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Due di cui uno… come Giò Di Tonno. Quasimodo alla corte della musica d’autore

RENDE (CS) – Sorprende, emoziona e diverte, non poco, lo spettacolo “Due di cui uno…” che Giò di Tonno e Vincenzo Olivieri hanno portato in scena a Morano come al Cine Teatro Garden per il Rende Teatro Festival.

Giò Di Tonno artista completo e poliedrico Giò Di Tonno

Sulle note di “Tutta la vita”, pezzo più che mai autobiografico dell’artista abruzzese che descrive tutto il suo amore per la musica, si alza il sipario sul viaggio del celebre “Quasimodo” di Notre Dame de Paris nella musica d’autore italiana che è stata e sempre sarà colonna sonora della vita di ognuno di noi. «”Due di cui uno” è uno spettacolo variegato, fra musica e cabaret, in cui le canzoni sono il pretesto per raccontare la vita di tutti e i cambiamenti della società», racconta Di Tonno ai nostri microfoni. Spazio così ai grandi successi dei big della musica italiana nel mondo come Mina, Claudio Baglioni, Mino Reitano, Lucio Dalla e degli autori dei brani più amati (come Maurizio Costanzo), E poi le applauditissime imitazioni di Franco Califano, Gino Paoli e Riccardo Cocciante. Proprio a quest’ultimo deve la sua popolarità, poiché «dopo un anno intero di estenuanti provini mi scelse per interpretare Quasimodo, a quel punto avevo ormai assunto la posizione da gobbo e lui mi disse “Mi hai emozionato, ma sai cantare anche eretto?». Quindi applausi scroscianti per “Il tempo delle cattedrali” e “Bella”, brano cult del musical di Cocciante. 

Olivieri “il disturbatore” Giò Di Tonno

Spassosi sono poi gli intermezzi cabarettistici di Vincenzo Olivieri che entra in scena come tecnico per raccontare episodi della sua vita e dare animo a spassosi scambi con Giò Di Tonno. «I miei interventi sono pensati come una trasposizione del pubblico che sale sul palco. Rappresento difatti una persona comune che ha modo di interfacciarsi con l’artista ed insieme a lui raccontare storie di vita che accomunano tutti noi in chiave ironica» quali sono gli spaccati quotidiani di ieri e di oggi, di genitori e di figli, ma non solo (“I televisori di ieri erano profondi perché profondi erano i programmi, ora abbiamo quelli piatti perché altrettanto piatti sono i programmi”). 

Un tandem funzionale e affiatato che diverte il numeroso pubblico in sala per circa due ore di spettacolo. A fine esibizione i due artisti abruzzesi ricevono dal direttore artistico del Rende Teatro Festival, Alfredo De Luca, il premio-riconoscimento come “Miglior spettacolo tributo alla musica d’autore”.

«Una bella rivelazione”, è il commento unanime degli spettatori all’uscita dal teatro.

Prossimi appuntamenti:

Il 25 e 26 marzo sarà la volta di Andrea Pucci, sempre all’interno della kermesse teatrale del progetto Tirreno Festival, con il contributo della Regione Calabria e il patrocinio del Comune di Rende. 

 

 

Il ritorno di Giò Di Tonno dopo Notre Dame, in scena a Rende fra musica e cabaret

RENDE (CS) – “Cantavo nei lidi e ai matrimoni, rifarei tutta la mia gavetta”. Sulla sua carriera non ha rimorsi Gió Di Tonno, il noto cantante-attore pescarese deve il suo nome d’arte a Pippo Baudo. 

Protagonista  del prossimo spettacolo in programma al CineTeatro Garden di Rende  giovedì 23 marzo, dal titolo “Due di cui uno…”, il più celebre Quasimodo “italiano” del popolarissimo musical “Notre Dame de Paris” di Riccardo Cocciante, in cui ventun’anni fa fece il suo debutto insieme a Lola Ponce – con cui vinse il Festival di Sanremo 2008 con “Colpo di fulmine” – torna in scena vestendo nuovi panni con Vincenzo Olivieri con cui reciterà e canterà. 

Il racconto degli inizi

“Un incontro fortunato con Cocciante, il mio trampolino di lancio. Sono stato scelto dopo un anno di provini con appuntamenti ripetuti nel tempo e selezionato almeno tra mille attori e cantanti. È stato un gran piacere girare l’Italia e il mondo con una grande opera che ancora emoziona e fa sognare tutti”, dichiara Giovanni Di Tonno a pochi giorni dal suo ritorno in Calabria, dov’è già stato per Notte Dame appunto ma anche per I Promessi Sposi Opera Moderna.

Ha iniziato a cantare nei lidi, durante i matrimoni, ci ha creduto tanto nel suo sogno e oggi, all’alba dei suoi 50 anni, si divide tra la musica e il teatro, a cui fa ritorno con una commedia nuova, che fortificherà senz’altro il sodalizio musica-teatro e che, certamente, non tradirà le aspettative del suo pubblico, appassionato e fedele in tutti questi anni: “Sul palco duetto con un bravo attore Vincenzo Olivieri, anche lui abruzzese e nello spettacolo, che è un misto tra recital e cabaret, emerge uno spaccato della nostra società. Sicuramente il pubblico non si annoierà questo ve lo posso assicurare…”, ha aggiunto l’attore abruzzese che svela di star già lavorando a nuovi progetti che lo vedranno non soltanto sul palcoscenico.

