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Settembre Rendese, successo di pubblico per il concerto di Eugenio Finardi

RENDE  (CS) – Un  concerto speciale  ha visto Finardi protagonista del secondo grande appuntamento musicale, a ingresso gratuito,  con i big del “Settembre Rendese 2017”. Nella gremita via Rossini si è consumata una delle serate più significative della 52ª edizione della kermesse. La manifestazione, diretta dal musicista e direttore discografico Marco Verteramo, ha realizzato un cartellone ricco di eventi grazie anche alla collaborazione di Enzo Naccarato, Francesco Donato e numerose associazioni del territorio. il cantautore rock Eugenio Finardi, ha stupito il pubblico rendese con i suoi  “40 anni di Musica Ribelle”. Un concerto a lungo atteso dai fan che in massa hanno partecipato all’evento.

Il concerto, preceduto dal popolare live degli Zalles, è rientrato nel ricco cartellone di eventi che animerà la città di Rende fino al 1 ottobre. I presenti  hanno assistito a quello che può essere definito “l’evento ribelle” del Settembre Rendese con un  protagonista assoluto del rock al quale il pubblico ha riservato una meritatissima standing ovation.

Finardi è reduce dal grande successo delle quaranta date dello scorso anno in cui veniva riproposto per intero l’album “Sugo”. E a quarant’anni dall’uscita di “Diesel”, il disco culto del 1977 che lo portò al successo, il cantautore milanese sale nuovamente sui palchi d’Italia rivoluzionando la sua scaletta inserendo anche alcuni brani non ancora eseguiti dal vivo. Sul palco ha suonato alcuni tra i brani più rappresentativi dell’album, come “Giai Phong”, “Non è nel cuore” e “Scimmia”, oltre alla canzone-manifesto “Diesel”. Per i numerosi fan che hanno  ascoltato la sua performance ha  significato  anche toccare con mano l’amore per la musica, la sua cultura, i suoi riti. «40 anni di Musica Ribelle- si legge nelle dichiarazioni dell’autore- non è la semplice celebrazione di una canzone, ma di un atteggiamento, un modo di vivere la musica che fotografava con lucidità e maturità le tensioni di un anno segnato dall’estremizzazione di ogni fenomeno sociale».

(Foto pagina Settembre Rendese)

Settembre Rendese, questa sera la “musica ribelle ” di Eugenio Finardi

RENDE  (CS) – Conto alla rovescia per il secondo appuntamento con la grande musica del Settembre Rendese giunto alla sua 52ª edizione. Protagonista assoluto della serata di stasera sarà il cantautore rock Eugenio Finardi, in concerto con “40 anni di Musica Ribelle” a partire dalle ore 21 in via Rossini. E’ un concerto a lungo atteso da molti cittadini rendesi che partecipano in massa agli eventi in cartellone fin dalla prima ufficializzazione. Nel tour 2017 del noto cantautore italiano non tutto è perfetto, ispirato, memorabile. E certe canzoni mostrano la loro età. Lo spirito di un’epoca pioneristica per il rock italiano che i cittadini rendesi attendono, appunto, rivivere sul palcoscenico del Settembre Rendese.
Il concerto, a ingresso gratuito, si terrà, dunque, stasera alle ore 21 in via Rossini e rientra nel ricco cartellone di eventi che animerà la città di Rende fino al 1 ottobre. La manifestazione vanta la direzione artistica del produttore discografico e musicista Marco Verteramo con il contributo dell’amministrazione comunale e di tutte le associazioni del territorio che si sono impegnate a fare squadra nella realizzazione della 52ª edizione della kermesse. Significativi i contributi di Francesco Donato e Enzo Naccarato. Finardi è reduce dal grande successo delle quaranta date dello scorso anno in cui veniva riproposto per intero l’album “Sugo”. E a quarant’anni dall’uscita di “Diesel”, il disco culto del 1977 che lo portò al successo, il cantautore milanese sale nuovamente sui palchi d’Italia rivoluzionando la sua scaletta inserendo anche alcuni brani non ancora eseguiti dal vivo. Sul palco, insieme alla propria band, suonerà alcuni tra i brani più rappresentativi dell’album, come “Giai Phong”, “Non è nel cuore” e “Scimmia”, oltre alla canzone-manifesto “Diesel”. Per i numerosi fan che lo attendono ascoltare la sua performance significherà anche toccare con mano l’amore per la musica, la sua cultura, i suoi riti. «40 anni di Musica Ribelle- si legge nelle dichiarazioni dell’autore- non è la semplice celebrazione di una canzone, ma di un atteggiamento, un modo di vivere la musica che fotografava con lucidità e maturità le tensioni di un anno segnato dall’estremizzazione di ogni fenomeno sociale».