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Scoperta falsa invalida, faceva l’insegnante e l’imprenditrice

CASTROVILLARI (CS)  La Compagnia della Guardia di Finanza di Rossano, coordinata dalla Procura della Repubblica di Castrovillari all’esito di specifica attività investigativa, ha dato esecuzione ad un provvedimento di sequestro preventivo fino a concorrenza di 181.000 €, nei confronti di una donna, F.C. di anni 47, residente in Rossano (CS).

Tramite la costante attività di controllo economico del territorio, infatti, nello scorso mese di novembre, i militari delle Fiamme Gialle hanno individuato e segnalato alla Procura della Repubblica di Castrovillari, diretta dal Procuratore Dr. Eugenio Facciolla, una donna, giudicata dall’ASL di Rossano invalida al 100% e percipiente indennità di accompagnamento in quanto incapace di compiere gli atti quotidiani della vita, che svolgeva, di contro, in maniera disinvolta e completamente autonoma.

I militari, infatti, avevano approfondito gli elementi acquisiti in prima analisi tramite numerosi e mirati servizi di appostamento e pedinamento, documentando quanto osservato con riprese video e foto. Nel corso delle osservazioni gli stessi hanno constatato, tra l’altro, che la “falsa invalida”, con cadenza quotidiana, ponendosi alla guida della propria autovettura, risultata priva di qualsiasi dispositivo di assistenza, e con dimestichezza, si recava in Cosenza dove era titolare di un’agenzia di finanziamento e prestiti a privati. La donna, successivamente, terminata tale attività lavorativa, faceva rientro in Rossano dove non esitava a svolgere i servizi necessari per il buon andamento familiare. In pratica, a differenza di quanto emergeva dagli esami medici in possesso dell’I.N.P.S., la donna svolgeva le ordinarie attività, anche quelle famigliari di cura della propria prole, in assoluta autonomia, senza manifestare alcuna difficoltà nel deambulare e nel guidare e senza avvalersi di alcuno strumento di ausilio. A seguito della informativa redatta dalla polizia giudiziaria, venivano disposte ulteriori attività investigative da parte del Pubblico Ministero della Procura dott.ssa Angela Continisio.

In particolare, sono stati sentiti in atti i medici che avevano effettuato le visite di revisione nel corso del tempo i quali, dopo aver visionato le riprese video e le foto scattate dai militari, hanno rilevato una condizione medica nettamente migliore rispetto a quella riscontrata nel corso delle visite periodiche. Si è proceduto ad analizzare, da ultimo, i conti correnti della donna rilevando che, oltre alle erogazioni dell’I.N.P.S., la stessa percepiva lo stipendio per l’attività di insegnante in una scuola di Canosa di Puglia (BA), impiego pubblico di fatto, da settembre 2008, mai svolto grazie alle prescrizioni mediche ottenute tramite la condotta fraudolenta.

All’esito dell’attività complessivamente svolta, pertanto, accogliendo le richieste della Procura di Castrovillari, il G.I.P. del Tribunale, dott. Luca Colitta ha emesso specifico provvedimento di sequestro preventivo, finalizzato alla confisca delle somme di denaro nella disponibilità dell’indagata, e in caso di incapienza, dei beni immobili della donna, ritenuti profitto della condotta delittuosa di truffa aggravata ai danni dell’I.N.P.S., delitto per il quale è prevista la reclusione da uno a cinque anni.

Scoperta falsa invalida, denunciata anche la figlia, medico dell’ASP

LOCRI  (RC)- Nell’ambito dell’attività istituzionale in materia di spesa pubblica, i Finanzieri del Gruppo
di Locri hanno accertato, al termine di un’attività di indagine, una truffa aggravata in danno dell’INPS perpetrata da una cittadina italiana che ha ottenuto indebitamente il riconoscimento di un “grave” handicap ex art. 3, comma 3, L. 104/92.
Le investigazioni, supportate da numerosi riscontri quali appostamenti e videoriprese, hanno consentito di disvelare l’effettiva autonomia della signora attenzionata, in grado di svolgere ogni normale attività della vita quotidiana come percorrere tratti di strada, scale, salire e scendere dall’autovettura nonché recarsi autonomamente alle urne in occasione
delle ultime elezioni elettorali. La donna, non soddisfatta dell’invalidità riconosciutale dalla Commissione Invalidi Civili,
ha effettuato un ricorso presso il Tribunale di Locri ottenendo il riconoscimento di uno status ancor più grave d’invalidità. L’handicap riconosciutole ha consentito inoltre alla figlia, medico presso una ASP calabrese, di beneficiare di giorni di permesso mensili retribuiti per assistere la madre falsa invalida, arrecando gravi disservizi alla struttura sanitaria di appartenenza. In particolare, è stato accertato che le assenze del medico hanno interrotto, in diverse occasioni, un pubblico servizio con correlato grave nocumento dei pazienti che, a causa della chiusura dell’ufficio, non hanno potuto ricevere le prescritte cure. L’altro figlio, anch’egli dipendente pubblico, ha potuto invece beneficiare indebitamente
di un trasferimento alla sede di lavoro più vicina alla propria residenza. Le indagini si sono concluse con il deferimento all’Autorità Giudiziaria della “falsa invalida” e dei figli, per l’ipotesi di reato riguardante la truffa aggravata ai danni dell’Ente previdenziale. ll risultato conseguito testimonia, ancora una volta, il ruolo fondamentale della Guardia di
Finanza nel contrasto degli illeciti che possano ledere gli interessi della collettività, soprattutto nel difficile contesto socio-economico che caratterizza la Provincia di Reggio Calabria.