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Magorno: “Sì all’accorpamento del porto di Gioia Tauro con quello di Messina”

GIOIA TAURO (RC) – Ernesto Magorno, segretario regionale del Partito Democratico, ha espresso il suo parere in merito alla questione del porto di Gioia Tauro e, in particolare, all’idea dell’accorpamento con il porto di Messina in un’unica autorità portuale, ritenendo che si tratti di una “occasione concreta di fare delle due infrastrutture un grande polo integrato nel cuore del Mediterraneo. Una opportunità per l’Area dello Stretto da cogliere per far ripartire gli investimenti, rilanciare la logistica, il commercio e il turismo”. Magorno, quindi, considera sterili le polemiche sorte attorno a tale prospettiva, soprattutto in virtù del fatto che “la leadership di Gioia Tauro è fuori discussione: l’infrastruttura è inserita trai 14 scali portuali ‘core’ della rete transeuropea dei trasporti, e solo questi possono essere Autorità Portuale”. Al contrario, la riforma, se attuata, valorizzerebbe tutto il sistema portuale calabrese: “La richiesta di inserimento per la zona Economica Speciale per l’Autorità Portuale di Gioia Tauro – Messina, darà  una grande prospettiva di sviluppo per il Porto”.

Intimidazione a Bova: numerosi i messaggi di solidarietà dal mondo politico

Arturo BovaAMARONI (CZ) – Dopo l’ennesimo, vile attacco intimidatorio di questa notte ai danni del Consigliere regionale e presidente della Commissione calabrese contro la ‘ndrangheta, Arturo Bova, non  sono mancati, da parte del mondo politico locale, messaggi di solidarietà e vicinanza, nonchè ferme condanne a quanto accaduto e agli ignoti autori dell’esecrabile gesto.

Il segretario regionale del Pd, l’onorevole Ernesto Magorno, ha espresso sostegno a Bova “a nome di tutti i democratici calabresi”, dicendosi consapevole che semplici messaggi di conforto siaErnesto Magornono poca cosa dinanzi al triste ripetersi di atti del genere, auspicando, pertanto, “una risposta forte da parte dello Stato, della politica e della società civile che sia determinata e intransigente”. L’invito finale di Magorno a Bova è comunque quello di “proseguire con immutato impegno civile e passione il suo percorso politico”. Alle parole di Magorno fa eco Enzo Bruno, presidente della Provincia di Catanzaro, in questo caso anche in veste di Segretario provinciale del Partito Democratico. Bruno si è detto amareggiato e impotente per tale infima “violazione della sacralità del contesto familiare”, sostenendo come l’episodio in questione possa assurgere a pretesto per unirsi, al fine di “costruire un muro di solidarietà e impegno attorno alle forze sane e oneste di questa regione, al cui fianco Bova lavora da sempre, per porre un argine alla prepotenza e all’arroganza criminale che cercENZO BRUNOa di vanificare tutti gli sforzi messi in campo in questi anni per far radicare il seme della legalità, della trasparenza e della speranza”.

Numerosi altri i messaggi di solidarietà provenienti dal mondo politico calabrese: l’onorevole Alfredo D’Attorre, deputato di Sinistra Italiana si dice certo che a tale attacco, Arturo Bova “reagirà moltiplicando il suo impegno al servizio dei cittadini calabresi”, auspicando anch’egli un massiccio lavoro da parte delle forze dell’ordine, soprattutto alla luce dei tanti e recenti atti intimidatori ai danni di esponenti politici, dirigenti sindacali e giornalisti che costituiscono “un’autentica emergenza democratica che non può più essere affrontata con generici attestati di solidarietà o con generici impegni di una maggiore attenzione nei confronti della regione”. Condivide il senatore Francesco Molinari, presidente di “Calabria Terra Libera”, la necessità di un “affrancamento di questa  terra dal condizionamento malavitoso che impedisce ogni sviluppo e l’esercizio dei ruoli delle istituzioni”. “Esprimo solidarietà al consigliere regionale Arturo Bova per questo brutale atto intimidatorio subito”. E’ quello che afferma, in una nota stampa, il coordinatore provinciale di Forza Italia Giovani Cosenza Williams Verta. “Condanno questi gravi atti di violenza – dice Verta – purtroppo in Calabria lo Stato ancora non è riuscito ad arginare questi fenomeni vergognosi. Spero vivamente cheWilliams Verta l’azione politica di Arturo Bova, all’interno della Commissione contro la ‘Ndrangheta in Calabria, non si affievolisca, ma riparta più forte di prima. Noi forzisti in questa battaglia saremo al suo fianco”. Anche Dorina Bianchi, vicepresidente dei deputati del Gruppo Area Popolare (Ncd-Udc) e componente della Commissione parlamentare Antimafia, si è unita al coro di messaggi di sostegno, ribadendo come la Calabria e l’Italia abbiano bisogno di “uomini coraggiosi per sconfiggere la criminalità organizzata che prolifera pnicodemo nazzareno oliverioroprio dove attecchisce la paura”.

Anche le amministrazioni locali partecipano al coro di solidarietà nei confronti di Bova: tra queste, l’amministrazione municipale di Girifalco, che auspica che la locale Compagnia dei Carabinieri, guidata dal Capitano Silvio Maria Ponzio, faccia presto luce sull’accaduto. Allo stesso modo, il circolo Pd di Girifalco, guidato dal Capogruppo in Consiglio comunale, Domenico Iapello, e dall’assessore Elisabetta Sestito, conferma la propria vicinanza al Presidente della Commissione regionale AntiIMG-20160107-WA0007-‘ndrangheta.