Giò Di Tonno

Il prossimo appuntamento del Rende Teatro Festival, a chiusura della campagna abbonamenti, interesserà Andrea Pucci, già sold out.

L’ennesimo tutto esaurito per la kermesse che si inserisce nel progetto Tirreno Festival, ideato da Alfredo De Luca e con il contributo della Regione Calabria e il patrocinio del Comune di Rende.

A Miglierina la prima edizione del Festival del musical con Giò Di Tonno e Barbara Cola

MIGLIERINA (CZ) – Prenderà il via giovedì 1 agosto alle ore 21.30 il “Miglierina Musical Fest 2019”, prima edizione del Festival del Musical che proseguirà fino a sabato 3 agosto nella cornice del Teatro all’aperto  del piccolo ma splendido comune calabrese inserito tra i “Borghi  autentici d’Italia”, nelCircuito delle 100 mete d’Italia  e socio di “Avviso Pubblico – La Rete Nazionale degli Enti Locali Antimafia”. Collocato tra Lamezia e Catanzaro, ex feudo dei Ruffo di Calabria, grazie alla sua altitudine di circa mille metri gode di un doppio panorama mozzafiato su Mar Ionio e Mar Tirreno.

Ad ufficializzare l’evento è lo stesso sindaco Pietro Hiram Guzzi, che ha approvato idea e progetto del promoter Ruggero Pegna, affidandone l’organizzazione alla sua Show Net.

«La nostra intenzione – afferma Guzzi – è di realizzare e storicizzare un vero Festival del Musical, genere molto amato in ogni fascia d’età e in particolare dai giovani che, in tanti, affollano le scuole di canto e di musical di tutta la Calabria e non solo. Il format, infatti, prevede la partecipazione di scuole di musical ad un vero concorso, con semifinale e finalissima, per l’aggiudicazione del MMF Award, premio alla scuola prima classificata, realiuzzato dal maestro orafo Gerardo Sacco. Dopo questa prima edizione, per il prossimo anno lanceremo un bando di partecipazione per tutte le scuole interessate. Mi auguro – conclude il sindaco – che siano tre feste di pubblico. Saremo felici di ospitare corregionali e turisti nel teatro bomboniera del nostro accogliente centro storico».

Testimonial il re e la regina del musical

Questa prima edizione del Festival ha come testimonial e conduttore il bravo e popolarissimo Giò Di Tonno, tra le voci più belle della musica italiana, protagonista di alcuni dei Musical di maggior successo di sempre, a cominciare da Notre Dame De Paris, il musical dei record in cui interpreta il ruolo di Quasimodo (noto come  “il Gobbo di Notre Dame”), su scelta dello stesso Riccardo Cocciante autore dell’Opera. Giò Di Tonno, pronto a tornare in questo ruolo nel nuovo tour del Musical al via a settembre, è stato anche co-conduttore dei “Fatti Vostri” su Rai Due insieme a Giancarlo Magalli. Toccherà a lui varare il “Miglierina Musical Fest” nella prima serata di giovedì 1 agosto come conduttore e con l’esecuzione di brani, insieme alle scuole di musical partecipanti.

Venerdì, a fare da madrina della serata arriverà Barbara Cola, la Lady Capuleti di “Romeo & Giulietta, Ama e cambia il mondo”, altro musical di straordinario successo prodotto dall’indimenticabile David Zard. Anche lei eseguire brani celebri di musical di successo.

Nella terza serata, dopo le esibizioni dei finalisti e la proclamazione della Scuola di Musical vincitrice, il festival sarà concluso dall’intero concerto di Giò Di Tonno con la sua band, che prevede anche vari tributi a grandi nomi della musica d’autore, a cominciare da Lucio Dalla.

Un grande schermo farà da fondale e trasmetterà immagini abbinate alle esecuzioni dei vari musical.

«E’ un progetto nuovo – dice Ruggero Pegna – basato su un genere seguitissimo, come confermano le decine di migliaia di spettatori fatti registrare anche in Calabria dai Grandi Musical che ho proposto negli ultimi anni, dai Promessi Sposi di Guardì alla Divina Commedia di Frisina, passando per le Opere di Zard, fino a We will rock you dei Queen dello scorso marzo, che tornerà al Rendano di Cosenza il prossimo 12 febbraio. Ringrazio – conclude Pegna – il sindaco Guzzi che ha voluto puntare su questo progetto, con l’ambizione di consacrarlo tra i grandi eventi storicizzati per la valorizzazione dei beni culturali e dell’offerta culturale in Calabria, ovviamente la Regione Calabria, le scuole partecipanti e Giò Di Tonno con la Raimo Produzioni per la collaborazione».

Fatti di Musica 2018, questa sera lo spettacolo “A volte Giò, a volte no”

OPPIDO MAMERTINA (RC) – Parte questa sera dalla storica Piazza del Santuario di Maria SS. delle Grazie di Tresilico di Oppido Mamertina, in provincia di Reggio Calabria, “A volte Giò, a volte no”, il nuovo tour di Giò Di Tonno prodotto da Maurizio Raimo. Dopo il successo di Notre Dame De Paris, in cui sin dalla prima edizione italiana di David Zard del 2002 interpreta in modo impareggiabile il personaggio di Quasimodo (il gobbo di Notre Dame), e l’intensa stagione televisiva che lo ha visto protagonista insieme a Giancarlo Magalli de “I fatti vostri” di Michele Guardì su Rai2, l’artista abruzzese trascorrerà un’estate tra i fan di tutta Italia con il suo personale spettacolo dal vivo e i suoi successi.

