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Il Catanzaro spreca ancora: la Viterbese rimonta da 0-2 a 2-2

VITERBESE (3-5-2): Valentini; Sparandeo, Atanasov, Rinaldi; De Giorgi (31’st Molinaro), Tsonev (2’st Cenciarelli), Damiani (21’st Zerbin), Palermo, Mignanelli; Vandeputte, Polidori. In panchina: Thiam, Bertolini, Del Prete, Milillo, Coppola, Artioli, Serramisco, Pacilli, Luppi. All.: Antonio Calabro

CATANZARO (3-4-3): Furlan; Signorini, Riggio, Celiento; Nicoletti, De Risio, Maita, Casoli; D’Ursi (31’st Figliomeni), Bianchimano (21’st Eklu), Fischnaller (36’st Statella). In panchina: Elezaj, Mittica, Nikolopoulos, Pambianchi, Lame, Favalli, Iuliano, Posocco. All.: Gaetano Auteri

ARBITRO: Santoro di Messina

NOTE: Espulsi: Rinaldi (V), Signorini (C), Maita (C). Ammoniti: D’Ursi (C)

MARCATORI: 34’pt Fischnaller (C), 23’st D’Ursi (C), 30’st Polidori (V), 47’st Atanasov (V)

 

VITERBO – Ancora una volta il Catanzaro non sa gestire il vantaggio. Altra rimonta subita dai giallorossi che, in vantaggio per 2-0, si fanno rimontare, complici le espulsioni di Maita e Signorini. A posteriori uno sperpero ancor più delittuoso, vista la sconfitta del Catania.

Partita poco godibile all’inizio, col Catanzaro ancora alle prese con un terreno di gioco accidentato che impedisce di giocare il pallone con precisione. I giallorossi alzano qualche pallone di troppo e, poco abituati ad agire con la sfera per aria, sembrano faticare. La Viterbese in avvio colleziona qualche calcio d’angolo ma non crea occasioni significative. Al 28′ Maita commette il fallo che gli costa la prima ammonizione. Al 33′ però la gara svolta per il Catanzaro, con punizione dai venticinque metri in zona centrale. Fischnaller calcia di piattona alla Drogba, con la palla che si alza e scende improvvisamente sotto l’incrocio del secondo palo. Gol dal fuoriclasse del bolzanese, con una tecnica di tiro tra le più peculiari. Per il Catanzaro la gara sembra andare di bene in meglio quando Rinaldi, capitano laziale, con un giallo sulle spalle, interviene su Bianchimano e si becca il secondo cartellino. Sul finale di tempo il tiro di D’Ursi, respinto dal portiere, bacia il palo.

Nella ripresa De Giorgi prova ad agguantare il pari sugli sviluppi di un corner ma non c’entra la porta. Al 63′ Maita commette un fallo tattico e si fa espellere per doppia ammonizione. Il match è di nuovo in parità numerica ma il Catanzaro raddoppia, ancora grazie alla premiata ditta Fischnaller-D’Ursi, col primo ancora nelle vesti di assistman. L’attaccante campano insacca facilmente da dentro l’area. Ancora loro due sfiorano il terzo gol: tiro respinto di Fischnaller e sulla ribattuta il numero sette spara alle stelle. E’ un copione già visto: i giallorossi con buon margine di vantaggio sprecano occasioni incredibili, poi dal nulla prendono gol, e restituiscono vigore ad avversari tramortiti, senza gestire con calma la palla. Così, Signorini atterra Zerbin in area, si prende anche lui il doppio giallo e regala a Polidori il rigore del 2-1. In nove le aquile reggono fino al 90′, quando Atanasov raccoglie un cross di Sperandeo e batte Furlan.

Un pareggio che fa male, perchè il Catanzaro anche stavolta ha scherzato con il fuoco. Bisogna migliorare la capacità di gestire la partita e leggerne i momenti. A differenza del campionato, nei playoff non si può rimediare alla partita successiva.