Tra gli altri messaggi di solidarietà pervenuti ad Arturo Bova, quello dell’Onorevole Nicodemo Nazareno Oliverio, Capogruppo del Pd in Commissione Agricoltura della Camera dei Deputati e quello di Forza Italia Giovani, per bocca del coordinatore regionale Luigi De Rose, che ribadisce la necessità, ora più che mai di una risposta da parte di “quella politica che crede nell’onestà e nella centralità dei sani valori della democrazia per mettere in campo tutte le azioni possibili per prevenire e contrastare atti criminali-mafiosi mirati a condizionare l’attività istituzionale”.

Anche l’Onorevole Angela Napoli, presidente di “Risveglio Ideale” e Consulente alla Commissioneangela-napoli Parlamentare Antimafia, invia a Bova il proprio solidale appoggio, certa che non si possa più rimanere impassibili dinanzi a un tale “bollettino di guerra” che ogni giorno, da un po’ di tempo a questa parte, porta nuove relative a una spaventosa escalation di atti intimidatori ai danni di personaggi del mondo politico e istituzionale, ma anche imprenditoriale e giornalistico. Non sono più sufficienti, continua l’Onorevole Napoli, attestati di vicinanza, ma servono con urgenza “attività d’intelligence” e “la certezza dell’espiazione della pena per coloro che si rendono responsabili di simili vili atti”.

 

Minacciato il sindaco di Bianco. Ernesto Magorno esprime la propria solidarietà

ernesto magornoBIANCO (RC) – Il segretario regionale del Partito democratico calabrese, on. Ernesto Magorno, esprime solidarietà e vicinanza al vice sindaco di Bianco, Pasquale Ceratti, per le minacce ricevute. “Ci troviamo dinanzi all’ennesimo gesto vile ai danni di un amministratore che cerca quotidianamente e con fatica di occuparsi della cosa pubblica – afferma Magorno -. Un gesto, espressione dell’arroganza e della prepotenza di chi cerca di piegare amministratori trasparenti e onesti alla legalità e alla correttezza, che va condannato assolutamente. Sono certo che proseguirà il proprio impegno con ancora maggiore coraggio e determinazione. Confido anche in una immediata reazione da parte della comunità che ora deve stringersi in maniera compatta intorno a Ceratti per continuare ad affermare la cultura della legalità e difendere la democrazia. L’errore più grande sarebbe quello di restare indifferenti o, peggio, mostrarsi rassegnati dinanzi a questi episodi ormai frequenti e preoccupanti perché cercando di minare nel profondo i processi democratici”.

Sporting Locri, la Binetti annuncia un’amichevole con la squadra femminile delle parlamentari. Tutti i messaggi di solidarietà

MalagòLOCRI (RC) – Il ritiro della squadra femminile dello Sporting Locri dal massimo campionato di calcio a 5 è diventato un caso nazionale. Dopo le parole del presidente della Federcalcio Carlo Tavecchio, che ha preannunciato l’arrivo a Locri della nazionale azzurra di categoria, anche il presidente del Coni Malagò ha manifestato la propria vicinanza alla dirigenza del club. «Locri deve giocare. Il 10 gennaio voglio vedere le ragazze in campo. Lo sport italiano è al fianco della società Sporting Locri, dei suoi dirigenti, dei tecnici e soprattutto delle atlete che non devono assolutamente cedere a questi vergognosi gesti, intollerabili in un Paese civile. Sono a disposizione per qualsiasi iniziativa necessaria a far tornare le ragazze in campo».

Com’è noto il presidente Armeni ha deciso di ritirare la squadra dopo le numerose minacce di stampo mafioso ricevute negli ultimi giorni. Nonostante i tanti attestati di solidarietà, però, Armeni ha annunciato che non tornerà sui propri passi ma si è detto disponibile a cedere la società a costo zero per consentire il prosieguo della stagione sportiva. «Ringrazio tutti – ha detto Armeni – per la vicinanza ed il sostegno che ci hanno dato in questi giorni, anche inaspettato. Con gli altri soci ci confronteremo nei prossimi giorni per la decisione. La vicinanza va bene, ma la situazione è più ampia. Tra l’altro ci sono anche dei tempi tecnici per cui entro l’anno dovremo verificare il da farsi, anche per dare moto alle ragazze di trovare nuove squadre». Il campionato adesso è fermo per la pausa natalizia e riprenderà il 10 gennaio quando il Locri dovrebbe ospitare la Lazio. «La Lazio – ha spiegato Armeni – ci ha già dato la disponibilità a spostare la data dell’incontro. Se qualcuno volesse la società sarei contento e la partita si potrebbe giocare. Per quanto mi riguarda – ha aggiunto – fa piacere l’affetto ricevuto, ma la serenità d’animo non c’è. Chi vuole fare del male può farlo quando l’attenzione cala. Quello che mi spiace è che venga messa in cattiva luce una città, Locri, dove si sta bene, anche se spesso è strumentalizzata». Nonostante ci pensi continuamente ormai da settimane, Armeni non è riuscito a spiegarsi da chi possano venire le minacce. «Magari sono quattro sciacalli che vogliono solo creare difficoltà – ha detto – e non succede niente, ma se poi succede?».

