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Reggio Calabria, il 22 aprile una serata dedicata al tema della Terra

REGGIO CALABRIA – Nell’ambito della XVII Settimana nazionale dell’Astronomia e in occasione della VII Giornata Mondiale della Terra (Earth Day), celebrata ogni anno un mese e due giorni dopo l’equinozio di primavera ed atta a sensibilizzare la popolazione sulla salvaguardia dell’ambiente e il risparmio energetico, il Planetario Provinciale Pythagoras, in collaborazione con Legambiente, sarà presente con una serata speciale: “Il rispetto del buio nella giornata della Terra: riprendiamoci il cielo”. L’appuntamento è per venerdì 22 aprile ore 21:00 al Planetario provinciale Pythagoras di Reggio Calabria. Parteciperanno al dibattito il Presidente del Circolo di Legambiente RC Nicoletta Palladino, del Dirigente del settore Formazione Professionale della Provincia di Reggio Calabria Francesco Macheda con un video tematico dal titolo: “Celebriamo la Terra e il suo cielo, salvaguardiamo il futuro”, e di Giovanni Palamara, astrofisico ed esperto del Planetario, con una conferenza dal tema “L’inquinamento luminoso”;

Secondo alcune stime, nel 2050 il tasso di illuminazione della Terra finirà per compromettere completamente la visione della Via Lattea. Infatti uno scorretto utilizzo delle luci artificiali non solo comporta uno spreco di risorse economiche, ma anche inquina il cielo, impedendo l’osservazione delle oltre seimila stelle potenzialmente visibili ad occhio nudo.

 

Equinozio di Primavera, la celebrazione al Planetario Pitagora

REGGIO CALABRIA (RC) Come è ormai tradizione, il Planetario Provinciale Pitagora celebra l’arrivo della primavera.

La primavera astronomica ha inizio con l’equinozio, che quest’anno cade il 20 marzo alle ore 04:30 UTC (le 05:30 italiane). Il Sole attraverserà, nel suo moto apparente, il punto d’intersezione tra l’eclittica e l’equatore celeste; tale istante, con riferimento al nostro emisfero, rappresenta l’Equinozio di Primavera.

Questo fenomeno astronomico, generalmente solo annunciato dagli esperti o dagli annuari, è conosciuto dal pubblico come il momento dell’anno in cui il giorno e la notte sono uguali.

Se l’equinozio d’autunno segna l’inizio della metà oscura dell’anno quello di primavera è l’esatto opposto: è l’inizio della metà luminosa, quando le ore di luce superano le ore di buio.

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A partire, infatti, dal giorno successivo al verificarsi dell’equinozio di primavera il periodo di illuminazione diurna supera quello notturno, fino a toccare la durata massima nel giorno del solstizio d’estate. Per un osservatore che si trova al Polo Nord, a partire dall’equinozio di primavera, il Sole è sempre visibile sull’orizzonte, tramonta solo quando si giunge all’equinozio d’autunno. La situazione opposta si verifica al Polo Sud.

La primavera è la stagione della rinascita, associata presso varie culture a concetti come fertilità, resurrezione, inizio. Le antiche tradizioni offrono infatti tutta una serie di miti legati alla primavera, che hanno al loro centro l’idea di un sacrificio a cui succede una rinascita; persino la nostra epoca, moderna, frenetica e sfuggente rimane ammaliata dall’equinozio di primavera.

La primavera ha da sempre ispirato la produzione artistica, dando vita ad una serie di immagini a volte rapide e colorite, a volte più pensose, tese a rappresentare un fervore che annuncia la “nuova stagione”, intesa non solo in senso temporale.

Come è ormai tradizione, per questo appuntamento astronomico, il Planetario organizza un incontro cui la cittadinanza tutta è invitata a partecipare.

Sabato 19 marzo alle ore 21,00 la Prof.ssa Angela Misiano, responsabile scientifico del Planetario, terrà una conferenza dal titolo “La magia del nuovo inizio: l’Equinozio di Primavera tra mito e scienza”; a seguire, se le condizioni meteo lo consentiranno, lo Staff del Planetario vi guiderà, con gli strumenti e ad occhio nudo, alla scoperta del Cielo di Primavera.

Collaborare alla diffusione della cultura scientifica è uno dei compiti del Planetario Provinciale, le cui potenzialità non si esauriscono nel rapporto con la scuola, per la quale rappresenta un prezioso valore aggiunto, ma si riversa in più direzioni. Siamo convinti, infatti, che una migliore educazione scientifica aiuta a sviluppare la comprensione e l’attitudine mentale necessarie a diventare persone consapevoli, che sanno affrontare le difficoltà della vita, e che consente, agendo insieme agli altri cittadini, di costruire e proteggere una società più aperta, più giusta, più umana.