Con lui, nel mezzo di un elegante allestimento ricco di effetti e immagini, la sua band composta dai musicisti Pasquale Angelini, Marcello Ingrosso, Egidio Marchitelli, Mauro Vaccarelli e dalla corista Cynzia Cirone. Il concerto di stasera è inserito nel ricco programma della trentaduesima edizione di “Fatti di Musica Radio Juke Box”, il prestigioso festival del live d’autore ideato e diretto da Ruggero Pegna, nella sezione dedicata ai protagonisti delle grandi Opere Musicali moderne.

OSPITE DELLA SERATA IL MAESTRO GERARDO SACCO

Ospite della serata del tour “A volte Giò, a volte no”, sarà l’orafo crotonese Gerardo Sacco, che consegnerà personalmente all’artista il Riccio d’Argento di Fatti di Musica, il celebre premio del festival. Inoltre, dallo stesso orafo, verrà consegnata al Rettore del Santuario, una creazione realizzata appositamente per la venerata Statua della Madonna delle Grazie. Il concerto di questa sera è stato voluto dall’Associazione Culturale “I Ponti” e dal Comitato Feste, in occasione dei tradizionali Festeggiamenti di Maria SS. delle Grazie legati all’apparizione della Madonna che ebbe la mistica Rosa Vorluni, a metà dell’800, nel suggestivo centro aspromontano, uno dei luoghi calabresi dal  Patrimonio culturale e paesaggistico inestimabile, a cominciare dalla maestosa Cattedrale, sede della Diocesi, che domina una delle più belle piazze della regione.

Francesco Farina

 

A Oppido Mamertina tre grandi appuntamenti con Fatti di musica

OPPIDO MAMERTINA (Rc) – Tre appuntamenti tra musica e cultura sono in arrivo a Tresilico di Oppido Mamertina in occasione dei tradizionali Festeggiamenti di Maria SS. delle Grazie predisposti dall’Associazione  Culturale “I Ponti” e dal Comitato Feste, legati all’apparizione della Madonna che ebbe la mistica Rosa Vorluni, a metà dell’800, nel suggestivo centro aspromontano.

Il programma:

Il cacciatore di meduse

Si comincia domani sera alle ore 21.30 nella Piazza del Santuario con un incontro letterario sull’attualissimo tema “Migranti e Diritto al futuro”, con protagonista il romanzo “Il cacciatore di meduse” di Ruggero Pegna. A discutere di integrazione, accoglienza, razzismo e di ogni aspetto connesso,  partendo dalla storia di Tajil, il piccolo migrante somalo sbarcato a Lampedusa con la madre, e dei suoi amici miseri e immigrati di tutto il mondo, interverranno la professoressa Antonietta Bonarrigo, don Letterio Festa, don Benedetto Rustico, Rettore del Santuario, l’autore e l’editore  Michele Falco.

Perchè “La Calabria è talento” 

Seguirà il primo luglio, sul palcoscenico allestito nella stessa piazza, il concerto del giovane cantautore calabrese Francesco Sicari, accompagnato da Massimo Cusato, batteria e percussioni, e da Attilio Costa alle chitarre. Autore del bellissimo album “Spartenza”, che ha subito messo in luce le sue straordinarie qualità di musicista, autore e compositore, Francesco Sicari è certamente tra i cantautori più bravi e promettenti nel panorama degli emergenti italiani. Il concerto è realizzato grazie alla collaborazione dell’Assessorato Regionale al Turismo nell’ambito del progetto “La Calabria è talento”, ideato e diretto da Ruggero Pegna.

Giò Di Tonno in concerto

Il 2 luglio, infine, arriverà Giò Di Tonno accompagnato dalla sua band, che presenterà in prima assoluta nazionale il suo nuovo tour “A volte Giò, a volte no”. Con lui, nel mezzo di un elegante allestimento ricco di effetti e immagini, i musicisti Pasquale Angelini, Marcello Ingrosso, Egidio Marchitelli, Mauro Vaccarelli e la corista Cynzia Cirone. Il suo concerto fa parte anche della trentaduesima edizione di “Fatti di Musica Radio Juke Box”, festival del live d’autore, nella sezione dedicata ai protagonisti delle grandi Opere Musicali moderne. Ospite della serata sarà l’orafo crotonese Gerardo Sacco, che consegnerà personalmente all’artista il Riccio d’Argento di Fatti di Musica, il celebre premio del festival, e al Rettore del Santuario una creazione realizzata appositamente per la venerata Statua della Madonna delle Grazie.

I due eventi si effettueranno nella Piazza del Santuario ad ingresso libero.