Armeni si è incontrato, nella sede municipale di Locri, con il presidente della Lega nazionale dilettanti, Antonio Cosentino, il presidente del comitato regionale Saverio Mirarchi ed il sindaco di Locri Giovanni Calabrese. Nel corso del colloquio ha telefonato il presidente della Figc Carlo Tavecchio che ha ribadito il suo incoraggiamento alla dirigenza, invitandola a proseguire l’attività e manifestando la vicinanza della Figc. I vertici della Lnd hanno ribadito il sostegno del mondo sportivo, mentre il sindaco si è detto disponibile a rappresentare la società “nella speranza e col desiderio fortissimo che a Locri non ci sia niente che non sia confacente con la legalità ed il vivere civile”. Durante il colloquio è stata anche presa in esame la possibilità della cessione della società. Al riguardo la situazione è stata temporaneamente “congelata” per vedere gli sviluppi ma qualora dovesse essere questa la strada da percorrere, tutti gli intervenuti hanno ribadito la necessità che un’eventuale alternativa sia trovata sul territorio. “Questa società – è stato il giudizio di tutti -appartiene a Locri ed è giusto che rimanga in questo territorio”.

Il prefetto di Reggio Calabria Claudio Sammartino intanto ha disposto “adeguate misure di protezione” nei confronti della dirigenza della squadra di calcio a 5 femminile Sporting Locri. Gli stessi dirigenti saranno sentiti nei prossimi giorni in sede di Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica convocato dal rappresentante del Governo.

E mentre della vicenda si occupa tutta la stampa nazionale, si moltiplicano le dichiarazioni di sostegno e solidarietà da parte della politica, delle istituzioni e del mondo dello sport.

Paola Binetti, deputata del Gruppo Area popolare ha annunciato che la squadra di calcio femminile delle parlamentari, un vero e proprio gruppo interparlamentare, ha deciso di Paola Binettisfidare in una partita la squadra femminile di Locri. Un gesto concreto e veloce, un modo di dire basta alla violenza in tutte le sue forme. Un modo nuovo di prepararci a festeggiare il prossimo anno nuovo, con ironia e buon umore, ma senza alcun timore. “La squadra di calcio femminile di Locri che ha subito soprusi, ricatti, angherie – dice la Binetti – ha dimostrato di essere formata da donne ben poco convenzionali e soprattutto coraggiose e con la piena consapevolezza della dignità femminile. Ci sono tante forme di violenza contro le donne: alcune drammaticamente aggressive, altre più sottili e non per questo meno difficili da accettare. Per le une e per le altre la vera novità di questi ultimi anni è stata la nuova solidarietà femminile che non ha mai rinunciato a far sentire la propria voce in ogni circostanza, piccola e grande. L’iniziativa della squadra femminile delle parlamentari mi sembra davvero un piccolo capolavoro”. E conclude: “Sono il medico della squadra e mi sembra che tutte le ferite, anche quelle dell’amor proprio vadano curate il più tempestivamente possibile per non dare adito a rivalse di nessun tipo”.

Mario OliverioIl presidente della Regione Calabria Mario Oliverio appena appresa la notizia delle minacce indirizzate alla società ha immediatamente raggiunto telefonicamente il presidente Ferdinando Armeni e lo ha incoraggiato a non mollare. «Le minacce ricevute dalla società di calcio femminile a 5 Sporting Locri sono gravi e devono essere rispedite al mittente, chiunque esso sia, con determinazione e sdegno. Capisco le preoccupazioni dei dirigenti del club e della squadra, e mi permetto di invitarli a desistere dall’idea di ritirare la squadra dal campionato. Soprattutto alla luce di questo grave episodio mi sento di dire loro che non sono soli. A reagire dobbiamo essere in tanti ed insieme: dallo Stato, alle istituzioni, alla comunità nelle sue diverse articolazioni ed espressioni. Mollare avrebbe il significato della rinunzia ad ogni possibilità di crescita civile. Lo sport ha un grande valore educativo, espressione di socializzazione, salute, integrazione, gioco di squadra, tolleranza e rispetto verso gli altri. Lo sport non può e non deve temere le minacce. La squadra di calcio femminile di Locri – ha concluso Oliverio – è un fiore all’occhiello della Calabria. Ad essa non solo non possiamo rinunziare ma, ancor più, su di essa noi oggi dobbiamo puntare. I mascalzoni devono essere scovati e colpiti. La presenza femminile calabrese nelle attività sportive costituisce un fattore di crescita civile e di investimento per il futuro di una regione che anche per questa via vuole affrancarsi e liberarsi da stereotipi negativi che ne hanno deturpato l’immagine per lungo tempo. Alle ragazze della squadra di calcio dico di stare in campo, di non mollare. Anche così si aiuta la nostra terra a crescere». 

Si registra poi un comunicato diffuso dalla nazionale di calcio femminile delle parlamentari: «Portare la violenza e le minacce nello sport è di per se un fatto odioso e incivile. Quando poi vengono minacciate con metodi mafiosi giovani donne, che praticano uno sport già oggetto di attacchi sessisti e di pregiudizi, è un atto ancora più vigliacco. Siamo al fianco delle ragazze e della squadra, certe che riprenderanno a breve il loro impegno sportivo e sociale. Forza, ragazze!»

Il capitano della nazionale di calcio femminile Patrizia Panico si è detta incredula: «Si tratta di un fatto sconcertante. sono indignata e impressionata. E’ una cosa gravissima e che desta preoccupazione. Invito però a non restare negli spogliatoi. La migliore risposta a simili nefandezze è quella di non mollare Mi piacerebbe che si facesse una partita simbolo tra le giocatrici del calcio a 5 e quelle del calcio a 11: ecco, una partita di calciotto sarebbe lo slogan migliore contro la malavita e la criminalità».

