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Auto rubate in Italia e trasferite all’estero, arresti nel crotonese

CROTONE – Autovetture che una volta rubate in Italia venivano clonate di targhe e documenti di circolazione di mezzi stranieri, simulandone l’importazione estera.

Un meccanismo scoperto nel corso di un’operazione dei carabinieri della compagnia di Cirò Marina che hanno eseguito sei ordini di arresto emessi dalla Procura di Crotone nei confronti di altrettanti soggetti tutti accusati di associazione per delinquere finalizzata al riciclaggio di vetture rubate.

Nell’inchiesta, ancora in corso, risultano indagate anche altre dodici persone, al momento in stato di libertà, accusate di falsità materiale e ideologica, ricettazione e riciclaggio.

Alle 10.30 di oggi si terrà una conferenza stampa al Comando Provinciale dei Carabinieri di Crotone, alla presenza del Procuratore Capo Giuseppe Capoccia e dove saranno illustrati maggiori dettagli circa l’operazione

 

 

 

La Camera di Commercio di Cosenza partecipa ad un’importante Convention

RIVA DEL GARDA (TN) – Il Presidente della Camera di Commercio di Cosenza, Klaus Algieri, ha preso parte alla 25a Convention mondiale delle Camere di Commercio Italiane all’Estero, organizzata in forma congiunta dalle Camere di Bolzano e Trento e da Assocamerestero, che si è tenuta a Riva del Garda.

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Per alcuni giorni, imprenditori e professionisti italiani, interessati ai mercati esteri e all’internazionalizzazione, hanno preso parte a convegni dedicati al ruolo dei territori nella promozione del Made in Italy e a oltre 600 incontri one to one che hanno fatto conoscere alle circa 300 imprese partecipanti i servizi che le 78 Camere di Commercio Italiane all’Estero mettono a disposizione del sistema imprenditoriale italiano, con importanti informazioni e notizie di alcuni dei mercati emergenti più interessanti.
Con l’occasione, si sono potuti presentare anche prodotti e servizi e verificare le opportunità disponibili per il proprio business, ottenendo informazioni necessarie e costruendo un network di esperti in Paesi strategici per lo sviluppo della propria impresa.
«In uno scenario di miglioramento previsto nel 2017 per l’economia italiana, per l’Ente camerale e le imprese della provincia – ha dichiarato il Presidente della Camera di Commercio di Cosenza a margine della Convention – pensare di esser presenti sui mercati esteri e a internazionalizzarsi è una necessità improrogabile, un processo molto articolato che richiede una presenza sempre consolidata sui mercati esteri, ma anche un forte radicamento sul territorio e una conoscenza dei bisogni delle imprese. Il network delle Camere di Commercio Italiane all’Estero è determinante per l’avvio di un simile processo, in virtù proprio della capacità di fare rete che lo contraddistingue, grazie anche alla molteplicità di attività e iniziative che vengono messe in campo nei diversi mercati di riferimento».

Associazione Terra di Mezzo, opportunità di svolgere il volontariato all’estero

VALLEFIORITA (CZ) – Si è appena concluso l’iter nazionale di valutazione delle proposte progettuali per realizzare l’invio e l’accoglienza di giovani calabresi per il Servizio Volontario Europeo. L’associazione Terra di Mezzo è stata riconosciuta come organizzazione alla quale i giovani calabresi potranno rivolgersi per partecipare e realizzare esperienze di volontariato all’estero.

Importante riconoscimento europeo per l’Associazione Terra di Mezzo di Vallefiorita, che va a sommarsi ai successi consolidati nel campo della mobilità internazionale in favore dei giovani e nella costruzione dei partenariati internazionali.

«A seguito delle rigorose valutazioni da parte dell’Agenzia Nazionale Giovani, le parole del Presidente Gianni Paone, il nostro sodalizio è stato riconosciuto meritevole di accreditamento per l’invio, l’accoglienza ed il coordinamento di progetti internazionali in favore dei giovani, nell’ambito del programma Erasmus plus – Servizio Volontario Europeo».

Continua la nota «Accolgo con entusiasmo a nome di tutti i soci, dei Comuni e delle associazioni nostri partner questo prestigioso risultato, convinto, più che mai che il territorio regionale debba partire dai giovani e da questa fitta rete di relazioni ed opportunità europee che nella Regione Calabria sono del tutto inesistenti».