I successivi appuntamenti di “Fatti di Musica 2018”

Il 17 luglio, nella suggestiva cornice del Parco Archeologico Scolacium di Roccelletta di Borgia, ci sarà l’unico concerto al Sud di Caetano Veloso. Il musicista, autore e compositore brasiliano, considerato uno dei più grandi cantautori al mondo, sarà accompagnato dai figli Tom, Moreno e Zeca. L’evento è coprodotto con “Armonie d’Arte Festival” diretto da Chiara Giordano e sarà presentato da Max De Tomassi di Rai Radio1. Per l’autore di brani memorabili, ci sono già prenotazioni di fan da tutto il Sud e il Premio “Miti della Musica mondiale”.

Sabato 11 agosto, “Fatti di Musica” si sposterà in un’altra straordinaria Area Archeologica calabrese, quella dei Ruderi di Cirella Antica del comune di Diamante. In uno dei Teatri all’aperto più belli d’Europa sarà di scena il cantautore crotonese Sergio Cammariere con la sua band di eccezionali musicisti. Per lui, sarà l’unico concerto estivo nella sua amata regione.

Dopo il concerto di Cammariere a Cirella, nuovo trasferimento del Festival in un’ altra location incantevole, la centralissima Piazza Duomo  di Reggio, per due attesissimi appuntamenti unici in Calabria: venerdì 17 agosto l’esplosivo “DYC Tour2018” dei Negrita e domenica 19 agosto il concerto di Roberto Vecchioni con la sua band. La band aretina, che presenterà uno show davvero imponente, sarà premiata come band dell’anno, mentre a Roberto Vecchioni sarà consegnato il Premio del Festival nella sezione  “Miti della musica d’autore italiana”. Per il concerto del cantautore milanese sarà allestita una platea a sedere con posti numerati, che trasformerà Piazza Duomo in un grande teatro all’aperto.

Entrambi i concerti sono realizzati in collaborazione con il Festival “Alziamo il Sipario” del  Comune di Reggio, nell’ambito di una serie di appuntamenti dal titolo “Reggio Live Festival”.

Nei prossimi giorni sarà presentata in Comune una sezione di tre eccezionali eventi consecutivi che si terranno a fine luglio all’Arena dello Stretto.

Appuntamento con i grandi musical

Dopo la parte estiva, “Fatti di Musica” ripartirà nei giorni 30 novembre e 1 dicembre  dal Palacalafiore di località Pentimele, con il ritorno a Reggio Calabria, dopo dieci anni dalla prima, dell’Opera musicale “La Divina Commedia” di Marco Frisina, con la regia di Andrea Ortis, una grande cast e la voce narrante di Giancarlo Giannini. Previsti due spettacoli serali alle ore 21 e due matinée per le scuole alle ore 10.15.

Il gran finale di “Fatti di Musica 2018” è affidato al musical “Flashdance”, che sarà il primo dicembre al Teatro Rendano di Cosenza, il 4 e 5 dicembre al Teatro Politeama di Catanzaro, il 7 e 8 dicembre al Teatro Cilea di Reggio Calabria.

Informazioni

Tutte le informazioni sugli eventi della trentaduesima “Fatti di Musica”, evento storicizzato incluso tra i grandi Festival Internazionali dall’Assessorato alla Cultura della Regione Calabria,  sono reperibili al sito www.ruggeropegna.it e alla pagina facebook “Fatti di Musica”. I biglietti di tutti gli eventi sono disponibili nei punti Ticketone e online al sito www.ticketone.it.

 

 

 

 

 

 

Notre Dame de Paris saluta la Calabria con 10.000 presenze. Scommessa vinta anche a Cosenza

COSENZA – Notre Dame De Paris trionfa anche a Cosenza, dove è arrivata per la prima volta e, peraltro, anche l’ultima in Calabria, visto che il tour si chiuderà a settembre a Verona.

Tre serate magiche in uno stadio San Vito-Marulla  che, per l’arrivo della celeberrima opera di Riccardo Cocciante prodotta da Clemente e David Zard, ha messo l’abito elegante del teatro sotto le stelle, con un allestimento imponente preparato e costruito in ogni dettaglio da Ruggero Pegna, come al solito impeccabile organizzatore di un altro straordinario evento.

Lo stesso promoter, prima del debutto, aveva consegnato a Giò Di Tonno, Quasimodo, il Riccio d’Argento del maestro orafo Gerardo Sacco del suo prestigioso festival “Fatti di Musica” per la “Migliore Produzione di Opera Moderna di sempre”. Riconoscimento meritato e consacrato anche a Cosenza dall’entusiasmo di un pubblico record per uno spettacolo di questo genere, con circa diecimila presenza complessive.

Tre serate da incorniciare che sono già pagine indelebili della storia dei grandi eventi a Cosenza e in Calabria. Cori, applausi, emozioni fino alle lacrime, un tripudio di suggestioni che ognuno porterà per sempre con sé. Pubblico visibilmente affascinato, stregato da musica, scenografie, bravura di tutti: attori, cantanti, ballerini, acrobati e tecnici, a cominciare da Giò Di Tonno (Quasimodo), Tania Tuccinardi (Esmeralda), Vittorio Matteucci (Frollo), Leonardo Di Minno (Clopin), Matteo Setti (Gringoire), Graziano Galatone (Febo), Federica Callori (Fiordaliso). L’alchimia di questo spettacolo, con la sua grandiosità, ha sedotto e contagiato di emozioni anche Cosenza e i tanti arrivati pure da fuori regione.