ALTRE REAZIONI

Flora Sculco – consigliere regionale di Calabria in Rete: «A tutte le ragazze dello Sporting Locri va il mio abbraccio più sincero per l’attenzione stucchevole e ignominiosa di cui sono state fatte segno, tra l’altro in giornate in cui dovrebbero prevalere i sentimenti del cuore, del dialogo e dell’incontro, come ha sostenuto di recente il vescovo di Locri-Gerace mons. Francesco Oliva. In Calabria lo sport, specie quello praticato da donne in gamba, andrebbe incoraggiato, sostenuto e promosso, non certo sporcato e condizionato da oscuri messaggi i cui responsabili ci auguriamo possano essere consegnati alla giustizia. Cosi come speriamo che, oltre a ricevere solidarietà, i giornalisti Francesco Mobilio del Quotidiano del Sud, Pietro Comito direttore de LaC e l’avvocato Mauro Talarico di Vibo e l’altro giorno la giornalista Alessia Candito del Corriere della Calabria, possano presto conoscere i nomi e cognomi di chi nell’ombra ordisce intimidazioni ed infausti propositi».

Maurizio Condipero – presidente del Coni Calabria: «Esprimo solidarietà e vicinanza allo Sporting Locri, alla squadra e alla dirigenza. Non posso che ricalcare le parole del presidente Malagò mettendomi a totale disposizione di questa realtà che non deve minimamente cedere a tali becere provocazioni. Il Coni, a tutti i livelli, intende andare fino in fondo e contribuire a mantenere in vita questa realtà, carica di significato non solo perché femminile, ma anche in relazione al territorio interessato. La gente perbene si sta schierando senza indugio con lo Sporting Locri e sono certo che il 10 gennaio potremo applaudire una loro vittoria».

Ernesto Magorno – deputato Pd e segretario regionale del partito: «La chiusura dello Sporting Locri è un brutto colpo ad un territorio complesso e aspro, dove chi non si arrende alla prepotenza mafiosa e combatte quotidianamente all’insegna dei valori della solidarietà e dell’altruismo ha bisogno di essere sostenuto. Quanti operano in settori come lo sport e lavorano accanto alle giovani generazioni per radicare ogni giorno il seme della cultura della legalità e della trasparenza attraverso valori sani, come la fratellanza che si alimenta dello spirito di squadra, compiono un meritorio impegno sociale che deve essere tutelato».

Fabrizio Tonelli – presidente della Divisione Calcio a 5: “Così no! Ho seguito in questi giorni con il Consiglio la difficile situazione che sta vivendo lo Sporting Locriche milita nel Campionato di serie A femminile di calcio a 5 e ripeto, cosi no! esprimo con forza solidarietà allo Sporting Locri, al suo Presidente, ai suoi dirigenti ed alle sue tesserate e mi faccio interprete dei numerosi messaggi di solidarietà giunti da tutta Italia. Sono a disposizione della Società e delle Istituzioni per ogni iniziativa che permetta la prosecuzione dell’attività”.

Stefania Covello – deputata Pd: “Esprimo vicinanza e solidarietà alla società, ai tifosi e sopratutto alle giovani calciatrici della Sporting Loci. Abbiamo il dovere morale di tutelare il loro entusiasmo, che si materializza quotidianamente nello Sport, un impegnativo e lungimirante esercizio di inclusione sociale. Per questa ragione in qualità di responsabile Nazionale per il Mezzogiorno del Partito Democratico dò il mio pieno sostegno e la mia solidarietà a questa squadra convinta che tutti insieme dobbiamo compiere il percorso contro la criminalità organizzata, con gli enti locali, forze dell’Ordine, le rispettive leghe nazionali e ovviamente il Governo Regionale e Centrale compiendo uno straordinario sforzo di natura morale per salvaguardare la serenità di tutti gli sportivi che operano nei contesti ambientali più complicati. Noi nel frattempo in Calabria non smetteremo di praticare gli sport che amiamo, sia perché animati da un incontenibile passione e sia perché consci che scuole e campi da gioco sono i più forti antidoti della criminalità e più forti promotori di integrazione ed emancipazione”.

Dorina Bianchi – Componente Commissione Parlamentare Antimafia: “Lo sport a Locri non deve morire. Non certo per mano di qualcuno che vuole distruggere un’esperienza che accomuna tante giovani ragazze e dà entusiasmo ad un’intera comunità. Alle giovani calciatrici ed al presidente della squadra  va tutta la mia vicinanza e l’invito a continuare a giocare. Con loro in campo scenderemo tutti al loro fianco”.

Bruno Molea, parlamentare di Scelta Civica, vicepresidente della Commissione Cultura della Camera e componente del Consiglio nazionale del Coni: “La mafia è abituata a colpire le attività, i settori, le donne e gli uomini che attraverso la loro attività fanno luce dove la malavita vuole che resti il buio. E’ per questo che hanno pensato di attaccare la squadra di calcio a 5 femminile Sporting Locri, una presenza virtuosa in un territorio complicato come quello della locride. Lo sport è per definizione il settore dove è più facile trasmettere messaggi di fiducia, di speranza, di riscatto soprattutto. Dove chi ha talento emerge. Quante atlete e atleti del sud hanno dimostrato di poter vincere pur partendo da quartieri e paesi emarginati. Quante squadre hanno offerto a cittadinanze sfiduciate l’opportunità di sentirsi alla pari delle grandi metropoli e delle città più ricche, grazie al lavoro di atleti e dirigenti coraggiosi e tenaci. La mafia ha paura di chi sa trasmettere fiducia, di chi sa dare il buon esempio. Per questo motivo l’intero movimento sportivo italiano e le Istituzioni devono intervenire con determinazione per consentire allo Sporting Locridi poter continuare la propria attività e alla città di Locri di competere ancora nella massima serie del calcio a 5 femminile”.