 

Il Catanzaro si impone 2-0 con la Cavese

CAVESE – CATANZARO 0-2

CAVESE (4-3-3): De Brasi; Palomeque, Silvestri (1’st Logoluso), Bacchetti, Filippini; Nunziante (19’st Castagna), Bruno (23’st Manetta), Ferrara (1’st Magrassi); Heatley (22’st Buda), Fella, Sainz-Maza. In panchina.(Bisogno, De Rose, Agate, La Ferrara)All.: Modica

CATANZARO (3-4-3): Furlan; Celiento, Signorini (22’pt Nicoletti), Riggio; Casoli,Maita, De Risio, Favalli; Bianchimano (22’pt D’Ursi), Fischnaller (24’st Posocco), Ciccone (29’st Eklu). In panchina.(Elezaj, Iuliano, Nikolopoulos, Mittica, Figliomeni)All.: Auteri

ARBITRO: Amabile di Vicenza (Fraggetta-Pompei Poentini)

NOTE: Ammoniti Silvestri, De Risio, Palomeque

MARCATORI: 26’pt Fischnaller (C), 40’st D’Ursi (C)

 

CAVA DE’ TIRRENI – Dopo le tre sconfitte consecutive ormai il Catanzaro si era rassegnato alla prospettiva degli odiatissimi playoff. A due giornate di distanza dalla sconfitta di Rieti, invece i giallorossi hanno ripreso a rosicchiare punti sulla capolista, con la Juve Stabia che ha problemi d’efficienza proprio come Leclerc questo pomeriggio nel GP di Bahrain. Così Fischnaller d D’Ursi riportano i giallorossi a un potenziale -5 dai campani, con il Trapani però sempre in mezzo.

Iniziano forte gli ospiti, con Favalli che scende sulla sinistra e crossa su Casoli. Il pallone è alto, ma l’ex Gubbio riesce a domarlo e a calciare rasoterra sul primo palo. De Brasi scende lentamente e mette in angolo. Sul corner Fischnaller anticipa tutti, gira di testa verso il secondo palo e colpisce il montante. L’entusiasmo però scema intorno al 20′, con Bianchimano e Signorini costretti a uscire per infortunio. Al loro posto D’Ursi e Nicoletti. Giusto il tempo di saggiare il terreno di gioco e l’attaccante campano entra in temperatura. Lancio lungo dalla difesa che Silvestri legge male e si fa rimbalzare alle spalle. D’Ursi si incunea, controlla verso la porta e costringe il difensore a stenderlo in area. Rigore che Fischnaller trasforma per l’1-0. La Cavese ci prova con qualche tiro dalla distanza. Sainz-Maza in particolare crea incertezza in Furlan che non blocca e lascia il pallone sui piedi di Fella. Gol facile, che però l’assistente annulla per fuorigioco.

Nel secondo tempo i giallorossi vogliono incrementare il bottino. Bell’azione palla avanti-palla indietro che libera Ciccone alle spalle della difesa. Il numero due punta il difensore in area, rientra sul sinistro e fa sibilare il pallone a pochi centimetri dal secondo palo. Risponde ancora Fella con un bel tiro a mezz’aria che termina a lato. Sul finale di partita potenziale grande occasione per i padroni di casa. Punizione dal lato corto dell’area che Sainz-Maza batte corto sul limite dell’area. Logoluso calcia ma il tiro viene ribattuta. La palla arriva sui piedi di D’Ursi che apre il DRS, surclassa in velocità i difensori della Cavese, arriva davanti al portiere e di piatto chiude la partita.

Il morale ora è di nuovo alto.

 

Catanzaro di nuovo convincente: 3-0 con la Sicula Leonzio

CATANZARO – SICULA LEONZIO 3-0

CATANZARO Furlan; Celiento, Signorini (37’st Nicoletti), Riggio; Statella, Maita (37’st Eklu), Iuliano (22’st De Risio), Favalli; Bianchimano (27′ D’Ursi), Fischnaller, Casoli (27’st Ciccone). In panchina: Elezaj, Mittica, Ciccone, Pambianchi, Nicoletti, Lame, Posocco. All.: Gaetano Auteri

SICULA LEONZIO Pane; Aquilanti, Laezza, Ferrini; De Rossi, D’Angelo (9’st Gammone), Esposito (28’st D’Amico), Marano (44’st Palermo), Squillace; Russo (28’st Vitale), Miracoli. In panchina: Polverino, Maugeri, Petta, Talarico, Giunta, Rossetti. All.: Torrente

ARBITRO: Curti di Milano

NOTE: Ammoniti: Bianchimano (C), Eklu (C). Espulso Aquilanti (SL). Recupero 2′ pt, 3′ st

 

CATANZARO – Riprende il cammino del Catanzaro, ormai indirizzato più ai playoff che alla promozione diretta. Dopo tre sconfitte consecutive i giallorossi si impongono per 3-0 contro la Sicula Leonzio, in dieci per quasi tutto il secondo tempo.