Lo splendido cast di autentiche stelle del genere ha incantato ed emozionato proprio tutti. L’organizzazione perfetta diretta da Pegna, capace di allestire in pochi giorni un palcoscenico più grande di un fabbricato trasformando uno stadio in teatro, ha gestito in modo magistrale ogni fase dell’evento: acustica perfetta, visuale ottima da ogni settore, a cominciare dalla platea realizzata sotto il palcoscenico, ordine e sicurezza, nonostante si trattasse di uno stadio e non di un teatro. Molte le professionalità anche locali, dalla promozione alla messa in scena, compreso due ballerini cosentini del ricco cast.

Il merito di tutto ciò va proprio allo storico promoter lametino che, senza contributi, si è caricato l’onere e lo sforzo di assicurare a Cosenza uno spettacolo con numeri da capogiro: costi per circa cinquecentomila euro, oltre duecento persone a lavoro nelle varie fasi, mezzi e attrezzature di ogni genere. Una vera impresa.

«Una scommessa difficile che, con tanto lavoro, si é trasformata in un nuovo straordinario successo», è il primo commento del promoter che ha firmato, in oltre trent’anni, i più grandi eventi internazionali in Calabria. «Prima della chiusura del tour – continua Pegna – dopo aver portato l’Opera a Catanzaro e Reggio negli anni scorsi, desideravo accontentare anche il pubblico cosentino. Per farlo, visto l’enormità di costi e allestimento, avevo l’unica scelta dello stadio. Non è stato facile, ma il risultato, che non era scontato visti i numeri necessari a fronteggiare le spese, ripaga di tanti rischi, sforzi e tensione. Un grazie va al pubblico, che mi sta riempendo di attestati di stima e affetto, a Clemente e David Zard che hanno accolto il mio progetto, al sindaco Mario Occhiuto e all’assessore Rosaria Succurro per la concessione gratuita dello stadio, ai tecnici comunali addetti alla struttura e, infine, a tutti i miei straordinari uomini che hanno lavorato giorno e notte per trasformare un altro sogno in realtà. Ho già pronto il premio per i cosentini: a momenti, infatti, avvierò la vendita dei biglietti per la prima a Cosenza di uno degli spettacoli più belli al mondo, quello dei Momix, la compagnia di ballerini-illusionisti guidata dal genio di Moses Pendleton, in scena al Teatro Rendano nei giorni 28 e 29 marzo 2018!».

Notre Dame de Paris punta su Cosenza per fare 10.000! Gio Di Tonno: «Spettacolo sempre attuale»

COSENZA –  Finalmente “Notre Dame de Paris”, l’ormai celeberrima Opera dei Record di Riccardo Cocciante, prodotta da Clemente e David Zard, debutterà questa sera per la prima e unica volta a Cosenza, allo Stadio San Vito/Gigi Marulla. Lo spettacolo che ha incantato oltre quattro milioni di spettatori in quindici anni di repliche andrà in scena nel capoluogo silano anche domani e domenica sera, con inizio alle ore 21.30.

Questa mattina la piü grande opera moderna mai realizzata, nel corso della conferenza stampa finale di presentazione a Palazzo dei Bruzi, è stata premiata con il “Riccio d’Argento” del celebre orafo crotonese Gerardo Sacco, premio ai Migliori Live d’Autore di “Fatti di Musica”,  come “Migliore Produzione di Opera Musicale moderna di sempre e per il successo internazionale”. A ricevere il premio dalle mani di Ruggero Pegna, direttore della trentunesima edizione del Festival-Rassegna del Miglior Live nazionale e internazionale, Giò Di Tonno, l’amatissimo Quasimodo dell’opera, un’artista generoso verso il pubblico e completo sulla scena, che in conferenza non ha lesinato sorrisi e foto ricordo ai presenti. «Il successo di Notre Dame risiede soprattutto nella popolarità, nell’accezione più nobile del termine, che permette alle canzoni di arrivare subito al cuore di tutti. È uno spettacolo ispirato nella scrittura di Cocciante, non costruito ma sincero», risponde così Giò Di Tonno sulla forza di Notre Dame de Paris che dopo 15 anni dal debutto italiano sa ancora vincere la battaglia col tempo. «È poi rimasto fedele a se stesso, così chi l’ha già visto potrà rivedere lo spettacolo che ha tanto amato. Inoltre l’Opera è attuale negli arrangiamenti, nelle sonorità e naturalmente nel messaggio: “la rivendicazione di un posto nel mondo in questa lotta fra i poteri che fanno da contorno alla storia d’amore impossibile fra i protagonisti, che diventa possibile nel momento in cui Quasimodo si lascia morire insieme alla sua Esmeralda. A farla differenza poi è il taglio internazionale dell’opera, sebbene adesso la produzione sia italiana».

Gio Di Tonno poi si presta all’inedito ruolo di moderatore introducendo, un po’ a sorpresa, la presenza nel cast artistico del ballerino cosentino Renato Capalbo. «Giro tutta l’Italia con questo spettacolo ma venire nella mia città è l’emozione più grande. Vedere questo spettacolo prendere forma nella mia Cosenza, una città in crescita, è un piacere enorme». Il resto del nutrito e prestigioso cast arriverà a Cosenza in queste ore, per poi rompere il ghiaccio con il San Vito per le prove audio. Con Giò Di Tonno nel celeberrimo cast anche Lola Ponce (Esmeralda), Vittorio Matteucci (Frollo), Leonardo Di Minno (Clopin), Matteo Setti (Gringoire), Graziano Galatone (Febo) e Tania Tuccinardi (Fiordaliso), assieme agli oltre 30 ballerini e acrobati, diretti anche da Marco Chiodo (cosentino come Capalbo, local director dello spettacolo.

