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Cittanovese, Ferraro: «Siamo da medio-alta classifica»

Francesco Ferraro

CITTANOVA (RC) – In casa Cittanovese si guarda con ottimismo al proseguo del campionato. Il pareggio contro l’Acri, terzo risultato utile di fila per Saffioti e compagni, può essere visto in maniera soddisfacente anche in considerazione del fatto che è arrivato contro una buona squadra e su un terreno compromesso dalle piogge: «In questo campo giocare a calcio è difficile. Entrambi le squadre erano favorevoli al rinvio. L’Acri ha fatto meglio di noi soprattutto dopo l’espulsione di Calarco quando sono stati modificati i nostri equilibri di squadra perchè, non avendo altri terzini di ruolo, ho dovuto abbassare Cundari che è un centrocampista centrale. Bene loro anche per la determinazione e perchè sulle seconde palle sono arrivati sempre prima». Queste le parole del tecnico Ferraro dopo il pareggio di Acri. Un pareggio che ha dato continuità alla Cittanovese dopo le due gare vinte contro Cutro e Trebisacce. Una continuità che si ha tutta la voglia di mantenere sfruttando il calendario favorevole che nelle prossime 4 partite propone tre turni casalinghi (i prossimi due di fila) e la trasferta in casa del Montalto ‬fanalino di coda. «Abbiamo fatto quattro punti nelle ultime due trasferte, – cosi ancora Ferraro – ora cerchiamo di sfruttare il doppio turno casalingo per recuperare qualche posizione più adeguata a quella che è la forza di questo gruppo». Per non perdere terreno e risalire la classifica il primo avversario da battere è il Gallico Catona in serie positiva da tre partite (dirigerà l’incontro di domenica Daniele Galluccio di Caserta).

Occorre continuare a lavorare ma gli obiettivi della Cittanovese sono chiari: «Il nostro è un gruppo nuovo, visto l’addio di sei unità e l’arrivo di altre. Quindi dobbiamo prima ritrovarci come squadra. Sicuramente non ci compete la bassa classifica. cercheremo di risalire la china, dando continuità ai risultati, consapevoli che i nostri valori tecnici sono da medio alta classifica», conclude Ferraro.

Andreina Morrone

F.C. ACRI, la delusione dei dirigenti rossoneri che rinnovano il loro appello al sindaco

ACRI (Cs) – Come noto sono scaduti due giorni fa i termini di presentazione delle domande di richiesta di ripescaggio in Serie D. Fra le squadre  calabresi che avevano i requisiti per fare richiesta di ammissione poteva esserci anche l’Acri. A questo proposito una delegazione della società rossonera con in testa il ds Siciliano, a parte cercare di coinvolgere imprenditori locali per tentare l’iscrizione nella massima serie dilettantistica nazionale, aveva chiesto anche il sostegno dell’Amministrazione comunale del neo sindaco Nicola Tenuta. Nello specifico la società aveva chiesto a Comune di poter coprire almeno in parte la quota necessaria per l’iscrizione alla categoria (con eventuali fideiussioni e vertenze annesse, ndr). Ma questo aiuto economico, evidentemente ingente, da parte del Comune non è arrivato. “A quanto pare il bilancio preventivo del Comune non considera le voci di spesa relative allo sport e alla squadra locale. Eppure esiste un Assessorato allo sport. –  dichiara deluso il presidente Ferraro – E’ bene ricordare che l’F.C. Calcio Acri è per il 99% di proprietà del Comune e solo per l’1% della società. Per questo abbiamo chiesto il giusto sostegno economico al sindaco e alla nuova Amministrazione comunale.”

Intanto, sfumata la possibilità di iscrizione alla serie D, i dirigenti della società rossonera sono alle prese con un altro nodo da sciogliere. In calendario c’è alle porte un’altra importante scadenza: l’11 luglio infatti scadono i termini per l’iscrizione al campionato di Eccellenza. La difficile situazione attuale fa pensare che sia a rischio anche l’iscrizione al campionato regionale ma per questo i vertici dell’Acri, con caparbietà ma soprattutto apertura a qualsiasi tipo di collaborazione, rinnovano la loro richiesta all’ Amministrazione comunale e agli imprenditori locali per sostenere la squadra locale, “perché l’Acri calcio – come dichiarato dai dirigenti – è un patrimonio di moralità e dignità”.

Andreina Morrone