Jole Santelli, parlamentare Forza Italia: “Esprimo la massima solidarietà all’Asd Sporting Locri per il vile atto intimidatorio ai danni del presidente della societa, l’ultimo di una serie che ha portato la dirigenza a ritirare la squadra dal campionato di calcio a 5 femminile. Un gesto che mortifica l’intera Calabria e chi attraverso lo sport si impegna da tempo per il riscatto di un territorio troppo spesso criminalizzato a causa di comportamenti che non rappresentano assolutamente la comunità locrese e su cui è importante fare chiarezza. Alle giocatrici, ai dirigenti e a tutti i sostenitori va la nostra vicinanza e l’invito ad andare avanti perché i sogni di ognuno di noi valgono molto più di vili intimidazioni”.

Alessandro Nicolò, capogruppo Forza Italia in Consiglio Regionale: “C’è di che rimanere davvero sbigottiti dopo la diffusione della notizia che una squadra di calcio femminile di Locri è stata intimidita in maniera così grave da rinunciare persino a proseguire il campionato. Arrivare a forme così gravi di minacce contro una compagine di ragazze che da oltre un lustro onora lo sport e la Calabria è un gravissimo sintomo di malessere civile che va analizzato e combattuto con determinazione. Intimidire lo Sporting Locri non è questione che possa riguardare la dirigenza di quella società e soltanto le ragazze impegnate nell’attività agonistica, ma è qualcosa che offende e colpisce in fondo il modo di vivere le relazioni sociali, la libertà di ognuno e di tutti. Per tali ragioni, e lo dico in maniera scevra da ogni interesse cosiddetto politico, da cittadino, è necessario riportare nel suo alveo naturale una vicenda che rischia non solo di produrre effetti pericolosi per la sicurezza delle atlete e dei dirigenti, ma ripropone uno scontro di civiltà di cui in Calabria non se ne sente proprio il bisogno. Mi auguro che chi ha posto in essere tali intimidazioni rifletta e desista da un disegno, quale esso sia, che alla fine porterà solo ulteriore diffidenza verso la nostra terra, contribuendo così ad accreditare un’immagine della Calabria come regione persa e senza possibilità di redenzione”.

Ignazio Messina – segretario nazionale di Idv: “Le minacce alla squadra femminile di calcio a 5 di Locri, tanto gravi da spingere al ritiro dal campionato, sono un fatto gravissimo per il quale lo Stato ha il dovere di intervenire subito, efficacemente e fino a quando i responsabili non saranno individuati ed arrestati. Non servono interventi spot, che si diradano una volta cessato il clamore mediatico. Le intimidazioni alle ragazze dello Sporting Locri e alla società rappresentano una gravissima minaccia alla libertà ed alla comunità calabrese contro le quali non può bastare solo esprimere solidarietà. Ora la priorità è non lasciare soli atlete e società’, punte di diamante dello sport italiano, e individuare al più presto i responsabili di questo vile e vergognoso atto per assicurarli alla giustizia, comminando loro condanne esemplari. Lo Stato è più forte e lo deve dimostrare con i fatti”.

Antonino Marcianò – presidente Confesercenti Calabria: “Noi che facciamo della legalità una ragione d’essere, vorremmo dare il nostro contributo, il nostro sostegno. Ci auguriamo che la befana, nella calza, porti il regalo della tranquillità, del ritorno sui suoi passi del presidente della squadra di calcio femminile. “Vogliamo testimoniare ed essere vicini a questa squadra e, partendo da questo triste episodio, vorremmo trasformarlo in positivo utilizzando queste ragazze come segno di riscossa e di opposizione a questi fenomeni di intolleranza. Se ci sarà un consiglio comunale aperto, ben venga. Ma  occorre andare oltre gli impegni formali, servono azioni concrete. Perché se anche lo sport viene colpito da un fenomeno per il quale tutti in questi anni ci stiamo battendo per sconfiggerlo, allora è finita per la Locride e per la Calabria. Perché questo testimonia che a nulla valgono i proclami, gli impegni. Bisogna essere fermi e decisi al di là delle formalità e dei proclami perché altrimenti resteranno vani anche gli appelli del vescovo che ha fatto a Natale, quando raccomandava di superare lo stato di povertà e di disagio che coinvolgono tantissime famiglie. Speriamo si tratti solo di una bravata ma resteremo sempre vigili e pronti a dare un contributo concreto affinché questa vergogna venga cancellata da azioni che possano dare il senso del riscatto di una intera popolazione”.

