. Andando coraggiosamente controcorrente Gioacchino liberò gli uomini dal terrore della Storia, della fine del Tempo, dall’ansia apocalittica. Grazie alla sua robusta armatura teologica capovolse la concezione del tempo e asserendo l’importanza dell’azione umana ha proiettato l’umanità verso un’età della speranza operativa.

Il documentario su Gigi Marulla torna al cinema per il Festival delle Invasioni

COSENZA – Lunedì 22 luglio, alle ore 21, all’interno della sezione “Altri eventi” delle Invasioni, il Cinema Modernissimo di Cosenza ospiterà la seconda proiezione di Gigi il documentario dedicato all’indimenticato campione e bandiera del Cosenza Calcio: Gigi Marulla.

A due mesi di distanza dall’anteprima nazionale, quella del 21 maggio, che ha visto il Cinema Citrigno tutto esaurito, gli spettatori e i tifosi che non sono riusciti a trovare i biglietti la prima volta, avranno l’occasione di godersi sul grande schermo la vera storia del bomber di Stilo.

Prodotto dalla Rooster Produzioni, con il sostegno del Comune di Cosenza e il patrocinio dalla Calabria Film Commission. Figli, ex compagni, tifosi e amici racconteranno la storia, non solo sportiva, ma anche umana di un campione dentro e fuori dal campo che ha scritto pagine indimenticabili della storia del Cosenza Calcio. Dal suo arrivo a Cosenza, nel lontano 1982, passando per lo spareggio di Pescara contro la Salernitana, fino alla sfortunata retrocessione in serie C del 1997. Spazio anche per il periodo vissuto dopo aver attaccato le scarpette al chiodo e la sua avventura nella scuola calcio Marca.

Il documentario ha già avuto buone recensioni su diverse testate nazionali e presto concorrerà in vari Festival lungo tutto lo Stivale.

Il costo del biglietto è di 5 euro.

 

Gigi, domani sera la proiezione in anteprima del documentario su Marulla

COSENZA – Mercoledì 21 maggio, alle ore 20, in anteprima nazionale, verrà proiettato al Cinema Citrigno di Cosenza, il documentario dal titolo Gigi, dedicato all’indimenticato campione e bandiera del Cosenza Calcio: Gigi Marulla.

Prodotto dalla Rooster Produzioni, con il sostegno del Comune di Cosenza e il patrocinio dalla Calabria Film Commission.

Figli, ex compagni, tifosi e amici racconteranno la storia, non solo sportiva, ma anche umana di un campione dentro e fuori dal campo che ha scritto pagine indimenticabili della storia del Cosenza Calcio.

Il documentario sarà presentato dalla giornalista sportiva Patrizia De Napoli con l’attore comico cosentino Roberto Giacomantonio, che rappresenterà La Terra di Piero, l’organizzazione no-profit che opera da anni nel territorio cosentino e anche in Africa, cui l’intero incasso della serata sarà devoluto in beneficenza.

Prima della proiezione, sul palco del Cinema Citrigno si avvicenderanno vecchie glorie del Cosenza calcio, ex compagni di squadra di Gigi Marulla.

Da Ugo Napolitano a Gigi De Rosa, da Ciccio Marino a Salvatore Miceli, oltre a Giovanni Paschetta, Mario La Canna e Tommaso Napoli. Spazio anche per i due ex Presidenti della squadra che hanno avuto come capitano di tante partite Marulla: Antonio Serra e Paolo Fabiano Pagliuso.

L’evento è realizzato in collaborazione con: Cinema Citrigno, Calabria Film Commission, Brutia Disinfestazioni, MK Records, Megapixel, Anac – Associazione Nazionale Autori Cinematografici, Siss – Società Italiana Storia dello Sport e Archivio Tucci-Pescatore.

In anteprima nazionale “Gigi”, il documentario dedicato al campione rossoblu

COSENZA – Arriva, in anteprima nazionale, al Cinema Citrigno di Cosenza, il prossimo 21 maggio, alle ore 20,00,  il documentario “Gigi”, dedicato al compianto campione e bandiera del Cosenza Calcio Gigi Marulla, scomparso il 19 luglio del 2015.

Il film documentario, di Francesco Gallo, realizzato con Francesco Vilotta, Francesco Abonante e Giovanni Perfetti, è prodotto dalla Rooster Produzioni, è patrocinato dal Comune di Cosenza e sostenuto dalla Calabria Film Commission. I figli Kevin e Ylenia Marulla, gli ex compagni di squadra, i tifosi e gli amici racconteranno la storia, non solo sportiva, ma anche umana di un campione dentro e fuori dal campo che ha scritto pagine indimenticabili della storia del Cosenza Calcio.

L’intero incasso della serata sarà devoluto in beneficenza all’associazione La Terra di Piero. L’evento è realizzato in collaborazione, tra gli altri, con il Cinema Citrigno, la Calabria Film Commission, MK Records, l’Anac (Associazione Nazionale Autori Cinematografici), la Società Italiana Storia dello Sport e l’Archivio Tucci-Pescatore.