La partita però inizia col brivido, coi fantasmi di Bisceglie, Catania e Rieti a far sospirare il Ceravolo. Dopo un minuto gli ospiti costruiscono sulla sinistra, con una palla in mezzo respinta affannosamente da Signorini. La sfera resta all’altezza del dischetto, dove arriva Marano che incredibilmente spara alle stelle. I giallorossi rispondono qualche minuto dopo con Fischnaller che approfitta di un campanile, col vento che sposta la traiettoria del pallone,  e sorprende il portiere in uscita. La palla si insacca ma il guardalinee ferma tutto per fuorigioco. Piano piano le aquile prendono confidenza con la partita, alzano il baricentro e riprendono a costruire come al loro solito. La catena di destra è in forma, con Maita e Statella che combinano bene. Su un bel pallone teso dell’ex Cosenza arriva Fischnaller che in girata dal cuore dell’area manda di poco fuori. Al 25′ sembra tutto apparecchiato per il vantaggio, ma il Catanzaro, come spesso è accaduto quest’anno, butta tutto alle ortiche: un rimpallo al limite dell’area favorisce Favalli che mette in mezzo a rimorchio per Iuliano che, solissimo al centro dell’area, colpisce incredibilmente la traversa. Un’occasione clamorosa, ma insignificante in confronto a quella che capita sui piedi di Casoli, che raccoglie il pallone respinto dal montante ma impiega troppo a calciare e favorisce il ritorno di Pane che si salva in corner.

Nonostante le occasioni e l’atteggiamento propositivo, la porta sembra stregata. Il Catanzaro sembra condannato a non segnare, ma a tre minuti dall’inizio della ripresa finalmente gli dei del calcio mostrano un po’ di benevolenza. Aquilanti e Bianchimano si contendono un campanile che cade sulla trequarti leontina. Il difensore legge male, l’attaccante prende posizione e controlla per involarsi in porta. Aquilanti non può fare altro che abbatterlo. Rosso inevitabile. Ovviamente salgono i giri dei padroni di casa, ancora con Bianchimano che ci prova dalla distanza e chiama Pane agli straordinari. Nella concitazione del forcing offensivo, i giallorossi guadagnano un corner battuto corto, con la palla messa in mezzo in un secondo momento da Fischnaller. Signorini svetta e, nonostante non avesse giocato una partita sciapa, lascia Pane di sale. La Sicula ovviamente si scopre e si aprono gli spazi per il contropiede; la specialità di D’Ursi, che subentra a Bianchimano e al 76′ approfitta proprio di una transizione per siglare il raddoppio. L’attaccante campano conduce fino al limite dell’area e triangola con Fischnaller. Una volta davanti al portiere mira all’incrocio e chiude la gara. Il sigillo definitivo lo mette Fischnaller, che con una zampata da calcio d’angolo anticipa tutti sul primo palo.

3-0 perentorio che, si spera, ridarà morale alla squadra per il rush finale.

Il Catania ribalta il Catanzaro con Di Piazza e Marotta

CATANZARO – CATANIA 1-2

CATANZARO (3-4-3): Furlan; Celiento, Riggio, Signorini (37′ st Eklu); Statella (18′ st Favalli), Maita, Iuliano (18′ st De Risio), Casoli; D’Ursi (32′ st Ciccone), Kanoute, Bianchimano (18′ st Fischnaller). In panchina: Elezaj, Pambianchi, Nicoletti, Giannone, Lame, Mittica, Posocco. All.: Cassia

CATANIA (3-5-2): Pisseri; Calapai, Aya, Silvestri, Baraye; Rizzo, Lodi (39′ st Bucolo), Biagianti, Marchese, Marotta, Di Piazza (27′ st Manneh). In panchina: Bardini, Angiulli, Liguori, Brodic, Llama, Valeau All. Novellino

ARBITRO: Robilotta di Sala Consilina

NOTE: Ammoniti: Lodi (CT), Signorini (CZ), Silvestri (CT), Pisseri (CT), Marchese (CT), Rizzo. Recupero: 1′ pt, 5′ st

MARCATORI: 3′ st D’Ursi (CZ), 43′ pt Marotta (CT), 10′ st Di Piazza (CT)

 

CATANZARO – Altra sconfitta per il Catanzaro. Il Catania per la prima volta in stagione riesce a sconfiggere i giallorossi davanti a un Ceravolo quasi pieno, dati i prezzi stracciati per donne, over 60 e under 18.