Lucio Dattola – Presidente Arcigay “I Due Mari” RC: “Quanto accaduto a Locri riaccende drammaticamente i peggiori riflettori su una terra violentata ancora una volta.  Non è più accettabile che la Calabria e la Locride, che ci ha sempre ospitato mostrando una grande attenzione per la sfera dei diritti e delle pari opportunità per tutti, assurga agli onori delle cronache come terra di minacce e di ndrangheta, come luogo in cui è più facile ritirarsi che combattere, come territorio che uccide anche la speranza di una meravigliosa favola sportiva come quella che queste ragazze hanno regalato a Locri. Le minacce e i soprusi di cui è vittima lo Sporting Locri minacciano e usurpano tutti noi che, giorno dopo giorno, passo dopo passo, combattiamo la nostra guerra quotidiana per rendere la Calabria un luogo accogliente, sensibile, aperto e incline allo sviluppo umano, sociale ed economico. Guerra, si: questa è una guerra che non possiamo e non dobbiamo permetterci di perdere.Grazie, ragazze, perché continuate a dimostrare che in questa Calabria è possibile. Ciò per cui ci battiamo è la libertà, per questo siamo con voi.”
Nico D’Ascola – senatore e responsabile giustizia Area Popolare: “I gravi fatti avvenuti nei confronti della società di calcio a 5 Sporting Locri sono dimostrativi ancora una volta, qualora ce ne fosse bisogno, della mancanza di una cultura della legalità. Le notizie di inaudita gravità di minacce rivolte alla dirigenza della società calabrese, chiamano tutti ad una forte presa di coscienza. L’economica, le attività sociali, lo sport non possono e non devono essere condizionate da chi vuole solamente  controllare la vita delle nostre comunità. La società civile e le istituzioni  non possono rimanere inermi di fronte a episodi di questo tipo, ma devono reagire e prendere atto della gravità della situazione, con una condivisione corale a sostegno e tutela di una  società che ha  portato in alto i valori dello sport”.

Convegno “Oltre la crisi: proposte per opere pubbliche, centro storico ed edilizia”

Ernesto_Magorno_daticameraBELVEDERE MARITTIMO(CS)-Domenica 20 Dicembre, a Belvedere Marittimo, si è tenuto il Convegno “Oltre la Crisi: Proposte per Opere Pubbliche, Centro Storico ed Edilizia”, organizzato dal locale Circolo del PD.Al tavolo dei relatori Ugo Massimilla, Segretario del Circolo PD di Belvedere Marittimo, Francesca Ugolino e Domenico Amoroso, componenti della locale Segreteria PD, Giovanni Puccio, Responsabile dell’Organizzazione PD Calabria, e il professore Franco Rossi, Assessore Regionale alla Pianificazione Territoriale ed all’Urbanistica. I lavori sono stati moderati da Domenico Amoroso, membro della locale Segreteria PD.Ugo Massimilla, ha dato l’avvio ai lavori che ha evidenziato in primis quelli che sono stati i passi avanti che il governo Renzi ha attuato fin ora e ha continuato esortando i presenti a cogliere quelle che sono le opportunità offerte, sia dal Governo sia dalla Regione non dimenticando l’importanza dei Fondi Europei, per dare vita nuova ai nostri territori.“La città ha bisogno di cambiamenti, mutano le esigenze del territorio ed è quindi necessario trovare soluzioni nuove e condivise”, così Giovanni Puccio, che ha sottolineato come sia necessario che i nostri territori recuperino il proprio patrimonio naturalistico e culturale, attuando politiche di valorizzazione dell’esistente e di tutto ciò che è stato sommerso da politiche sbagliate.Molti i temi toccati dalla pianificazione territoriale, al recupero dei centri storici, dalle proposte di una nuova edilizia al decoro urbano. Il convegno è stato occasione, inoltre, per un confronto pubblico sul Piano Strutturale Comunale (PSC), come strumento necessario e strategico per orientare le scelte future di gestione e panificazione territoriale con l’obiettivo primario di tutelare l’integrità fisica e ambientale del territorio.Le conclusioni sono state affidate all’assessore Franco Rossi che ha messo in risalto come la Regione abbia assunto un atteggiamento diverso rispetto al passato, non più chiusa nei suoi uffici ma intenzionata ad accompagnare gli attori dei territori in un cammino di risalita e successo. E ha continuato: “E’ sulla riappropriazione del concetto di bene comune che vogliamo poggiare tutto e ripartire, per offrire una visione del futuro delle nostre realtà più accoglienti, più sicure, più gioiose”.All’incontro presente molti dei sindaci e degli assessori della costa tirrenica oltre a tecnici ed esperti e cittadini che hanno partecipato attivamente ai lavori.Unanime il messaggio di dare l’avvio ad un percorso da compiere insieme, amministrazioni comunali, assessorati regionali e semplici cittadini, in una presa di coscienza per un impegno comune volto al rilancio socio economico, alla riqualifica e alla rigenerazione urbana dei nostri paesi.Questo è stato il primo degli incontri che il circolo del PD di Belvedere ha inteso organizzare per ricollegare il Partito e in generale la politica ai territori in un rapporto aperto e costante con la gente, per raccogliere istanze, proposte e ascoltare suggerimenti.Prossimo appuntamento 27 Dicembre con l’Assessore Regionale al Lavoro Federica Roccisano, gli onorevoli Bruno Bossio ed Ernesto Magorno che si svolgerà presso l’Hotel Belvedere alle 10,30.

Magorno (PD): solidarietà alla giornalista Alessia Candito

CATANZARO – Il segretario regionale del Partito democratico calabrese, Ernesto Magorno, ha espresso vicinanza e solidarietà ad Alessia Candito, giornalista del Corriere della Calabria oggetto di una serie di minacce che hanno reso necessario assumere un provvedimento di sorveglianza notturna a sua tutela.

“La coraggiosa giornalista calabrese si occupa da tempo di un settore molto delicato per una terra ad alta densità mafiosa come la nostra, la cronaca ernesto magornonera e giudiziaria – afferma Magorno -. Ma ha sempre messo al primo posto la passione e l’impegno per la verità da trasmettere ai cittadini senza filtri né edulcorazioni, proprio per contribuire al riscatto della Calabria e della tanta gente perbene che lavora per costruire un tessuto sociale ed economico sano e una prospettiva di speranza alle giovani generazioni. Sono certo – conclude Magorno – che Alessia continuerà con ancora più determinazione a svolgere il proprio lavoro a garanzia del diritto di informazione di tutti per fornire ai cittadini gli strumenti necessari a respingere lo strapotere criminale in ogni contesto”.

