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Non ci sono le condizioni per il Bando “Edilizia Innovativa”

LAMEZIA TERME (CZ) In merito alla nota stampa del consigliere comunale Rosario Piccioni, nonché ex assessore ai lavori pubblici del Comune di Lamezia Terme, in riferimento alla mancata partecipazione nel bando “Edilizia innovativa” della Regione Calabria scaduto il 29/09/2015, è doveroso precisare che non persistevano le condizioni per una manifestazione d’interesse da parte del Comune al bando. Il sottoscritto, fin dal mio insediamento, ha istituito una task force costituita dall’Ufficio tecnico comunale, di concerto con il dirigente, con il compito di valutare tutti i bandi in scadenza per fine settembre, tra cui anche il bando per l’8mille, a cui si è partecipato per un importo complessivo di 9 milioni di euro su due progetti differenti. Nel caso del bando a cui si riferisce il consigliere Piccioni, dopo aver attentamente valutato i requisiti richiesti per la partecipazione allo stesso, accertato e constatato che ad oggi non persistono le condizioni da parte di questo ente che possano fare presupporre una proficua partecipazione al bando stesso, i componenti della task force e l’Ufficio Tecnico hanno deciso di non presentare alcuna domanda alla manifestazione d’interesse per le seguenti ragioni: limitato numero di progetti selezionabili in ambito regionale, in particolare da uno a cinque, successivamente il Ministero prevedeva l’indizione di un concorso di idee ai sensi dell’art. 108 del D.lgs 163/2006, ai vincitori gli enti locali potevano affidare i successivi livelli di progettazione.

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La griglia di punteggio a corredo del bando non permetteva il raggiungimento di un utile punteggio che potesse, in qualche modo, far pervenire al finanziamento, in quanto tra i criteri di valutazione dei punteggi figuravano la dismissioni di locazioni passive; l’ampiezza del bacino di razionalizzazione rete scolastica – dispersione scolastica, interventi di demolizione e ricostruzione nello stesso sito. Il bando prevedeva altresì la non ammissibilità delle seguenti spese: indagini preliminari, progettazione, arredi, allestimenti e attrezzature per la didattica, demolizione dei fabbricati, bonifica dell’area, spese per la collocazione temporanea degli alunni durante i lavori. Inoltre l’intervento proposto doveva essere collocato in un’area nella piena disponibilità dell’ente, già completa di tutti i servizi, libera da vincoli, contenziosi e quant’altro possa risultare motivo d’impedimento o di ostacolo all’edificazione. Sulla base delle su esposte considerazioni, delle difficoltà d’individuazione di un progetto che potesse includere gran parte dei criteri di valutazione, della non disponibilità di un’area idonea nonché dei costi da sopportare nel caso di finanziamento dell’opera, l’avviso è stato valutato negativamente in termini di partecipazione. Ringrazio a tal proposito il consigliere Piccioni per avermi dato la possibilità di chiarire alla cittadinanza eventuali fraintendimenti che potrebbero portare ad inutili e sterili polemiche. Rimango ovviamente a disposizione per ogni altro ulteriore chiarimento.

Pasquale Natrella