Eppure il gol di D’Ursi aveva illuso i più di ottomila spettatori giallorossi. Sugli sviluppi di un corner l’attaccante campano riesce a smarcarsi e a insaccare a due passi dalla porta. Il Catania di Novellino non parte bene e ha difficoltà a sviluppare gli attacchi. Il Catanzaro, senza strafare prova a farsi accompagnare dal buon vento. Al 18′ Casoli recupera il possesso a centrocampo, avanza fino ai venti metri e incrocia col sinistro. Il pallone termina di poco a lato. Qualche minuto dopo Maita e Bianchimano combinano al limite dell’area. Il centrocampista poi rigioca su D’Ursi che da buona posizione calcia incredibilmente fuori. Al 25′ invece il Catania riesce a penetrare. Di Piazza apparecchia per Marotta che calcia un rigore in movimento. Signorini si oppone provvidenzialmente. Al 35′ Lodi ci prova con la specialità della casa, il calcio di punizione, Furlan però vola e disinnesca. Sul finale di tempo il portierone giallorosso però esce a vuoto su un cross. La palla arriva sulla testa di Di Piazza che però grazia il Catanzaro. Il forcing del Catania porta buoni frutti perché al 43′ lo stesso Di Piazza dialoga bene con Marotta che supera Furlan. Finisce in parità un primo tempo davvero vivace.

Il Catania è su di giri e inizia bene anche la ripresa. Dopo dieci minuti infatti arriva il gol decisivo, nato ancora dal duo Marotta-Di Piazza. Su un contropiede, stavolta è l’ex Bari a imbeccare con un bel tocco di prima l’ex Foggia. Di Piazza conduce, salta Furlan e sigla il gol vittoria. Il Catanzaro è in difficoltà. Cassia, sostituto dello squalificato Auteri, butta nella mischia anche il rientrante Fischnaller. L’attacco giallorosso però non gira. Il Catania si difende in maniera ordinata e porta a casa tre punti preziossissimi. Per il Catanzaro sarà bene ritrovare il giusto ritmo. Fischnaller e Kanouté devono rientrare ancora a pieno regime. Probabilmente saranno loro la risposta ad alcuni dei problemi delle aquile.

Il Catanzaro piega la Paganese: 4-1 al “Ceravolo”

CATANZARO (3-4-3): Furlan, Celiento (33’st Lame), Signorini (12’st Figliomeni), Nicoletti, Statella, Maita, Eklu (1’st De Risio), Favalli, Giannone (24’st Posocco), Ciccone (14’st D’Ursi), Casoli. In panchina: Elezaj, Mittica, Pambianchi, Iuliano, Nikolopoulos. All.: Auteri

PAGANESE (3-5-2): Santopadre; Diop (25’st Dellafiore), Piana, Acampora; Tazza, Carotenuto, Capece, Nacci (25’st Gaeta), Perri (11’st Della Corte); Di Renzo, Parigi. In panchina: Galli, Sapone, Navas, Cappiello, Della Morte, Gori, Gifford, Gargiulo. All.: De Sanzo

ARBITRO: Gualtieri di Asti

NOTE: Espulso Piana (P)

MARCATORI: 2′ pt Giannone (C), 27′ pt Eklu (C), 30′ pt Acampora (P), 19′ st, 21′ st D’Ursi (C)

 

 

CATANZARO – L’antipasto del big match di mercoledì con la Juve Stabia non avrebbe potuto essere più gustoso. Il Catanzaro supera senza difficoltà la Paganese con un netto 4-1, nonostante numerose assenze.

In attacco in particolare Auteri rinuncia a Bianchimano, Fischnaller e Kanouté, sulla carta il terzetto titolare. I sostituti comunque non li fanno rimpiangere, dato che Giannone sblocca il match già dopo due minuti. Dopo la solita triangolazione in fascia Statella guadagna il fondo e mette in mezzo. Piana prova a respingere ma il pallone arriva sul sinistro del numero dieci giallorosso che non perdona Santopadre.

Il Catanzaro come al solito approccia la partita alla grande. Pressing aggressivo, possesso palla spavaldo, sempre votato alla ricerca della superiorità numerica sulle catene e a ridosso dell’area. Da una situazione simile nasce il 2-0. Ciccone, come spesso gli capita, abbandona lo slot di centravanti e si avvicina sulla destra al lato palla. Con un movimento porta via l’uomo e apre spazio per l’inserimento in area di Eklu, servito con precisione da Statella. Il ghanese incrocia e sigla il 2-0. Anche stavolta però il Catanzaro sembra voler far palpitare il cuore dei suoi tifosi. Sugli sviluppi di un corner infatti Diop raccoglie il pallone sul primo palo e allunga verso Acampora che punisce Furlan.