A fare gli onori di casa, nel salone di rappresentanza, l’Assessore alla comunicazione e grandi eventi Rosaria Succurro e il collega di giunta, con delega allo sport, Carmine Vizza. Il Comune ha infatti patrocinato l’evento e  concesso, a titolo gratuito, lo Stadio San Vito-Marulla. All’incontro con la stampa ha preso parte anche il dirigente del settore cultura del comune, Giampaolo Calabrese, che ha sottolineato l’importanza per Cosenza di ospitare uno spettacolo di grande attrattivita turistica.

A fine incontro, a tirare le somme è naturalmente il promoter Ruggero Pegna. «Ritrovare Giò Di Tonno dopo 15 anni è per me è una notevole emozione perché è come se rileggessimo la nostra vita che abbiamo dedicato a delle passioni, a dei progetti, ognuno nel suo ruolo. Io ho iniziato 32 anni fa con David Zard che è un po’ il mio padre putativo e che mi ha indirizzato sulla strada di questo mestiere». Poi Pegna ha ricordato lo sforzo economico cui si è sobbarcato per “Notre Dame de Paris”: «un evento da circa 500 mila euro che mi sono caricato sulle spalle”. Settemila i biglietti venduti finora ma Pegna indica come traguardo quota diecimila. «Ci tenevo che
Notre Dame arrivasse a Cosenza. Abbiamo messo su un palcoscenico che è un fabbricato, con centinaia di persone al lavoro. Un cantiere a tutti gli effetti. A settembre, all’Arena di Verona chiuderà questo ciclo durato 15 anni. Da stasera anche i cosentini potranno dire: “c’ero anch’io!”. Come il motto recita, con Notre Dame de Paris “la musica non è mai stata così spettacolare”, e allora è proprio un peccato perderselo.

Andreina Morrone

Dieci buoni motivi per vedere “I Promessi Sposi – Opera moderna”

REGGIO CALABRIA – Grande successo ieri sera per la prima reggina de “I Promessi Sposi – Opera Moderna” di Michele Guardi e Pippo Flora. Fra i tanti, ecco dieci motivi per non perdersi questo spettacolo che vivrà sabato sera il suo grande finale:

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  1. La storia la conosciamo tutti, ma non l’abbiamo mai “sentita” così bene! Il libretto scritto da Michele Guardì riprende i temi centrali del romanzo mettendo al centro le figure “epiche” di questa storia: non solo Renzo e Lucia, ma anche la madre di quest’ultima, Agnese, Don Abbondio, i bravi, Gertrude, Egidio, Fra Cristoforo, il cardinale Borromeo acquistano caratterizzazioni e connotati diversi.
  2. Un cast d’eccezione per uno spettacolo magnifico e coinvolgente per raccontare il capolavoro manzoniano anche alle nuove generazioni, una grande Opera musicale che riprende la tradizione del bel canto italiano in chiave moderna, rendendo “leggera” una storia che è entrata nell’immaginario collettivo del nostro paese. L’amore puro e casto dei due protagonisti, ostacolato dalla passione folle di Don Rodrigo, e intrecciato alle umane miserie di Don Abbondio e Fra’ Cristoforo, ai tormenti dell’infanzia negata della monaca di Monza (“una bimba mai stata bambina”), alla conversione dell’Innominato che non era poi così cattivo, in fondo.promessi sposi 2
  3. Le musiche e gli arrangiamenti di Pippo Flora, con la consulenza di Sergio Cammariere, incorniciano la “Storia” dei due innamorati. Di fronte alle avversità Renzo e Lucia cantano “Non può finire così l’amore mio, sei tutte le parole, ma solo questa basta: amore”, avvicinandoci alla semplicità e genuinità dei loro sentimenti, forse siamo un po’ tutti più giovani e innamorati. Le loro voci si fondono nel duetto “Ti ho cercato, ti ho trovato”.
  4. Perché un Don Rodrigo così appassionato non lo avevamo mai visto; Gio Di Tonno ha dato una sferzata di energia al personaggio, mai fino in fondo tratteggiato da Manzoni. Il suo signorotto che canta “era un gioco, scommessa, non so… è diventata passione, non confesso nemmeno a me stesso, è un’assurda ossessione” ci ricorda che cosa vuol dire perdere la testa per una persona, fino a superare ogni limite. “Che cos’è questo fuoco” è certamente l’aria più coinvolgente e ricca di pathos di questa opera moderna.2015-11-13 16.36.07
  5. Noemi Smorra, alias Lucia, canta praticamente dall’inizio alla fine dello spettacolo: duetta con il suo Renzo (il buon tenore dalla voce calda e pulita Graziano Galatone), ma anche con Don Rodrigo, e le sue preghiere redimono l’Innominato. Il miracolo è che sia sopravvissuta a questa maratona, epica, non “spegnendosi” mai.
  6. I cori e le corografie del corpo di ballo, curate da Luciano Cannito si sposano perfettamente con il racconto manzoniano: la disperazione del popolo sotto gli spagnoli. La rivolta del pane e la peste vengono trasposti efficacemente. Fortemente emotiva la scena che ha per protagonista la Madre di Cecilia che straziata dal dolore piange la morte della figlioletta a causa della peste, commuovendo l’intero Palacalafiore, che le tributa grandi applausi. Una menzione meritano anche le maestose e realistiche scenografie di Luciano Ricceri.promessi sposi 3
  7. Perché “I promessi sposi – Opera moderna” sono anche “calabresi”, grazie alla collaborazione di Sergio Cammariere (consulenze musicali) e del maestro orafo crotonese Gerardo Sacco che ha curato i gioielli di scena. Inoltre, tra il cast spicca un reggino doc, Lorenzo Praticò, esperto schermidore, nei panni di Griso, il capo dei Bravi, il sottoposto che si prende il lusso di deridere il suo signore approfittando della sua prossima fine.
  8. Il “Maestro” Vittorio Matteucci. Il cantattore livornese, un vero veterano dei musical moderni italiani, è come sempre impeccabile ed espressivo. Solito ad interpretare personaggi “cattivi”, Matteucci ci restituisce una conversione dell’Innominato che è uno spettacolo nello spettacolo. Il suo duetto con il cardinale Borromeo (Christian Gravina) modifica i destini dei protagonisti. La trasposizione del pentimento di uno dei personaggi più cattivi della storia della letteratura lascia il segno nell’intero sviluppo dell’Opera e nei cuori degli spettatori, a giudicare dai grandi applausi tributati al termine della loro interpretazione.2015-11-13 16.30.50 (1)
  9. Rosalia Misseri è Gertrude, la monaca di Monza. La sua voce potente, che intona “questo saio questo mio vestito io non l’ho voluto, questa croce che mi hai messo addosso, questo peso non è mio…”, descrive perfettamente i patimenti di chi vive una vita non sua. Nel momento in cui canta “Amore che” con il suo amante e innamorato Egidio e con Renzo e Lucia, la sua voce sovrasta le altre, perché il vero personaggio sconfitto, per il quale in questa storia non c’è né perdono né redenzione, è proprio lei.
  10. Perché in fondo non ce lo ricordavamo così bello il romanzo di Manzoni, croce e delizia degli studenti italiani. Speriamo che i tanti giovani e il numeroso pubblico (previsti 15.000 spettatori complessivi) che in questa splendida tre giorni parteciperanno alle repliche dello spettacolo apprezzino il grande lavoro svolto da tutta la compagnia.