«Chiunque fosse interessato a questa esperienza di volontariato internazionale, conclude la nota, può iscriversi alla nostra newsletter raggiungibile sul sito www.terradimezzoaps.eu ».

Legambiente sulla questione rifiuti in Calabria

CATANZARO (CZ) Sulla questione dell’iter completato dalla Regione Calabria per poter smaltire i rifiuti all’estero, Legambiente Calabria ricorda che per superare davvero l’emergenza rifiuti bisogna investire sulla raccolta differenziata “porta a porta”, sugli impianti di compostaggio,  sull’auto-compostaggio e sulla creazione di micro impianti per il trattamento dei rifiuti differenziati (fino a 80t). Solo in questo modo è possibile sostenere economicamente i Comuni e ricavare introiti importanti dal riciclo.

LEGAMBIENTE: INIZIATIVA ''100 STRADE PER GIOCARE''

Con questo sistema invece, tutto ciò che non sarà smaltito in regione, verrà trasferito all’estero tramite il consorzio “Videco” che gestirà il servizio nei siti da dove partiranno i rifiuti: Sambatello del Comune di Reggio Calabria e località Bucita del Comune di Rossano.

La classe politica non può ritenersi soddisfatta per aver risolto la problematica dello smaltimento transfrontaliero dei rifiuti urbani, che eccede la capacità di trattamento degli impianti regionali, quando, dall’altra parte, permane ancora il problema della scarsa percentuale di produzione della raccolta differenziata.

Non è più accettabile che la politica continui a sperperare denaro pubblico.  Legambiente Calabria chiede che ci si attivi da subito per utilizzare tutte le risorse – oltre che per arginare le emergenze e la saturazione degli impianti – per portare la regione ad essere autosufficiente nella gestione del ciclo dei rifiuti.

Olio estero spacciato per italiano. Maxi operazione antifrode tra Puglia e Calabria

Olio 2TRANI (BA) – L’Ispettorato repressione frodi del Ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali, ha condotto una vasta operazione, denominata in codice “Mamma Mia”, coordinata dalla Procura della Repubblica di Trani, in collaborazione con la Guardia di finanza, che ha portato al blocco di un vasto e collaudato sistema di frode, radicato in Puglia e Calabria, nel settore oleario. Sono otto gli indagati, accusati di frode agroalimentare e di reati fiscali, connessi a un giro di fatture false per oltre 13 milioni di euro, attestanti il commercio di 2mila tonnellate di olio certificato 100% italiano ma proveniente in realtà da altri paesi. La minuziosa e complessa attività di analisi degli investigatori ministeriali, ha permesso di accertare che tra il 2014 ed il 2015 oltre 2mila tonnellate di olio extravergine di oliva proveniente da Spagna e Grecia sono state commercializzate come olio 100% Italiano. Il complesso sistema di frode prevedeva il ruolo di imprese pugliesi e calabresi che emettevano falsa documentazione attestante l’origine nazionale di olio extravergine di oliva. Il prodotto poi, arrivava presso ignari soggetti imbottigliatori pronto per il confezionamento e la distribuzione sul mercato con la certificazione apparentemente regolare di made in Italy. Le persone coinvolte provvedevano poi a smaltire l’olio non italiano attraverso vendite fittizie a operatori compiacenti, anche esteri, al fine di farne perdere le tracce. Le ipotesi investigative sono state confermate anche da Organismi di controllo esteri. Alla luce di quanto emerso dalle indagini, su delega e sotto il coordinamento del dott. Antonio Savasta della Procura della Repubblica di Trani, con la collaborazione della Guardia di Finanza di Andria, Crotone e Gioia Tauro, sono stati eseguiti 16 sequestri e 12 perquisizioni. Nel corso dell’operazione è stata sequestrata un’ingente mole di documentazione e anche materiale informatico, attualmente al vaglio degli investigatori dell’Ispettorato repressione frodi. Le partite di falso olio 100% Italiano sono state rintracciate mediante la documentazione di vendita, mentre le quote ancora residue saranno ritirate dal mercato mediante un articolato sistema di richiamo dei prodotti irregolari.