Nel secondo tempo però il Catanzaro non cade in preda ad amnesie e attacca con convinzione. Grazie alle solite combinazioni, i padroni di casa riescono a liberare al tiro il sinistro di Ciccone da posizione pericolosa. L’attaccante col piattone colpisce la base del palo. La Paganese difatti si rende pericolosa per via di una distrazione dei giallorossi, che si lasciano colpire in contropiede da un corner a favore. Per fortuna Furlan è attento, copre bene la porta e in uscita nega il pari a Di Renzo. Un minuto dopo il portiere è ancora decisivo, stavolta col piede, per togliere dalla porta un tiro di Nacci. Sono gli unici squilli degli ospiti. Perché poco più tardi entra D’Ursi e chiude la partita con una doppietta. Il numero sette è un animale da transizione, magari non sempre lucido nelle scelte, ma imprendibile in spazi aperti. Il primo gol nasce grazie alla solita superiorità numerica a ridosso dell’area, che attiva il movimento del napoletano che incrocia di destro sul secondo palo. Il secondo nasce da un calcio d’angolo in cui la difesa campana respinge proprio sui piedi di D’Ursi che ancora una volta batte Santopadre sul palo lungo. Non contento, il neo entrato scappa in contropiede e costringe Piana al fallo del secondo giallo. E’ l’episodio che chiude definitivamente la partita.

Il Catanzaro, grazie allo 0-0 contro il Bisceglie, supera il Trapani e può preparare al meglio la partita più importante, finora, del suo campionato.

Reggina-Catanzaro da pazzi: vincono i giallorossi per 3-4

REGGINA-CATANZARO 3-4

REGGINA (3-4-2-1): Confente; Conson, Pogliano, Solini (Doumbia 1′ st); Kirwan, De Falco (43′ pt Salandria), Zibert, Procopio; Bellomo (35′ st Sandomenico), Strambelli (35′ st Tassi); Baclet (29′ st Tulissi). In panchina: Farroni, Gasparetto, Redolfi, Seminara, Franchini, Marino, Martiniello. All.: Cevoli

CATANZARO (3-4-3): Furlan; Signorini, Figliomeni, Celiento; Statella, Iuliano, Maita, Favalli; Kanouté (32′ pt Giannone, 17′ st De Risio), Bianchimano (13’pt Fischnaller), D’Ursi (17′ st Casoli). In panchina: Elezaj, Mittica, Ciccone, Pambianchi, Nicoletti, De Risio, Eklu, Nikolopoulos, Lame, Posocco. All.: Auteri

ARBITRO: Amabile di Vicenza

NOTE: Ammoniti: Furlan (C), Figliomeni (C), Maita (C), Strambelli (R). Recupero: 3′ pt, 4 st

MARCATORI: 2′ pt D’Ursi (C), 5′ pt Bianchimano (C), 34′ pt Celiento (C), 37′ pt D’Ursi (C), 5′ st Bellomo (R), 12′ st Doumbia (R), 43′ st Tassi (R)

 

 

REGGIO CALABRIA – Per il Catanzaro l’auspicio, dopo la vittoria affannosa di domenica scorsa contro la Casertana, era quello di aver appreso dai propri errori e di aver imparato come congelare le partite. Una lezione che la squadra di Auteri forse non ha ancora imparato, visto che, anche contro la Reggina, ha rischiato di dilapidare il vantaggio del primo tempo. Anche stavolta però il Catanzaro esce vincitore, mentre alla Reggina resta il rimpianto di aver trovato solo negli ultimi minuti il terzo gol.

In ogni caso, la differenza tra le due squadre è stata abissale. Il Catanzaro, forte dei suoi principi di gioco, ha da subito imposto il suo dominio. La Reggina si è affidata unicamente alla classe di un giocatore fuori categoria come Nicola Bellomo, alla velocità di Doumbia e a qualche lancio lungo dalla trequarti. Alla fine gli amaranto hanno raccolto molto più di quanto seminato, dato che su due gol su tre aleggia il dubbio del fuorigioco.