Roberta Parisi – Andreina Morrone

I Promessi Sposi – Opera Moderna, uno spettacolo di grandi voci e forti emozioni

IMG_20151113_022049REGGIO CALABRIA – Più rock in confronto al Rigoletto (per prendere in prestito una frase di Gio Di Tonno a fine serata), più teatrale e lirico – ma meno musical –  di “Notre Dame De Paris” e “Tosca Amore – Disperato”, più moderno del romanzo manzoniano che le dà i natali. I Promessi Sposi di Michele Guardì vincono e convincono nella Prima delle cinque rappresentazioni in terra reggina andata in scena ieri sera al PalaCalafiore.

Pubblico rapito dalla prima all’ultima aria. Il cast d’eccezione, riunito per l’occasione da Michele Guardi, è credibile e convincente.IMG_20151113_022006

Graziano Galatone è un Renzo moderno ed credibile (anche se forse un pò meno padrone della scena rispetto ai tempi del Cavaradossi nella “Tosca” di Dalla), Lucia è interpretata da una quasi impeccabile Noemi Smorra, Giò Di Tonno è uno straordinario Don Rodrigo, “passionato” (per citare Leopardi), accattivante e un pò guascone (il vero protagonista dell’Opera), Vittorio Matteucci (fra i più grandi attori del teatro musicale italiano) dà profondità d’animo e spessore alla cattiveria/redenzione dell’ Innominato. Meritano almeno una citazione anche Rosalia Misseri (più tecnica ma forse un pò meno espressiva della Lola Ponce del primo cast), Enrico D’Amore (davvero un bravo Egidio), Chiara Luppi (un’ intensa madre di Lucia, protagonista della scena più struggente), e gli attori dal doppio ruolo come Cristian Gravina (consolatore in Fra’ Cristoforo/ benevolo e autorevole nel Cardinale Borromeo), e il reggino – attore e maestro schermidore – Lorenzo Praticò (il Griso, il capo dei Bravi).  Non manca di essere a suo modo raffigurata la “Divina Provvidenza” (protagonista indiscussa del romanzo di Manzoni), che è “una legge sopra ogni legge” quando la legge non è uguale per tutti. Splendide le scene corali, come il “Padre Nostro” finale. IMG_20151113_022113 Promossi gli allestimenti e le maestose scenografie di Luciano Ricceri, il corpo di ballo di Luciano Cannito. Da rivedere solo l’acustica, come era prevedibile vista la location non proprio da Opera teatrale.