Bruno e Magorno alla sede PD di Vallefiorita per “Coraggio Italia”

12325306_10206609545731185_196440372_nVALLEFIORITA (CZ) – Il Circolo del Partito Democratico di Vallefiorita ha risposto all’appello del Premier Renzi per la campagna di mobilitazione indetta per questo fine settimana. Su input della Federazione provinciale di Catanzaro, è stata raccolta l’adesione di oltre trenta circoli su tutto il territorio per “Italia Coraggio”. Già dalle 14,30 di oggi pomeriggio, nei pressi del Circolo di Vallefiorita in Corso Europa, è stato allestito il banchetto per la distribuzione di materiale informativo per spiegare quanto è stato fatto in questi mesi e cos’altro si ha intenzione di fare, sul fronte dell’azione di governo. Il segretario del circolo, Antonio Iamello, e il capogruppo PD al Comune, Giovanni Panaia, sono stati raggiunti dall’onorevole Ernesto Magorno, segretario regionale calabrese, e da Enzo Bruno, segretario provinciale del PD di Catanzaro e Presidente della Provincia. Entrambi hanno incontrato iscritti e simpatizzanti, al fine anche di rilanciare la fase del tesseramento 2015.

Il banchetto del circolo di Vallefiorita proseguirà anche domani la propria attività di distribuzione di materiale e di confronto con i cittadini, sempre presso la sede di Corso Europa.

 

Eletto Fabio Scionti.Soddisfatto Ernesto Magorno

ernesto magornoTAURIANOVA(RC)-Il segretario regionale del Partito democratico, on. Ernesto Magorno, esprime la propria soddisfazione per l’elezione di Fabio Scionti a sindaco di Taurianova dopo il ballottaggio di ieri. “Un risultato importante che rappresenta un buon auspicio per la stagione elettorale della prossima primavera che ci vedrà impegnati in molti centri importanti – afferma Magorno -. Fabio Scionti è un giovane, capace ed entusiasta, che ha raccolto la sfida del cambiamento in un territorio difficile mettendo a disposizione di una nuova progettualità la passione civica necessaria ad un cambio di passo non piu’ rinviabile all’insegna della legalita’ e della trasparenza. Al nuovo sindaco di Taurianova – conclude  Magorno – rivolgo i migliori auguri di buon lavoro assicurandogli la certezza che avrà al suo fianco tutto il Partito democratico regionale”.

Leopolda della Sanità calabrese: basta sprechi, ridiamo fiducia ai cittadini!

20151114_170843_resizedCATANZARO – Nella giornata di ieri si è svolta quella che è stata definita la “Leopolda” della sanità calabrese, una tavola rotonda del Partito Democratico per discutere e proporre in materia di sanità regionale, alla luce delle difficoltà che affliggono a tutt’oggi i calabresi. L’iniziativa, fortemente voluta dal segretario regionale di partito, Ernesto Magorno, si è conclusa con documenti di sintesi relativi a cinque tematiche fondamentali: la riorganizzazione della rete territoriale e ospedaliera; la necessità di intervenire in materia di Università e Ricerca in una dimensione innovativa; lo stabilimento di un Piano di rientro – riequilibrio bilancio al fine di garantire i livelli essenziali di assistenza; la creazione di una Rete Socio-Sanitario aperta alle realtà del Terzo Settore. All’incontro, svoltosi nella sala del Consiglio provinciale di Catanzaro hanno preso parte il padrone di Casa Enzo Bruno: i consiglieri regionali Enzo Ciconte e Antonio Scalzo; il neopresidente della commissione regionale antimafia Arturo Bova; altri deputati, Federico Gelli, responsabile nazionale della Sanità nella segreteria del Premier Renzi e Vito De Filippo, sottosegretario alla Sanità. Nel pomeriggio costoro sono stati raggiunti dal Governatore della Calabria Mario Oliverio. A inizio dei lavori, il segretario Magorno ha voluto sottolineare il ruolo della Consulta, precisando come le migliori risoluzioni siano quelle adottate in un clima di concordia, auspicando un ruolo permante della medesima Consulta rispetto al Governo regionale, con funzione propositiva e di sostegno.

Un punto di partenza importante, questa Leopolda della sanità calabrese, secondo il Presidente Oliverio, che ha affermato la necessità di agire con urgenza, in virtù della posizione primaria occupata dal PD in campo locale e nazionale: “Il Pd ha la responsabilità del governo della Calabria e del Paese e questo ci chiama a una funzione di straordinaria importanza. Per quanto riguarda la sanità in Calabria dobbiamo partire dalla condizione data, che vede la Regione in piano di rientro da 6 anni. I dati ci dicono che la mobilità passiva è aumentata, le liste di attesa si sono allungate, nei livelli essenziali di assistenza siamo all’ultimo posto. Bisogna sfatare la visione per la quale ci sarebbe una rissa con il commissario, con l’istituzione del commissario non ho nessun conflitto, ma nel corso di questo anno la situazione è peggiorata e questo non posso tacerlo, significherebbe non esercitare il mandato assegnatomi dagli elettori. Le priorità sono affrontare i punti di maggiore criticità come i pronto soccorso nell’ambito di una visione programmatica e integrata che si fondi su un piano sanitario che anzitutto riqualifichi i servizi. Ma tutto questo ancora non c’è, lo dico con amarezza. Si è perso un anno, la spesa sanitaria ha avuto una nuova impennata rispetto al 2014. Quando dico che occorre rilanciare la sanità io non rivendico il potere di gestire il settore, ma la Regione non può non essere coinvolta. Siamo stati commissariati in molti settori ma ci siamo rimboccati le maniche e ci stiamo riuscendo, e dobbiamo essere aiutati, non sostituiti”.