Nel primo tempo comunque non c’è stata storia. Il Catanzaro nel giro di cinque minuti si ritrova sullo 0-2. Ancora una volta la Reggina subisce gol da un calcio d’angolo a proprio favore, senza alcuna marcatura preventiva a presidio della propria metà campo. La squadra di Cevoli continua a perseverare in un errore sinceramente improponibile per qualunque squadra professionistica. Così, al 2′ Bianchimano in contropiede rifinisce per D’Ursi che appoggia in rete da dentro l’area. Poi al 5′ Statella dalla destra mette in mezzo dove Bianchimano, dall’alto del suo metro e novantacinque, svetta e mette in porta, col pallone che prima di entrare batte sotto la traversa. Così, dopo un contropiede sprecato da De Falco dal limite, il Catanzaro inizia a giocare un altro sport rispetto agli avversari che, infastiditi dalla superiorità giallorossa, commettono qualche fallo di troppo. Per Auteri potrebbe mettersi male dato che sia Kanouté che Bianchimano sono costretti a uscire per infortuni muscolari, ma i sostituti non li fanno rimpiangere e anzi confezionano altri due gol e almeno altre tre occasioni nitide davanti alla porta. Il 3-0 lo segna Celiento che sorprende di testa la retroguardia amaranto su un calcio d’angolo. Il quarto porta la firma di D’Ursi che, ancora una volta dopo un contropiede sulla destra, riceve nell’area piccola e punisce Confente. Fischnaller e Giannone intanto, soli davanti al portiere, non riescono a chiudere la partita.

Insomma, se il primo tempo fosse finito 0-7, nessuno avrebbe potuto dire niente. Il Catanzaro ha il demerito di sprecare troppo mentre la Reggina, grazie al talento di Nicola Bellomo, raccoglie il massimo risultato col minimo sforzo. L’ex Bari a inizio ripresa prima fulmina Furlan di destro dal limite, poi ispira la corsa di Baclet, in posizione dubbia secondo la retroguardia giallorossa, che mette in mezzo dove Doumbià firma il 4-2. Il Catanzaro, a differenza di quanto fatto con la Casertana, non si chiude e inizia a far girare il pallone nel tentativo di addormentare la gara. Nel mezzo, una buona occasione per Iuliano che, dopo un’incursione di Maita in area riceve all’altezza del dischetto ma calcia altissimo. Il brasiliano è impreciso ma il terreno di gioco  non aiuta. Il manto del granillo sembra brucato dalle pecore, è impossibile dare rimbalzi normali al pallone. Da segnalare l’ingresso di Casoli, che riceve qualche lancio dalla difesa e aiuta il Catanzaro ad alleggerire la pressione degli uomini di Cevoli. I padroni di casa, come detto, provano ad impensierire i giallorossi solo con i palloni alti e i recuperi delle seconde palle. Così nasce la punizione che porta al gol di Tassi all’89’, con Doumbia forse in fuorigioco quando parte il lancio verso di lui. Da fermo Tulissi prende il palo e la palla arriva sui piedi di Tassi che accorcia le distanze. Non basta, al di là di qualche imprecisione di Iuliano che rischia di esporre la difesa a situazioni pericolose. Fischnaller e Casoli tengono bene palla e fanno scorrere il cronometro.

Finisce 3-4 un derby palpitante, chiuso tra gli applausi del Granillo soddisfatto della reazione dei propri beniamini. Erano state settimane turbolente, anche a causa di uscite maldestre da parte di qualche politico. Il Catanzaro è entrato in campo determinato e dimostrare che si, la Reggina avrà anche campioni come Bellomo, Baclet e Strambelli, ma i giallorossi hanno un sistema di gioco e delle conoscenze che alla Reggina mancano totalmente. Difatti i gol degli amaranto sono nati da casualità e dal talento dei singoli. E siccome nel calcio il collettivo è molto più della somma di undici individualità, il Catanzaro oggi ha vinto con pieno merito.

Catanzaro, triennale per l’attaccante D’Ursi

CATANZARO – Il Catanzaro ha comunicato di essersi assicurata le prestazioni sportive di Eugenio D’Ursi. L’attaccante si è già aggregato al gruppo, a disposizione di mister Auteri.

L’identikit

Napoletano, classe 1995, arriva a titolo definitivo dal Bisceglie e con i giallorossi ha sottoscritto un contratto triennale. Nello scorso campionato, dopo aver cominciato la stagione ad Arezzo (18 presenze e 3 reti), a gennaio ha vestito la maglia del Bisceglie. In Puglia ha disputato 13 partite siglando 7 reti.