LE INTERVISTE – Al termine delle due ore e mezzo di spettacolo, è standing ovation dal PalaCalafiore. L’organizzatore Ruggero Pegna parla di prova generale ma i mille e cinquecento spettatori (a fronte di 15 mila biglietti totali venduti per tutte le repliche) non sono un dato da sottovalutare: “Dal punto di vista del pubblico è stata un’ottima risposta nel suo insieme“. Pegna si esprime anche sulla possibilità di portare spettacoli del genere a Cosenza o in altre città calabresi: “Purtroppo l’assenza di un palazzetto è determinante“.IMG_20151113_135654

A fine serata Giò Di Tonno, disponibilissimo considerata l’ora, tratteggia per Ottoetrenta.it il “suo” Don Rodrigo un pò meno cattivo dell’originale: “Il mio personaggio nel romanzo non è descritto moltissimo, abbiamo quindi dipinto un Don Rodrigo che tirava di scherma, più guascone, un pò meno fighetto, più moderno…“. Scherzando anche sul fatto che gli vengano affidati ruoli che lo imbruttiscono per esigenze di copione, il cantante – attore pescarese risponde: “Al di là che siano belli o brutti, i personaggi cattivi sono i più interessanti. Sono i ruoli forti che ti danno modo di lavorare su te stesso, di scavare dentro di te.” D’altronde – come suggerisce lo stesso Di Tonno – il teatro è terapeutico, e terapeutico è avere in Calabria spettacoli come questo.

Andreina Morrone

ph: Roberta Parisi

 

 

 

A Reggio I PROMESSI SPOSI, il capolavoro di Manzoni fatto Opera da Michele Guardì

REGGIO CALABRIA – Questo spettacolo s’ha da fare, giovedi, venerdi e sabato! Sale la febbre in città per la Prima assoluta, in terra calabra, del maestoso musical “I Promessi Sposi – Opera Moderna”.i promessi sposi1

Dopo il successo di Milano e Padova, la macchina organizzativa della colossale Opera firmata Michele Guardi’ (regia e testi) e Pippo Flora (musiche e arrangiamenti) è giunta in Città con il suo carico bastimento di dodici autoarticolati per palcoscenico, allestimenti, impianti e scenografie, circa cento persone a lavoro tra tecnici e operai, e – non ultimo –  il suo cast d’eccezione. L’imponente musical sarà di scena al PalaCalafiore di Reggio Calabria Giovedì 12 (spettacolo unico alle 21), venerdi 13 e sabato 14 (due spettacoli: uno alle 10,30 riservato alle scuole, già sold-out, e l’altro alle 21).

Due ore e trentaminuti di grande teatro, dodicimila biglietti già venduti tra le cinque repliche con ben ottomila studenti in arrivo da tutta la Calabria e dalla Sicilia: questi solo alcuni dati della trasposizione musicale e moderna del capolavoro letterario di Manzoni, il romanzo ottocentesco ambientato sul Quel ramo del lago di Como che volge a mezzogiorno e che racconta della storia d’amore, romantica e comune, fra due ragazzi di paese Renzo e Lucia, ostacolata in tutti i modi dai gioghi di signorotti prepotenti e prevaricatori. i promessi sposi 2Chi ha visto la messa in onda televisiva della Prima dello show (su Raiuno nel 2010,ndr) di certo si sarà commosso con “L’addio ai monti” di Lucia (Noemi Smorra), di certo avrà sognato con suoi i duetti d’amore con Renzo (interpretato dal sempre efficace Graziano Galatone), apprezzato il carisma e la potenza vocale di un tenebroso Don Rodrigo/Giò di Tonno, folle di desiderio per Lucia, e le parole toccanti ed intense dell’ Innominato, che compie il suo viaggio di conversione dall’Ingiustizia alla Fede con la voce e il volto di Vittorio Matteucci, pianto insieme alla madre di Cecilia (Chiara Luppi), che porta via il corpicino esanime della sua bimba morta di peste. Nel cast anche altri cantattori fra i più bravi del teatro musicale italiano: da Rosalia Misseri, che darà anima e voce ad una tormentata Monaca di Monza, al secolo Gertrude, a Christian Gravina, nel doppio volto della morale e dell’etica di Frà Cristoforo e del Cardinale Borromeo, da Brunella Platania (Agnese) a Salvatore Salvalaggio (Don Abbondio), Enrico D’Amore (Egidio) e Vincenzo Caldarola (avvocato Azzeccagarbugli/Conte Attilio).

Dalla pagina facebook dell'Opera le tappe del musical
Dalla pagina facebook dell’Opera le tappe del musical

 Ad impreziosire il tutto le coreografie e il corpo di ballo di Luciano Cannito, le scenografie e i nuovi allestimenti di Luciano Ricceri, i costumi di Alessandro Lai, e due grandi firme calabresi: i gioielli sono del maestro orafo crotonese Gerardo Sacco, mentre l’editing e la consulenza musicale sono del musicista e cantautore Sergio Cammariere.

“I Promessi Sposi” arrivano a Reggio grazie all’organizzazzione del promoter lametino Ruggero Pegna (che in passato ha già portato in città spettacoli come Notre Dame De Paris e la Divina Commedia) e anche per rappresentare la chiusura ideale della 29° edizione di Fatti di Musica Radio Juke Box, la rassegna del miglior live d’autore ideata e organizzata da Pegna con il partenariato dell’Assessorato alla Cultura della Regione Calabria e della Comunità Europea.

Bene, “ora sapete come è l’aspettativa: immaginosa, credula, sicura…“, scriveva Manzoni, un’aspettativa che difficilmente verrà delusa.

Andreina Morrone