 

 

 

 

 

 

 

Cosenza, domani l’anteprima del documentario sulla 3ª edizione di “Bukurìa Arbëreshe”

COSENZA –  Domani, alle ore 19, presso il Seminario Eparchiale, in via Paparelle a Cosenza, presentazione in anteprima del documentario, realizzato a Cosenza, dallo studio “Life Communication”, in occasione della terza edizione di “Bukurìa Arbëreshe”, la sfilata d’onore tenutasi domenica 20 maggio, per iniziativa della parrocchia del Santissimo Salvatore,  con il patrocinio del Comune di Cosenza. Nei prossimi giorni il documentario sarà mandato in onda su “Tele Padre Pio”. La manifestazione di presentazione del documentario sarà chiusa dai canti  Arbëreshe di Marco Moccia. Alla presentazione del documentario parteciperanno Papas Pietro Lanza, vicario generale dell’Eparchia di Lungro e l’Assessore alla comunicazione, turismo e marketing territoriale di Palazzo dei Bruzi, Rosaria Succurro. La manifestazione di domani si inserisce a pieno titolo nella collaborazione avviata dall’Amministrazione comunale con la Parrocchia del Santissimo Salvatore, finalizzata a perpetuare le tradizioni, la cultura e l’orgoglio di appartenenza del popolo arbëreshe e delle comunità albanofone che vivono in provincia e nella città di Cosenza, eletta a capoluogo e “capitale” degli italo-albanesi.

Il filmato che domani sarà proiettato in anteprima e che nei prossimi giorni sarà trasmesso da Tele Padre Pio, oltre alle suggestive immagini della sfilata d’onore da Corso Plebiscito a Piazza Bilotti, con i colori dell’Arberia e quelli degli abiti regali del XVIII e XIX secolo, contiene anche un’intervista al Sindaco di Cosenza, Mario Occhiuto, all’Assessore Rosaria Succurro e a Papas Pietro Lanza.
La manifestazione “Bukurìa Arbëreshe Kosenxë” quest’anno ha assunto una connotazione ancora più particolare perché inserita in un quadro celebrativo dalla triplice valenza, per il quarantesimo anniversario della fondazione della parrocchia bizantina, italo-greco-albanese, del Santissimo Salvatore, come anteprima delle celebrazioni, che cadranno nel 2019, per i cento anni dell’Eparchìa di Lungro, nata nel 1919,  e per  le celebrazioni dei 550 anni della morte del patriota Giorgio Castriota Skanderbeg, l’eroe albanese che fermò l’avanzata dei turchi in Albania e nell’intera Europa.

Calabria e Basilicata unite per il progetto “Matera 15/19”

COSENZA – Il progetto di Matera Capitale Europea della Cultura 2019 costituisce un’indiscutibile possibilità di rilancio per il territorio lucano. Già da diversi mesi la città, come noto, è attraversata da numerosissime iniziative di accompagnamento e preparazione al 2019. In questa ottica, tutto il lavoro preliminare che porterà al 2019 diventa essenziale per comprendere appieno il significato di questa candidatura e l’importanza che le politiche culturali ed il coinvolgimento diretto dei cittadini hanno ricoperto nella concretizzazione della riscossa sociale dell’intera regione.

L’idea del documentario “Matera 15/19” nasce proprio dall’esigenza di raccontare non solo le attività più strettamente connesse agli eventi del 2019 ma, anche, di quelle che si svolgeranno nei 4 anni precedenti, con l’obiettivo di preservare a futura memoria gli sforzi non di una città, ma di un’intera regione, la Basilicata, faro di speranza per tutto il Mezzogiorno in cerca di riscatto. Un documentario-percorso dunque, sviluppato fino al 2019 in 4 episodi, interconnessi tra loro ma allo stesso tempo indipendenti. Ognuno degli episodi, difatti, avrà un suo protagonista principale e uno schema narrativo autosufficiente, lasciando però aperto il racconto in prospettiva dell’ultimo episodio, nel quale gli elementi caratterizzanti i capitoli precedenti si ricongiungeranno a chiusura del documentario.

L’intento dell’opera è quello di creare una contrapposizione spontanea e realistica che possa legare l’impronta lasciata dal passato della regione – che ancora regolarmente rivive nella celebrazione annuale di innumerevoli ricorrenze proprie di ogni località – il punto di vista odierno e personale di chi abita quei luoghi dal tempo in cui erano noti come “la vergogna d’Italia”, e le rappresentazioni pratiche del cambiamento – anzitutto culturale – che si è consumato e che prosegue verso gli eventi del 2019. Un’opera che non tralascia di indagare le trasformazioni che hanno permesso di vincere la prestigiosa candidatura europea, che parla di Matera capitale della cultura 2019 ma il cui racconto nasce dalle persone, dai cittadini e dal loro coinvolgimento diretto.