Della stessa idea positiva riguardo l’istituzione di questo tavolo di discussione aperto da Magorno è anche il responsabile sanità del PD nazionale Federico Gelli, augurando che venga presto ritrovata “una collaborazione tra l’Ufficio del commissario e la Regione Calabria, perché se remano tutti e due nella stessa direzione c’è la possibilità che la Calabria ce la fa, magari non in un anno ma in due anni. Se invece si innescano meccanismi di competizione questo è un danno per l’intera collettività”. Del resto, ha poi proseguito, “l’interesse del Partito democratico è che questa regione possa ritornare a essere una regione in cui i cittadini siano orgogliosi di vivere e abbiano la garanzia di essere assistiti al meglio, evitando i viaggi della speranza che impoveriscono la regione, mortificano le notevoli professionalità che qui ci sono e creano un circuito vizioso nel quale i problemi della sanità non vengono risolti. Nella sanità di questo Paese si sono sprecati fiumi di milioni di euro. Il precedente commissario era un governatore, per la prima volta c’è un commissario che non coincide con questa figura. Un commissario che ha portato al dissanguamento e al malgoverno della sanità. Il governo centrale vuole avere un ruolo di aiuto al presidente della Regione, non di sostituzione”. Parole, queste, condivise dagli altri presenti, come la deputata Enza Bruno Bossio e il consigliere regionale Enzo Ciconte. L’obiettivo uno solo: estirpare l’immagine di una Calabria sprecona, ridando fiducia ai cittadini, frenando le fughe oltre regione.

Consulta sanità del Pd Calabria: la salute è un diritto fondamentale

EnzoCATANZARO – Questa mattina si è tenuto, nella sala del consiglio provinciale di Catanzaro, un seminario sulla sanità calabrese fortemente voluto dal Partito Democratico calabrese per portare il proprio contributo all’azione politico – programmatica del Presidente della Regione Mario Oliverio, nell’ambito dell’attività rientrante nell’istituzione della Consulta regionale sulla sanità. L’incontro di questa mattina, centrato sul principio cardine che “la salute è un diritto fondamentale” si è aperto con l’osservazione di un minuto di silenzio, a seguito dei vili attentati terroristici compiuti nella tarda serata di ieri, venerdì 13 novembre, nel cuore di Parigi, che sono costati la vita a numerose vittime. Le badiere dell’Ente, tra l’altro, sono state abbassate a mezz’asta in segno di lutto.

Oltre a Bruno, erano presenti al seminario anche Vito De Filippo, sottosegretario alla Sanità; il responsabile della Sanità in segreteria nazionale, l’onorevole Federico Gelli; Leo Franco Rizzuto, coordinatore regionale della Consulta della Sanità. Tutti sono stati introdotti da Ernesto Magorno, segretario regionale di partito. In questo momento dovrebbe essere atteso il Governatore Mario Oliverio, mentre Marco Minniti, sottosegretario alla Presidenza del consiglio dei ministri, è stato trattenuto a Roma.

Il Presidente della Provincia Bruno ha dichiarato che “al Partito democratico regionale serve un’idea per la Sanità, un progetto concreto che nasca dal confronto per capire quali fino in fondo i problemi che ci hanno portato al commissariamento del settore, e presentare una proposta di risoluzione. La prima cosa che mi viene da dire per imboccare questa strada, quindi è: abbandonare subito il commissariamento. Noi siamo commissariati in settori strategici della vita politico-amministrativa da decenni – ha continuato Enzo Bruno -, dall’emergenza idrogeologica ai rifiuti. Settori che devono tornare nella responsabilità  dei legittimi rappresentanti del popolo calabrese: il consiglio regionale e il presidente della Regione, democraticamente eletti dai calabresi. E’ mancata un’analisi seria, un deficit progettuale che deve essere superato: il funzionamento della sanità e l’innalzamento della qualità del sistema sanitario calabrese rappresentano una priorità nell’azione politico-programmatica delle forze di governo nazionale e regionale. A tal fine, tutto il Partito democratico deve essere mobilitato per sostenere e supportare il presidente della Regione, Mario Oliverio”.

Necessario, quindi, secondo Bruno mettere immediatamente mano al problema sanitario calabrese e quindi risolverlo, poichè, parafrasando le parole del Premier Renzi, “se risolviamo i problemo, vince la Calabria, se non li risolviamo la responsabilità è del Pd”. Anche De Filippo ha concordato sulle manovre del Governo Renzi in materia di sanità, le quali, ha detto, si possono riassumere in tre parole: equità, stabilità e uniformità. Del resto, ha poi continuato, la sua stessa presenza al seminario calabrese sta a significare l’atteggiamento collaborativo da parte del Governo.

In particolare, durante la mattinata sono stati istituiti cinque tavoli tematici, riguardanti la riorganizzazione della rete ospedaliera e territoriale, un Piano di rientro – riequilibrio bilancio per garantire i livelli essenziali di assistenza, una Rete Socio – Sanitaria aperta alle realtà del Terzo Settore e interventi in materia di Università, Ricerca e Innovazione.