Per realizzare il loro obiettivo i tre autori, Fabrizio Nucci, Nicola Rovito e Alessandro Nucci, hanno deciso di lanciare un crowdfunding attraverso la piattaforma Eppela: http://goo.gl/BCJ5ax. Un’iniziativa che si rivela come un’esperienza alla scoperta del ‘brand Basilicata’, un viaggio attraverso i luoghi, le sue particolarità enogastronomiche, le più innovative attività d’intrattenimento turistico. Partecipando alla raccolta fondi, non solo si contribuirà alla realizzazione di “Matera 15/19: Episodio I” sostenendo parte delle spese di produzione, ma si diventerà protagonisti in prima persona di un territorio – la Basilicata – dai mille profumi, dai sapori genuini, dalle antiche tradizioni e dai paesaggi mozzafiato. Un luogo che sa ancora far vivere forti emozioni.

“Matera 15/19: Episodio I” è prodotto dalla Open Fields Productions, società di produzione cinematografica calabrese, co-prodotto dalla lucana ArifaFilm, in collaborazione con Regione Basilicata, Lucana Film Commission e BCC Laurenzana e Nova Siri, con il patrocinio del Comune di Matera, Università degli Studi della Basilicata e Parco Nazionale del Pollino.

Autori dell’episodio sono Fabrizio Nucci e Nicola Rovito: dai cortometraggi ai lungometraggi, passando per i documentari, gli spot commerciali e i videoclip musicali, non vi è settore della produzione audiovisiva e cinematografica con il quale i registi non si siano confrontati negli anni. Tra le opere più significative, si segnalano il lungometraggio indipendente “Goodbye Mr. President”, interamente realizzato a budget zero, il film noir “Scale Model – La Donna che Uccise due Volte”, proiettato presso l’Istituto Italiano di Cultura di Praga, e il mediometraggio “La Notte Prima”, presentato in occasione della 72esima Mostra del Cinema di Venezia.

Il duo, per l’occasione, è affiancato dal co-autore e co-regista Alessandro Nucci, già vincitore nel 2008 del Premio Ilaria Alpi con il documentario “Una Stagione all’Inferno”. Quest’ultimo ha collaborato con la Rai Radiotelevisione Italiana come regista filmmaker nella trasmissione “Petrolio” e da diversi anni fa parte della squadra dei programmi di Michele Santoro, vantando all’attivo reportage realizzati in Inghilterra, Francia, Spagna, Ungheria, Moldavia, Repubblica Ceca, Albania, Turchia, Sierra Leone, Haiti, Cina, Stati Uniti.

Per la giornata mondiale del Rifugiato a Cosenza proiezione del documentario “Redemption Song”

COSENZA – Il 20 giugno si celebra la Giornata Mondiale del Rifugiato e, per l’occasione, l’Associazione La Kasbah in collaborazione con Officine Babilonia ha organizzato un’iniziativa di sensibilizzazione sulle tematiche delle migrazioni forzate e dell’asilo, basata sulla proiezione del documentario “Redemption Song”. La manifestazione si apre alle 17 con la mostra “Capoeira Quilombola” realizzata da Agnese Ricchi, artista indipendente che basa il suo lavoro sulle relazioni con i disegni prodotti dai bambini, sia italiani che di Paesi lontani. Durante le riprese del documentario, l’artista ha curato un laboratorio pittorico sulla tematica della Capoeira con i bambini di un quilombo brasiliano, abitato da discendenti di schiavi africano arrivati in Sudamerica. Tali disegni sono stati assemblati dall’artista sulla juta, antica fibra vegetale. Seguirà Roda di Capoeira, a cura del Gruppo Senzala Cosenza. La proiezione del documentario è prevista per le 18,30. Si tratta di un lavoro prodotto da Solaria Film e LAGO Film e distribuito da Movimento Film, col patrocinio di Amnesty International. Ha di recente vinto il premio Rai Cinema al Festival Visioni dal Mondo. È stato girato tra Guinea, Senegal, Brasile e Italia, avente come protagonista il rifugiato guineano Aboubacar Cissoko, ex ospite del progetto Sprar “Asylon, Cosenza: la città dell’accoglienza”. Nel documentario, Cissoko, durante un viaggio verso l’Africa, si racconta e ci racconta la voglia di riscatto per il suo popolo, che passa dall’abolizione del falso mito dell’occidente, alla crescita e all’emancipazione della propria terra da conflitti e povertà. Al termine della proiezione seguirà un dibattito in cui saranno invitati a partecipare la regista del film documentario Cristina Mantis, il protagonista Aboubacar Cissoko, che racconterà del suo viaggio da e verso l’Africa. Alle 20 è previsto un aperitivo con degustazione di pietanze etniche a cura degli ospiti del progetto SPRAR di Cosenza. Alle 22 il concerto dei Kidida, band afro-calabra i cui brani sono colonna sonora del documentario “Redemption Song”. La band è composta da artisti di diversa cultura e provenienti da tutti i continenti il cui obiettivo è quello di «trasmettere attraverso la musica e le contaminazioni musicali un messaggio di pace nel mondo».